Ricordiamocelo, quando quest'inverno ci faremo una doccia tiepida in tre all'ora stabilita dal governo, e ci asciugheremo i capelli col fon dopo aver staccato il frigo... 😟
❤️UNA GERL@ DI IDEE❤️ Blog che parla del Friuli: in particolare delle minoranze linguistiche slovena,friulana e tedesca e non solo. ❤️ Sono figlia di madre slovena (Ljubljana) e di padre appartenente alla minoranza slovena della provincia di Udine (Benecia).Conosco abbastanza bene la lingua slovena.Sono orgogliosa delle mie origini.OLga❤️
DETTO FRIULANO
FRIULI
BLOG DI OLGA
CERCA NEL BLOG
pagine
translate
antifascista
separatore
libri
separatore
14 set 2022
Vignetta di Cecco Dotti
Ricordiamocelo, quando quest'inverno ci faremo una doccia tiepida in tre all'ora stabilita dal governo, e ci asciugheremo i capelli col fon dopo aver staccato il frigo... 😟
Feste tradizionali slovene: Žegen a Camporosso – Žabnice
La Val Canale, Kanalska dolina in sloveno, si estende per una ventina chilometri nell’estremo nordest del Friuli Venezia Giulia. Vista la sua posizione, è stata da secoli uno snodo tra Europa mediterranea e centrale, ma soprattutto un crocevia tra popoli slavi, germanici e latini. La valle è appartenuta per secoli al Ducato di Carinzia e una parte al Ducato di Carniola (sotto l’Impero d’Austria), diventando territorio italiano solo con il Trattato di Saint-Germain del 1919.
A causa delle alterne vicende storiche e politiche, la popolazione locale di lingua slovena (oggi tutelata dalla legge dello Stato italiano 482/99 in materia di minoranze linguistiche) non ha avuto vita facile, soprattutto per quanto riguarda la tutela e la conservazione del proprio patrimonio culturale e linguistico. Ma nonostante ciò, ancora oggi è vivo il dialetto locale sloveno chiamato “ziljsko narečje”, e la comunità continua a mantenere antiche usanze tramandate di generazione in generazione. La vita culturale della comunità è scandita da feste tradizionali che si svolgono nel periodo natalizio, ma soprattutto in estate. Tra le più sentite è la festa chiamata “žegen”.
Il delizioso borgo di Camporosso/Žabnice in Val Canale. |
Debutto in società
In un altro articolo vi avevamo parlato dello “žegen” che si svolge nel paese di Ugovizza – Ukve nella seconda metà di luglio. Oggi invece vi vogliamo raccontare di un altro “žegen”, che viene celebrato a Camporosso (Žabnice in sloveno) a inizio settembre, in occasione della ricorrenza di Sant’Egidio (Svet Ilen nel dialetto sloveno locale). Anche in questo caso i protagonisti della festa sono i ragazzi e le ragazze che compiono 18 anni – una sorta di debutto in società, eco di antichi riti di iniziazione che segnavano l’accoglimento dei giovani nella comunità come membri attivi.
Un tempo questo rito coincideva con la chiamata al servizio militare, ed era quindi riservato solo ai maschi. Ma i tempi moderni, con il calo demografico e l’emigrazione, hanno portato a un cambiamento radicale da questo punto di vista. La “konta”, come viene chiamato il gruppetto di giovani debuttanti vestiti con abiti tradizionali che sfilano allo “žegen”, è oggi composta sia da ragazzi che da ragazze. continua a leggere https://www.slovely.eu/2022/09/02/feste-tradizionali-zegen-camporosso/ |
12 set 2022
SCUOLA BILINGUE PAOLO PETRICIC
- la sezione primavera
- la scuola dell'infanzia
- la scuola primaria
- la scuola secondaria di primo grado
Heimat, appartenenza e storie ritrovate
‘Heimat’ è una parola in lingua tedesca che non ha un corrispettivo nelle lingue neolatine o in inglese. Ce l’ha invece in alcune lingue slave. Indica un territorio, un paese, il luogo in cui ci si sente a casa, ma può anche essere uno spazio simbolico o una comunità alla quale ci si sente di appartenere. In sloveno, ‘domovina’. È questa parola il fulcro dell’iniziativa che si è tenuta sabato 3 settembre nel museo SMO di San Pietro al Natisone, in collaborazione con Heimat Museo, Archivio diffuso delle storie ritrovate e Spazioersetti. Attorno al concetto di ‘heimat’ sono stati creati e proposti una serie di eventi che fanno parte di un progetto pluriennale volto al recupero, allo studio, alla valorizzazione e divulgazione di un patrimonio culturale antropologico-storico, materiale e immateriale, ancora poco conosciuto, contenuto negli archivi del Dipartimento di Salute Mentale dell’ASUFC e dell’ex ospedale psichiatrico provinciale di Udine, siti nel Parco di Sant’Osvaldo.Il primo evento è stata l’inaugurazione della panchina sonora presentata da Antonio Della Marina e realizzata da Spazioersetti, un’installazione itinerante che in questo caso, posta davanti allo SMO, permette, una volta seduti sulla panca, l’ascolto di alcune composizioni musicali di atmosfera create da Della Marina alternate a voci riprese dall’installazione della biblioteca dei libri parlanti, presente nello SMO.
All’interno del museo – dove Donatella Ruttar ha parlato del senso e dell’importanza di ‘heimat’, che, ha detto, “è un po’ come il concetto di libertà, che riconosciamo quando iniziamo a perderla” – è stato quindi presentato un tavolo multimediale creato per raccontare il rapporto tra fotografia e storia della psichiatria, opera di Paolo Comuzzi. Questa installazione, come la mostra di immagini che nella Beneška galerija propone la storia delle panchine del Parco di Sant’Osvaldo, “nasce da una ricerca svolta su un gruppo di pazienti dell’ospedale psichiatrico che nel maggio 1940 vennero deportati in istituti del Terzo Reich. Le loro comunità di origine, quelle di lingua slovena e tedesca della Val Canale, nel 1939 erano state chiamate a scegliere fra il trasferimento in Germania e la permanenza in Italia senza alcuna tutela della propria lingua e cultura, avevano cioè dovuto ‘optare’ al pari della popolazione di lingua tedesca del Südtirol,” ha spiegato la sociologa Kirsten Maria Duesberg. “Il nostro lavoro di ricerca – ha aggiunto – è stato quello di creare una ‘heimat’, un’appartenenza, per persone che erano state escluse dalla comunità. Sono storie scomode, ma a volte anche molto belle, di liberazione grazie alla riforma del metodo di cura per i malati con disturbi psichici voluta da Basaglia.”
“Il progetto – ha aggiunto Paolo Comuzzi – si basa soprattutto sulla valorizzazione dell’archivio fotografico e audiovisivo, e sulla creazione, attorno ad esso, di una serie di eventi, con la volontà di costruire una serie di narrazioni che dessero parola alle immagini.” Nella Beneška galerija, oltre alle fotografie, c’è una panchina rossa, elemento importante del parco di Sant’Osvaldo, nelle tante foto dell’archivio. Ad essa è stato associato un audio con la voce registrata una decina di anni fa e mai resa pubblica fino ad ora. A parlare è Bruno Mullig, di Vernasso, oggi centenario. Sono frammenti di un discorso non legato specificatamente al tema della malattia mentale, ma che parla non del passato, come ci si aspetterebbe da una persona anziana, ma del futuro.
La serata si è conclusa con la presentazione del libro ‘Itinerari tra due stagioni. Dialoghi con i luoghi in tempi di pandemia e crisi’ a cura di Nadia Della Pietra che ha dialogato con l’autrice Maria Angela Bertoni.
11 set 2022
Lunedì in Friuli si ritorna a scuola
CALENDARIO SCOLASTICO 2022-2023: FRIULI VENEZIA GIULIA
In Friuli Venezia Giulia si rientra a scuola la seconda settimana di settembre, il 12 settembre, e si continua fino al 10 giugno 2023. Le vacanze di Natale previste vanno dal 24 dicembre al 7 gennaio. Le scuole resteranno chiuse per le vacanze di Pasqua dal 6 all'11 aprile compresi.
In breve:
- Primo giorno di scuola: 12 settembre
- Ultimo giorno di scuola: 10 giugno
- Vacanze di Natale: da sabato 24 dicembre al 7 gennaio compresi
- Vacanze di Pasqua: da giovedì 6 aprile a martedì 11 aprile compresi
- Vacanze di Carnevale: da lunedì 20 febbraio a mercoledì 22 febbraio
- Altri ponti: lunedì 31 ottobre a martedì 1 novembre; da lunedì 24 aprile a martedì 25 aprile compresi
10 set 2022
9 set 2022
8 set 2022
A Clap Canebola settembre è mese mariano
V Podrati in Čenijeboli je september Marijin mesec
A Clap e Canebola settembre è mese mariano
Nella zona di Faedis a settembre il calendario delle ricorrenze particolari vede protagonisti i paesi di montagna. A Canebola/Čenijebola la comunità si sta preparando in vista della festa di Sveta Marija Bandimica (traducibile come «Madonna della vendemmia»). Ogni anno la festività cade in una delle domeniche prossime alla ricorrenza della Natività della Beata Vergine Maria, celebrata l’8 settembre. Quest’anno è in programma per domenica, 11 settembre. L’appuntamento è molto sentito nella frazione montana di lingua slovena. La Messa solenne sarà celebrata alle 11. Per l’occasione sarà accompagnata dai canti del coro Rečan_Aldo Klodič, proveniente da Liessa di Grimacco/Liesa. Nel pomeriggio, alle 15, seguirà il rosario, con la processione con la statua della Madonna lungo le vie del paese. Durante la giornata non mancherà l’intrattenimento.
Il canto delle sirene: Un’altra età
follower
separatore
Ivan Trinko
evidenzia
Web sul blog: No al Ponte sullo Stretto di Messina
Web sul blog: No al Ponte sullo Stretto di Messina : Articolo da DinamoPress Per opporsi alla costruzione del Ponte sullo Stretto decisa d...
Etichette
julia
slovely
questo blog
traffico tempo reale
inno SLO
olga Uk
Trinko
-
Neve – Umberto Saba Neve che turbini in alto e avvolgi le cose di un tacito manto. Neve che cadi dall’alto e noi copri coprici ancora,all...
-
https://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/ucraina-guerra-russia-giorno-468-diretta_65707785-202302k.shtml
-
Fino all’indipendenza, raggiunta nel 1991, questo giorno veniva definito “Giorno del Fronte di Liberazione” ( Dan osvobodilne fronte-OF )....