Tranquilli! A maggio si richiude!... 😁
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In occasione della Giornata Mondiale del Libro e del diritto d’autore, la Biblioteca di Monfalcone annuncia la pubblicazione del libretto “Un libro da consigliare 2020. Idee in circolo”.
Il volume contiene l’elenco dei libri preferiti dagli studenti e dalle studentesse delle scuole secondarie di primo e secondo grado che hanno partecipato alla tredicesima edizione del concorso “Un libro da consigliare”, che ha lo scopo di promuovere la lettura tra i giovani e invitarli a contagiarsi reciprocamente attraverso i consigli dei libri che li hanno entusiasmati. Fresco di stampa, il libretto è il risultato dell’omonimo concorso organizzato dal Consorzio Culturale del Monfalconese, che gestisce il sistema bibliotecario BiblioGO!, e da Leggiamo 0-18 FVG, e, tra qualche giorno, sarà recapitato a tutte le biblioteche e le scuole secondarie della regione.
Il contenuto in termini numerici: più di 200 consigli di lettura (titolo, autore e copertina del libro), pervenuti entro lo scorso novembre in svariati modi: testi scritti, disegni, graphic novel, fumetti, video, fotografie e canzoni, elaborati anche in gruppo, da parte di 286 studenti residenti in tutta la Regione - dal 2019 il concorso ha abbandonato l’ambito provinciale.
POESIA DI MAJA RAZBORŠEK
a cura di Jolka Milič
PASSEGGIATA CON PEGASO
La sera genera il maggior numero di poesie:
la scarlatta linea di demarcazione
tra il concreto e i sogni
e quasi impalpabile.
E il momento in cui
amo soprattutto passeggiare
con Pegaso,
mai domato completamente.
I suoi occhi febbrili
mi affascinano e spaventano.
Riposiamo tra le nuvole
sanguigne della sera.
Alla stessa fonte
abbeveriamo l'immensa sete ultraterrena.
Alla fine mi suggerisce
di cancellare qualche parola.
SPREHOD S PEGAZOM
Večer spočne največ pesmi:
škrlatna ločnica
med snovnim in sanjami
je najbolj zabrisana.
To je čas,
ko se najraje sprehajam
z nikdar povsem ukročenim
Pegazom.
Njegove vročične oči
me omamljajo in plašijo.
Počivava med okrvavljenimi
večernimi oblaki.
Ob istem izviru
pojiva neznansko nezemsko žejo.
Slednjič mi prišepne,
naj prečrtam nekaj besed.
http://www.filidaquilone.it/num002milic.html
MAJA RAZBORŠEK Maja Razboršek è nata nel 1959 a Ljubljana. Vive sul Carso con la sua famiglia e lavora come bibliotecaria. Ha pubblicato due raccolte di poesia: Ranjeni papir - La carta ferita (edizione bilingue), 1995, e Pretanjeni razbor (Raffinata selezione), 2000. Suoi testi sono presenti in raccolte di più autori: Oktava (Ottava), 1990; V skrivne stran poti - On a secret solitary path - Per segrete strade solitarie (edizione trilingue), 1998; Iz zlatega čolna (Dalla barca d'oro), 1999 e Cinque / Pet, scelta di cinque poeti del Litorale sloveno, con testi a fronte, 2003. |
Il 29 aprile si parte. Parte il processo per l'omicidio di Stato di Giulio. Un processo difficile, soprattutto per l'assenza di accordi di cooperazione giudiziaria, per l'assenza di ogni minima collaborazione da parte della dittatura egiziana che in Italia a livello istituzionale non può essere inquadrata come dittatura, contrariamente da come è accaduto con la Turchia di Erdogan che è nemica dell'Egitto. I rapporti tra Italia ed Egitto continuano come se niente fosse. L'ultimo tassello è anche la moda. Milano ed il Cairo uniti da un progetto sulla moda. Non c'è un solo campo che non sia coinvolto da affari, business con l'Egitto. Viviamo in un Paese tecnicamente democratico, dove è sacrosanta la separazione dei poteri, cosa che in Egitto non esiste, ma buon senso e rispetto per la dignità del proprio Paese vorrebbe un comportamento diverso viste le porte in faccia sbattute dall'Egitto. Dopo cinque anni e cinque governi nulla è mutato sostanzialmente nelle relazioni tra questi due Paesi, anzi, a dirla tutta, i rapporti ne sono usciti consolidati, rinforzati. Il paradosso nel paradosso. Si è fatto l'esatto contrario di quello che si sarebbe dovuto fare. Si è registrata in Italia una spaccatura tra il mondo istituzionale e la società civile a dir poco sconcertante sull'omicidio di Giulio. Il processo parte, non è scritta nessuna condanna, non è un processo politico, ma ai fatti ed i fatti puntano diritti verso gli apparti di sicurezza egiziani dove tra rapporti famigliari e fedelissimi è evidente che se dovesse cadere una delle teste coinvolte in questo processo ci sarebbero delle conseguenze per la dittatura egiziana. Un Paese serio come minimo avrebbe sospeso i rapporti diplomatici, non avrebbe armato la dittatura egiziana, avrebbe preteso almeno la cooperazione giudiziaria e trattato l'omicidio di un proprio cittadino come affare di Stato. Ma noi non siamo un Paese serio, e questo lo sapevamo già.
mb
http://xcolpevolex.blogspot.com/2021/04/parte-il-processo-per-lomicidio-di.html
La salamandra pezzata è facilmente riconoscibile per la sua colorazione nera con vistose macchie gialle.
Raggiunge i 15–20 cm di lunghezza totale (coda compresa), e le femmine sono in generale più lunghe e grosse dei maschi. La pelle, liscia e lucente, è cosparsa di piccole ghiandole secernenti il muco che ricopre l'animale; il muco ha una funzione battericida (protegge la pelle dalle infezioni), riduce la disidratazione e ha un gusto repellente per gli eventuali predatori. Le tinte vivaci della pelle segnalano appunto che la salamandra non è commestibile: queste colorazioni appariscenti sono dette "colorazioni di avvertimento" (funzione aposematica). wikipedia
Era color del mare e dell'estate
la strada tra le case e i muri d'orto
dove la prima volta ti cercai.
All'incredulo sguardo ti staccasti
un po' incerta dall'altro marciapiede.
Nemmeno mi guardasti. Mi stringesti
- con la forza di chi s'attacca - il polso.
A fianco procedemmo un tratto zitti.
Una macchina adesso mi portava
- procella appena dominata - verso
il luogo di quel primo appuntamento.
Già la svolta il mio cuore riconosce
e, raffica, la macchina la imbocca,
ed ecco tu ti stacchi
un po' incerta dall'altro marciapiede.
(Non era che un crudele immaginare:
paralitico tenta con quest'ansia
la parte, se il male la guadagni).
Il tempo di pensarti: ma nell'attimo
che dolcissima spina mi trafisse!
Acuta come questa non mi desti
altra gioia, non mi potevi dare.
T' amavo. Amavo. Anche per me nel mondo
c'era qualcuno.
O strada tra le case - benedetta -
dove la prima volta nella vita
pietà d'altri che me mi strinse il cuore.
(da Rimanenze, All’Insegna del Pesce d’oro, 1955)
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Donna e paesaggio si mescolano nelle poesie d’amore di Camillo Sbarbaro, con toni linguistici dal sapore quasi montaliano: è un amore che comincia con tutte le timidezze e i batticuori del caso, è un riconoscimento dell’altro, del suo tentativo di placare il tumulto, anche se alla fine incapace di vincere l’aridità del vivere: “Estrema delusione degli amanti! / Invano mescolarono le vite / s’anche il bene superstite, / i ricordi, son mani che non giungono a toccarsi“.
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LA FRASE DEL GIORNO
Tu mi cammini innanzi lenta come / una regina. / Regolo il mio passo / io subito destato dal mio sonno / sul tuo ch'è come una sapiente musica.
CAMILLO SBARBARO, Rimanenze
Camillo Sbarbaro (Santa Margherita Ligure, 12 gennaio 1888 – Savona, 30 ottobre 1967), poeta, scrittore e aforista italiano. Nelle sue poesie seppe coniugare un’osservazione della natura e un’analisi anche introspettiva della psicologia umana con uno stile secco e acuto.
https://cantosirene.blogspot.com/search/label/poesia%20italiana
𝐃𝐈𝐊𝐋𝐄 𝐙𝐠𝐨𝐝𝐨𝐯𝐢𝐧𝐚 𝐬𝐩𝐨𝐦𝐢𝐧𝐨𝐯 | 𝐃𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐞𝐦𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚 Žensko izseljevanje iz Nediških dolin L...