«Benecia turisticamente attrattiva» è il titolo di apertura dell’edizione del 14 febbraio del quindicinale Dom. La Benecia è viva e crede fermamente che un futuro per le comunità di montagna della Slavia Friulana è possibile, nonostante il drammatico spopolamento delle terre alte e i decenni di immobilismo e contrasti generati dalla Guerra fredda. Dopo le consultazioni aperte a tutti i soggetti interessati al progetto di sviluppo turistico «Benecia 2023-2028», promosso dall’Istituto per la cultura slovena, lo confermano senza alcuna incertezza anche i workshop tenuti sul territorio in autunno e la prime indicazioni di elaborazione strategica (cioè quella che detta gli obiettivi fondamentali del piano) Se ne è parlato lunedì 30 gennaio nella sala consiliare di San Pietro al Natisone, davanti ad un pubblico delle grandi occasioni. Non solo per la numerosità, ma soprattutto per le qualificate presenze: rappresentanti dei Comuni delle Valli del Natisone, Torre, Resia e Valcanale, del Consiglio regionale, di Promoturismo FVG, operatori turistici e culturali locali e numerosi cittadini. C’è, insomma, la consapevolezza che questo progetto, lanciato la primavera scorsa dall’Istituto per la cultura slovena, costituisce forse l’ultima spiaggia per la Benecia.
dal Dom
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