3 nov 2021

Il Presidente Sergio Mattarella ad Aquileia e Redipuglia


Oggi il Capo dello Stato renderà omaggio al Milite Ignoto e a Maria Bergamas. Dopo gli Onori militari, visita privata al Cimitero degli Eroi e alla Basilica patriarcale

 Aquileia oggi accoglie il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che parteciperà alle celebrazioni legate al Centenario della ricerca, designazione, traslazione e tumulazione del Milite Ignoto all’Altare della Patria.

Il 4 novembre 1921, infatti, i resti del soldato senza nome scelti da Maria Bergamas, madre di tutti gli italiani, raggiunsero Roma. In regione il centenario è stato celebrato con il passaggio del Treno della memoria, che ha ripercorso le stesse tappe di un secolo fa, giungendo ieri alla stazione Termini, nella Capitale. Nello stesso giorno di cento anni fa, ad Aquileia, vennero tumulate le salme dei dieci soldati che non furono scelti.

Quella odierna è la terza visita del Capo dello Stato in regione nell'arco di un mese e mezzo, dopo la tappa a Rivolto per i 60 anni delle Frecce Tricolori del 18 settembre e quella a Gorizia e Nova Gorica, il 21 ottobre, assieme all'omologo sloveno Borut Pahor, per celebrare la Capitale della cultura europea del 2025.

L’arrivo del Presidente in piazza Capitolo ad Aquileia è previsto per le 11.30. Ad accogliere il Capo dello Stato ci saranno il Sindaco Emanuele Zorino, il Presidente del Fvg Massimiliano Fedriga, il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini, il Vescovo Carlo Roberto Maria Redaelli e il Generale Mario De Cicco per Onor Caduti.

Dopo gli Onori militari, il Presidente si recherà in visita privata al Cimitero degli Eroi e alla Basilica patriarcale di Aquileia.

Il Capo dello Stato deporrà una corona sulla tomba di Maria Bergamas, la madre di un fante italiano morto sul fronte del Carso che, nel 1921, scelse i resti di colui che è divenuto simbolo di tutti i valorosi che persero la vita nella Grande Guerra, sepolta nel Cimitero degli eroi accanto ai dieci soldati senza nome che non vennero scelti.

Successivamente, il Presidente Mattarella farà tappa al Sacrario Militare di Redipuglia, dove riposano le spoglie di oltre 100mila caduti, di cui oltre 60mila ignoti, morti nel corso della Prima Guerra Mondiale.

https://www.ilfriuli.it/articolo/cronaca/il-presidente-sergio-mattarella-ad-aquileia-e-redipuglia/2/254407

2 nov 2021

V štirih jezikih pred vasmi /In quattro lingue a inizio e fine paese


Il cartello plurilingue di Camporosso lungo la pista ciclabile in Comune di Tarvisio/Večjezična tabla na začetku Žabnic ob kolesarski stezi na območju Občine Trbiž

Con delibera di giunta, lunedì, 18 ottobre, l’amministrazione comunale di Malborghetto-Valbruna/Naborjet-Ovčja vas ha autorizzato il sindaco Boris Preschern a presentare domanda di finanziamento a valere sul bando 2021 per la realizzazione di segnaletica verticale bilingue promosso dall’Arlef-Agjenzie regjonâl pe lenghe furlane.

Se la domanda sarà finanziata, all’inizio e alla fine dei centri abitati del comune saranno installati cartelli riportanti i toponimi nelle quattro lingue ufficialmente riconosciute sul territorio dallo Stato – oltre che in italiano, anche in sloveno, tedesco e friulano. Stando a indiscrezioni, il bando sarà rifinanziato anche nel 2022; al più tardi l’anno prossimo, quindi, nel dare attuazione alle leggi statali e regionali sul plurilinguismo visivo Malborghetto-Valbruna diventerà il primo Comune con toponomastica quadrilingue di tutta Italia. (l. l.)

S sklepom občinskega odbora je v ponedeljek, 18. oktobra, občinska uprava Občine Naborjet-Ovčja vas župana Borisa Prescherna pooblastila, naj vloži prijavo na razpis za leto 2021, s katerim bo Deželna agencija za furlanski jezik-Arlef podpirala postavitev dvojezičnih cestnih tabel in smerokazov.

Če bodo prošnjo za finančna sredstva sprejeli, bodo na začetku in koncu vasi na občinskem ozemlju postavili table s toponimi v štirih jezikih, ki jih tam Republika Italija uradno priznava – poleg italijanščine, tudi v slovenščini, nemščini in furlanščini. Po neuradnih virih naj bi razpis financirali tudi v letu 2022; tako najkasneje naslednje leto naj bi Občina Naborjet-Ovčja vas uveljavila državne in deželne zakone o vidni večjezičnosti in tako postala prva Občina, ki se lahko ponaša s štirijezičnimi tablami v celi Italiji.

https://www.dom.it/v-stirih-jezikih-pred-vasmi_in-quattro-lingue-a-inizio-e-fine-paese/

Il proverbio friulano della settimana





di Vita nei campi
“Pal dì dai sants, la sciarpe e i guants” ovvero per il Giorno di Tuttisanti servono sciarpa e guanti, arriva il freddo.

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi


cimitero di Villanova delle grotte

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi
questa morte che ci accompagna
dal mattino alla sera, insonne,
sorda, come un vecchio rimorso
o un vizio assurdo. I tuoi occhi
saranno una vana parola,
un grido taciuto, un silenzio.
Così li vedi ogni mattina
quando su te sola ti pieghi
nello specchio. O cara speranza,
quel giorno sapremo anche noi
che sei la vita e sei il nulla.
Per tutti la morte ha uno sguardo.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.
Sarà come smettere un vizio,
come vedere nello specchio
riemergere un viso morto,
come ascoltare un labbro chiuso.
Scenderemo nel gorgo muti.

Cesare Pavese

Covid, il Fvg cerca di frenare il contagio

 

Si teme per il superamento della soglia di occupazione di terapie intensive e l'aumento esponenziale dei casi a Trieste

Covid, il Fvg cerca di frenare il contagio

La conferenza stampa di Trieste, che ha fatto il punto sulla situazione Covid, ha lanciato un chiaro segnale di allarmeI casi, in regione, sono in crescita. Aumento che, per l'area giuliana, risulta ormai esponenziale e desta preoccupazione.

La prima soglia critica, quella dell'occupazione delle terapie intensive, ha superato il livello di guardia, fissato al 10%. I pazienti ieri erano 18, a fronte di 175 posti disponibili.

Per il passaggio in zona gialla - è bene ricordarlo - è necessario che anche il parametro dei ricoveri ordinari superi la soglia del 15%. E, in questo caso, i numeri sono ancora abbastanza confortanti. Ieri i pazienti erano 75, a fronte di 1.277 posti letto. E' chiaro, però, che l'aumento della pressione ospedaliera rischia in ogni caso di compromettere l'accesso alle prestazioni sanitarie non urgenti. Con tutte le conseguenze del caso, specie sulle liste di attesa.

Per scongiurare che l'avvicinamento a parametri da zona gialla, la Regione corre ai ripari. A partire dalle manifestazioni che, nelle ultime settimane, hanno prodotto effetti importanti, soprattutto a Trieste, diventata - suo malgrado - capitale del no Green Pass per diversi giorni.

Il Prefetto Valerio Valenti ha chiaramente annunciato che è arrivato il momento di 'comprimere' la libertà di manifestare. Si potrà continuare a farlo, ma nel rispetto della salute pubblica. Dopo il comitato per l'ordine e la sicurezza a Trieste, la proposta sarà avanzata oggi in un incontro con gli altri Prefetti e i sindaci dei capoluoghi. Pronti, sul modello di Trieste, a chiedere una stretta per gli eventi di piazza. Le limitazioni - che saranno introdotte tramite ordinanza dei primi cittadini - saranno quelle previste dalla 'zona gialla', ovvero obbligo di mascherina e distanziamento anche all'aperto. E, in caso di violazioni, a rispondere saranno in primo luogo gli organizzatori degli appuntamenti.

C'è poi il tema di piazza Unità dove, fino alla fine dell'anno, non sarà possibile manifestare. Un provvedimento analogo potrebbe interessare anche piazza Libertà a Udine, per cui il sindaco Pietro Fontanini aveva già invocato delle 'restrizioni' essendo stata il punto di ritrovo di tutti i cortei che fin qui hanno interessato il capoluogo friulano.

Il dato dell'incidenza - 128 casi ogni 100mila abitanti in Fvg - è ancora molto differenziato. A Trieste - salita a 350 contagi ogni 100mila abitanti - è quasi cinque volte superiore ai numeri di Udine e Pordenone, pur in aumento, mentre Gorizia si pone a metà strada. Analogo discorso per i nuovi casi che, a Trieste, sono raddoppiati in sette giorni, passando da 398 a 801. Numeri, illustrati dal professor Fabio Barbone, a capo della task force Covid, che sono collegati al minor tasso di vaccinazione dei cittadini del capoluogo, ma che hanno anche una stretta correlazione proprio con le manifestazioni no Green Pass.

Il più grande focolaio attualmente attivo in regione, infatti, è proprio legato alle manifestazioni no Green Pass. In base alle autodichiarazioni, sono saliti a 93 i contagi correlati agli eventi di piazza. Un numero che potrebbe risultare ancora sottostimato, visto che molti manifestanti arrivavano da fuori regione (e risultano, quindi, difficilmente tracciabili dai nostri Dipartimenti di prevenzione), mentre altri potrebbero non essersi sottoposti a tampone o non aver dichiarato l'origine del contagio.

"Nella maggior parte si tratta di persone non vaccinate - ha detto Barbone - che non indossavano la mascherina, non rispettavano il distanziamento, urlavano e cantavano. In piccola parte si tratta di contatti diretti dei manifestanti e, in percentuale ancora minore, di persone che hanno dovuto seguire le manifestazioni per obbligo di lavoro".https://www.ilfriuli.it/articolo/salute-e-benessere/covid-il-fvg-cerca-di-frenare-il-contagio/12/254348

30 ott 2021

L'IMPORTANZA DELLA LETTURA




 





Giornata regionale della lettura: 29 ottobre

Il progetto LeggiAMO 0-18 è pronto alla nuova giornata regionale della lettura Un Libro Lungo Un Giorno (alla sua ottava edizione) che quest’anno è attesa per il prossimo venerdì 29 ottobre 2021: chi vuole partecipare (sia che proponga un evento pubblico o uno privato: è lo stesso! può annunciare quello che farà sul sito leggiamofvg.it, dove ci sono tutte le indicazioni per compilare la propria locandina  iscriversi.

Cosa è Un Libro Lungo Un Giorno 2021
Come ogni anno tutti (ma proprio tutti!) in regione sono invitati a condividere un gesto di lettura: in famiglia o in biblioteca, nei grandi palazzi e nelle piccole case, a scuola o in palestra, sul taxi o in negozio, nel bar o nelle case di riposo, al corso di ceramica o al supermercato, in ospedale o in ufficio, in piazza o in giardino, da soli, in due, tre o millemila (senza assembramenti, naturalmente!)

Se è vero che “Crescere come lettori è facile, se ci sono buoni esempi”, questa giornata vuol essere simbolicamente un’irrefrenabile diffusione proprio di buoni esempi e vuole aprire le porte sulla pratica quotidiana della lettura, che fa crescere tutti (bambini, ragazzi e adulti), specie se condivisa.

La giornata regionale sarà l’occasione per dare il via alla campagna “LeggiAMO a scuola!”, che ha visto la clamorosa adesione di oltre novecento classi delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo gradoIl 29 ottobre, tutte insieme, le classi dedicheranno un quarto d’ora della loro mattinata alla lettura.

La campagna “LeggiAMO a scuola!” è una campagna di sensibilizzazione che ribadisce la centralità della scuola nella diffusione della lettura: una pratica quotidiana che può innescare cambiamenti strutturali nella crescita delle persone e della società. Biblioteche pubbliche, scolastiche e docenti faciliteranno l’accesso a libri e riviste con particolare attenzione alla qualità e all’inclusività delle proposte.

Come si aderisce a Un Libro Lungo Un Giorno 2021
LeggiAMO 0-18 chiede a tutti di scegliere un libro, un luogo e un modo di leggerlo: a partire dal 14 ottobre, collegandosi a www.leggiamofvg.it sarà possibile segnalare il proprio evento, la propria idea, il proprio progetto tramite i materiali che saranno a disposizione sul sito, nell’area dedicata a Un Libro Lungo Un Giorno. La locandina dell’evento (pubblico o privato, dei singoli, delle famiglie, delle scuole, delle biblioteche,…) sarà pubblicata sul sito, così da conoscere in anticipo tutte le azioni che accadranno.

Venerdì 29 ottobre sarà poi richiesto a tutti di documentare il proprio momento di lettura con una foto, un video, un racconto, una registrazione audio e di mandare la testimonianza al progetto LeggiAMO, per mezzo di Facebook e Instagram o alla mail unlibrolungoungiorno@leggiamofvg.it. Tutto ciò che verrà raccolto (in qualsiasi forma!) verrà condiviso e andrà a comporre il bellissimo diario multimediale di Un Libro Lungo Un Giorno 2021, che racconterà le centinaia di azioni di lettura di tutta la regione e sarà a disposizione sui canali di LeggiAMO 0-18.

profili social del progetto, su cui sarà possibile segnalare i propri eventi, si trovano digitando @leggiamo018 su Facebook e Instagram; gli hashtag da usare per rendere riconoscibili le proprie azioni sono #unlibrolungoungiorno e #ullug.

Al centro della giornata ci saranno alcuni momenti istituzionali che saranno comunicati al più presto. Nel frattempo l’invito è di cominciare a pensare a quando, come, cosa e con chi si vuole leggere per Un Libro Lungo Un Giorno!

LeggiAMO 0-18 è il progetto regionale di promozione della lettura della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e ha come partner: CCM - Consorzio Culturale del Monfalconese (coordinatore del progetto), CSB - Centro per la Salute del Bambino Onlus, Damatrà Onlus,  AIB Associazione Italiana Biblioteche - Sezione FVG, Fondazione Radio Magica Onlus,  Associazione Culturale Pediatri, Ufficio Scolastico Regionale del Friuli Venezia Giulia.


Stanotte torna l'ora solare: lancette indietro di un'ora


Rimarrà in vigore fino domenica 27 marzo 2022

Stanotte torna l\u0027ora solare: lancette indietro di un\u0027ora

La notte tra sabato 30 e domenica 31 ottobre torna l'ora solareLancette indietro di un'ora, come stabilito da una direttiva del Parlamento europeo, così potremmo recuperare i 60 minuti di sonno persi a marzo scorso con l'inizio dell'ora legale. Si dormirà quindi un'ora in più. Il cambio d'orario è fissato alle 3 del mattino, ma i dispositivi elettronici connessi alla rete Internet o satellitare si aggiorneranno automaticamente.
Il cambio orario segna il vero ingresso nella stagione invernale e rimarrà in vigore fino a domenica 27 marzo 2022.

https://www.ilfriuli.it/articolo/tendenze/stanotte-torna-l-ora-solare-lancette-indietro-di-un-ora/13/254268

Io preferivo l'ora legale e voi?

Tradizioni slovene per Ognissanti

 

dal web

Non solo Halloween:tradizioni slovene per Ognissanti

Verso la fine di ottobre fanno la loro comparsa un po’ ovunque zucche, fantasmini, streghette e altri mostriciattoli, a ricordarci che sta arrivando Halloween. Oggi è una festa ormai diffusissima, importata come tante altre mode dagli Stati Uniti, di cui è evidente soprattutto il lato consumistico, oscurandone i significati originari che ne stanno alla base.
Eppure, qualche decennio fa, quando ero bambina io, di Halloween non si sentiva parlare. Ma tra il 31 ottobre e il primo novembre, con mia nonna, nata nel 1899, intagliavamo zucche per metterci dentro una candela e facevamo anche altre cose. Che cos’era? Un Halloween ante litteram o forse qualcos’altro, di cui oggi, purtroppo si sono perse le tracce?

Dai celti a papa Gregorio IV

La parola Halloween deriverebbe, secondo un’interpretazione, dallo scozzese “All Hallows’ Eve”, ossia “vigilia di tutti gli spiriti sacri”. La festività avrebbe le sue origini nella festa celtica di Samhain, che si svolgeva tra il 31 ottobre e il 1 novembre, data di passaggio dall’anno vecchio a quello nuovo, secondo il calendario celtico. Come accadde anche per altre ricorrenze, la Chiesa sovrappose alla festività pagana un’altra, cristiana, dedicata al culto di tutti i santi. In realtà, tale festività cristiana esisteva già, ma veniva celebrata in date diverse nei diversi Paesi. Nell’anno 827 papa Gregorio IV istituì ufficialmente la festa di Ognissanti, per celebrare tutti quei santi che, troppo numerosi, “non trovavano posto” negli altri giorni dell’anno, già occupati da santi più “celebri”.
L’origine esatta della festività pagana è ancora oggetto di discussione tra gli studiosi, tuttavia un aspetto è abbastanza evidente: gli spiriti che secondo la tradizione animistica pagana vagano nelle lunghe notti di novembre sono diventati nella tradizione cristiana le anime dei defunti nel Purgatorio che hanno bisogno delle preghiere e dei sacrifici dei viventi per liberarsi e raggiungere il Paradiso.

Le zucche di Vahti

Ma torniamo a mia nonna. Come dicevo, per Ognissanti, “Vsi sveti” in sloveno, intagliavamo assieme una zucca e ci mettevamo dentro una candela. Ma non per scopi decorativi: serviva per far luce alle anime del Purgatorio. Lo stesso scopo aveva una candela a olio, che mia nonna comprava appositamente solo per questa festività, e che doveva rimanere accesa per tutta la notte tra il 31 ottobre e il 1 novembre. Nel dialetto della regione Primorska, la festa di Ognissanti viene chiamata “Vahti”, parola che deriva dal tedesco “Wacht”, cioè “guardia”. E in effetti, quella notte era un po’ come fare la guardia: si rimaneva svegli fin tardi a pregare il rosario, e poi, quando si andava a dormire, c’erano le candele a sostituirci nella veglia....continua
http://www.slovely.eu/2017/10/31/non-solo-halloween-tradizioni-slovene-per-ognissanti/

Dalla benzina al panettone: la crisi energetica e l'aumento dei prezzi di tutti i prodotti

dal web


Le spese sotto le festività potrebbero costare fino a 1,4 miliardi di euro in più rispetto al 2019

 Il rincaro dei costi energetici farà gravare sulle spese delle italiane e degli italiani un nuovo aumento dei prezzi in tutte le principali macro aree di consumo. Dalle tariffe di luce, gas e benzina ai prodotti alimentari, passando per  ristorazione fino ad arrivare ai viaggi, il periodo natalizio potrebbe costare quasi 1,4 miliardi di euro in più rispetto al 2019. L’allarme è stato lanciato dal Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti di utenti e consumatori (Codacons), che ha realizzato uno studio preliminare per verificare come l’aumento dei prezzi nel settore energetico si ripercuoterà sulle prossime festività.

Luce, gas e benzina

Già da ottobre le tariffe di luce e gas sono aumentate rispettivamente del 29,8% e del 14,4%. Secondo i dati dell’Agenzia di regolazione energia reti e ambiente (Arera), il costo annuale della bolletta elettrica raggiungerà i 631 euro, ovvero il 30% in più rispetto al 2020, mentre la bolletta del gas arriverà a 1130 euro all’ano, cioè il 15% in più dello scorso anno.Il costo della benzina è incrementato del 25,8% per quella verde e del 27,7% per il gasolio, portando i prezzi del carburante a 1,746 euro al litro per la prima e a 1,608 euro al litro per il secondo, ovvero ai massimi del 2014. Sul totale, scrive Carlo Rienzi presidente di Codacons, circa il 60% del costo della benzina è composto da 19 accise, tuttora attive, che vanno dal finanziamento per la guerra d’Etiopia, per la missione Onu in Libano del 1982, fino al finanziamento del cosiddetto bonus gestori del 2014. Secondo Codacons i rincari comporteranno una spesa maggiore per le famiglie pari a circa 430 euro all’anno in caso di automobile a benzina e di 419 per il diesel. Tra i carburanti sono aumentati anche Gpl e metano, arrivati a costare rispettivamente 0,826 euro al chilo e tra 1,538 e 1,884 euro al chilo.

...continua https://www.wired.it/article/aumento-prezzi-materie-prime-energia-benzina/

Il ricordo dei cari e le usanze - Spomin na rance in stare navade

 

Nelle Valli del Natisone un tempo era diffuso ovunque, nell’ultimo giorno di ottobre, l’uso che i bambini andasero di casa in casa a pregare per i defunti. I padroni di casa davano loro per riconoscenza dei panetti. L’usanza prende il nome dalla raccolta dei panetti, difatti viene chiamata «hliebce brat».
Nelle Valli del Natisone un tempo era diffuso ovunque, nell’ultimo giorno di ottobre, l’uso che i bambini andasero di casa in casa a pregare per i defunti. I padroni di casa davano loro per riconoscenza dei panetti. L’usanza prende il nome dalla raccolta dei panetti, difatti viene chiamata «hliebce brat».
Nell’ambito di questa tradizione, ancora viva nella vallata di San Leonardo, oggi i bimbi dopo le preghiere ricevono anche del denaro.
Bo šlo vbogime, v pomuoč misijonarjam patru Raza, v Indiji, an patru Francu Sardella v Tanzaniji, kar bojo na Liesah in par Hlocju zaslužil’ skoze staro navado »hliebce brat«.
Je tela tradicionalna navada, ki je bla zadnji dan otuberja ankrat arzširjena povsierode v Nediških dolinah. Otroc an veliki gredo molit po hišah za te rance in v zahvalo domačini so ankrat dal’ hliebce kruha, donas pa tudi denar.
Donas je še živa v Rečanski dolini, kjer jo v Lieški fari pejejo naprej tudi otroc katekizma. V Seuci se celuo tisti, ki na živjo vič gor, varnejo za telo parložnost, de bi odparli hišo in sparjel’ viernike. Takuo kažejo močnuo navezanost na navado, par keri skoze moliteu za te rance in šenk se zahvalijo tistim, ki so zazidal’ hiše in obdielal’ zemljo, pa tud’ prosijo Boga, naj da dobro lieto.
V pandiejak, 31. otuberja zvičer, bojo vasnjani šli pobierat hliebce tudi v Jesičju in v Jagnjedu, v Podutanski fari. Tudi v Kravarju spoštujejo telo lepo navado. Otroci in odrasli se zberejo popudan in grejo po hišah do vičernih ur.
Hliebce šele pobierajo v Gorenjem an Dolenjin Tarbiju, od kod otroci in te veliki grejo tudi po vaseh Gniduca, Polica dol do Sv. Lienarta.
Na dvojezičnin vartacu so v Sauodnji an v Špietru noni društva Srebrne kaplje otrokan pravli, de puno liet nazaj so zadnji dan otuberja po vaseh pobieral’ sierak an ga potle nesli u malne, de bi imiel’ moko doma. Potle se je pa začelo hliebce brat. Otrokam bojo dal’ žakjac z zarnami sierka an hliebcan.
V torak 1. in v sriedo 2. novemberja bojo Vahti. Zmisnili se bomo vsieh svetih an viernih duš v vicah, se pravi vsieh naših te rancih. Zatuo bomo šli na britofe, de bi zmolili, paržagali svečo in nesli rože na grobuove naših dragih, ki jih nie vič med nami. Hvaležni jim muoremo biti tudi zaki so nan zapustili jezik, kulturo in sviet, na katerim živimo.

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Proverbio friulano

  Il proverbio friulano della settimana di Vita nei campi “Quant che al cjante el furmiâr cirît sotet pes bestîs e pal cjar” ovvero quando c...

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