Buon Anno
Hab ein gutes Jahr
Srečno Novo Leto
Bon an
Spero che il 2023 sia un anno di Pace,Amore,Salute e tanta serenità in tutto il mondo.
Hab ein gutes Jahr
Srečno Novo Leto
Bon an
Spero che il 2023 sia un anno di Pace,Amore,Salute e tanta serenità in tutto il mondo.
Però, c’è un però. Una giudice romana, Silva Albano, pronunciandosi sul ricorso di un cittadino pachistano, ha definito le riammissioni informali illegittime sotto molteplici profili: contrarie al regolamento di Dublino, contrarie agli articoli 2 e 3 della procedura amministrativa in quanto ai respinti non veniva dato alcuna possibilità di impugnare il provvedimento, contrarie all’articolo 80 della Costituzione, contrarie all’articolo 3 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Su quella pronuncia il Viminale fece interrompere le riammissioni, così dalle oltre mille del 2020 esse si ridussero a meno di una ventina. Che la politica interna ed estera della nuova compagine governativa stia mostrando la sua vera anima lo si vede ormai palesemente. Presentando all’opinione pubblica in ogni occasione l’immigrazione come una caterva di pericoli, di minacce, di sconvolgimenti epocali, si vuole ingigantire fenomeni migratori che, comunque, sono difficilmente arginabili in considerazione delle vere ragioni che le causano.
A tal proposito cito come banale esempio la tragedia della frana-alluvione di Ischia o della necessaria salvaguardia del territorio. Ci si chiede, dopo i fatti, sebbene fossero prevedibili, i perché, le ragioni di tali fenomeni, se ne cercano i responsabili, si piange per i morti e per i danni. Il fatto rimane come esempio, premonitore di altrettante possibili e probabili tragedie. Ma il fenomeno è così ampio sul territorio nazionale che non trova soluzioni se non parziali e più riparative che preventive.
Che il fenomeno migratorio sia una continua inondazione dall’Est e dal Sud del mondo verso il nostro, ci dovrebbe far pensare e provvedere alle sue vere cause e non solo costruire barriere, stendere fili spinati, bloccare porti e, cosa ancor più disumana e incivile, dimenticare, richiudere, discriminare, chi già, con infiniti sforzi e rischi mortali da noi ci è già arrivato.
Mi piacerebbe sapere come la pensano i prefetti dei nostri capoluoghi di provincia, con quale spirito accolgono «l’invito» romano, in considerazione del ruolo che la nostra democratica Italia vorrebbe svolgere in ambito europeo e mondiale. Ma, tant’è, c’è un nuovo governo, pare giusto che faccia la sua parte di attore; il battimani verrà da chi sta ai loggioni e in platea, difficilmente da chi sta fuori, privo di biglietto e adeguato decolté. E non è detto che questa marea si metta a fischiare i nuovi attori.
Io penso, però, quanto bene anche economico e sociale ci sarebbe se, invece che emarginare i giovani che già si trovano sul territorio nazionale e quelli che premono ai confini, trovasse un modo di usufruirne delle capacità e dei talenti, creerebbe un circolo virtuoso tale da migliorare la loro vita ed anche quella dei cittadini, visto anche che così scarsa è la natalità ed è in aumento l’invecchiamento della popolazione autoctona. Lo dicono e ribadiscono i demografi della impellente necessità di incrementare la popolazione attiva, in modo che sia assicurato un futuro alle generazioni alla fine del ciclo lavorativo.
Riccardo Ruttar
https://www.dom.it/ma-limmigrazione-non-e-arginabile_priseljevanja-se-ne-da-omejiti/
Le bugie hanno le gambe corte.
Le menzogne si scoprono subito, hanno le gambe corte e non possono andare lontano.
Dopo 16 anni, il dottore 32enne di origini camerunensi, referente Public Health per la Croce Rossa Italiana, il 22 dicembre ha ricevuto l'attestato. Con un post su Facebook ha raccontato il traguardo raggiunto. "Stamattina ho giurato sulla Costituzione italiana fedeltà alla Repubblica. Acquisisco così, dopo 16 anni, la cittadinanza italiana", ha scritto Nganso.
"Sono nato una seconda volta a Varese, la mia Città, dove ho percepito per la prima volta che da adulto stavo mettendo in pratica i principi di civiltà, solidarietà e famiglia insegnatimi dai miei genitori. Varese è dove ho conosciuto una seconda famiglia con la quale condivido un legame che supera la biologia e le latitudini - prosegue il medico -. Sono nato una seconda volta nelle aule della facoltà di medicina all’università dell’Insubria dove ho costruito buona parte dei rapporti di amicizia e di affetto grazie ai quali sono maturato come uomo e professionista".
E poi ancora: "Sono stati anni di costruzione e di rafforzamento di un'identità complessa, mista, elaborata e orgogliosa. Sono stati anni di lotta, accettazione e di acquisizione di consapevolezza. L’Italia è il nido dal quale ho deciso di permettere alla mia energia di fiorire sul mondo. Sono felice di poterlo fare con maggior serenità da oggi - spiega il dottore -. Voglio ringraziare tutte le anime amiche che mi hanno tenuto per mano fino a oggi. Sono immensamente grato per l’affetto e l’amore dei miei genitori che hanno saputo reagire alla trasformazione di tutti i loro figli, nati camerunensi e diventati cittadini afroeuropei".
"Stamattina ho giurato sulla Costituzione italiana che il mio impegno per la giustizia sociale non finirà. L’istituto per la Cittadinanza rimane in Italia e in Occidente uno strumento di esclusione che racconta e rafforza le disparità tra i popoli". E poi una dedica speciale. "Dedico questa giornata al milione di Italiani senza cittadinanza".
Foto tratta dal profilo Facebook di Nganso
Siete mai stati in un parco dei miti e delle leggende
Amareggiati per il taglio approvato dalla Commissione regionale consultiva per la minoranza slovena, quando le organizzazioni slovene dicono di voler sostenere con forza la loro comunità in provincia di Udine, i primi cittadini considerano quei soldi importanti per il territorio e non intendono rinunciarvi a cuor leggero. Così hanno redatto una lettera indirizzata all’assessore regionale alle Autonomie locali con delega alle Identità linguistiche, Pierpaolo Roberti.
«L’iniziativa vede come capofila il presidente della Comunità di montagna del Natisone e Torre, Maurizio Steccati. L’accordo è che ognuno dei 16 sindaci interessati al provvedimento entro metà dicembre invii in Regione lo stesso testo su carta intestata del proprio Comune», fa sapere Mariano Zufferli, sindaco di San Pietro al Natisone e vicepresidente della Comunità di montagna.
«Se l’anno scorso avevamo accolto con soddisfazione l’assegnazione di 900.000 euro», si legge nel testo della lettera, «ora non possiamo non esprimere delusione per il passo indietro che si intende compiere. Infatti non sono venute meno le ragioni che l’anno scorso avevano portato tutti i componenti della provincia di Udine della Commissione consultiva, di concerto con gli amministratori locali del territorio interessato dal provvedimento, a chiedere un aumento ed una stabilizzazione della dotazione annuale a 1.000.000 euro dei fondi previsti dall’Art. 21 della L. n. 38/01,in quanto, vista la vastità del territorio rappresentato ed i suoi articolati problemi, l’importo definito oltre venti anni fa dalla legge di tutela pari a 1.000.000.000 di lire (516.000,00 €) annui, oggi non risulta essere più adeguato alle aspettative».
«Il rammarico per la volontà espressa in sede di Commissione consultiva – proseguono i sindaci –, è ancora più grande per il fatto che si intenda destinare la quota tolta allo sviluppo dei 16 comuni della provincia di Udine a interventi esterni al nostro territorio. E questo in un periodo di forte crisi economica».
Gli amministratori locali non mancano di evidenziare che «nel corso degli ultimi dieci anni i fondi dell’art. 21 sono stati impiegati in maniera efficace ed efficiente in interventi degli enti pubblici per progetti di carattere economico, aiuti alle imprese, progetti di sviluppo di carattere turistico, scolastico e sociale». Pertanto chiedono «di riconsiderare la questione in sede di Giunta e Consiglio regionali nello spirito delle decisioni adottate l’anno scorso».
A questo punto l’assessore Roberti porterà avanti la posizione della Commissione consultiva o ascolterà la voce dei rappresentanti eletti del territorio? E come si comporteranno i consiglieri regionali quando la questione arriverà nell’aula del Consiglio del Friuli Venezia Giulia.
Il consigliere regionale Giuseppe Sibau segue la vicenda e dei malumori in Benecia, Resia e Valcanale è stato informato anche il suo collega della Slovenska skupnost, Marko Pisani. In tutto questo fa rumore il silenzio delle organizzazioni della minoranza slovena… (M. Z.) https://www.dom.it/pismo-zupanov-o-rezu-400-000-evrov_taglio-di-400-000-euro-ecco-i-sindaci/