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27 feb 2021
AmbassadorFVG Davd Cappellari - Sopra le nuvole
26 feb 2021
Citazione
Puoi leggere, leggere, leggere, che è la cosa più bella che si possa fare in gioventù: e piano piano ti sentirai arricchire dentro, sentirai formarsi dentro di te quell’esperienza speciale che è la cultura.
Una storia a lieto fine
A Trieste una buona azione ha fatto sì che una borsa con 6300 euro venisse restituita alla proprietaria.Una signora anziana aveva lasciato la borsa sulla panchina della fermata dell'autobus.E' stata ritrovata da un giovane triestino che l'ha consegnata alla farmacia di fronte alla fermata del bus.La farmacista l'ha portata ai carabinieri che hanno rintracciato la proprietari.
Per fortuna che ci sono ancora persone come questo ragazzo!Anch'io mi sarei comportata allo stesso modo.
FVG e mafie: la collocazione geografica ne fa un crocevia naturale per traffici di ogni tipo e attrae l'attività di riciclaggio
La relazione della DIA per il primo semestre 2020 dedica quasi quattro pagine alla nostra regione. Nel giro di pochi anni si è passati da poche righe a quattro pagine, ciò a dimostrazione di quanto la questione delle mafie sia oramai un problema non da poco conto anche qui, nell'estremo nord est. Infatti nella relazione si parte evidenziando come "il Friuli Venezia Giulia rappresenta, ormai da tempo, un territorio di possibile espansione della criminalità organizzata, sempre orientata ad individuare nuove aree da infiltrare e capace di operare anche in ambito transnazionale. La collocazione geografica del territorio ne fa un naturale crocevia per i traffici, legali e non, di persone e di ogni tipo di merce". Si ricorda ad esempio il sequestro effettuato, il 21 febbraio 2020, dalla Guardia di finanza nel porto di Trieste, di circa 55 tonnellate di sigarette di scarsa qualità provenienti dalla Turchia, introdotte nel territorio nazionale con una modalità finalizzata ad eludere il pagamento dei dazi doganali. Si parla della questione della rotta balcanica.
Si evidenzia che "la regione costituisce il punto di accesso in Italia della cosiddetta “rotta balcanica” (direttrice Bosnia Erzegovina-Croazia-Slovenia), attraverso la quale vengono immessi i carichi di stupefacenti. Indicativo nel senso appare il sequestro effettuato dai Carabinieri, il 9 maggio, di oltre 40 kg. di cocaina occultata nei serbatoi di un autoarticolato. Il mezzo era condotto da sloveni che erano partiti da Ljubljana (SLO) e che si dirigevano, verosimilmente, a Roma. Sempre lungo la tratta balcanica tentano l’ingresso clandestino extra-comunitari, soprattutto pakistani, afghani e indiani, spesso vittime di tratta e sfruttamento. Il progressivo aumento del fenomeno migratorio ha comportato la necessità di adottare una strategia di contrasto in termini di prevenzione e repressione, attraverso un sempre maggiore coordinamento internazionale".
Il problema è anche quello del riciclaggio. "Negli ultimi anni il territorio della regione è stato interessato da attività di riciclaggio di dimensione transnazionale. Alcune opportunità sono state favorite dagli ingenti investimenti connessi con la realizzazione di grandi opere, che hanno attirato anche i capitali di provenienza illecita. Tra tutti, i lavori di ampliamento dell’autostrada A4 e del porto di Trieste. Proprio quest’ultimo sedime è in fase di espansione, in virtù del particolare status di “porto franco ampliato”, che richiede importanti potenziamenti infrastrutturali.
Si ricorda l'operato della mafia calabrese. "In particolare, soggetti riconducibili alla ‘ndrangheta hanno dato luogo a tentativi di infiltrazione in ambito commerciale nei settori del trasporto in conto terzi e delle frodi finanziarie".
Per quanto afferisce alla criminalità campana, accanto al riciclaggio, si aggiungono le estorsioni, le truffe e le frodi fiscali, oltre al tradizionale traffico di stupefacenti". Particolare attenzione, si legge nella relazione, deve inoltre essere posta al fenomeno della gestione e dello smaltimento illegale dei rifiuti. Le attività investigative del gennaio hanno evidenziato l’operatività di aziende che, pur estranee ad ambienti mafiosi, hanno dimostrato una spiccata attitudine ad incrementare i margini di profitto senza preoccuparsi del danno all’ambiente ed alla salute pubblica.
Così come anche la criminalità straniera non è mica assente all'appello. Giusto per non farci mancare niente in FVG. "Si tratta per lo più di sodalizi costituiti da pakistani, afghani e maghrebini, attivi nel traffico di marijuana e hashish, nonché di nigeriani specializzati nello spaccio di eroina e cocaina, in provincia di Udine. Gli albanesi risultano attivi nei reati contro il patrimonio e nel narcotraffico, come evidenziato dall’operazione “Eat Enjoy”, conclusa l’11 giugno 2020. L’indagine della DDA di Trieste ha portato all’arresto di n. 26 elementi inseriti in una stabile organizzazione albanese che importavano stupefacenti dall’Olanda (Rotterdam). Tra i soggetti coinvolti è emersa anche la figura di un esponente del clan GALLICO di Palmi (RC), già coinvolto in passato in analoghe inchieste. La criminalità cinese si rivolge, come in altri contesti territoriali, all’interno della propria comunità. Al riguardo oltre allo sfruttamento della prostituzione, in qualche caso, è stata evidenziata l’evasione delle imposte".
Insomma la situazione è in costante peggioramento e la politica regionale è realmente in grado di affrontare questa sfida? Dubbi persistono.
mb
http://xcolpevolex.blogspot.com/2021/02/fvg-e-mafie-la-collocazione-geografica.html
Citazione di Ivan Cankar
L’uomo vive in una casa per un anno, per dieci anni, per quarant’anni ed ecco: la casa gli somiglia come il fratello al fratello e fra l’uomo e la casa si stabilisce un rapporto d’amore.
– Il Servo Jernej e il suo Diritto, Ivan Cankar –
25 feb 2021
IL BUCANEVE
Il bucaneve (Galanthus nivalis, Linnaeus 1753) è una pianta perenne, erbacea ed eretta della famiglia delle Amaryllidaceae.
l nome del genere (“Galanthus”) deriva da due parole greche: “gala” = latte (bianco come il latte) e “anthos” = fiore.
Il nome specifico (“nivalis”) fa riferimento alla sua precoce fioritura in mezzo alla neve.
Galanthus reginae-olgae Orph. - Bucaneve della Regina Olga: si tratta di una specie distribuita prevalentemente nella Penisola Balcanica sud-occidentale (Albania, Macedonia e Nord Ovest della Grecia) con stazioni disgiunte in Calabria e Toscana nord-occidentale (Galanthus nivalis Orph. subsp. reginae olgae) e Sicilia (Galanthus nivalis Orph. subsp. vernalis Kamari), si distingue per il parenchima clorofilliano caratterizzato da uno strato di cellule a palizzata particolarmente grandi e allungate, per la fioritura tendenzialmente autunnale e per il fatto di essere pianta isteranta, che emette le foglie solo al termine della fioritura (questi ultimi due caratteri sono tipici della sola subsp. reginae-olgae).
La cipolla
cipolla rossa di Cavasso Nuovo |
24 feb 2021
L’aquilone, Giovanni Pascoli
Oggi a Udine c'era un'aria di primavera...
Bomba a mano ritrovata a Subit
A metà febbraio in un giardino di Subit/ Subid ha fatto capolino una bomba. A trovarla nel cortile della suocera è stato Enrico Moretuzzo. L’ordigno è riemerso, probabilmente, a seguito della piantumazione di alcuni alberi da frutto. Dal momento che sembra risalire agli anni Sessanta, si suppone che non si tratti di un residuo di guerra. Tuttavia sul luogo in cui è stata trovata la bomba un tempo si trovavano abitazioni andate in rovina a seguito dell’incendio del paese del 29 settembre 1944. Ciò che ne restava, era stato portato in discarica dopo il terremoto del 1976. «Stando ai ricordi di alcuni paesani –ha detto Moretuzzo – un tempo lì si trovava anche una baracca frequentata da partigiani. Osservando occasionalmente e ricordando caratteristiche simili di altra bomba a mano utilizzata durante il servizio militare, ho contattato i Carabinieri che, dopo visita preventiva, sono risaliti il giorno dopo con gli artificieri». La bomba è stata fatta prontamente brillare senza creare danno.
https://www.dom.it/v-subidu-nasli-rocno-bombo_bomba-a-mano-ritrovata-a-subit/
Per i prossimi tre anni in FVG si limita l'insegnamento curricolare del friulano solo all'infanzia e primaria
Regione a statuto speciale, grazie al plurilinguismo, ma questo plurilinguismo deve soccombere ai conti. Una delle regioni più ricche del nord est non ha le risorse finanziare per garantire l'insegnamento della lingua friulana nelle scuole secondario di primo grado. La Regione del FVG ha deliberato che per gli anni scolastici 2021/2022, 2022/2023 e 2023/2024, l’insegnamento curriculare della lingua friulana è limitato alle scuole dell’infanzia e alle scuole primarie situate nei Comuni previsti dalla legge nel territorio di insediamento del gruppo linguistico friulano delimitato ai sensi dell'articolo 5 della legge regionale 15/1996. Mentre le iniziative di insegnamento della lingua friulana proposte dalle scuole secondarie di primo grado per gli anni scolastici 2021/2022, 2022/2023 e 2023/2024 sono sostenute nell’ambito del Piano triennale di interventi per lo sviluppo dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche statali e paritarie della Regione di cui all’articolo 33 della legge regionale 13/2018. Si continua anche per i prossimi tre anni a limitare l'insegnamento curricolare della lingua friulana solo alla scuola dell'infanzia e primaria. La possibilità viene conferita dall’articolo 15, comma 1, della citata legge regionale 29/2007, ai sensi del quale la Regione provvede al trasferimento di finanziamenti alle istituzioni scolastiche sulla base del numero di ore d’insegnamento e di uso curricolare della lingua friulana programmate e comunicate dall’Ufficio scolastico regionale.Il successivo comma 1 bis, in base al quale, qualora si manifesti una insufficienza delle risorse finanziarie disponibili, la Giunta regionale può limitare l’insegnamento curricolare della lingua friulana alle sole scuole dell’infanzia e primarie. Va ricordato che l’insegnamento della lingua friulana è previsto espressamente dall’art. 4 della legge statale 482/99.
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Neve – Umberto Saba Neve che turbini in alto e avvolgi le cose di un tacito manto. Neve che cadi dall’alto e noi copri coprici ancora,all...
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Fino all’indipendenza, raggiunta nel 1991, questo giorno veniva definito “Giorno del Fronte di Liberazione” ( Dan osvobodilne fronte-OF )....