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🌞Blog che parla del Friuli: in particolare delle minoranze linguistiche slovena,friulana e tedesca e non solo. ❤️ Sono figlia di madre slovena (Ljubljana) e di padre appartenente alla minoranza slovena della provincia di Udine🌞 (Benecia).Conosco abbastanza bene la lingua slovena.Sono orgogliosa delle mie origini.OLga

INNO SLOVENO

তততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততত INNO SLOVENO "Vivano tutti i popoli che anelano al giorno in cui la discordia verrà sradicata dal mondo ed in cui ogni nostro connazionale sarà libero, ed in cui il vicino non sarà un diavolo, ma un amico!"❤️ FRANCE PREŠEREN poeta sloveno তততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততত

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Orchidee spontanee del Friuli

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19 apr 2021

 

La Comunità di montagna Natisone e Torre ha recentemente installato sui sentieri delle Valli del Natisone quasi duecento cartelli bilingui italiano-sloveno. È il risultato di un progetto della soppressa Uti del Natisone portata ora a compimento dal nuovo ente sovracomunale. Quest’anno sarà predisposto un analogo progetto per il territorio delle Valli del Torre.

https://www.dom.it/200-dvojezicnih-smerokazov-na-pespoteh_duecento-cartelli-bilingui-sui-sentieri/

Nuovo parroco di S. Pietro e Pulfero

 


Don Alexandre Fontaine, 34 anni il prossimo 13 settembre, originario di Uccle (Belgio), prete da neanche quattro anni, sarà il nuovo parroco di San Pietro al Natisone, Antro, Brischie ed Erbezzo. L’annuncio è stato dato domenica 18 aprile in occasione del saluto alle quattro comunità di don Michele Zanon. Il nuovo parroco, ha compiuto gli studi di teologia presso il Seminario Interdiocesano a Castellerio. Ordinato nel giugno 2017, è stato poi destinato come cappellano nella parrocchia di Paderno. Prima di entrare in seminario, don Fontaine si è laureato in bioingegneria. Parla cinque lingue: francese, fiammingo (olandese), italiano, friulano (lingua dei nonni) e inglese.

https://www.dom.it/novi-zupnik-v-spietru-in-podbuniescu_nuovo-parroco-di-s-pietro-e-pulfero/



NATURA MATER ET MAGISTRA

AGI NATURA MATER ET MAGISTRA!

Natura è tutto ciò che noi vediamo:
il colle, il pomeriggio, lo scoiattolo, l’eclissi, il calabrone.
O meglio, la Natura è il paradiso.
Natura è tutto ciò che noi udiamo:
il passero bobolink, il mare, il tuono, il grillo.
O meglio, la Natura è armonia.
Natura è tutto quello che sappiamo senza avere la capacità di dirlo, tanto impotente è la nostra sapienza a confronto della sua semplicità.
Emily Dickinson
Figure della poesia...









I tristi amori lumache



GIOVANNI GIUDICI

COSANESAI

Cosa ne sai, cosa ne sai... Niente
ne seppi infatti prima che all'improvviso
quando tutto pareva a posto - io
che in me di crema e miele me la cullavo
canora, coreografica eventualmente,
in un qualche giardino appositamente allestito.
E invece niente - fu asettica, vitaminica,
per non dire del tutto jemenfoutiste.

Alle mie sparute proteste - oh no, diciamo
semplicemente legittime richieste
di spiegazione: mi sembrava che tu avessi
ventilato... C'è poco da ventilare,
sardonica tagliauccelli con un risolino in gola
o ( che è lo stesso ) un po' di naso nel tono
che tra donne si scambiano confidenze,
che mai ti prende vuoi scherzare - mi disse.

E io, che quali amori chissà o tiepidi
trionfali con lei e me al centro della cupola,
sparutamente protestando - oh no,
diciamo con urbanità domandando,
coccige premuroso ad arco nella postura
d'accoglienza di rispettosa
istanza a un tempo chiappe e guancia porgendo
al suo cosa ne sai - tanto per prendere tempo.

Perché poi mi dicesse - tutto sul lieto
fine puntavo - un veramente dolce
cosa-ne-sai loschetta nel tono di quella
che sotto il letto ti nasconde in fretta
e - aspetta solo un momento, bisbiglia
per liberarsi non so
di un qualche noioso impegno preesistente
o una scaletta dietro un paravento ti mostra.

E fu in quella appunto che per sempre si eclissò
mentre io ancora: ochèi,
ochèi - ripetevo a lei perfettamente
tranquillo gallinaceo continuando a beccare
per terra calandrino e calarmi le brache...
Per questo non mi piacciono i tristi amori lumache
tutti i tuoi dopovedremo i tuoi cosanesai
- ne ho abbastanza, ormai.

(da Autobiologia, Mondadori, 1969)

.

Una sera come tante, e nuovamente / noi qui, chissà per quanto ancora, al nostro / settimo piano, dopo i soliti urli”: è la vita protagonista delle poesie di Giovanni Giudici, quell’esistenza cruda e impoetica che però sa rivelare travolta la labile traccia da sempre ricercata. Qui l’indagine si sposta nel rapporto uomo-donna, nel campo dell’amore, si infila sotto le lenzuola, nel ginepraio di discorsi da cui quello stesso amore esce smitizzato, perdendo l’illusoria dolce misticità che lo aveva originato.

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DIPINTO DI JACK VETTRIANO

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LA FRASE DEL GIORNO
L'essere è più del dire - siamo d'accordo. / Ma non dire è talvolta anche non essere.
GIOVANNI GIUDICI, La vita in versi




Giovanni Giudici (Porto Venere, 26 giugno 1924 – La Spezia, 24 maggio 2011), poeta e giornalista italiano. Della sua formazione cattolica e del suo lavoro nell'industria ha fatto i poli di una tensione che lo trascende e caratterizza il suo impegno civile. Numerose le sue traduzioni: Frost, Sylvia Plath, Orten, Pound, Ransom e Puškin.

https://cantosirene.blogspot.com/2021/04/i-tristi-amori-lumache.html?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed:+IlCantoDelleSirene+(Il+canto+delle+sirene)


Cinquanta viaggi da favola per famiglie lungo il confine sloveno

 


"Percorsi da favola senza confini" è il titolo della guida escursionistica Irena Cerar, che incoraggia le famiglie a scoprire il confine sloveno e sta per partire. Il libro sarà pubblicato da Sidarta il 7 maggio.

Irena Cerar (Foto: Jasmina Hasković)

L'autrice ha studiato e vagato per i luoghi dei paesi limitrofi in cui gli sloveni vivono da più di sette anni, e il risultato del suo lavoro è un libro lungo quasi 300 pagine, che descrive 50 viaggi - 18 nel nostro paese, 17 in Austria, 2 in Ungheria e 13 in Ungheria Croazia - ed è riccamente arredata con fotografie e mappe bilingue. E siccome si tratta di sentieri fiabeschi, troviamo nella guida anche 52 fiabe e racconti popolari legati ai luoghi descritti.
Come è nata la creazione di questo "libro per molte estati" e come invita i turisti a scoprire nuovi luoghi attraverso le favole, ha spiegato la stessa autrice, che ha gentilmente accettato il nostro invito a parlare.

“Questa è la mia quarta guida di questo tipo: la prima sono stati i sentieri delle fiabe della Slovenia, poi i sentieri delle fiabe nella storia e infine i sentieri delle fiabe di Kamnik. In realtà è iniziato, tuttavia, con la mia dissertazione in letteratura comparata, dedicata alle fiabe e alle fiabe di montagna. Ho quindi proseguito la mia ricerca e da qui sono nati i primi percorsi fiabeschi, perché pensavo fosse un bel modo per attirare i bambini all'aria aperta, in un viaggio per conoscere luoghi diversi attraverso il nostro patrimonio immateriale.
Il primo libro descrive i viaggi nella natura e ho cercato di presentare la diversità del paesaggio sloveno. Pertanto, troviamo montagne, fiumi, laghi, sorgenti, gole, ecc. In esso. Nella seconda guida, il concetto era simile, tranne per il fatto che questa volta l'attenzione era rivolta al patrimonio culturale, quindi gli obiettivi sono legati a chiese, mulini, musei e così via. Poi, su invito della Biblioteca France Balantič di Kamnik, li ho guidati per otto anni con le favole. E così sono stati creati i sentieri delle fiabe di Kamnik. E poi mi è venuta una nuova idea: e se esplorassimo lo spazio culturale sloveno oltre confine e quindi i luoghi che conosciamo così poco - o per niente -? "

La guida "Percorsi da favola senza confini" è riccamente attrezzata con fotografie che mostrano la bellezza dei luoghi descritti all'estero, e le fiabe ad essi associate sono state illustrate da rinomati illustratori sloveni: Marta Bartolj, Nenad Cizl, Bojana Dimitrovski, Milan Erič, Jelka Godec Schmidt e Peter Škerl. L'immagine illustra la fiaba veneziana “La volpe e i suoi amici” di Jelka Godec Schmidt. I primi cinquanta pre-abbonati riceveranno in regalo anche una stampa artistica di questa illustrazione.

Dov'è iniziato il tuo viaggio?
Dal libro di Milko Matičetov e dagli spettacoli di burattini, ho conosciuto le Bestie di Resia e volevo vedere i luoghi da dove vengono.

Sidarta Publishing ha pubblicato alcune foto della pagina della nuova guida sulla sua pagina FB: ecco l'inizio della descrizione del Matajur, la montagna che collega

In realtà ho iniziato a Livko, dove siamo stati diverse volte in vacanza con Katja Roš, che mi ha parlato di eretici. Poi siamo andati a Kolovrat, a Matajur… e poi l'idea di una nuova guida è maturata lentamente. Tra l'altro, siamo in vacanza a Nadiža da più di dieci anni e in quel periodo ero tentato di conoscere il mondo dall'altra parte del confine: Čedad, Špeter, Landarska jama ... Venezia era una specie della nostra base o ho davvero preso ispirazione per il libro. Per me è stato tutto molto insolito, dato che sono una guida alpina, ma non conoscevo affatto questi luoghi.

E cosa ti ha attratto di più da noi qui?
Qualunque cosa. Mi piacciono i posti dove non ci sono grandi città. Minuscoli borghi, valli e vette panoramiche, una ricca tradizione narrativa… Non conoscevo tutta questa tua grande ricchezza, che fortunatamente è scritta anche nei libri. È davvero importante che ci siano fonti di libri su questo.
Quale personaggio fiabesco ti piace di più?
Altrimenti, generalmente mi piacciono i personaggi ambivalenti che possono essere sia buoni che gentili, oltre che cattivi, a seconda di come ci relazioniamo con loro, così come con l'ignoto. Quello che mi ha affascinato di più sono stati i truffatori. Fortunatamente, proprio durante le mie ricerche, è stato pubblicato un libro su di loro di Barbara Ivančič Kutin.

I viaggi che proponi ai lettori sono di un giorno o sono anche viaggi che richiedono più tempo?
Nell'introduzione al libro, consiglio ai lettori di dedicare del tempo alla scoperta dei singoli luoghi. Certo, dipende da dove veniamo e quanto è lungo il nostro cammino verso la destinazione, ma se possibile, lasciateli partire almeno per il fine settimana. Dopotutto, il lungo viaggio lo rende migliore anche per i bambini. Abbiamo anche dormito con quanti più bambini possibile durante la creazione del libro. In tutto il libro cito anche cose interessanti che possiamo vedere vicino al nostro obiettivo, ma allo stesso tempo sono convinto che se una persona è almeno un po 'curiosa, trova sempre qualcosa di suo...continua in sloveno

https://novimatajur.it/senza-categoria/petdeset-pravljicnih-izletov-za-druzine-po-slovenskem-zamejstvu.html

18 apr 2021

 “I colori dei fiori sono i sorrisi della natura.” Leigh Hunt




Tensione Italia Turchia

 

da https://ceccodotti-2.blogspot.com/

La Turchia ha condannato le parole di Mario Draghi addirittura tirando in ballo Mussolini e consigliando al nostro premier di studiarsi la Storia...
Allora mi chiedo perché non Marco Furio Camillo, quello che respinse i Galli di Brenno e onorato col titolo di "Pater Patriae"... Oppure lo stesso Cesare, il Gaio Giulio che conquistò la Gallia estendendo il dominio di Roma dall'Atlantico alla Turchia (l'allora Ponto).
Insomma, a guardare bene non tutti i dittatori sono uguali. Ce n'è di peggio...
Consiglierei a Erdogan, casomai, di rivedersi il periodo "kemalista" durante il quale, rompendo con un passato "islamista" eliminando il califfato e ispirandosi alle parole del suo promotore: "Pace in patria, pace nel mondo",  alle donne vennero riconosciuti pari diritti con gli uomini, eliminando l'uso obbligatorio del velo, facendole votare e addirittura eleggendole in Parlamento.
E in quanto al "neo-ottomano" conservatore Erdogan, non mi pare che dopo aver revocato la propria partecipazione alla Convenzione di Istambul sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne, compresa quella domestica, ci stia facendo una bella figura...
Lasciando correre le numerose violazioni alla libertà di stampa, di espressione, e l'avversione irrazionale e discriminatoria nei confronti di omosessuali, bisessuali e transessuali, sebbene quest'ultima sia in apparente diminuzione. 🤔

‘Più friulano in Rai, basta minoranze di serie B’, pressing di cittadini e istituzioni per la marilenghe nella Tv di Stato

 


“Mille anni di Storia più 600mila parlanti uguale 30 ore di programmi tv all’anno. Più friulano in Rai.” È lo slogan di due camion vela che gireranno il territorio per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla scarsità della programmazione radiotelevisiva del servizio pubblico in lingua friulana. L’iniziativa è promossa dall’Assemblea di comunità linguistica friulana, l’ente cui aderiscono 128 comuni in cui è tutelata la lingua friulana presieduto da Markus Maurmair, ed è focalizzata sulla data del 29 aprile, quando scadrà la convenzione fra lo Stato e la Rai, concessionaria del servizio pubblico. L’obiettivo è quello di richiedere uno spazio più ampio e strutturato, ‘non folcloristico’, per il friulano nell’emittente pubblica. Ed ha già ottenuto il sostegno dell’amministrazione regionale.

L’assessore con delega alle lingue minoritarie Pierpaolo Roberti, intervenuto lo scorso 13 aprile alla presentazione degli atti del convegno della stessa Aclif ‘L’offerta radiotelevisiva per le minoranze linguistiche in Italia’, ha infatti affermato che “La Regione è pronta a sostenere qualsiasi attività si possa mettere in campo in questi giorni che ci separano dalla scadenza naturale della convenzione per la trasmissione di programmi radiofonici in lingua friulana tra la Presidenza del Consiglio e la Rai per centrare l’obiettivo di poter effettuare qualche passo in più rispetto a quanto già ipotizzato nella bozza di cui siamo in attesa.”

Parallelamente, la petizione ‘Basta minoranze di serie B’, (primo firmatario l’ex presidente dell’Aclif Diego Navarria) ha raccolto in pochi giorni già più di mille firme. I sottoscrittori chiedono un ampliamento dell’offerta di programmi in friulano almeno nella misura prevista per la lingua ladina, la creazione di una struttura autonoma dedicata alla radio e alla tv in friulano a Udine, l’assunzione di personale competente, risorse finanziarie e investimenti strutturali adeguati e il potenziamento della redazione Rai di Udine oltre al ripristino delle sedi di corrispondenza di Pordenone e Gorizia

https://novimatajur.it/attualita/piu-friulano-in-rai-basta-minoranze-di-serie-bpressing-di-cittadini-e-istituzioni-per-la-marilenghe-nella-tv-di-stato.html

AmbassadorFVG Daniele Tenze - Gli ambienti lunari del Canin

Andare a visitare il Canin è sempre un’esperienza mistica. Siamo nelle Alpi Giulie al confine tra Italia e Slovenia, l’abitato di riferimento è Sella Nevea. Quello che mi affascina di questo gruppo di monti è più di tutto il suo altopiano carsico che offre ambienti lunari, sia d’estate che d’inverno.

NON TI SCORDAR DI ME

 Poeti sloveni del Litorale.

Ljubka Šorli
NON TI SCORDAR DI ME
I non ti scordar di me
nell'erba son fioriti.
Riflettono il cielo
nei pallidi occhietti.
Quando l'alba li irora
di argentea rugiada,
gli occhietti diventano
gemme preziose.
Chi viene a quell'ora,
è preso dall'incanto:
Lo spirito di Dio
gli passa allora accanto.



Spominčice, spominčice
so v travi razcvetele.
Sinjino daljnega neba
v očesca so ujele.
Ko v to sinjino prvi zor
srebrno roso kane,
draguljev sinjih sto in sto
med mlado travo vstane.
Kdor v zgodnjem jutru mimo gre,
se v to prelest zamakne:
bližina božjega Duha
se misli mu dotakne.
L. Šorli.

Ljubka Šorli (Tolmino19 febbraio 1910 – Gorizia30 aprile 1993) è stata una poetessascrittrice e insegnante slovena.

Le sue opere sono segnate dall'esperienza della guerra e della persecuzione, e cantano i luoghi della Slovenia, la natura e le tradizioni religiose. Pubblicò inizialmente in riviste parrocchiali di lingua slovena, illegali sotto il Ventennio fascista.



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Ivan Trinko

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