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IVAN TRINKO padre della Benecia

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20 mar 2021

buonanotte

 


Una pianta al giorno

 

OMPHALODES VERNA
Nome comune? BORRANA
DOVE TROVARLA? Nel bosco, possibilmente un po' ombreggiato e fresco.. in zona collinare e prealpina!
Assieme alle Veroniche condivide il fortunato nome comune di "Occhi della Madonna".
La ragione? Ovviamente l'affascinante colore della propria corolla, uguale a quello dell'iride della Madonna, che per un istante fissò il fiore e ne impresse l'Azzurro.

Valli del Natisone-Nediške doline

Le Valli del Natisone (Benecija o Nediške doline in sloveno,Vals dal Nadison o Sclavanìe in friulano) sono quattro valli attraversate da altrettanti corsi d'acqua (Natisone, Alberone, Cosizza ed Erbezzo) e collegamento naturale tra Cividale del Friuli (l'antica Forum Iulii) e la valle dell'Isonzo che compongono un territorio geograficamente omogeneo. Queste quattro valli costituiscono la dorsale meridionale delle Prealpi Giulie e si estendono per la maggior parte tra l'estremo lembo orientale del Friuli e l'alto corso dell'Isonzo, nel Goriziano sloveno (Goriška). Simbolo di questo territorio è il monte Matajur (1.641 m), dalla cui vetta si domina la pianura.

19 mar 2021

Consenso informato

 

https://ceccodotti-2.blogspot.com/2021/03/consenso-informato-vaccino-covid.html

Festa del papà

 

dal web


La festa del papà è una ricorrenza civile diffusa in alcune aree del mondo, celebrata in onore della figura del padre, della paternità e dell'influenza sociale dei padri.

La festa del papà nasce nei primi decenni del XX secolo, complementare alla festa della mamma per festeggiare la paternità e i padri in generale. La festa è celebrata in varie date e spesso è accompagnata dalla consegna di un regalo al proprio padre. Già nel 1871 la Chiesa Cattolica aveva proclamato San Giuseppe (festeggiato il 19 marzo) protettore dei padri di famiglia e patrono della Chiesa universale. Come sintetizzava papa Leone XIII: «In Giuseppe hanno i padri di famiglia il più sublime modello di paterna vigilanza e provvidenza; i coniugi un perfetto esemplare d’amore, concordia e fedeltà coniugale; i vergini un tipo e difensore insieme della integrità verginale. I nobili imparino da lui a conservare anche nella avversa fortuna la loro dignità e i ricchi intendano quali siano quei beni che è necessario desiderare. I proletari e gli operai e quanti in bassa fortuna debbono da lui apprender ciò che hanno da imitare».

La prima volta documentata in cui fu festeggiata negli Stati Uniti d'America sembrerebbe essere il 5 luglio 1908 a FairmontWest Virginia, presso la chiesa metodista locale. Fu la signora Sonora Smart Dodd la prima persona a sollecitare l'ufficializzazione della festa; senza essere a conoscenza dei festeggiamenti di Fairmont, ispirata dal sermone ascoltato in chiesa durante la festa della mamma del 1909, ella organizzò la festa per la prima volta il 19 giugno del 1910 a Spokane. La festa fu organizzata proprio nel mese di giugno perché in tale mese cadeva il compleanno del padre della signora Dodd, veterano della guerra di secessione americana.

la data in generale varia da Paese a Paese. In alcuni Paesi di tradizione cattolica, la festa del papà viene festeggiata il giorno di san Giuseppe, il 19 marzo. Nei Paesi che seguono la tradizione anglosassone, ossia molti nel continente americano, la festa si tiene la terza domenica di giugno; in altri Paesi la data della festa del papà segue invece tradizioni locali.

In alcuni Paesi la festa è associata ai padri nel loro ruolo nazionale, come in Russia, dove è celebrata come la festa dei difensori della patria (День защитника Отечества) da https://it.wikipedia.org/wiki/Festa_del_pap%C3%A0

Cornino, morto folgorato uno splendido esemplare di grifone

 


Uno splendido esemplare di grifone adulto, “F17”, un simbolo della Riserva naturale regionale del lago di Cornino - i cui esperti monitoravano e studiavano l'animale da una quindicina d'anni -, è morto, molto probabilmente domenica 14 marzo, per essersi posato sul traliccio della media tensione. A segnalare il fatto è stata, ieri, una residente di Sompcornino, che ha individuato la carcassa negli spazi verdi attigui al suo cortile.

A nulla è valso l'immediato intervento della squadra di recupero della Riserva, che dall'anello di riconoscimento - dove F sta per Forgaria - ha identificato la creatura.

"Molto probabilmente il maltempo e le forti raffiche di vento che hanno contraddistinto la mattinata di domenica scorsa hanno indotto l’animale a posarsi proprio sul traliccio della media tensione, provocandone la morte per elettrocuzione", spiega il direttore scientifico della Riserva e del Progetto Grifone, professor Fulvio Genero, confermando che si trattava di un magnifico esemplare di Gyps fulvus, avvoltoio grifone appunto, mitico uccello mangiatore di carcasse, oggetto di un piano di reintroduzione in natura tra i più importanti a livello europeo."Purtroppo - aggiunge Genero - questo decesso incrementa i dati della strage che i tralicci provocano fra gli avvoltoi e tutta l'avifauna di grossa taglia. Si tratta della principale causa di morte, insieme all’avvelenamento da piombo legato al consumo di resti di origine venatoria".

"F17" accompagnava l'attività di ricerca degli ornitologi del Progetto Grifone da moltissimo tempo. Sicuramente nato sulle pareti rocciose della Riserva, poi soccorso in una situazione di pericolo nel 2006, ha volato incontrastato nei cieli per ben 15 anni, "prima che a spezzare il filo della sua vita - accusano dalla Riserva naturale - ci pensasse uno dei più grandi nemici degli uccelli di tutto il mondo: il cavo della media tensione".

"La principale sfida, nelle problematiche di conservazione delle specie - osserva Luca Sicuro, presidente di Pavees, la società cooperativa che da quasi 10 anni gestisce la Riserva -, è senza dubbio la ricerca di un equilibrio tra lo sviluppo antropico e il rispetto degli spazi della biodiversità. Molto è stato fatto, in particolar modo in Europa Occidentale, ma la strada è ancora lunga, e a dimostrarcelo è questo triste evento. Sono ormai una decina gli esemplari morti per lo stesso motivo. La nostra Riserva - spiega poi - è lambita dalle spire di una serie di moduli di trasporto della corrente elettrica fortemente invasivi rispetto all’equilibrio naturale di questo fragile ecosistema. Non è ovviamente ipotizzabile la rimozione di una così preziosa infrastruttura: basterebbe seguire l'esempio di altri Paesi europei, quali Croazia, Spagna e Bulgaria, che hanno ovviato al problema con semplici ed economiche installazioni di dispositivi di isolamento parziale, condizione sufficiente per lenire in maniera drastica eventuali danni di impatto. Non possiamo che appellarci ai gestori del servizio e alle istituzioni per contrastare un problema la cui gravità, soprattutto se commisurata alla semplicità delle soluzioni, non può più essere ignorata. A rendere ancora più dolorosa questa vicenda - conclude - è il periodo in cui ci troviamo: è arrivata infatti al culmine la stagione di nidificazione di questa rarissima specie, tornata in regione dopo secoli di assenza. E' probabile, se non certo, che F17 avesse un uovo da covare al quale non farà più ritorno".

Anche l’amministrazione comunale, che da decenni investe nel Progetto Grifone, esprime preoccupazione per la minaccia in essere. "In passato - dichiara il sindaco Marco Chiapolino - incidenti di questo tipo avevano già causato la morte di alcuni esemplari: all'epoca avevamo sollevato il problema con l’ente gestore delle linee elettriche, avanzando la richiesta di mettere in sicurezza la zona. Nei prossimi giorni convocheremo i tecnici responsabili per individuare con precisione le tratte che andrebbero isolate, al fine di accelerare i tempi di un intervento risolutivo".https://www.ilfriuli.it/articolo/tendenze/cornino-morto-folgorato-uno-splendido-esemplare-di-grifone/13/238317

18 mar 2021

 


18 marzo 1904: a Sežana nacque Srečko #Kosovel.

Nonostante la sua brevissima vita (morì a 22 anni di meningite), creò un opus poetico che attraversa tutte le correnti della sua epoca (impressionismo, espressionismo, costruttivismo, surrealismo...) e lo fa annoverare tra i più importanti poeti sloveni.Ma Srečko Kosovel è soprattutto il #poeta del #Carso, da lui tanto amato, che traspose in paesaggi poetici delicati e al contempo pregni di significati più profondi.

PA DA BI ZNAL
Pa da bi znal, bi vam zapel
o svetlo šumečih topolih,
o kraškem soncu
v hladnem septembru,
o belih ajdovih dolih.

SE SOLO SAPESSI
Se solo sapessi, canterei
il pioppo che fruscia con voce argentina,
il sole del Carso
in un fresco settembre,
il grano saraceno nella bianca dolina.

Poffabro - I borghi più belli del Friuli Venezia Giulia

Poffabro, “prato dei fabbri”, si trova nella Val Colvera, piuttosto frequentata sin dall’epoca romana quando era attraversata, proprio ai piedi del monte Ràut, dalla strada che dalla colonia militare di Julia Concordia apriva la via verso il nord, attraverso le Alpi.
Meta d’eccellenza per gli amanti della natura, delle attività all’aria aperta, del bike e del trekking, Poffabro rientra in parte nel Parco Regionale delle Dolomiti Friulane, ricco di straordinari paesaggi.


Poffabro (Pofàvri in friulano standard e in friulano occidentale[1]) è una frazione del comune di Frisanco (PN). Sorge a 525 metri di altitudine in Val Colvera, nelle prealpi carniche.Prafabrorumprato dei fabbri è menzionato in una sentenza del 1339, un documento del 1357 riporta notizie sulla decima di Pratum Fabri che il signore di Maniago lasciò in eredità al figlio, nel 1810 con il decreto napoleonico diventa frazione di Frisanco. Nel 1976 il terremoto di maggio lascia grandi ferite in paese.In età romana passava la strada che da Julia Concordia si inoltrava nelle Alpi. Il borgo è famoso per la sua architettura rurale, con le tipiche case in pietra dai ballatoi in legno, tanto da essere considerato uno dei cento borghi più belli d'Italia.
Nel 1663 la chiesa campestre di Poffabro, dedicata a San Nicola di Bari, diventa autonoma   pieve di San Mauro di Maniago.https://it.wikipedia.org/wiki/Poffabro

Cantieri e progetti per Taipana


Taipana/Tipana

Anche per l’amministrazione comunale di Taipana/Tipana si sta avvicinando la fine del mandato amministrativo. Per la maggioranza guidata da Alan Cecutti, infatti, il primo mandato scadrà a metà 2022.

Anche per il 2021 il gruppo consigliare di maggioranza Noi, il fiume e la montagna ha, comunque, attivato diversi interventi sul territorio, che avranno inizio in questi mesi.

Il programma si aprirà con la riqualificazione dei borghi, che vedrà cantieri aperti a Platischis/Plestišča e Taipana/Tipana, qui anche alla caserma dei Carabinieri. Sul fronte della prevenzione del dissesto idrogeologico, sarà realizzato un intervento di difesa spondale lungo un tratto del fiume Natisone. Un ulteriore intervento vedrà la sistemazione idraulica, lungo la viabilità comunale, su Ponte Vittorio Emanuele.

Soprattutto nei comuni montani una tematica sempre d’attualità è quella delle strade. Diversi cittadini saranno, così, soddisfatti per i cantieri che miglioreranno l’asfaltatura lungo la strada comunale alta di Montemaggiore/Brezje. Ulteriori interventi di miglioramento interesseranno la viabilità comunale e quella verso il cimitero di Taipana.

In forza della legge regionale 10/2010, nella zona di Platischis/ Plestišča sarà possibile avviare il recupero di alcuni terreni incolti.

Tra mantenimento del paesaggio e del patrimonio storico locale, poi, Monteaperta/Viškorsa, Taipana/Tipana e Prossenicco/Prosnid vedranno il recupero di diversi muretti a secco. Per i turisti e non solo, sono in arrivo interventi lungo la sentieristica comunale delle frazioni. Sarà interessata da lavori di messa in sicurezza, invece, la viabilità forestale in zona Rio Bianco.

Con riguardo all’illuminazione pubblica, nelle frazioni si procederà alla sostituzione delle attuali lampade con luci a led; saranno, inoltre, collocati nuovi punti luce. In territorio comunale saranno condotti anche interventi di rifacimento lungo la linea elettrica, a beneficio di Ponte Sambo, Monteaperta, Debellis/Debeleš e Taipana.

A Taipana stessa sarà, poi, costruita una nuova linea di fognatura. A Prossenicco saranno completati gli interventi di sanamento della frana nella zona del cimitero, nei pressi della strada comunale.

Altre novità importanti per tutta la zona saranno il completamento della posa della fibra ottica nelle frazioni, con importanti ricadute in ambito tecnologico, lavorativo e non solo, nonché la realizzazione di una cartina turistica del territorio comunale di Taipana, con l’intento di richiamare sempre più visitatori in zona.

Dal municipio di Taipana fanno sapere che altri interventi, che sono ancora in fase di progettazione e finanziamento, saranno avviati nella seconda parte del 2021. La realizzazione di ulteriori progetti già in programma seguirà nel 2022. (Luciano Lister)

continua in lingua slovena https://www.dom.it/gradbisca-in-nacrti-za-tipano_cantieri-e-progetti-per-taipana/


Taipana (Tipána in sloveno[4]Taipane in friulano[5]) è un comune italiano di 565 abitanti del Friuli-Venezia Giulia. Fino al 1935 il comune prendeva il nome dell'odierna frazione di Platischis.Taipana sorge a 478 m s.l.m. tra i primi rilievi delle Prealpi Giulie, nel bacino del torrente Cornappo. Oltre al capoluogo fanno parte del comune le frazioni di Cornappo, Debellis, Monteaperta, Montemaggiore, Ponte Sambo, Platischis e Prossenicco, paesini che soffrono quasi tutti di un grave fenomeno di spopolamento...

da https://it.wikipedia.org/wiki/Taipana



Valle del Cornappo

Di Walter Della Schiava, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=52417212

Tamponi gratuiti per i pendolari, cambiano gli orari

 Da giovedì 18 marzo cambiano gli orari delle postazioni in prossimità dei cinque valichi tra Slovenia ed Italia, dove dalla scorsa settimana è possibile effettuare gratuitamente il test per covid-19: Rateče – Fusine (in un gazebo davanti al valico), Robič – Stupizza (presso il Kulturni dom di Caporetto), 

Salcano-Gorizia (container al valico), Sežana – Fernetti (al valico) e Škofije – Rabuiese (Kulturni dom di Škofije).
A Salcano, Sežana e Škofije i test verranno eseguiti il martedì tra le 8 e le 18, il giovedì ed il venerdì tra le 8 e le 16. A Caporetto e Rateče la postazione sarà attiva solo il martedì tra le 8 e le 16.
In via eccezionale le postazioni saranno attive a Salcano, Sežana e Škofije anche domani, 17 marzo, tra le 8 e le 18.
Ricordiamo che la possibilità è offerta dalla Slovenia ai lavoratori pendolari transfrontalieri, a chi entra (o rientra) nella Repubblica di Slovenia perché inserito in un programma formativo – scolastico dall’altra parte del confine, a quanti hanno un appuntamento fissato nella Repubblica di Slovenia per una prestazione sanitaria e rientrano subito dopo l’espletamento della prestazione, a chi ha svolto assistenza e aiuto a persone bisognose di sostegno, cure di familiari, o lavori di manutenzione su edifici privati o terreni di proprietà e rientra entro 12 ore e infine ai doppi proprietari o affittuari di terreni nella zona di confine o su entrambi i lati del confine di Stato, che lo attraversano allo scopo di eseguire lavori agricolo – forestali facendo rientro entro 10 ore. Chi usufruirà di questa possibilità dovrà portare con sé una dichiarazione in italiano e sloveno attestante il possesso dei requisiti richiesti. Tutte queste categorie di utenti per poter entrare in Slovenia senza obbligo di quarantena devono essere in possesso di un risultato di negatività a un tampone, molecolare o rapido, non più vecchio di 7 giorni.

https://novimatajur.it/attualita/tamponi-gratuiti-per-i-pendolari-cambiano-gli-orari.html

17 mar 2021

SOSPENSIONE ASTRAZENECA

 





ANNIVERSARIO UNITA' D'ITALIA

 


L'anniversario dell'Unità d'Italia è una festività nazionale che cade annualmente il 17 marzo, e che celebra la nascita dello Stato italiano, avvenuta in seguito alla proclamazione del Regno d'Italia del 17 marzo 1861.

La completa unificazione del territorio nazionale avvenne però solo negli anni seguenti: nel 1866 vennero annessi il Veneto e la provincia di Mantova, nel 1870 il Lazio e nel 1918 il Trentino-Alto Adige e la Venezia Giulia. A tal proposito, venne anche istituita la Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate, che viene celebrata annualmente il 4 novembre ricordando la vittoria italiana nella prima guerra mondiale, evento bellico considerato completamento del processo di unificazione risorgimentale.

L'anniversario della nascita dello Stato italiano è stato solennemente festeggiato nel 1911 (50 anni), nel 1961 (100 anni) e nel 2011 (150 anni).

https://it.wikipedia.org/wiki/Anniversario_dell%27Unit%C3%A0_d%27Italia

CASTELLO DI CUCAGNA PARTISTAGNO


 

Costruito intorno all'anno 1000, fu in principio proprietà dei conti di Attems e, in seguito, dei signori di Faedis; dal 1273 fu nelle mani dei nobili Cucagna di Partistagno. Il castello di Partistagno viene citato nel romanzo di Ippolito Nievo "Le Confessioni d'un Italiano".

A partire dal XVI secolo il luogo venne abbandonato ed iniziò una lenta rovina. Ad oggi, dopo una pesante ristrutturazione in seguito al terremoto del Friuli del 1976, sopravvive il nucleo originario sommitale, costituito dal mastio, dalla cappella nobiliare, dalla cisterna e dal corpo di fabbrica occidentale.

Fra le strutture della cerchia inferiore si segnala il trecentesco palazzo, la cui precisa data di costruzione è incerta, munito di eleganti bifore e sviluppato su tre piani.

Palatium inferiore

Insieme ad altri ambienti di servizio, l'elegante Palatium si trova ad una quata più bassa rispetto al nucleo sommitale più antico; assume l'attuale conformazione agli inizi del XIV secolo. L'edificio misura esternamente circa 41 mt x 11 mt e è costituita da qurattro piani: seminterrato, piano nobile con due latrine aggettanti, piano residenziale con delle nicchie-lavabo e soffitta.

Probabilmente in origine doveva essere completamente intonacato sia all'esterno che all'interno, mentre la pavimentazione era in cocciopesto su tavolato ligneo. Successivamente l'interno venne tripartito con dei setti murari e vennero rifatti i solai.

L'edificio subì un primo intervento di restauro agli inizi degli anni '80 del secolo passato, con l'eliminazione dei tre setti interni, la ricostruzione di alcune bifore e del tetto. Il più recente restauro ha dato all'edificio una nuova destinazione d'uso.

Chiesa di Sant'Osvaldo

Chiesa di Sant'Osvaldo

Accanto al Mastio è posta la chiesetta di Sant'Osvaldo, che svolgeva la funzione di cappella gentilizia del castello, in particolare la zona absidale corrisponde all’originaria cappella nobiliare duecentesca. Questa, a sua volta, sostituì un più antico luogo di culto, come si è appurato con saggi del terreno, effettuati a sud, dove è emerso un tratto di abside a forma planimetrica di forma ogivale, come i luoghi di culto protoromanici dell'XI secolo.

Nel nuovo assetto fornito al castello nel XIII secolo, la cappella è ricostruita; verso la fine del secolo è decorata con una prima fase di affreschi, tra cui san Cristoforo e altre figure), mentre, alla fine del Trecento, l’abside è decorata con il ciclo del Cristo Pantocràtor e i Dodici Apostoli, opera di un artista locale appartenente alla seconda generazione vitalesca. La Crocifissione, affrescata nel timpano, è datata ai primi del XV secolo, quando furono rifatti i perimetrali nord e sud della chiesa.

Nel corso del Cinquecento l’edificio fu ampliato e prese la forma attuale.

https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Partistagno

ELISA in concerto per i bambini siriani


 Un monologo, interpretato dalla giovanissima Cristina Magnotti, 11 anni, e il canto di Elisa, nel Colosseo vuoto, in notturna: è il messaggio di Save The Children per spezzare il silenzio sulle giovani vittime della guerra, per tenere alta l'attenzione sulle conseguenze del conflitto. Solo nel 2020 1.454 bambini uccisi o rimasti feriti; più di 2 milioni di minori senza scuola nel Paese, e oltre 6 milioni a rischio fame, in uno scenario aggravato dalla pandemia. . .Il video anticipa il concerto di Elisa che sarà trasmesso online sul sito di Save The Children alle 18

16 mar 2021

Il meteo è sempre più imprevedibile


L’ inverno 2020-2021 è stato caratterizzato da una notevole instabilità. Ecco i dati rilevati a fondovalle. Già con il mese di novembre si sono presentate alcune anomalie, infatti il mese è stato caratterizzato da una pressoché totale siccità. Ha piovuto solo il giorno 17 con 25 mm di pioggia.

Con il mese di dicembre è iniziato un totale cambiamento, con consistenti precipitazioni piovose e a fondovalle con due episodi nevosi il 2/3 dicembre e il 28 dicembre. Nel mese sono caduti 330 mm di pioggia – nella giornata del 6 dicembre addirittura mm. 90 e l’8 dicembre mm. 80 con giornate di forte scirocco. Dicembre è stato relativamente mite, a fondovalle la temperatura è scesa a – 2,6° il 27 dicembre, la massima a 10,8° il 6 dicembre durante la forte sciroccata.

Il mese di gennaio è stato più invernale, infatti la temperatura è scesa sottozero per 25 giorni con una minima di – 5,3° C il giorno 16, mentre la temperatura massima si è verificata il giorno 3 con 6,7° C. Anche a gennaio tanta pioggia con 234 mm.

Febbraio, in particolare la prima settimana, è iniziato con temperature miti, che sono poi progressivamente calate fino al giorno più freddo il 14 febbraio con – 7,5° C. L’instabilità di febbraio è continuata con le temperature, che sono aumentate con record di 21,4° C raggiunti il giorno 24 febbraio. Questa è la più alta temperatura registrata a fondovalle nel mese di febbraio – due episodi simili si sono verificati il 22 febbraio 1990 con 20° C e il giorno 27 febbraio 2019 con 18,8° C.

Nella prima settimana di marzo, poi, le minime sono scese nuovamente sotto zero. Tanta acqua nella prima decade del mese più corto dell’anno con 180 mm di pioggia. Il giorno 10 febbraio sono caduti 103 mm (record, mai verificato che in un giorno di febbraio cadessero tutti quei millimetri di acqua).

Per quanto riguarda la piovosità, la tendenza è verso una stabilizzazione di precipitazioni medie annue, che si assesta sui 2000 mm.

Tiene il record dell’anno 2014 con 3012 mm di pioggia nei dodici mesi.

I cambiamenti climatici che interessano il nostro pianeta si stanno, dunque, manifestando in modo marcato anche sulle Alpi, che vengono considerate un’area particolarmente sensibile. Ricerche svolte nell’ambito di progetti europei hanno messo in evidenza che l’aumento della temperatura osservato sulle Alpi nell’ultimo secolo è stimato di 1,2°C con tassi tuttavia maggiori alle quote più elevate, circa +2°C dal 1900: un incremento che risulta essere pertanto quasi tre volte superiore a quello registrato su scala globale. Anche sulle Alpi si ha conferma che l’incremento delle temperature è stato maggiore negli ultimi 25-30 anni circa.

Per il futuro i climatologi annunciano periodi sempre più lunghi di caldo, intervallati a ondate di freddo che diminuiscono sempre più rapidamente e a piogge intense seguite da periodi di siccità. Questi cambiamenti saranno responsabili di mutamenti radicali del paesaggio alpino, con conseguenze soprattutto sulla vegetazione. (M. C. – R. D.)https://www.dom.it/vreme-vse-bolj-nagaja_il-meteo-e-sempre-piu-imprevedibile/

Inquisizione, misticismo, scrittura e musica. Il fascino di Marta Fiascaris diventa un podcast

 Quella di Marta Fiascaris è una storia che era stata dimenticata, conservata negli antichi codici della Biblioteca Guarneriana di San Daniele e dell’Archivio Arcivescovile di Udine. Una storia che risale al ‘600 e parla di Inquisizione, spiritualità ed emancipazione, per molti aspetti molto attuale. Per ripercorrere quelle vicende che sconvolsero la vita religiosa del Friuli dell’epoca è disponibile da oggi, 15 marzo 2021, sul sito www.matearium.it (su Spotify, YouTube e Soundcloud) il podcast “Marta – 8 riflessioni sulla scrittura”, una produzione di Servi di Scena e MateâriuM grazie al contributo della


Regione Friuli Venezia Giulia. Le pillole, di dodici minuti ciascuna, offrono alcune riflessioni sulla scrittura. Alessandro Di Pauli e Stefania Ursella accompagneranno gli ascoltatori all’interno della ricerca storica sul processo dell’Inquisizione contro Marta Fiascaris. Una vicenda che ha fornito innumerevoli spunti creativi al team del laboratorio di scrittura MateâriuM: «La ricerca sul processo contro Marta è iniziata come una scommessa. Per noi è stata una scoperta continua che ha acceso la nostra creatività e aperto gli occhi su un mondo e un’eroina davvero memorabili. La pandemia, e il conseguente lockdown, ci hanno poi condotti a esplorare le potenzialità del “supporto sonoro”. Abbiamo deciso di integrare il progetto originale – un concerto in programma nei prossimi mesi e presentato in anteprima nell’estate 2020 – con una serie di podcast, attraverso i quali avvicinarsi a una vicenda a dir poco affascinante», hanno spiegato gli autori.

Avvolta da un grande fascino misterioso, Marta Fiascaris ispirò un folto gruppo di devote provenienti da diverse parti del Nord-Est che si radunarono attorno a lei. Grazie alle sue preghiere si verificarono addirittura delle guarigioni ritenute miracolose.

Marta – 8 riflessioni sulla scrittura” è un’esperienza sonora pensata per gli appassionati di ricerca storica e drammaturgia, ma anche per chi vuole approfondire gli aspetti dell’epopea di una donna carismatica e visionaria, una rosa nel deserto nel contesto del Friuli del ‘600 devastato da divisioni, pestilenze e carestie. Ogni puntata è arricchita dalle musiche composte da Matteo Sarcinelli tratte dalla performance “Marta – concerto per voce e straordinarius” (eseguite da Davide Ceccato e Laura Giavon), e dalle testimonianze di esperti che hanno studiato a fondo l’Inquisizione friulana e la storia della nostra terra.

Tra gli ospiti delle varie puntate citiamo Meri Ziraldo della Biblioteca Guarneriana che sta realizzando una ricerca sui processi alle donne nel ‘600 nella comunità di San Daniele del Friuli; Dario Visintin biografo dell’inquisitore Fra Giulio Missini da Orvieto (il principale accusatore di Marta); Giuliana Ancona, storica triestina che ha ricostruito il contesto della comunità ebraica friulana; Barbara Vuano scrittrice e antropologa, esperta del processo a Marta Fiascaris.

Saranno oltretutto disponibili sul sito di MateâriuM una serie di fonti e di documenti storici tratti dalle vicende processuali di Marta, che potranno divenire uno spunto interessante di approfondimento per chiunque voglia addentrarsi maggiormente nelle vicende trattate.

https://novimatajur.it/cultura/inquisizione-misticismo-scrittura-e-musica-il-fascino-di-marta-fiascaris-diventa-un-podcast.html

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