Da lunedì 18 maggio sarà di nuovo possibile la celebrazione delle Sante Messe con la partecipazione dei fedeli e domenica 24 maggio a Porzus/ Porčinj si celebrerà per la prima volta dopo molti anni la festa dellaMadonna della salute/Salus infirmorum. Alle 16.30 don Carlo Gamberoni, il parroco di Servola (Trieste), che con le proprie ricerche e i propri libri ha dato un contributo determinante a riscoprire e far conoscere le apparizioni mariane nel paese sopra Attimis/Ahten, presiederà la concelebrazione in italiano e sloveno. La possibilità per i fedeli di partecipare, seppure con le necessarie limitazioni, all’Eucaristia a Porzus, viene letta da molti come un segno del Cielo. La festa della Madonna della salute, istituita dagli abitanti di Porzus dopo la terribile epidemia di colera che nel 1855, l’anno delle apparizioni a Teresa Dush, che si portò via una quindicina di paesani, compreso il curato, don Giusepe Costaperaria, è stata rimessa in calendario alla fine delo scorso anno, quando del coronavirus Covid-19, non c’era traccia, né sentore. Poi a fine inverno e inizio primavera l’emergenza legata alla pandemia ha imposto la modifica del programma dell’anno dei pellegrinaggi 2020. Sono state annullate le celebrazioni previste il sabato e la domenica dopo Pasqua (18 e 19 aprile), date nelle quali si apriva tradizionalmente la stagione estiva, e l’apertura è stata spostata a domenica 24 maggio, data nella quale era già prevista la celena della festa della Madonna della salute. A presiedere la Santa Messa quel giorno avrebbe dovuto esserci mons. FrancoAgostinelli, vescovo emerito di Prato, nonché assistente nazionale delle 700 Misericordie d’Italia, nate nel 1244 a Firenze, per portare aiuto, conforto nel mondo del dolore e della sofferenza. Successivamente anche questo appuntamento è stato modificato, in considerazione del protrarsi dell’emergenza. In ogni caso, il curatore pastorale di Porzus, don Vittorino Ghenda, aveva confermato la celebrazione dell’Eucaristia senza la presenza di fedeli e con trasmissione in diretta Facebook sulla pagina Pro loco Amici di Porzus. Poi la buona notizia della riapertura delle celebrazioni all’intervento dei fedeli dal 18 maggio, cosicché proprio il 24 maggio sarà la prima domenica con i fedeli di nuovo in chiesa. In quanto successo, don Ghenda trova più di una coincidenza. «II 1855, l’anno delle apparizioni, è stato l’anno di un terribile colera che ha ucciso ben 20 milioni di persone in tutta Europa – ha scritto –. Anche a Porzus sono morte 15 persone da giugno ad agosto, tra le quali il parroco, don Giuseppe Costaperaria di Vernasso. Qui a Porzus, però, dopo le apparizioni il colera è cessato, mentre altrove si protrasse anche l’anno successivo, addirittura in forma più grave. Per questo, ad opera della gente, in primo luogo, e dal fratello della veggente Giovanni Battista Dush, è stato commissionato al pittore Lorenzo Bianchini, nel 1887, il bel quadro della Madonna con in braccio Gesù Bambino, dal titolo Salus Infirmorum, salute degli infermi. Evidentemente un grazie alla Madonna per la cessazione del colera e per una preghiera di assistenza in altri mali. Il bel quadro sarà anche il motivo di una festa in onore della Madonna a Porzus, il 24 maggio: festa andata poi in disuso». In tutto questo, il sacerdote responsabile della pastorale di Porzus scorge «una forte coincidenza, per quel che riguarda almeno le nostre terre. Coincidenza dalla quale può emergere una finalità. Infatti – sottolinea – io vedo in questa coincidenza, come un invito, un richiamo a guardare a Santa Maria di Porzus, la Salus Infirmorum, così come l’hanno chiamata i vecchi porzusani, esperti di quel terribile colera nel tempo delle apparizioni». «È un forte invito a guardare a Lei con uno spirito di fiducia, di affidamento. Soprattutto nei momenti del dolore, delle malattie, che non sono soltanto il coronavirus», conclude don Ghenda.
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Fino all’indipendenza, raggiunta nel 1991, questo giorno veniva definito “Giorno del Fronte di Liberazione” ( Dan osvobodilne fronte-OF )....
La Madonna fa di tutto per salvarci.
RispondiEliminaCiao Olga.
Buon pomeriggio Gus!
EliminaHola Olga.. Tengamos fe.. Un abrazo.
RispondiEliminaNon resta altro,buon pomeriggio.OLga
RispondiEliminaCiao Olga, non credo nel soprannaturale e nemmeno alla Madonna che si spende in miracoli, ma sono certo che se qualcuno ci ascolta, non è delle apertura delle chiese che abbiamo bisogno ma della fede, perche per pregare ogni luogo va bene.
RispondiEliminaUn caro saluto. fulvio
concordo con te Fulvio!olga
EliminaA Maria si danno tanti titoli, “salute dei malati” è uno di questi e come tutti gli altri è una preghiera d’invocazione bellissima a cui Maria non farà attendere la sua risposta. Buona serata Olga.
RispondiEliminasinforosa
Speriamo,tutto il mondo aspetta che questa pandemia termini.Buona serata OLga
EliminaHello, Olga! The picture of Virgin Maria is wonderful!
RispondiEliminaHai ragione:è molto bella.Buon pomeriggio Irina.OLga
EliminaSuspensiones o aplazamientos de actos religiosos, por desgracias de esta pandemia, están sucediendo por todos los países, pero tengo la esperanza de que tanto en tu país, como en el mio, esto acabe pronto, creo que ya estamos empezando a ver la luz al final del túnel.
RispondiEliminaOlga, una entrada muy interesante y didáctica.
Saludos.
Da domani in Italia si celebreranno le messe con tutte le precautele!Saluti OLga
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