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Questo blog parla delle minoranze linguistiche del Friuli:SLOVENA,FRIULANA eTEDESCA,articoli dei giornali della minoranza slovena,degli usi,costumi,eventi e tanto altro.Buona lettura.OLga

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28 dic 2020

Proverbio friulano


 Il proverbio friulano della settimana

di Vita nei campi
“An di nêf an di ben” ovvero anno di neve anno di bene, che fa il paio con “Sot la nêf al è il pan, sot le aghe a jè la fan”,
ovvero sotto la neve c’è il pane sotto l’acqua la fame.

27 dic 2020

Cividale del Friuli. Tempietto Longobardo

video di Paola Treppo

Ti Porto un Libro - Pino Roveredo: "Il Vecchio e il Mare" di Ernest Hemi...

"È stupido non sperare, pensò. Ed è anche un peccato".
È la frase con cui Pino Roveredo sceglie di cominciare questo video, il terzo capitolo del progetto "Ti Porto un Libro", organizzato in collaborazione con pordenonelegge. Una frase emblematica, proprio ora che siamo a un battito di ciglia dal 2021: un anno che, come uno scrigno, racchiude tutte le nostre speranze. E sarebbe stupido non sperare, e anche un peccato, ci dice Ernest Hemingway ne "Il Vecchio e il Mare". Pino Roveredo inizia da questa frase, e poi continua a raccontare. Racconta di un vecchio pescatore dalle reti vuote, delle sue rughe scavate dal sale, della sua lotta per liberarsi di quella che sembra una maledizione. Racconta del mare, quel mare che bagna Cuba e Trieste. Ma soprattutto racconta di cosa quel libro, "Il Vecchio e il Mare", significhi per lui.

Sneguročka-leggenda russa

Quando ero bambina mi piacevano molto le leggende e favole russe.Una di queste è Sneguročka.


 

Stabrowski-Śnieżynka.jpg
da wikipedia

Sneguročka (in russo: Снегу́рочка?, pronuncia: [sʲnʲɪˈɡurət͡ɕkə]) o Snegurka (Снегу́рка), ovvero Fanciulla di neve o Nevina (dal russo sneg, "neve") è un personaggio del folclore russo, che si ritrova in varie fiabe e leggende popolari.

A partire dall'epoca sovietica, tale figura è stata associata anche al periodo natalizio, e al Capodanno in modo particolare, dove compare come nipote del portatore di doni Nonno Gelo (Ded Moroz).[1][2][3][4]

Il personaggio, riconducibile probabilmente a credenze pagane degli antichi Slavi[1], divenne popolare nel XIX secolo grazie ad un'opera teatrale di Aleksandr Nikolaevič Ostrovskij.[1] Alla figura di Sneguročka sono state dedicate opere teatrali e musicali, film, ecc.[2]Sneguročka viene descritta come una bella ragazza dai capelli biondi a treccia, che porta un vestito azzurro bordato di pelliccia.[3]

Secondo la leggenda, Sneguročka sarebbe la figlia della Primavera e dell'Inverno[2] e fa la propria comparsa d'inverno, per poi fare ritorno nel lontano nord durante l'estate.[3] A lei è impedito di amare: se dovesse innamorarsi, il suo corpo si scioglierebbe come neve.[2]

Come accompagnatrice di Nonno Gelo, vive insieme a lui a Velikij Ustjug e distribuisce regali ai bambini.


Una leggenda[1] racconta che Sneguročka era la figlia di due persone che non riusciavano ad avere figli e, per questo motivo, decisero di "fare" una figlia con della neve.[1] Un giorno, Sneguročka, che d'estate si sentiva sempre triste, andò in un bosco con altre ragazze per raccogliere dei fiori; le ragazze accesero poi un falò, attorno al quale si misero a saltare: lo fece anche Sneguročka, che però si sciolse diventando una nuvola.[1]

Un'altra leggenda[5] racconta che Sneguročka era la figlia della Fata Primavera e del Vecchio Inverno e che Jarilo, il Sole, l'aveva condannata a morire se mai si fosse innamorata di qualche ragazzo; per questo motivo, viene tenuta a lungo nascosta dalla madre. Un giorno però Sneguročka conosce Mizgir', il fidanzato della sua migliore amica e se ne innamora, ricambiata: questo sentimento però costa la vita a Sneguročka, che si scioglie colpita da un raggio di sole; Mizgir', affranto dal dolore, decide di togliersi la vita, gettandosi in un lago.

https://it.wikipedia.org/wiki/Sneguro%C4%8Dka

Pino Roveredo racconta “Il vecchio e il mare”


DEDICATO A ERNEST HEMINGWAY IL NUOVO APPUNTAMENTO DI TI PORTO UN LIBRO, IN PROGRAMMA DOMENICA 27

Pino Roveredo racconta \u0027Il vecchio e il mare\u0027

26 dicembre 2020

“Ti porto un libro, perché ci permette di essere liberi di frequentare la memoria e di non dimenticare quel che è successo”. È questo il “dono” dello scrittore Pino Roveredo che ci accompagnerà nel vivo delle festività, a conclusione di un 2020 speciale e per molti versi memorabile.

Sarà lui, domenica 27 dicembre, il protagonista della terza tappa del progetto “Ti porto un libro”, il format digitale promosso dall’Autorità Portuale di Trieste con Fondazione Pordenonelegge per affiancare, attraverso la messa online di un video racconto, un grande autore e la sua storia dedicata al mare, al viaggio e all’avventura.

Questa volta saremo alle prese con un capolavoro indimenticabile di Ernest Hemingway, “Il vecchio e il mare”: pagine che ci mettono a confronto con il pescatore Santiago, un personaggio costretto a misurarsi con il destino dello sconfitto, eppure tenacemente indomito. Proprio di questo, della “dignità della sconfitta” e del “vivere senza compromessi” che diventa in sé una vittoria, ci parlerà Pino Roveredo nei giorni in cui il bilancio di fine anno si fa più urgente, e quest’anno per tutti più complicato.

Appuntamento domenica 27 dicembre alle 18: Pino Roveredo ci parlerà dal cuore della città: da un lato le “rive” di Trieste e i suoi moli, che sembrano lambire il golfo del Nord Adriatico, dall’altro il Porto e le sue gru, i container, il carico e scarico di navi che incessantemente si fanno ponte fra gli altrove del mondo. In anteprima sui canali social e YouTube del Porto di Trieste e di pordenonelegge, il video racconto de “Il vecchio e il mare” sarà insieme consiglio di lettura e invito alla riflessione per condividere emozioni e ricordi: nel caso di Pino Roveredo la memoria di suo padre, che gli parlava spesso della terra e del mare, “cibo per la memoria”. A Trieste lo scrittore è nato e cresciuto, a Trieste ha eletto il suo baricentro e proprio in riva al mare ci consegnerà alcuni passaggi chiave del libro di Ernest Hemingway: per ricordarci che «è stupido non sperare», anche quando sembra più complicato abbandonarci all’ottimismo dei tempi che verranno.

Coordinato da Valentina Gasparet, curatrice di pordenonelegge, e da Vanna Coslovich, responsabile ufficio comunicazione dell’Autorità Portuale, il progetto “Ti porto un libro” ci accompagnerà fino a domenica 3 gennaio, come un augurio per il 2021 che si schiude carico di speranze. Dettagli sul sito pordenonelegge.it e porto.trieste.it

https://www.ilfriuli.it/articolo/cultura/pino-roveredo-racconta–il-vecchio-e-il-mare-/6/233748

Anche in Fvg partito il Vaccine Day

 E' ufficialmente iniziato il Vaccine Day, la giornata simbolica di avvio, in contemporanea in tutta Europa, della campagna di vaccinazione anti-Covid.


Le prime 9.750 dosi del vaccino della Pfizer-BioNtech destinate all'Italia dallo Spallanzani di Roma sono state spedite nei vari punti di somministrazione lungo lo Stivale. Al Fvg, per questo primo appuntamento, sono state destinate 265 dosi, che, dopo aver fatto scalo a Villafranca, sono arivate in serata all'aeroporto militare di Rivolto dove sono state custodite e sono poi state consegnate, scortate dai Carabinieri, questa mattina direttamente nella sede della Protezione civile a Palmanova (qui il video dell'arrivo), scelta come luogo simbolico per la prima somministrazione, in programma dalle 9.

La prima professionista della sanità a ricevere il vaccino in Fvg è la dottoressa goriziana Ariella Breda, 57 anni, dirigente medico del Dipartimento di Prevenzione dell'Asugi, che il 29 febbraio scoprì il primo caso positivo nella nostra regione, un cinquantenne di Gorizia che aveva contratto il virus nell'ospedale di Treviso dove era andato a visitare un parente ricoverato per altre patologie.Assieme a lei il dirigente del Dipartimento di rianimazione dell'ospedale di Pordenone, Tommaso Pellis, il direttore della Clinica di malattie infettive dell'ospedale di Udine Carlo Tascini e il presidente dell'ordine dei medici della provincia di Pordenone Guido Lucchini, che pochi giorni fa ha pianto la scomparsa del collega avianese Antonino Cataldo, stroncato proprio dal Covid.

Ma in prima linea ci sono anche l'epidemiologo Flavio Barbone, il presidente dell'Ordine degli psicologi Fvg, Roberto Calvani, e Raffaella Pistrino, 54 anni, dirigente socio-assistenziale dell'Asp La Quiete in rappresentanza proprio del mondo delle case di riposo.

A immunizzare i 265 volontari selezionati un medico e cinque infermieri, mentre la seconda dose, prevista tra 21 giorni, sarà inoculata direttamente nei vari punti di riferimento sul territorio.

"Sanità e Protezione civile hanno completato il loro lavoro per la giornata di avvio della campagna di vaccinazione", ha detto ieri il vicepresidente Riccardo Riccardi al termine degli incontri con il responsabile della campagna, Michele Chittaro, e i vari protagonisti di questa complessa macchina organizzativa e delle riunioni con il commissario Arcuri (qui il video).

"Domani saremo qui e vedremo molti responsabili della sanità conosciuti e stimati, ma anche molti operatori non conosciuti, ma allo stesso modo importanti nell'azione di protezione e per il lavoro in prima linea che dovranno continuare a fare", ha aggiunto Riccardi.

"Stiamo lavorando perché a questa giornata simbolica ne seguano tante altre", ha spiegato Riccardi. "La campagna vaccinale è una delle grandi e vere operazioni per contrastare e sconfiggere questa pandemia".

Dopo questo avvio simbolico, infatti, la prima consistente somministrazione scatterà non appena arriverà in regione la nuova fornitura, di circa 10mila dosi. Pfizer, così come previsto dal Piano Vaccini, le consegnerà direttamente ai 300 siti di somministrazione individuati dalla Struttura commissariale in accordo con le Regioni. Come ricordato dal Ministero della Salute in una nota, infatti, le dosi di vaccino consegnate a tutti i Paesi europei per il 27 dicembre sono in numero "simbolico". La distribuzione vera e propria inizierà dalla settimana del 28 dicembre e all'Italia arriveranno circa 470mila dosi ogni settimana...https://www.ilfriuli.it/articolo/salute-e-benessere/anche-in-fvg-partito-il-vaccine-day/12/233765

Niente sciate per quest'anno!

 In Friuli non è mai caduta tanta neve come quest’anno,e ironia della sorte, non si può andare a sciare!!!

Buona domenica!


foto da fb

26 dic 2020

Fiabe e leggende nelle lingue del Friuli Venezia Giulia


 Nonostante le restrizioni dovute alla pandemia covid-19, l'Istituto della Cultura Slovena prosegue con gli eventi all'interno del progetto Incontri Multilingue, sostenuto dalla Regione Friuli in occasione del 20 ° anniversario della Legge 482 per la Protezione delle Minoranze Storiche del 1999. Fiabe e leggende nelle lingue del Friuli Venezia Giulia  questa volta sarà possibile ascoltare solo online - in autunno ci sono stati due incontri a Mašera e Mažaruola - o la piattaforma online Zoom. Mercoledì 30 dicembre, alle ore 17.30, il Museo del Popolo Resia di Stolvizza/Solbica trasmetterà una serata narrativa sul tema della nascita, coideata da Sandro Quaglia, Ada Tomasetig, Velia Plozner, Lucia Protto, Lucia Pinat e Ines Caneva. A nome dell'Istituto della cultura slovena, saluterà la vicepresidente Živa Gruden, che guida il progetto. Chi volesse seguire la serata narrativa deve registrarsi QUI.

tradotto da https://novimatajur.it/cultura/pravljice-in-legende-v-jezikih-fjk.html

Proverbio delle Valli del Natisone/Nediške doline

 NEMMENO IL LUPO HA MAI MANGIATO L'INVERNO


dal giornale Dom
vignetta di Moreno Tomazetig


Giornata dell'Unità e dell'indipendenza della Slovenija


 Oggi in Slovenia è festa nazionale.Sono passati 30 anni anni dal plebiscito del 23 dicembre 1990 quando quasi il 90 per cento dei cittadini votò a favore dell'indipendenza dalla Jugoslavia.I risultati del plebiscito furono annunciati ufficialmente dopo tre giorni.
Fino a settembre 2005 , la festività era chiamata solo Giorno dell'Indipendenza , ma con la modifica della legge sulle festività e sui giorni festivi su iniziativa dell'allora opposizione socialdemocratica , è stata integrata con l' unità , poiché si suppone che gli sloveni mostrino il massimo grado di unità nella loro storia. .

Buon anniversario dell'Unità e dell'indipendenza!


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