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IVAN TRINKO padre della Benecia

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21 mar 2021

Racconto di Primavera

 

Di Sirleonidas - Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=94389498

È iniziata una nuova stagione, di felicità e giovinezza.

Respiro un'aria nuova, è arrivata la primavera.
Nella val Cornappo stanno sparendo le ultime tracce di neve, la piccola valle sogna nel verde primaverile. Giorno dopo giorno il sole dorato la illumina e gli oscuri boschi le cantano una canzone segreta. I germogli spingono lo strato di terra e
fuoriescono. Come saranno stupiti i giovani fiori da tutto questo verde. Io sto dinanzi alla porta di un'umile casa della valle friulana, il mio sguardo va verso il bosco:vedo gli alberi che hanno messo le verdi foglioline e che vestono abiti da sposa. Tra i rami saltellano delle piccole cince, ognuna canta la sua canzone e porta conforto ai cuori tristi degli uomini.
Era il primo giorno di primavera, una voce mi invitava ad uscire:-Esci, vai ad assaporare la natura, è una splendida giornata.-
Ero inquieta, da sempre mi attiravano gli spazi aperti ed in particolare il bosco. Uscii e mi incamminai nel boschetto vicino. Ascoltavo il canto degli uccellini, mi sembrava che annunciassero l'arrivo della primavera e con essa una nuova vita.
Mentre ero intenta al dolce ascolto mi venne incontro una vecchietta molto curva che faticava a muoversi e respirava affannosamente. Dal suo viso si capiva la sua vita dura, ogni ruga delle sue guance faceva intravvedere una certa tristezza. Quasi non c'era traccia su di lei della gioventù.
La vecchietta si fermò, raccolse dei rami secchi e li legò in una fascina, io le sorrisi e l'aiutai.
Ella mi disse:-Anch'io ero un tempo giovane come sei tu, ma gli anni sono volati veloci che non me ne sono neppure accorta. Godi la tua giovinezza finchè sei in tempo, perchè dura così poco!-
Il sangue mi si raggelò e dimenticai le sue parole.
Sul viso rugoso scesero ad una ad una le lacrime ed alcune si fermarono sul suo fazzoletto nero. La vecchietta si rivolse al cielo, sospirò e sparì, mentre io ritornai velocemente a casa.
SI', ANCHE LA VITA HA LA SUA PRIMAVERA!!!
Autore mia madre

Oggi è la giornata mondiale della poesia

 


 La poesia è qualcosa di oscuro che fa luminosa la vita

 definizione di Pier Paolo Pasolini


La Giornata mondiale della poesia è un evento istituito dall'UNESCO nel 1999.

L'UNESCO ha adottato il 21 marzo come Giornata mondiale della poesia durante la sua 30a Conferenza generale a Parigi nel 1999, con l'obiettivo di sostenere la diversità linguistica attraverso l'espressione poetica e aumentare l'opportunità di ascoltare le lingue a rischio di estinzione.

WikiPoesia con la Giornata mondiale della poesia coglie l'occasione per onorare i poeti, far rivivere le tradizioni orali dei recital di poesia, promuovere la lettura, la scrittura e l'insegnamento della poesia, favorire la convergenza tra la poesia e altre arti come il teatro, la danza, la musica e la pittura e aumentare la visibilità di poesia nei media.

UNA PIANTA AL GIORNO

 


Vi presentiamo il 

💚 𝒫ℯ𝓉𝒶𝓈𝒾𝓉ℯ𝓈 𝓅𝒶𝓇𝒶𝒹ℴ𝓍𝓊𝓈

Nome comune? FARFARACCIO NIVEO ❄ , ma in Friuli anche Lavàz ☕ 😅!

DOVE TROVARLO?
Cambiamo completamente ambiente: cerchiamo il farfaraccio niveo sui greti dei torrenti e sui ghiaioni, quasi sempre in zona montana.

QUALCHE DRITTA?
Nonostante l'aspetto sia apparentemente molto diverso rispetto al tarassaco pubblicato ieri.. ebbene, le due piante appartengono alla stessa grande famiglia: quella delle COMPOSITE 🌼. La stessa della margherita, per intenderci!

I nomi scientifici spesso rivelano alcune preziose caratteristiche. Petasites deriva infatti da "PETASOS", che in greco indica un largo cappello usato dagli antichi viaggiatori 🧢
Dov'è questo "sombrero"? Un po' di pazienza e, al termine della fioritura, vedremo spuntare le sue LARGHE FOGLIE, grazie alle quali la pianta potrà fare la fotosintesi per tutto il periodo vegetativo.
Le altre "cugine" del genere Petasites si trovano solitamente in zone molto umide e fresche, e sono facilmente riconoscibili per le loro enormi foglie verdi. La nostra, invece, ama gravitare in zone apparentemente più aride e rocciose: che sia questo il "PARADOXUS" che porta con sè nel nome scientifico.



 scientifico?! A voi l'intepretazione! 🔮

proverbio


 "L'aiar di Març al nete il bearç"

"Il vento di marzo pulisce il cortile"

LA FORESTA DI TARVISIO


 Nella GIORNATA delle FORESTE vogliamo parlarvi di una perla della nostra regione.🌲🌳🌲

La FORESTA di TARVISIO è la più grande foresta demaniale italiana.

Compresa tra la Val Canale e il Lago del Predil, è dominata da abeti 🌲 e faggi 🌳 secolari. Passando sotto di essi si potrebbe pensare di essere in un ambiente naturale sul quale non si è mai posata la mano dell'uomo. 🖐🏻
Il fascino nascosto di questo luogo, invece, sta proprio nel fatto che si è sviluppato da una stretta interazione tra Uomo e Natura. Più di mille anni fa questa foresta venne affidata al Vescovado di Bamberga, a cui restò per oltre 7 secoli. In quel periodo nacquero le concessioni per il taglio degli alberi 🪓 che il signore feudale dava agli abitanti di queste terre per poter costruire e scaldare le loro case. 🛖
Proprio le scelte gestionali fatte da quel momento in poi hanno influenzato l'attuale composizione arborea della foresta.
Diventa quindi chiaro come una convivenza armonica ed equilibrata tra gli uomini e l'ambiente sia possibile (anche se, come potremmo scoprire approfondendo la storia di questi boschi, non è certo semplice), e la Foresta di Tarvisio ne è un fulgido esempio. 😍 Lo dimostra anche il fatto che proprio qui, negli ultimi decenni, si è stabilito l'unico nucleo stabile di linci in Italia.
Se non doveste essere ancora convinti, vi porto un altro esempio: quello degli alberi di risonanza.
Questo è uno dei rari territori dove si possono trovare gli abeti di risonanza, dal cui legno si ottengono le casse armoniche di diversi strumenti musicali a corda. 🎻 Solo con una corretta gestione del bosco è possibile prelevare regolarmente abeti di almeno 200 anni (questa è l'età che devono avere per poter essere impiegati). E solo con una grande conoscenza della foresta da parte dell'uomo 🚶‍♂️ si possono selezionare e trovare gli alberi che rispondano alle altre caratteristiche richieste (accrescimento lento e regolare, senza nodi o difetti).
Speriamo e chiediamo che gli esempi virtuosi di simbiosi tra Uomo e Natura vengano estesi a tutte le foreste! 💚da fb

20 mar 2021

buonanotte

 


Una pianta al giorno

 

OMPHALODES VERNA
Nome comune? BORRANA
DOVE TROVARLA? Nel bosco, possibilmente un po' ombreggiato e fresco.. in zona collinare e prealpina!
Assieme alle Veroniche condivide il fortunato nome comune di "Occhi della Madonna".
La ragione? Ovviamente l'affascinante colore della propria corolla, uguale a quello dell'iride della Madonna, che per un istante fissò il fiore e ne impresse l'Azzurro.

Valli del Natisone-Nediške doline

Le Valli del Natisone (Benecija o Nediške doline in sloveno,Vals dal Nadison o Sclavanìe in friulano) sono quattro valli attraversate da altrettanti corsi d'acqua (Natisone, Alberone, Cosizza ed Erbezzo) e collegamento naturale tra Cividale del Friuli (l'antica Forum Iulii) e la valle dell'Isonzo che compongono un territorio geograficamente omogeneo. Queste quattro valli costituiscono la dorsale meridionale delle Prealpi Giulie e si estendono per la maggior parte tra l'estremo lembo orientale del Friuli e l'alto corso dell'Isonzo, nel Goriziano sloveno (Goriška). Simbolo di questo territorio è il monte Matajur (1.641 m), dalla cui vetta si domina la pianura.

19 mar 2021

Consenso informato

 

https://ceccodotti-2.blogspot.com/2021/03/consenso-informato-vaccino-covid.html

Festa del papà

 

dal web


La festa del papà è una ricorrenza civile diffusa in alcune aree del mondo, celebrata in onore della figura del padre, della paternità e dell'influenza sociale dei padri.

La festa del papà nasce nei primi decenni del XX secolo, complementare alla festa della mamma per festeggiare la paternità e i padri in generale. La festa è celebrata in varie date e spesso è accompagnata dalla consegna di un regalo al proprio padre. Già nel 1871 la Chiesa Cattolica aveva proclamato San Giuseppe (festeggiato il 19 marzo) protettore dei padri di famiglia e patrono della Chiesa universale. Come sintetizzava papa Leone XIII: «In Giuseppe hanno i padri di famiglia il più sublime modello di paterna vigilanza e provvidenza; i coniugi un perfetto esemplare d’amore, concordia e fedeltà coniugale; i vergini un tipo e difensore insieme della integrità verginale. I nobili imparino da lui a conservare anche nella avversa fortuna la loro dignità e i ricchi intendano quali siano quei beni che è necessario desiderare. I proletari e gli operai e quanti in bassa fortuna debbono da lui apprender ciò che hanno da imitare».

La prima volta documentata in cui fu festeggiata negli Stati Uniti d'America sembrerebbe essere il 5 luglio 1908 a FairmontWest Virginia, presso la chiesa metodista locale. Fu la signora Sonora Smart Dodd la prima persona a sollecitare l'ufficializzazione della festa; senza essere a conoscenza dei festeggiamenti di Fairmont, ispirata dal sermone ascoltato in chiesa durante la festa della mamma del 1909, ella organizzò la festa per la prima volta il 19 giugno del 1910 a Spokane. La festa fu organizzata proprio nel mese di giugno perché in tale mese cadeva il compleanno del padre della signora Dodd, veterano della guerra di secessione americana.

la data in generale varia da Paese a Paese. In alcuni Paesi di tradizione cattolica, la festa del papà viene festeggiata il giorno di san Giuseppe, il 19 marzo. Nei Paesi che seguono la tradizione anglosassone, ossia molti nel continente americano, la festa si tiene la terza domenica di giugno; in altri Paesi la data della festa del papà segue invece tradizioni locali.

In alcuni Paesi la festa è associata ai padri nel loro ruolo nazionale, come in Russia, dove è celebrata come la festa dei difensori della patria (День защитника Отечества) da https://it.wikipedia.org/wiki/Festa_del_pap%C3%A0

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