L’uomo più felice è quello nel cui animo non c’è alcuna traccia di cattiveria.
(Platone)
L’uomo più felice è quello nel cui animo non c’è alcuna traccia di cattiveria.
(Platone)
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Antica e nobile cittadina sul Natisone, centro agricolo e commerciale, con varie industrie; interessante per i numerosi monumenti dell’alto medioevo quando fu sede di un ducato longobardo e capitale del Friuli.
Fondata da Cesare (Forum Iulii, da cui poi il nome della regione Friuli), sulla più antica via di comunicazione con le terre danubiane, acquistò importanza per i traffici e come luogo di villeggiatura dei ricchi aquileiesi. Occupata nel 569 dai Longobardi, sotto Gisulfo fu la capitale del loro primo ducato in Italia; nell’VIII secolo divenne un centro importante di vita ecclesiastica (dal 730 circa al XIII secolo sede del patriarcato di Aquileia); nel IX secolo ducato franco col nome di Civitas Austriae, residenza del marchese preposto alla parte orientale del regno italico. Nel 14.19 passò a Venezia.
Piazza del Duomo – Pittoresco centro storico e monumentale, antico foro della città romana. Vi sorgono, sui due lati maggiori, il fianco sinistro del Duomo e il palazzo del Museo Archeologico; di fronte al Duomo, il palazzo Comunale, dei secoli XIV-XVI, a portici ogivali e bifore; davanti, statua bronzea di Giulio Cesare. Presso l’abside del Duomo, il palazzo Pretorio, già dei Provveditori, eretto alla fine del secolo XVI su progetto del Palladio, con portico classicheggiantePalazzo Comunale
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Duomo – Iniziato nel 1457 in forme gotico-venete dall’istriano Bartolomeo delle Cisterne, fu ripreso nel ‘5500 in forme rinascimentali da Pietro Lombardo. Ha tre portali ogivali sull’alta fronte (quello centrale opera di Iacopo da Venezia, 1476), fiancheggiata da un campanile barocco ( XVII-XVIII).
Solenne INTERNO a tre slanciate navate su colonne. Nella navata destra, sotto l’organo, frammento di stendardo (Annunciazione; 1536), di Giovanni da Udine; nella cappella di S. Donato, in fondo, Ultima Cena, di Palma il Giovane, e Annunciazione, di Pomponio Amalteo; sull’altar maggiore, a marmi e sculture barocche, pala sbalzata in argento (inizi secolo XIII); nella cappella del SS. Sacramento, a sinistra di quella maggiore, Noli me tangere, del Pordenone (temporaneamente al Museo), Ultima Cena e Martirio di S. Stefano, di Palma il Giovane. Nella navata sinistra, sarcofago pensile del patriarca Nicolò Donato (inizi secolo XIII), di scuola lombardesca, sormontato da belle sculture.
Dalla navata destra si accede al1’ambiente adibito a MUSEO CRISTIANO, contenente il battistero ottagonale di Callisto (VIII sec.), l’ara del duca Ratchis (VIII sec.), una cattedra patriarcale, plutei scolpiti e affreschi staccati dal tempietto longobardo.
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Palazzo Pretorio
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Museo Archeologico Nazionale – In piazza Duomo N. 5, nel seicentesco palazzo Nordis (è in progetto il trasferimento delle raccolte nel palazzo Pretorio). È importante soprattutto per i rilievi e i cimeli longobardi. Al pianterreno, materiale lapidario e scultoreo, mosaici pavimentali romani e sarcofago del duca Gisulfo.
Al 1° piano, materiale preromano e romano: armi, strumenti, utensili, collane, da corredi tombali longobardi (V-VIII secolo); oreficerie (croci; fibule; pace del duca Orso, del secolo VIII-IX); codici (di Egberto, del secolo X, e di S. Elisabetta, del XIII); velo ricamato (sec. XIII).
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Il tempietto, od oratorio di S. Maria in Valle – https://www.sabap.fvg.beniculturali.it/gli-stalli-lignei-del-tempietto-longobardo-di-cividale-del-friuli/
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Tempietto – Sorge a strapiombo sul Natisone, nel quartiere medioevale di Borgo Brossana, in via Michele della Torre (lo si raggiunge sottopassando prima un voltone romano e poi un altro romanico. Il tempietto, od oratorio di S. Maria in Valle, è uno dei più interessanti monumenti dell’alto Medioevo (VIII secolo).
Si compone di un sacello tripartito da colonne, con volte a botte, e di un’aula quadrata, alle cui pareti sono affreschi bizantineggianti VIII-XIV secolo , stalli lignei gotici del secolo XIV e stucchi figurati con ricco fregio del sec. VIII.
Di fronte al cancello di accesso al tempietto, c’è la quattrocentesca chiesetta dei Ss. Pietro e Biagio, decorata di affreschi sulla facciata (‘500) e nell’interno (‘300).
ALTRI MONUMENTI – S. Francesco, nell’omonima piazza, chiesa trecentesca con affreschi dei secoli XIV-XV, in parte di scuola giottesca; notare anche il settecentesco palazzo Pontotti-Brosadola. La piazza comunica con il Foro Giulio Cesare; a sinistra, al di là dell’Arsenale Veneto, antica porta muraria (secolo XV), sorge la chiesa di S. Pietro ai Volti, con una pregevole pala di Palma il Giovane.
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https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Cividale_del_Friuli_005.JPG
fonte https://pociopocio.altervista.org/2021/01/02/cividale-del-friuli-provincia-di-udine/
La felinoterapia è un tipo di terapia assistita animale all’equinoterapia simile, ma in questo caso i compagni terapeutici sono i gatti. E la terapia si basa proprio su questo: sul godere della compagnia del felino . Accarezzarli aiuta le persone a ridurre lo stress, l’ansia e migliorare l’umore, oltre a migliorare la salute fisica di coloro che si prendono cura di loro.
La felinoterapia è utile in diverse situazioni, ad esempio, nel recupero di infortuni cardiovascolari, poiché facilita che le persone abbiano bassi livelli di pressione sanguigna; Oltre a, come abbiamo detto prima, ridurre i livelli di stress, ansia e depressione, fanno sì che i pazienti si tengano occupati e si sentano utili.Sono stati utilizzati anche in terapia con bambini , con problemi di udito o di linguaggio, autismo, nonché come compagnia per coloro che sono ricoverati in ospedale.
Le fusa aumentano la secrezione di endorfine , che rafforzano il nostro sistema immunitario . Studi condotti in Svezia e Finlandia hanno dimostrato che l’esposizione dei bambini a cani e gatti durante la loro infanzia rafforza la loro immunità e riduce la tendenza a sviluppare allergie agli animali domestici. Oltre a insegnare loro il rispetto, la cura e l’amore per le altre specie.
Per curare i pazienti ricoverati in ospedali psichiatrici e anche in casi non ospedalizzati, la terapia felina viene spesso utilizzata per aiutare le persone che soffrono di diversi tipi di nevrosi, depressione e schizofrenia .continua...https://draft.blogger.com/blog/post/edit/2963768517500394620/5571564803755802375
Il pane ripieno di zia Gigia per un delizioso pic-nic
in un nostro articolo, abbiamo parlato di come la Serbia sia diventata il deus ex machina della campagna vaccinale nella regione balcanica, guadagnandosi così il secondo posto sul podio europeo per il più alto tasso di vaccinazioni dopo il Regno Unito, nonché il settimo nel mondo.
Gian Marco Moisé di Understanding Politics ha approfondito la questione intervistando Giorgio Fruscione, analista presso l’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale e redattore di East Journal. L’intervista, che vi riportiamo qui sotto, è in lingua inglese ma sottotitolata in italiano.
Ringrazio Michela Urbano per le foto
Buon appetito!
Attenzione alle erbe,ce ne sono anche di mortali
Forte della sua padronanza in fatto di piante spontanee, escursionista profondo conoscitore del suo territorio, aveva cucinato con quell'erba il pranzo, poi consumato insieme alla compagna, lo scorso 29 marzo.
Poi i primi sintomi, per entrambi, scambiati inizialmente per un altro tipo di patologia, anche perché la donna si trovava in isolamento per aver contratto il Covid. L’uomo è stato ricoverato prima nell'ospedale di Spilimbergo poi le sue condizioni si sono aggravate fino a perdere la vita, questa mattina, nel reparto di terapia intensiva di Pordenone dove era stato trasferito.
Tecnico della Snam Rete Gas, Pinzana lascia il padre, due fratelli, un figlio e la compagna, che è riuscita a salvarsi dall'avvelenamento.
testo e foto da https://it.wikipedia.org/wiki/Rifugio_Solarie
Oggi in tarda mattinata incendio in Val Calda..nel Comune di Taipana.
Da allora la colomba pasquale si diffuse sulle tavole di tutti gli italiani, e anche ben oltre i confini dell'Italia. L'impasto originale, a base di farina, burro, uova, zucchero e buccia d'arancia candita, con una ricca glassatura alle mandorle, ha successivamente assunto varie forme e varianti.
Vi sono leggende che vorrebbero far risalire questo dolce pasquale in epoca longobarda, addirittura al re longobardo Alboino che durante l'assedio di Pavia (metà VI secolo) si vide offrire, in segno di pace, un pan dolce a forma di colomba. Un'altra leggenda vuole la colomba pasquale legata alla regina longobarda Teodolinda ed il santo abate irlandese San Colombano[4]. La leggenda vuole che San Colombano al suo arrivo in città, attorno al 612 venisse ricevuto dai sovrani longobardi e invitato con i suoi monaci ad un sontuoso pranzo. Gli furono servite numerose vivande con molta selvaggina rosolata, ma Colombano ed i suoi, benché non fosse di venerdì, rifiutarono quelle carni troppo ricche servite in un periodo di penitenza quale quello quaresimale. La regina Teodolinda si offese non capendo, ma l'abate superò con diplomazia l'incresciosa situazione affermando che essi avrebbero consumato le carni solo dopo averle benedette. Colombano alzò la mano destra in segno di croce e le pietanze si trasformarono in candide colombe di pane, bianche come le loro tuniche monastiche. Il prodigio colpì molto la regina che comprese la santità dell'abate e decise di donare il territorio di Bobbio dove nacque l'Abbazia di San Colombano. La colomba bianca è anche il simbolo iconografico del Santo ed è sempre raffigurata sulla sua spalla.
da wikipedia