DETTO FRIULANO

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22 apr 2021

Giornata della Terra

 


La Giornata della Terra (in inglese: Earth Day) è il nome usato per indicare il giorno in cui si celebra l'ambiente e la salvaguardia del pianeta Terra. Le nazioni Unite celebrano questa ricorrenza ogni anno, un mese e un giorno dopo l'equinozio di primavera, il 22 aprile. La celebrazione vuole coinvolgere più nazioni possibili e oggi prendono parte 193 paesi. La Giornata della Terra, nacque, in effetti, dalla pubblicazione, nel 1962, del libro, manifesto ambientalista, Primavera silenziosa , della biologa statunitense Rachel Carson: in seguito, nel 1969, in una conferenza dell'UNESCO a San Francisco, l'attivista per la pace John McConnell propose una giornata per onorare la Terra e il concetto di pace, per prima essere celebrata il 21 marzo 1970, il primo giorno di primavera nell'emisfero settentrionale. Questa giornata di equilibrio della natura è stata poi sancita in una proclamazione scritta da McConnell e firmata dal Segretario generale delle Nazioni Unite U Thant. Nata il 4 ottobre 1969 per sottolineare la necessità della conservazione delle risorse naturali della Terra, come movimento universitario, nel tempo, la Giornata della Terra è divenuta un avvenimento educativo ed informativo. I gruppi ecologisti lo utilizzano come occasione per valutare le problematiche del pianeta: l'inquinamento di aria, acqua e suolo, la distruzione degli ecosistemi, le migliaia di piante e specie animali che scompaiono, e l'esaurimento delle risorse non rinnovabili (carbone, petrolio, gas naturali). Si insiste in soluzioni che permettano di eliminare gli effetti negativi delle attività dell'uomo; queste soluzioni includono il riciclo dei materiali, la conservazione delle risorse naturali come il petrolio e i gas fossili, il divieto di utilizzare prodotti chimici dannosi, la cessazione della distruzione di habitat fondamentali come i boschi umidi e la protezione delle specie minacciate.

Numerose comunità celebrano la Settimana della Terra, un'intera settimana di attività incentrate sulle problematiche ambientali

tratto da https://it.wikipedia.org/wiki/Giornata_della_Terra


Citazione di Byron


 Il "buon tempo andato"... il tempo è sempre buono quand'è andato. 


GEORGE GORDON BYRON 

L'età del bronzo

21 apr 2021

poesia slovena

TRICORNO-TRIGLAV

 LA META (traduzione di Jolka Milič)

Quando viaggiando 
verrai a conoscenza di tutte le verità
e non avrai più paura di nulla,
quando tutte le strade
e tutte le cose ti verranno incontro
e tu le
accetterai,
quando non cercherai più nulla,
allora
avrai il massimo
di quanto puoi avere.

CILJ

Ko boš na svojem potovanju
spoznal vse resnice
in ničesar več se ne boš bal,
ko ti bodo vse poti
in vse stvari prihajale naproti
in jih boš
sprejel,
ko ne boš ničesar več iskal,
takrat
boš imel največ,
kar lahko imaš.

VANJA STRLE
È nata a Capodistria nel 1960. È laureata in ingegneria chimica. Vive e lavora a Lož in Slovenija.
Raccolte di poesia: Pesmi (Poesie), 1993, ristampa 1998; Ko sem bila drevo(Quand'ero un albero), 1995, 1998, 2003; Kadar prideš k meni (Quando vieni da me), 1997,1999; Zelena ptica (L'uccello verde), 1999; O hrepenenje (O, aneliti), 2002, 2003; Obrnjena k tebi (Voltata verso di te), 2005, 2006; Skozi množico glasov (Attraverso una moltitudine di voci), 2006 e la raccolta tascabile: Nisi sam, nisi (plaquette: Non sei solo, no), 2002, 2003. È presente anche nella raccolta collettiva bilingue Tja in nazaj-Andata e ritorno, 2000, edita dall'Associazione dei letterati sloveni litoranei.

Più latte per la madre e il neonato

 


La pietanza tradizionale che veniva preparata alla puerpera subito dopo il parto affinchè avesse tanto latte era detta, in resianoLotawanski kröp. Nel racconto Götra vëja pubblicato, in resiano, nel catalogo della mostra è riportata anche la ricetta per la sua preparazione che qui riproponiamo in italiano: “Fare bollire del latte con del burro. Aggiungere del pane raffermo precedentemente grattugiato. Mescolare continuamente il composto, continuando a farlo bollire. In parte sbattere un tuorlo di uovo aggiungendovi della polvere di noce moscata. Aggiungere l’uovo al composto mescolando bene il tutto e servire senza cucinarlo

.https://www.dom.it/vec-mleka-za-mater-in-dojencka_piu-latte-per-la-madre-e-il-neonato/?fbclid=IwAR13klNehX2JWs9gUTsMlKy8SytB4n5aH1GCO-wp7HkEP47ujoSgprik7MU

citazione giapponese

 

lo spero

20 apr 2021

Udine - Auguri Tiepolo!

Poffabro - I borghi più belli del Friuli Venezia Giulia

Grado, più di un'isola



ASPETTANDO L'ESTATE

Grado è molto più di un'isola e non è solo spiaggia, venite a scoprire in tutte le stagioni la magia della laguna e il fascino del nostro centro storico.© Comune di Grado



Grado
 (Gravo in dialetto gradese[5]Grau in friulano) è un comune italiano di 7 986 abitanti[2][6] del Friuli-Venezia Giulia, importante centro turistico e termale, noto anche come l'Isola del Sole e, per la sua particolare storia, la Prima Venezia.

Il territorio del comune di Grado si estende tra la foce dell'Isonzo e il mar Adriatico e la laguna omonima che copre una superficie di circa 90 km² e che va da Porto Buso a Fossalon[7]. Il capoluogo si trova sull'isola maggiore ed è diviso in numerose zone e rioni: Gravo vecia (la città antica racchiusa dal perimetro del castrum romano), Borgo de foraIsola della SchiusaColmataCentroSqueroCittà GiardinoValle Goppion - ex Valle CavareraGrado PinetaPrimero.

La laguna comprende circa 30 isole e copre una superficie di circa 90 chilometri quadri. Oltre all'isola maggiore, sono abitate stabilmente anche l'isola della Schiusa, collegata a Grado con due ponti, e l'isola di Barbana. Nell'entroterra, rientra nel comune di Grado la frazione di Fossalon, una fertile area agricola ricavata con una bonifica nella prima metà del XX secolo, e Boscat[8]. La Valle Cavanata, presso Fossalon, è dal 1996 una riserva naturale protetta.

Clima

Il clima è piacevolmente temperato, con medie che variano dai °C di gennaio ai 25 °C di luglio.

Dal 1873 fu istituito a Grado uno ospizio marittimo per bambini denominato Ospizio Marino, in seguito alle sollecitazioni del medico Giuseppe Barellai che riscontrò nel clima e nell'ambiente dell'isola un luogo favorevole alla cura di alcune malattie infantili[9]. Successivamente Grado è stata la destinazione prescelta per le cure termali marine soprattutto dalla popolazione austriaca; si è sviluppata e diffusa la psammatoterapia (sabbiature)[10] e gli standard nel settore hanno raggiunto livelli molto alti[9].In epoca romana la città, conosciuta come ad Aquae Gradatae, fu il porto a servizio di Aquileia e Castrum, il primo per le navi che da lì entravano nel Natissa. All'epoca il territorio di Grado era attraversato da un'importante strada romana, la via Gallica.

Grado si sviluppò attorno al 452, quando molti abitanti si rifugiarono sull'isola per sfuggire alle orde degli Unni guidati da Attila.

Nel 568, in seguito all'invasione dei Longobardi in Friuli, il patriarca Paolino, vescovo di Aquileia[11], vi trasferì la sede del Patriarcato di Aquileia. Grado crebbe di popolazione ed acquisì quindi un ruolo politico e religioso di primo piano, testimoniato dalla costruzione delle maestose basiliche di Santa Eufemia e di Santa Maria delle Grazie, entrambe della fine del VI secolo. L'isola lagunare venne fortificata, prese il nome di Nova Aquileia e rimase nell'ambito dei domini bizantini, mentre il resto del Friuli, Aquileia compresa, era sotto il controllo dei Longobardi. Nel 662 il duca Lupo, dopo aver assaltato e depredato la città, riportò il tesoro patriarcale ad Aquileia.

Nell'875 Grado fu minacciata dai pirati della Dalmazia e fu salvata con una battaglia navale che si svolse nelle acque di fronte all'isola e che fu vinta dalla flotta veneziana sotto il comando di Giovanni Partecipazio[12]. Il conflitto con Aquileia riesplose nel 1024 quando il patriarca aquileiese Poppone fece assaltare e saccheggiare dai suoi uomini. Contemporaneamente l'emergere di Venezia come centro dominante delle lagune venete segnò il lento declino dell'isola.

A partire dal XII secolo lo stesso patriarca di Grado (che nel 1451 diverrà, anche nel nome, patriarca di Venezia) trasferì la sua residenza alla basilica di San Pietro di Castello, a Venezia. Grado divenne quindi un povero paese di pescatori, e tale rimase nei secoli successivi, appartenendo al Dogado, la stretta lingua di terra che si estendeva dal delta del Po a Grado e sin quasi a Monfalcone: un insieme di lagune, barenecanali e corsi d'acqua direttamente amministrati dalla città di Venezia e che assicuravano alla Serenissima il diretto controllo di buona parte del litorale alto-adriatico, ma senza quasi penetrare nella terraferma.

Con il trattato di Campoformio (1797) e la fine della millenaria Repubblica Veneta, Grado entrò a far parte dei domini di casa d'Austria che, eccettuata la breve parentesi napoleonica, ne mantenne il possesso fino al 1918. Nel giugno 1810 un manipolo di soldati britannici sbarcò sull'isola e disperse la guarnigione francese.

Nella seconda metà del XVIII secolo iniziò a muovere i primissimi passi l'industria turistica gradese. Nel 1873 fu inaugurato un ospizio marino per minori, nel 1892 il primo stabilimento balneare e quattro anni dopo il primo albergo. In pochi anni Grado divenne una delle località balneari più note dell'Impero austro-ungarico; nuovi alberghi e villini furono costruiti nella zona prospiciente al mare mentre nel 1910, per favorire l'afflusso dei vacanzieri, fu aperto il tronco ferroviario per Cervignano. In quegli anni Grado, che dipendeva amministrativamente da Gorizia, venne dotata dell'attuale diga con passeggiata a mare e del caratteristico porto interno.

Il 27 maggio 1915, tre giorni dopo l'entrata dell'Italia nella prima guerra mondiale, Grado fu occupata dalle truppe del Regio esercito. Il paese, grazie alla sua posizione strategica, divenne un'importante snodo delle retrovie del vicino fronte; inoltre, grazie alla sua vicinanza a Trieste divenne una delle basi dei motosiluranti della Regia Marina[13]. All'idroscalo di Grado, sull'isola di Gorgo, dal 17 gennaio 1917 fu di stanza la 2ª Squadriglia Idrovolanti fino al mese di novembre. Nella primavera 1917 fu istituita la 253ª Squadriglia che resterà fino al 30 ottobre 1917, data in cui Grado fu abbandonata dagli italiani a seguito della disfatta di Caporetto. Al termine della prima guerra mondiale l'isola, che nonostante la prossimità del fronte fu sostanzialmente risparmiata dalle vicende belliche, venne annessa all'Italia.

Ai confini di Aquileia, nella zona del Belvedere dove la terra si interrompe e lascia posto alla laguna, era possibile imbarcarsi per raggiungere l'isola di Grado. Successivamente ci fu uno sviluppo turistico e urbanistico e nel 1905 fu costruita una strada nel mezzo della laguna per collegare le due parti del territorio[14][15].

Nel 1936 Grado fu definitivamente collegata alla terraferma tramite la costruzione di un ponte girevole che pose fine all'isolamento dell'isola[11]. Una rapida espansione urbanistica, accompagnata da opere di bonifica e di contenimento delle acque, ha quindi notevolmente ampliato le dimensioni dell'abitato, che ora si estende anche sulla vicina isola della Schiusa.https://it.wikipedia.org/wiki/Grado_(Italia)


19 apr 2021

L’iceberg più grande del mondo non esiste più.

 A68 era grande quanto un quarto del Galles

L’iceberg più grande del mondo non esiste più.

A68, come era noto, copriva un’area di quasi 6.000 kmq quando si è staccato dall’Antartide nel 2017. Largo ma estremamente sottile, il mega iceberg aveva uno spessore medio di circa 230 m.

A68 aveva le dimensioni di un piccolo paese, grande quanto un quarto del Galles. Ma i satelliti mostrano che il mega-iceberg ora è praticamente scomparso, suddiviso in innumerevoli piccoli frammenti che, secondo il National Ice Center degli Stati Uniti, non valgono più la pena di essere monitorati.

continua QUI

https://www.peopleforplanet.it/liceberg-piu-grande-del-mondo-si-e-sciolto/

Valli del Natisone - Nediške doline

 


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Ivan Trinko

"O ti zemlja rodna, zemlja bedna, ki te milost božja, meni v last je dala" (I. Trinko) "O terra natia, terra misera, piccola, che la grazia divina, mi ha donato" (traduzione)

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Slovacchia, l'attentatore del premier Fico è un 71enne fondatore di un club letterario

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