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IVAN TRINKO padre della Benecia

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2 gen 2021

Breve storia (dimenticata) del Friuli

 


01 gennaio 2021

Il nuovo libro di Angelo Floramo ripercorre il nostro passato, dal paleolitico ai giorni nostri, perché l’ignoranza dei giovani può generare oggi nuovi mostri

La conoscenza del passato serve per interpretare il presente e per immaginare il futuro. È per questo che lo scrittore e intellettuale Angelo Floramo ha voluto scrivere la “Breve storia del Friuli”, edita da Newton Compton, per contrastare una pigrizia diffusa che rischia di costare molto caro alla nostra comunità e non solo.

Perché proprio un libro sulla storia? “La memoria di un popolo è quel patrimonio di segni, simboli, architetture e memorie che appartiene a tutti. Si annida nel profilo di un paesaggio, dove la natura si abbraccia alla cultura e la fatica può anche diventare bellezza e poesia. Ha il ritmo di un ballo tradizionale, perfino il sapore di un piatto messo insieme con il sapore della tradizione. Appoggiare la mano sulle colonne in pietra di una pieve antica, in Carnia, può suggerire una voragine di sensazioni e di emozioni profonde. E così pure lo stupore che scaturisce davanti a un affresco, o il camminare con passo rispettoso tra le lapidi di un cimitero di campagna. La narrazione profumata di un calice di vino autoctono, la croccantezza di un pane lavorato utilizzando grani antichi: tutto racconta la meraviglia di un’appartenenza che non si fa esclusiva, ma può essere condivisa, partecipata. Per poter godere consapevolmente di tutto questo è necessario conoscere la storia. Bisogna raccoglierne con fatica le tracce nei faldoni degli archivi, o scavando nel grembo della terraAscoltando gli ultimi testimoni di età che lentamente si spengono con gli occhi di chi le ha vissute. Un libro di storia è sempre un atto d’amore nei confronti della terra che si abita, in cui ci si lascia attraversare dalle vite di tutti coloro che ci hanno preceduto”.Da insegnante, come crede venga trattata la storia a scuola? “Piuttosto male. La si violenta, impoverendola, riducendola a una serie di date e di eventi da mandare a memoria. La colpa più grande è proprio quella di indurre negli studenti un disinnamoramento profondo per una delle discipline più affascinanti e più belle, perché stimola la fantasia, l’immaginazione, apre porte dimensionali capaci di catapultare in epoche diverse, in geografie mutate. I bambini in età prescolare la adorano: ci giocano, fingendo di essere pirati o esploratori. Poi mettono piede in una classe, e la magia appassisce. Credo profondamente che si debba preservare, nell’insegnamento, una fortissima carica ludica. L’insegnante deve diventare quasi uno ‘sciamano’ che annulla il momento presente e fa riviere le voci, i profumi, i sogni e le paure dell’epoca dentro la quale si tuffa assieme ai suoi allievi”.

L’ignoranza dei fatti del secondo ’900 può creare dei mostri politici oggi anche nella nostra regione? ...continua https://www.ilfriuli.it/articolo/cultura/breve-storia-(dimenticata)-del-friuli/6/232804

La tradizione del koledo


"I koledniki"di Maksim Gaspari famoso pittore sloveno di origini carniche

 Anche la Slavia prima del covid si preparava a festeggiare la fine dell’anno vecchio e l’arrivo del nuovo anno. Una delle tradizioni più antiche è la «koleda», la questua del periodo natalizio conosciuta in Slovenia e in tutto il mondo slavo. Un tempo il rito si svolgeva in tutti i paesi. Ora nelle Valli del Natisone è rimasto a Cicigolis di Pulfero, dove nell’ultima sera dell’anno (dalle ore 17.30) gli uomini del paese, portando una stella, intonando canti tradizionali, effettuavano una questua di casa in casa. Al mattino (dalle 9.30) si svolgeva, invece, la koleda dei bambini. A Lusevera, nell’Alta val Torre, i bambini raccoglievano la «Koleda» l’1 gennaio, mentre a Ugovizza, in Valcanale, lo facevano il 6 gennaio, nella solennità dell’Epifania. Il Capodanno quest'anno sarà atteso nelle valli slovene del Friuli nelle abitazioni con pochi intimi.

I bambini cantavano:kolè ,kolè, koledo daj nam no dorò lieto!

GENNAIO

 

FOTOGRAFIA DI FULVIO ROITER
Venezia

CAMILLO SBARBARO

GENNAIO

Ormai passò la rosea cavalcata
dei giovinetti mesi ingannatori,
che vestita l'avean tutta di fiori
e di sole e d'azzurro incappucciata.

Or ripensa la grande traviata
d'Aprile i ricci e i facili rossori;
e derelitta guarda i suoi squallori
e fa l'ammenda delle sue peccata.

E viene per perdono a fra' Gennaio,
dicendo l'atto di contrizione,
e s'umilia e gli bacia il vecchio saio.

«Padre - gli dice - voglio farmi monaca.»
E quei sorride incredulo e le impone
di neve fugacissima una tonaca.

(da Resine, Caimo,1911)

Camillo Sbarbaro (Santa Margherita Ligure, 12 gennaio 1888 – Savona, 30 ottobre 1967),  poeta, scrittore e aforista italiano. Nelle sue poesie seppe coniugare un’osservazione della natura e un’analisi anche introspettiva della psicologia umana con uno stile secco e acuto.

https://cantosirene.blogspot.com/

Le favole di Resia e il Museo della gente della Val Resia

1 gen 2021

Gorizia e Nova Gorica nel discorso di fine anno

 Complimenti Presidente per aver pronunciato con l'accento giusto Nova Gorìca!

da wikipedia

"Questo messaggio - ha detto il Presidente Mattarella - sia raccolto nelle zone di confine di tante parti del mondo, in cui vi sono scontri spesso aspri"

Nel tradizionale messaggio di fine anno del Presidente Sergio Mattarella c'è spazio anche per Gorizia e Nova Gorica, le due città scelte come capitale della cultura europea 2025.

Complimenti e auguri ai goriziani per la designazione di Gorizia e Nova Gorica, congiuntamente, a capitale europea della cultura per il 2025. Si tratta di un segnale che rende onore a Italia e Slovenia per avere sviluppato relazioni che vanno oltre la convivenza e il rispetto reciproco ed esprimono collaborazione e prospettive di futuro comune. Mi auguro che questo messaggio sia raccolto nelle zone di confine di tante parti del mondo, anche d’ Europa, in cui vi sono scontri spesso aspri e talvolta guerre anziché la ricerca di incontro tra culture e tradizioni diverse.

per leggere l'articolo intero vai qui...

https://www.ilfriuli.it/articolo/politica/gorizia-e-nova-gorica-nel-discorso-di-fine-anno/3/234038

Il Friuli secondo alcuni autori famosi

 




 


“Il Friuli è un 
piccolo compendio delluniverso, alpestre piano e lagunoso in sessanta miglia da tramontana a mezzodì “(Ippolito Nievo) cap.I – Le confessioni di un italiano

“In Frioli, paese, quantunque freddo, lieto di belle montagne, di più fiumi e di chiare fontane, è una terra chiamata Udine, assai piacevole e di buona aria” Giovanni Boccaccio

…Che tace, o noci de la Carnia, addio!
Erra tra i vostri rami il pensier mio
Sognando l’ombre d’un tempo che fu.
Non paure di morti ed in congreghe
Diavoli goffi con bizzarre streghe,
Ma del comun la rustica virtú…

dal Comune rustico di Giosuè Carducci

Filastrocca di Capodanno

Udine (foto dal web)

 “Filastrocca di Capodanno:

fammi gli auguri per tutto l’anno.
Voglio un gennaio col sole d’aprile,
un luglio fresco, un marzo gentile;
voglio un giorno senza sera,
voglio un mare senza bufera;
voglio un pane sempre fresco,
sul cipresso il fiore di pesco;
che siano amici il gatto e il cane,
che diano latte le fontane.
Se voglio troppo, non darmi niente,
dammi una faccia allegra solamente.” 

(Gianni Rodari)

Il segreto di Nicola (2012)

Realizzato dai bambini della scuola di Savogna
Istituto Comprensivo di San Pietro al NatisoneLiberamente tratto da un racconto di Bruno Ferrero

Mi scuso con gli amici stranieri che non conoscono la lingua italiana

31 dic 2020

Lucio Dalla - L'anno che verrà (Official Video)

AUGURI,BUON 2021

                                                                    


                                                                       Felice anno nuovo

Bon an 

 Srečno novo leto 

Ein gutes neues Jahr 
 

LE PAROLE PIU' CERCATE IN GOOGLE NEL 2020

 


La leggenda del vischio

 


C'era una volta, in un paese tra i monti, un vecchio mercante. L'uomo viveva solo, non si era mai sposato e non aveva piu' nessun amico.

Il vecchio mercante si girava e rigirava, senza poter prendere sonno.
Uscì di casa e vide gente che andava da tutte le parti verso lo stesso luogo. Qualche mano si tese verso di lui. Qualche voce si levò:
- Fratello, - gli gridarono - non vieni?
Fratello, a lui fratello? Lui non aveva fratelli. Era un mercante e per lui non c'erano che clienti: chi comprava e chi vendeva. Per tutta la vita era stato avido e avaro e non gli importava chi fossero i suoi clienti e che cosa facessero.
Ma dove andavano?
Si mosse un po' curioso. Si unì a un gruppo di vecchi e di fanciulli. Fratello! Oh, certo, sarebbe stato anche bello avere tanti fratelli! Ma il suo cuore gli sussurrava che non poteva essere loro fratello. Quante volte li aveva ingannati? Piangeva miseria per vender più caro. E speculava sul bisogno dei poveri. E mai la sua mano si apriva per donare. No, lui non poteva essere fratello di quella povera gente che aveva sempre sfruttata, ingannata, tradita. Eppure tutti gli camminavano a fianco. Ed era giunto, con loro, davanti alla Grotta di Betlemme.
Ora li vedeva entrare e nessuno era a mani vuote, anche i poveri avevano qualcosa. E lui non aveva niente, lui che era ricco.
Arrivò alla grotta insieme con gli altri; s'inginocchio insieme agli altri. - Signore, - esclamò - ho trattato male i miei fratelli. Perdonami.
E cominciò a piangere.
Appoggiato a un albero, davanti alla grotta, il mercante continuò a piangere, e il suo cuore cambiò. Alla prima luce dell'alba quelle lacrime splendettero come perle, in mezzo a due foglioline. Era nato il vischio.

Albero-popolo-radici-terra/drevo-narod-korenine-zemlja



 Le radici di un albero e le radici di un popolo sono legate alla propria terra.La sopravvivenza fisica dei primi come dei secondi ,dipende in buona parte da questa intima fusione.Se un popolo perde il suo territorio è destinato di regola a scomparire entro breve tempo.

 Korenine drevesa in korenine ljudi  so vezane na njihovo zemljišče. Fizično preživetje  je v veliki meri odvisna od te intimne združitve .Če narod izgubi svoje ozemlje je namenjen izginiti v kratkem času.

BOŽO/NATALINO ZUANELLA

Riflessione

 


Il 2020 volge alla fine.

Spero che il prossimo anno

ci porti gioia e serenità,

che spazzi via questo virus,

che si torni a vivere normalmente

senza più chiusure e paure.

Spero che ci sia lavoro per tutti,

che spariscano le guerre nel mondo,

che tutti abbiano di che sfamarsi e

che non ci sia più razzismo.

Rita Levi. Montalcini


 8 anni dalla morte di questa grande donna.

“Le donne hanno sempre dovuto lottare doppiamente. Hanno sempre dovuto portare due pesi, quello privato e quello sociale. Le donne sono la colonna vertebrale delle società.”

Rita Levi-Montalcini nacque a Torino, il 22 aprile 1909; diventò una famosa neurologa, oltre che senatrice a vita. Durante la seconda guerra mondiale, la Montalcini riuscì ad approfondire i suoi studi sulle cellule nervose in un laboratorio "fai-da-te" casalingo. Questo lavoro l'avrebbe aiutata a scoprire e identificare il fattore di accrescimento della fibra nervosa o NGF, per il quale vinse il premio Nobel 1986 per la medicina, condiviso con il collega Stanley Cohen. Il 1 agosto 2001 venne nominata senatrice a vita "per aver illustrato la Patria con altissimi meriti nel campo scientifico e sociale". Rita Levi-Montalcini morì a Roma il 30 dicembre 2012, all'età di 103 anni.

30 dic 2020

ELISA MANIG con la laurea in radiologia diventa allevatrice


 Elisa ,ragazza  della Benecia di 27 anni, nata a Tiglio nelle Valli del Natisone da tecnica radiologa si è convertita all'allevamento bovino e alla produzione dei derivati del latte.

Ha rifondato l'impresa familiare: ora ha 20 pezzate rosse che le danno 260 litri di latte al giorno che trasforma in formaggi stagionati nel fieno,nella birra artigianale e nel carbone vegetale.

E' stata a Filadelfia per un anno come ragazza alla pari,ma il richiamo della Benecia l'ha fatta tornare a casa.

A Tiglio,frazione di San Pietro al Natisone, riapre la sua azienda casearia di famiglia,inattiva da 15 anni.L'aiutano nel suo lavoro il papà e le sue sorelle.

Per Elisa il benessere dei suoi animali è al primo posto:stalla pulita,animali che pascolano ogni giorno nei prati vicino all'azienda,fieno ed erba dei prati di famiglia.

Quest'anno le vendite sono andate molto bene,il 12 dicembre ha dovuto dire ai clienti che i formaggi erano tutti esauriti.

I suoi prodotti sono in vendita nello spaccio aziendale.

Nei giorni d’apertura potete trovare i prodotti freschi:

- ricotta;
- mozzarelle (trecce e mozzarellone solo su ordinazione, ricordatevi 👆🏼);
- fresco cremoso spalmabile bianco oppure insaporito con erba cipollina, peperoncino, aglio & prezzemolo;
- yogurt da bere 🥛;
- yogurt al cucchiaio bianco o con base di miele o confettura di susine, entrambe locali dell’Azienda Agricola Cedarmas 🍯




foto da fb

COMPLIMENTI ELISA!

29 dic 2020

Premio al festival "Gora Rocka 2019"

 


Il 26 novembre 2020, il Consiglio dei giovani della Slovenia ha pubblicato i risultati del concorso Volontario dell'anno, che si è svolto quest'anno in circostanze molto speciali. I vincitori venivano solitamente annunciati a giugno a Brdo pri Kranju, dove l'evento era ospitato ogni anno dallo sponsor onorario del concorso, il presidente della Repubblica di Slovenia Borut Pahor. Avevano programmato di tenere l'evento anche quest'anno, ma il noto corona virus ha impedito loro di farlo. In autunno hanno quindi registrato i contributi con volontari e organizzazioni selezionati, che in questa occasione hanno pubblicato sul loro sito web e sulla pagina Facebook.

Quest'anno sono pervenute 177 candidature al concorso, di cui 128 per privati ​​e 49 per progetti. Sono stati assegnati i titoli di Miglior Volontario in tre fasce d'età, Miglior Progetto Volontario, Miglior Leader Giovanile e Miglior Progetto Giovani, oltre a due premi per risultati speciali.

Tra i destinatari dei premi di quest'anno c'è anche l'Associazione sportiva Šentviška Gora, che ha ricevuto un premio speciale per il progetto per il festival Gora Rocka 2019 Il festival ha ricevuto il premio per aver collegato efficacemente le attività umanitarie e di intrattenimento dei giovani.

Fin dall'inizio, il Gora Rocka Festival è stato gestito da 250 volontari che non ricevono alcun compenso per il loro lavoro.

Gli organizzatori donano tutti i proventi del festival alla comunità locale, a privati ​​e associazioni di beneficenza.

Finora sono stati donati oltre 15.000 euro per la 15esima rappresentazione del festival.

Ci sono stati più di cento destinatari di donazioni nel corso degli anni. Il più grande è il progetto Botrstvo in Slovenija, che aiuta bambini e adolescenti provenienti da famiglie bisognose che necessitano di sostegno e assistenza aggiuntivi per migliorare la loro qualità di vita.

"Il riconoscimento significa un grande onore e la consapevolezza che il nostro buon lavoro è stato riconosciuto dalle massime autorità slovene. Il premio va a tutti i volontari che dedicano il loro tempo libero e le loro energie alla realizzazione del festival. Ovviamente il festival non sarebbe possibile senza i nostri visitatori. Non siamo senza di loro e vorremmo cogliere l'occasione per ringraziarli molto per il loro contributo e per dire loro che speriamo tutti di incontrarci dal vivo al festival il prima possibile ", ha detto Nicolas Vanek, responsabile delle pubbliche relazioni del festival.

“Certo, in questi tempi non dobbiamo dimenticare tutti i nostri collaboratori, senza i quali il festival non sarebbe stato possibile e che sono stati i più colpiti dall'attuale crisi del coronavirus. Questi sono musicisti, ingegneri del suono, lanterne che sono praticamente senza lavoro da marzo. Sono anche una parte importante del festival e speriamo tutti di sopportare insieme questi tempi di crisi ", ha aggiunto.

Il Consiglio dei giovani della Slovenia ha avviato il progetto Volontario dell'anno nel 2002. Con il progetto, volevano aumentare la partecipazione dei giovani in vari ambiti della società e aumentare la reputazione del volontariato. Lo scopo del progetto non è promuovere la concorrenza tra volontari, ma mostrare al pubblico che questo lavoro è estremamente diversificato, utile sia per i volontari che per la società e, soprattutto, che merita reputazione e attenzione. (PU)

https://www.dom.it/nagrada-za-festival-gora-rocka-2019_premio-al-festival-gora-rocka-2019/

Scossa di terremoto di 6,3 gradi in Croazia

Sono vicina al popolo croato-Ja sam blizu hrvatskom narodu


La terra ha tremato alle 12.19 nella zona di Zagabria, a 217 chilometri da San Dorligo. Ingenti i danni. Chiusa la centrale nucleare di Krsko. In pre-allerta la Protezione civile 

Forte scossa di terremoto alle 12.19 in Croazia. Stando alle prime, ancora parziali, informazioni, si tratta di un sisma di 6.3 registrato sempre nella zona a sud-est di Zagabria, a 217 chilometri da San Dorligo.

In base ai primi dati dell'Ingv, l'epicentro, abbastanza superficiale, si trova in prossimità da Sisak, a metà strada tra Zagabria e il confine con la Bosnia.

Dalle informazioni che arrivano dalla zona, i danni sono ingenti, con diversi edifici che hanno subito crolli, interruzione di elettricità e linee telefoniche nelle località più vicine all'epicentro, in particolare a Petrinja. Ci sarebbero vittime e feriti, anche se al momento non ci sono ancora informazioni ufficiali.

La scossa è stata chiaramente percepita in tutta la nostra regione, dalla montagna alla costa.

In Comune a Udine, dove era in corso la conferenza stampa di fine anno della Giunta, diverse persone sono uscite in strada. Tante le persone che hanno lasciato abitazioni o uffici, ma non ci sono notizie di danni.

Il sito della centrale nucleare di Krsko informa che l'attività è in stato di Stop Imprevisto. I valori di irraggiamento misurati sono nella norma sia a Krsko sia nei pressi della centrale. Arpa Fvg a breve verificherà i dati dei sensori regionali.

Protezione civile Fvg in pre-allerta. "Ho appena parlato con il capo dipartimento della Protezione civile nazionale Angelo Borrelli, il quale è in contatto con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, facendogli sapere che la Protezione civile del Friuli Venezia Giulia è pronta a partire". Lo ha comunicato il vicegovernatore con delega alla Protezione civile Riccardo Riccardi dalla centrale operativa di Palmanova.

A seguito della scossa di terremoto avvertita anche in Friuli Venezia Giulia, il sistema della Protezione civile regionale è in stato di preallerta. "Al momento - spiega Riccardi - non sono stati segnalati danni a persone o cose nella nostra regione. Abbiamo però attivato immediatamente un collegamento con il dipartimento nazionale della Protezione Civile. Nel caso si ravvisasse la necessità di dare supporto alle zone maggiormente colpite dal sisma, le nostre squadre sono pronte a partire".

"Il centralino del Numero unico dell'emergenza - aggiunge Riccardi - ha già ricevuto oltre 150 chiamate in un'ora a seguito della scossa avvertita nella nostra regione".

L'area è la stessa dove ieri erano state registrate due scosse, una di 5.2 gradi alle 6.28 (con epicentro a 47 chilometri a sud est di Zagabria) e una alle 7.49 di magnitudo 4.8 (ML Richter) con epicentro poco distante dalla prima, a 51 chilometri a Sud Est di Zagabria. L'attività sismica, quindi, è probabilmente collegata.

A marzo, una scossa di magnitudo 5.3 aveva colpito la città di Zagabria, provocando un morto e 27 feriti. Tanti gli aiuti che eranno arrivati anche dalla nostra regione.

Notizia in aggiornamento

https://www.ilfriuli.it/articolo/cronaca/scossa-di-terremoto-di-63-gradi-in-croazia/2/233883


Saluti da Monteaperta/Viškorša

 Monteaperta (Viškorša in sloveno, Montviarte o Monviarte in friulano), anche chiamata la piccola Cortina[1][2], è una frazione di 219 abitanti del comune italiano di Taipana, in provincia di Udine.

Un tempo chiamata Campo di Miglio, poi Monteaperto, infine Monteaperta, questo villaggio, una volta Villa indipendente (citato nell'ispezione canonica del 10 giugno 1737 come Villa di Monteaperta) che comprendeva anche le frazioni di Cornappo, di Ponte Sambo e di Debellis, è attualmente compreso nel comune di Taipana della provincia di Udine, in Friuli-Venezia Giulia, che è distante 3,93 chilometri. Fa parte dell'Iter Aquileiense o Cammino Celeste, un passo o via di pellegrinaggio, con una lunghezza totale di 360 km, che collega il santuario di Maria Saal (Austria) e Brezje (Slovenia) ad Aquileia, in Italia.https://it.wikipedia.org/wiki/Monteaperta

La fontana
Sveta Trojica/Santissima Trinità

foto di Gianni Albertini da fb


28 dic 2020

Calendario transfrontaliero 2021

 


Probabilmente è l’unico calendario realizzato in sinergia tra due comuni di Stati diversi, quello edito anche quest’anno dalla cooperativa «Most» per conto delle municipalità di Taipana/Tipana e Kobarid nonché dell’associazione «Don Eugenio Blanchini». È un’ iniziativa che si ripete ormai da diversi anni e incontra, a ogni pubblicazione, un riscontro entusiastico. In primo luogo per le belle foto  scattate da Maurizio Buttazzoni e Igor Baloh. Il calendario/ koledar 2021 è a disposizione nella sede della Cooperativa Most e dell’associazione Blanchini a Cividale (Borgo San Domenico 78). Contiene anche gli auguri dei due sindaci, Alan Cecutti, di Taipana: «Un Augurio di buone feste natalizie con la speranza che il nuovo anno riporti felicità, amore e tranquillità in ognuno di noi, nel riscoprire i valori della famiglia, delle amicizie e delle collaborazioni. Felice anno 2021 a tutti». Marko Matajurc, di Kobarid: «Želim vam, da bo praznični čas prežet z upanjem, zdravjem in veseljem ter da vaše domove napolnijo mir, toplina in optimizem. Vesele božične praznike in vse dobro v novem letu 2021!».

https://www.dom.it/cezmejni-koledar-2021_calendario-transfrontaliero-2021/?fbclid=IwAR1k9Zf_do-M74bLsPBw6P63Lpmr3Kdk30BBtPIcPsDGYgg0YFYHLYiSFdU

continua in sloveno


NEVE di Umberto Saba

 


Neve che turbini in alto ed avvolgi

le cose di un tacito manto,
una creatura di pianto
vedo per te sorridere; un baleno
d’allegrezza che il mesto viso illumini,
e agli occhi miei come un tesoro scopri.

Neve che cadi dall’alto e noi copri,
coprici ancora, all’infinito. Imbianca
la città con le case e con le chiese,
il porto con le navi; le distese
dei prati, i mari agghiaccia; della terra
fa’ – tu augusta e pudica – un astro spento,
una gran pace di morte. E che tale
essa rimanga un tempo interminato,
un lungo volger d’evi.

Il risveglio,

pensa il risveglio, noi due soli, in tanto
squallore.

In cielo
gli angeli con le trombe, in cuore acute
dilaceranti nostalgie, ridesti
vaghi ricordi, e piangere d’amore.

https://cultura.biografieonline.it/neve-poesia-saba-parafrasi-commento/

vedi la parafrasi

Umberto Sabapseudonimo di Umberto Poli (Trieste9 marzo 1883 – Gorizia25 agosto 1957), è stato un poetascrittore e aforista italiano.

Il Fvg si risveglia imbiancato

 

Nevica su buona parte della nostra regione. Modifiche alla circolazione dei treni. Attenzione all'allerta meteo

Il Fvg si risveglia imbiancato

Buona parte del Friuli Venezia Giulia questa mattina si è risvegliato imbiancato. L'attesa ondata di maltempo ha portato neve anche a bassa quota.

Sono attese precipitazioni anche molto intense, vento forte e abbondanti nevicate; saranno possibili valanghe e mareggiate.

Alla luce delle previsioni, la Protezione civile ha diramato un'allerta meteo di livello arancione su Carnia e Friuli Occidentale e giallo su pianura, costa e area giuliana, in vigore per tutta la giornata, fino alla mezzanotte.

Possibili disagi per la circolazione, dal momento che la neve ha attecchito in diversi tratti, anche in autostrada. Trenitalia ha modificato l'orario (in allegato la tabella delle corse).

Previsioni meteo:

Lunedì 28 dicembre: Su tutta la zona montana nevicate intense fino a fondovalle. In pianura e sul Carso nella notte e al mattino saranno possibili nevicate, più abbondanti sull'alta pianura, in giornata probabili piogge abbondanti. Sulla costa al mattino piogge moderate, in giornata possibili rovesci temporaleschi. Su tutte le zone soffierà vento forte, specie sulla costa ed in quota, inizialmente da sud o sud-est, nel pomeriggio da sudovest. Possibili mareggiate e acqua alta.https://www.ilfriuli.it/articolo/cronaca/il-fvg-si-risveglia-imbiancato/2/233794

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io sto con emergency

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