Blog che parla del Friuli: in particolare delle minoranze linguistiche slovena,friulana e tedesca e non solo. ❤️ Sono figlia di madre slovena (Ljubljana) e di padre appartenente alla minoranza slovena della provincia di Udine (Benecia).Conosco abbastanza bene la lingua slovena.Sono orgogliosa delle mie origini.OLga❤️
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5 lug 2021
All'aperto a Stolvizza
La visione delle montagne che sovrastano il paese con rivoli di candida neve, testimonianza di un inverno ricco di abbondanti precipitazioni nevose; giornate sempre più lunghe baciate da un sole che scalda, prati fioriti, un’insospettata energia negli sguardi della gente dopo il lungo inverno e la forzata chiusura danno a tutti la sensazione che ormai si riparte, anche perché sembra che l’odiosa pandemia abbia le ore contate. Ed è tempo, quindi, di pensare alla bella stagione, da trascorrere finalmente all’aria aperta.
L’Associazione ViviStolvizza si sta impegnando da anni a migliorare la qualità della vita sul territorio e a contribuire alla sua crescita economica attraverso proposte mirate e innovative. Nel pieno della stagione estiva, offre escursioni sui conosciutissimi percorsi nei dintorni del paese.
Grazie anche all’impegno del Parco delle Prealpi Giulie e al patrocinio della Fiasp, essi sono stati riattivati, puliti e tabellati dopo il lungo e nevoso inverno. Parliamo di Ta lipa pot, Il sentiero di Matteo, Pusti Gost sulle tracce del passato, Vertical Kilometer, P4 della grande guerra, Ta-na rado e il sentiero Stolvizza facile. Quest’ultimo può essere percorso da tutti, anche da categorie di persone con diversa abilità. Tutti i sentieri sono stati particolarmente curati e permettono di effettuare escursioni in grande sicurezza. Inoltre, si possono fare giri in bicicletta sui suggestivi sentieri di montagna; attività di canyoning sul Rio Lommig; discese con le coloratissime canoe nelle acque del torrente Resia.
Stolvizza ha anche una profonda anima culturale che si può respirare visitando il Museo dell’Arrotino e il Museo della gente della Val Resia; entrando nella chiesa di S. Carlo Borromeo, imbattendosi in splendidi murales, camminando nei vicoli del secolare Borgo Kikej. Oppure si può godere della vista di tutta la valle dal Belvedere Roberto Buttolo, mentre i bambini sono a giocare a calcetto o a pallavolo sui campi allestiti all’ombra del monte Canin.
L’Associazione ViviStolvizza continua a puntare sul turismo lento e sostenibile, per quanti intendono immergersi nella natura e conoscere la cultura dei luoghi visitati.
Il sodalizio sta già lavorando alle prossime iniziative in programma per luglio e agosto. Per restare sempre aggiornati a riguardo, potete consultare il sito internet www.vivistolvizza.it
https://www.dom.it/na-odprtem-na-solbici_allaperto-a-stolvizza/
4 lug 2021
Una rete per musei e lingue di minoranza
Venerdì 2 luglio, alle ore 14, si è svolto nel Palazzo Veneziano di Malborghetto il convegno Musei: spazi abitativi con un linguaggio vivente , organizzato in occasione del 20° anniversario della Legge di Tutela n. 482 del 1999.
Vi hanno preso parte diverse istituzioni delle comunità friulana, slovena e tedesca del nostro Paese. Questi sono: Cjase Cocèl (Fagagna/Feagne), Museo Sappada (Sappada/Ploden), Museo Sauris (Sauris/Zahre), Museo Etnografico Bardo, Centro Culturale Sloveno Planika (Ugovizza/Ukve), Associazione Don Mario Cernet (Valbruna/Ovčja vas ) e la Società Culturale Ivan Trinko (Cividale / Cividât / Čedad). Nell'ambito di una conferenza moderata da Roberto Dapit dell'Università di Vienna e Luigia Negro del Museo di questi ebrei del Rosario ,hanno discusso la posizione di sloveno, friulano e tedesco con le loro versioni locali nei musei. Intervengono: Lara Magri, Gianpaolo Gri, Marcella Benedetto, Lucia Protto, Jasna Simoneta e Luigia Negro. Le conclusioni sono state fornite dal coordinatore del progetto, Živa Gruden. È molto incoraggiante che abbiano presentato la rete museale e firmato una relativa convenzione.
L'evento, che si è svolto sia in diretta che sulla piattaforma Zoom , è stato organizzato dall'Istituto di Cultura Slovena e dal Museo di questi ebrei del Rosario sotto l'egida dei Comuni di Malborghetto-Ovčja vas, Rezija e Tarvisio e con il sostegno del Regione Friuli Venezia Giulia.
Nei musei della Valle della Manica si sta lentamente espandendo la presenza di lingue, identità e culture autoctone. Negli ultimi anni sono stati compiuti diversi passi. La convivenza di quattro lingue e culture, insomma diverse identità domestiche, rappresenta un grande potenziale per il territorio turistico, che va valorizzato. Ci stanno scommettendo molto con risultati incoraggianti anche altrove, basti pensare alle zone trilingue dell'Alto Adige dove si parla ladino, tedesco e italiano.
tradotto dal giornale DOM
Vaccinarsi per noi e chi ci è caro
Ottanta per cento. È questa la percentuale di vaccinati contro la Covid-19 che serve per raggiungere il livello di sicurezza.
Lo fa sapere il dott. Mario Canciani, noto allergo-pneumologo udinese dalle origini slovene, che fin dall’inizio della pandemia ha dispensato preziose informazioni e suggerimenti per affrontare l’emergenza del coronavirus.
«Gli epidemiologi americani – spiega – hanno provato a fare delle simulazioni per predire come sarà il prossimo futuro e hanno visto che il livello di sicurezza sarebbe con l’80% di vaccinati. Tale percentuale sarà difficilmente raggiungibile, sia per la mancata copertura della popolazione pediatrica – nella quale mancano ancora studi di sicurezza – sia per i rifiuti ai vaccini e per le probabili reinfezioni dei soggetti che si sono vaccinati tra dicembre 2020 e febbraio 2021, che potrebbero presentare un calo dell’immunità e aver bisogno di un richiamo di vaccino».
A proposito, dott. Canciani, gli allergici sono più a rischio di reazioni ai vaccini?
«Ormai le casistiche sono talmente ampie che possiamo fornire delle indicazioni: il rischio più grosso è di essere allergici al PEG (Polietilenglicole), un eccipiente dei vaccini che serve a renderli più efficaci e che può dare, nelle persone allergiche ad esso, delle reazioni gravi, fino allo shock. Da tempo eseguiamo questo test sulla cute nei pazienti a rischio, sia mediante i prick che i patch test, con ottimi risultati, soprattutto sulla tranquillità dei pazienti».
Perché ogni tanto si parla di rischio delle mascherine?
«Fermo restando che esse sono il presidio più utile a ridurre la trasmissione del Corona, se prendiamo in esame quelle più diffuse – cosiddette chirurgiche – esse sono formate da 3 strati: uno esterno in poliestere, uno intermedio in polipropilene e uno interno in cotone. Purtroppo il polipropilene è un irritante delle vie aeree, specialmente negli asmatici che hanno i bronchi più sensibili e inoltre si degrada molto lentamente nell’ambiente, contribuendo a formare le “microplastiche” di cui si parla molto ultimamente».
Si potrà rinunciare alle mascherine?
«In Inghilterra ci sono stati i primi test in discoteca e concerti, senza di esse. I partecipanti a un concerto hanno dovuto effettuare un tampone il giorno prima e poi caricare il risultato su un sito, per collegarlo al biglietto acquistato. Una volta presentati biglietto e tampone negativo all’ingresso, sono potuti entrare e comportarsi come se nessuna restrizione contro il Coronavirus fosse in vigore. Dentro il locale erano presenti dei sensori per calcolare il livello di ventilazione. Ora siamo in attesa di conoscere i risultati».
Che legame c’è tra miocarditi e vaccini?
«Come sempre, Israele ci propone dati molto interessanti: hanno visto che alcuni giovani maschi, vaccinati con i vaccini a mRNA (Pfizer e Moderna), possono presentare una lieve infiammazione del cuore, che si verifica entro 4 giorni dalla seconda dose e che recede dopo assunzione di banali antinfiammatori. Anche se il dato venisse confermato su più ampie casistiche, non dobbiamo dimenticare che la miocardite da infezione non è rara e più grave di quella da vaccino. Tutte le persone che presentano dolori al petto dopo il vaccino andranno monitorate».
Come potremo difenderci dalle varianti?
«A parte che i vaccini attuali stanno dimostrando un’ottima protezione anche contro le varianti, si sta studiando un anticorpo contro il virus che verrebbe somministrato mediante uno spray nasale e che sta dando ottimi risultati negli animali da esperimento. Considerata la via di somministrazione, la mancanza di strette misure di conservazione e il costo modesto, questa potrebbe essere un’ottima forma di prevenzione».
Perché si parla di nuovo di tracciamento quando questo nei mesi scorsi è fallito?
«Più il numero dei contagiati è alto, più è difficile registrare gli infetti ed isolare i contatti. Con un basso numero di infetti sarà più facile farlo ed impedire così la trasmissione ad altre persone. Il modello più efficace almeno in Europa si è dimostrato quello finlandese che ha attuato un rigoroso tracciamento ed isolamento, anche pagato per aumentare l’adesione. Se vogliamo eliminare il virus, soprattutto nelle sacche dei non vaccinati, possiamo farlo solo con questo metodo».
In questo momento quali sono i luoghi più a rischio?
«Sono la famiglia, i gruppi di persone che stanno assieme, come gli amici. Sono calate molto le infezioni nei luoghi di lavoro, per merito della vaccinazione. Ora bisognerà insistere con la vaccinazione tra i giovani e tra quelli che hanno rifiutato il vaccino. Gli asintomatici sono quasi il 50%, solo il 3% degli ammalati viene ricoverato, il resto ha sintomi lievi, le rianimazioni sono quasi vuote».https://www.dom.it/cepljenje-zase-in-za-bliznje_vaccinarsi-per-noi-e-chi-ci-e-caro/
MEDUSA E ATENA
#Medusa e #Atena nella stessa piazza!
3 lug 2021
al tempo dei nonni
Pruoti hudi uri
Dan bot so uorili,ke pruoti hudi uri to ma uzeti sarp zat, to ma močno udareti trikrat ta na no pejč .
Vecchi rimedi per allontanare il temporale
Una volta dicevano che per allontanare il temporale,si doveva battere fortemente il falcetto per tre volte su un masso.
AFA DI LUGLIO
Afa di luglio. Il canto che non varia
Estate nelle valli del Torre
Quest'estate esploreremo assieme le Valli del Torre!
In collaborazione con le guide di Wild Routes e di Insidefvg vi porteremo a camminare in queste terre tra le cime che si stagliano verso il cielo e le profondità della terra.
“Estate nelle Valli del Torre” è un progetto promosso da Friuli Venezia Giulia Turismo con l’organizzazione tecnica di Arteventi Udine e la collaborazione del Consorzio Pro Loco Torre Natisone.
A questo indirizzo troverete i link dove chiedere informazioni e prenotarsi per le attività: https://www.studioforest.it/.../estate-nelle-valli-del.../
Le attività realizzate da noi di ForEst verranno pubblicate nella pagina ESPERIENZE: https://www.studioforest.it/esperienze/
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