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IVAN TRINKO padre della Benecia

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23 dic 2021

NATALE

 


NATALE

di Giuseppe Ungaretti, 1916
Non ho voglia
di tuffarmi
in un gomitolo
di strade
Ho tanta
stanchezza
sulle spalle
Lasciatemi così
come una
cosa
posata
in un
angolo
e dimenticata
Qui
non si sente
altro
che il caldo buono
Sto
con le quattro
capriole
di fumo
del focolare

Cosa si mangiava per Natale un Val Torre negli anni 50/60

 

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è 130962047_3920964704615258_4742067110608591357_n.jpg
cartolina del famoso pittore sloveno Maksim Gaspari

Una persona anziana mi ha raccontato come si festeggiava una volta  il Natale e le altre feste a casa sua. La sua mamma era molto impegnata nella stalla, tanti figli e parenti ai quali pensare.Quello che ha impresso chiaramente sono tutte le messe alle quali doveva partecipare,anche a fare il chierichetto.Il giorno di Natale /Božič sul spolert c'era sempre il brodo di gallina ,la mamma apriva qualche vaso di verdure messe sotto aceto,preparava la "paača" un pane di mais cotto sotto alla cenere e i grandi bevevano un bicchiere di vino nero "american".Sua sorella, che era la maggiore, se il papà portava dal bosco un abete/brina o qualche pianta di ginepro lo addobbava con mele,caramelle,biscotti,mandarini,ma non durava integro fino a Natale.Non c'era usanza di fare regali ai bambini,al massimo noci-kulini ,nocciole-liešniki.

Kaj smo jedli dan bot za Božič / Cosa si mangiava un tempo per Natale

Dan bot po majši polnočni ,smo jedli tripe bokinove ali od ovce tou kropu za se ogrieti,ker tou cjerkui ni bluo horkuo.
Un tempo,dopo la messa di mezzanotte,si mangiava le trippe di manzo o di pecora in brodo per scaldarsi,perchè in chiesa faceva freddo.
Le trippe (mulice) di nonna Maria
Ingredienti:
500 gr di trippe,sajin(strutto)1 cipolla (čebula),1 strok di luk (spicchio di aglio),1 carota (koranj),sedano,formaggio vecchio grattugiato,brodo (krop),sale e pepe.
Preparazione:
lessare le trippe per 4 ore se di manzo,tagliarle a listarelle,preparare un soffritto con  strutto, cipolla,sedano e carota tagliata a pezzettini e l'aglio.Soffriggere le trippe mescolandole accuratamente per circa 10 minuti,aggiungere il brodo e far bollire a fuoco lento fino a completa cottura di tutti gli ingredienti,alla fine aggiungere il formaggio grattugiato.



Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è 71220101572585_trippe.jpg
trippe

La paača di nonna Maria
La paača è un cibo povero della Terska dolina ormai dimenticato e si cucinava sotto la brace.Era dolce o salato e poteva avere anche un ripieno a seconda della stagione.
Per Natale lo si faceva dolce col ripieno di noci(kulini),nocciole (liešniki) e castagne (kostanji).
Ricetta 
Fare un impasto con 400 gr di farina di mais e di frumento,miele o zucchero,burro o strutto,latte tiepido o panna (smetana) ,2 uova,sale e lievito.
Fare una sfoglia di 4sottile,mettere il ripieno di noci o nocciole o castagne lessate tritate,1 uovo,grappa e zucchero.Arrotolare come un salsicciotto e spennellarlo con l'uovo sbattuto.
Nonna Maria quando lo cucinava sotto alla brace lo avvolgeva nelle foglie di castagno.
Infornare a 190° e cuocere per 50 minuti.
E' ottima per colazione.

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spolert

spolert costruito con i mattoni si trovava in ogni cucina
 http://ilfogolar.blogspot.it/2011/11/polenta-di-lidia.html

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è brodo-di-gallina_4.jpg

Per Natale tiravano il collo a una vecchia gallina e facevano il brodo.La carne si mangiava raramente,solo per le feste religiose, per la sagra e per le partorienti.
Le verdure erano le solite invernali,patate,fagioli,rape,carote e verze.
I bambini mangiavano noci,nocciole,castagne secche e mele,chi aveva soldi comprava mandarini.

Natività di Giotto



La Natività di Gesù è un affresco (200×185 cm) di Giotto, databile al 1303-1305 circa e facente parte del ciclo della Cappella degli Scrovegni a Padova. È compresa nelle Storie di Gesù del registro centrale superiore, nella parete destra guardando verso l'altare.

22 dic 2021

NATALE

 

Natale in poesia


Ma quando facevo il pastore
allora ero certo del tuo Natale.
I campi bianchi di brina,
i campi rotti dal gracidio dei corvi
nel mio Friuli sotto la montagna,
erano il giusto spazio alla calata
delle genti favolose.
I tronchi degli alberi parevano
creature piene di ferite;
mia madre era parente
della Vergine,
tutta in faccende,
finalmente serena.
Io portavo le pecore fino al sagrato
e sapevo d'essere uomo vero
del tuo regale presepio.

padre  David Maria Turoldo  
David Maria Turoldoal secolo Giuseppe Turoldo (Coderno22 novembre 1916 – Milano6 febbraio 1992), è stato un religioso e poeta italiano, membro dell'Ordine dei servi di Maria. È stato, oltre che poeta, figura profetica in ambito ecclesiale e civile, resistente sostenitore delle istanze di rinnovamento culturale e religioso, di ispirazione conciliare. È ritenuto da alcuni uno dei più rappresentativi esponenti di un cambiamento del cattolicesimo nella seconda metà del '900, il che gli è valso il titolo di "coscienza inquieta della Chiesa",



Mercoledì 22 novembre di cento anni fa nasceva in un paesino del Friuli padre David Maria Turoldo, frate dei Servi di Maria, poeta, giornalista, predicatore, testimone appassionato di una fede che non temeva di “impolverarsi” nelle strade della terra e della storia...http://www.famigliacristiana.it/articolo/lultimo-dono-del-mio-amico-padre-turoldo.aspx

21 dic 2021

Solstizio d'inverno

 


La notte più lunga e il giorno più corto dell’anno: è il solstizio d’inverno nell’emisfero settentrionale, che quest’anno cade (in linea con la tradizione) il 21 dicembre. Il momento esatto scatterà alle 16:59 italiane. Allora sarà anche astronomicamente inverno.

Che cos’è il solstizio

Il solstizio è un evento astronomico che si verifica due volte l’anno, in estate e in inverno. È dovuto all’inclinazione di 23,5° dell’asse di rotazione della Terra rispetto al piano della sua orbita intorno al Sole. Il moto che descrive fa sì che il cammino apparente del Sole nel cielo cambi durante l’anno: nell’emisfero boreale quando la nostra stella raggiunge il punto più alto in assoluto rispetto all’orizzonte si parla di solstizio d’estate (tra il 21 e il 22 giugno), mentre quando passa per quello più basso si parla di solstizio d’inverno (21-22 dicembre). 

Il solstizio d’inverno

L’inclinazione dell’asse terrestre fa sì che il giorno del solstizio d’inverno il Polo Nord si trovi inclinato dalla parte più lontana dal Sole e non lo veda mai, perché rimane sotto la linea dell’orizzonte, mentre all’equatore a mezzogiorno la nostra Stella raggiunge il punto più alto del suo cammino: tutte le latitudini a sud dell’equatore avranno più di 12 ore di luce, mentre tutte quelle a nord di meno. Passato il solstizio, nell’emisfero settentrionale le ore di luce cominceranno ad aumentare.

Solstizio a Stonehenge

Già le civiltà del passato si erano rese conto che il cammino del Sole nel cielo cambiava nel corso dell’anno in modo regolare, tanto da aver costruito monumenti come Stonehenge proprio per seguirlo e prevedere lo spostamento. Ancora oggi assistere al solstizio a Stonehenge è considerato uno spettacolo, con giochi di luce affascinanti che attirano molti visitatori (esistono percorsi turistici ad hoc). Un appuntamento che, salvo nuove indicazioni da parte delle autorità britanniche per il contenimento del coronavirus, non mancherà neanche quest’anno: l'English Heritage ha organizzato le celebrazioni per il 22 dicembre. E, certo, dal vivo sarebbe tutt’altra cosa, ma per chi vuole si può godere dello spettacolo anche in streaming.

https://www.wired.it/article/solstizio-inverno-2021/

VIA CRUCIS DELLA CHIESA DI S FLORIANO VILLANOVA DELLE GROTTE/ZAVARH










 

  



SE TI VUOI BENE ...METTI LA MASCHERINA

 


20 dic 2021

Gubana Gubanza friuli venezia giulia RICETTA

Ripropongo il video e la ricetta della gubana,dolce ttpico della Benecia.

Gubanza/Gubana preparata da Romilda Filipig di Topolò Preparazione e ricetta del dolce tradizionale delle Valli del Natisone di Stefano Morandini. La parola gubana deriva dallo sloveno "gubati" cioè arrotolare, infatti questo dolce ha la forma di chiocciola. E' un dolce che si faceva per Natale, Pasqua, matrimoni e per la fine della fienagione. Traduzione dal dialetto sloveno. Ingredienti: Impasto per 2 gubane Mezzo chilo di farina, 3/4 uova, sale, la buccia di un limone grattugiato, 2 cubetti di lievito, due cucchiai tra burro sciolto ed olio,zucchero, una fiala di vanillina. Ripieno: 250 g di noci macinate, 100 g di amaretti sbriciolati, un cucchiaio di zucchero, un panino raffermo, un po' di burro,30 g di pinoli,100 g di uvetta ammollata nel marsala, mezzo bicchiere di grappa, qualche cucchiaio di cacao. Preparazione La pasta deve lievitare due volte. Mettere la farina sul tavolo ed aggiungere il lievito precedentemente sciolto in un po' di latte tiepido, zucchero e una presa di sale. La pasta deve essere piuttosto molle, altrimenti stenta ad alzarsi. Lavorare bene il composto. Coprire con un panno caldo e lasciar lievitare (deve raddoppiare) Nel frattempo rosolare nel burro i pinoli, poi il panino raffermo sminuzzato, sbriciolare gli amaretti che ci serviranno per il ripieno. Quando è ben lievitato si prepara per la seconda lievitazione. Scaldare il latte e metterci dentro il lievito sciolto nel latte e un po' alla volta il burro sciolto e le uova precedentemente sbattute. L'impasto deve essere morbido, se necessario aggiungere un po' di farina. La pasta deve essere lavorata per un quarto d'ora. Si copre con un panno e si aspetta che lieviti nuovamente (minimo un'ora) Mettere in una terrina tutti i componenti del ripieno. Quando è ben lievitato spianare col mattarello una sfoglia di 1 cm e mezzo, mettere sopra il ripieno con qualche fiocchetto di burro. Fare un rotolo, pressare livemente per chiuderlo ed arrotolarlo a chiocciola. Prendere una teglia imburrata,spennellare la gubana con la chiara d'uovo sbattuta e mettere nel forno preriscaldato. Cuocere a per circa un'ora e un quarto a 170°.

19 dic 2021

POFFABRO (PN) presepi a cielo aperto







 



Poffabro (Pofàvri in friulano standard e in friulano occidentale[1]) è una frazione del comune di Frisanco (PN). Sorge a 525 metri di altitudine in Val Colvera, nelle prealpi carniche.Il borgo è famoso per la sua architettura rurale, con le tipiche case in pietra dai ballatoi in legno, tanto da essere considerato uno dei Borghi più belli d'Italia.

  • Poffabro presepe tra i presepi. Da metà dicembre a gennaioIn occasione delle feste natalizie il paese si trasfoema in un presepe all'aperto

Prepariamo i Vanillekipferl!

 


In Valcanale i preparativi in vista delle feste natalizie iniziano già alcune settimane prima, visto che nelle case è ancora viva l’usanza di infornare i biscotti di Natale. Una volta tale attività era di competenza prettamente femminile. Quest’anno vi mostriamo come vengono preparati i Vanillekipferl, un tipo di biscotto di molto probabile origine austriaca, ma conosciuto anche in Germania, Alto Adige/Südtirol, Repubblica Ceca e Ungheria. I bambini di solito ne vanno matti e anche la loro ricetta è particolarmente adatta a loro. Prepararli tutti insieme in famiglia è sempre una bella esperienza.

Grazie all’aiuto di Maria Moschitz, sopra potete leggere le istruzioni per la loro preparazione nel dialetto sloveno zegliano parlato a Camporosso/Žabnice.

PREPARIAMO I VANILLEKIPFERL

Servono 160 g di burro, 50 g di zucchero a velo, 70 g di mandorle sminuzzate, 200 g di farina, 3 cucchiai di zucchero e un po’ di zucchero vanigliato.

  1. Amalgamiamo la farina, lo zucchero a velo e il burro fino a formare un impasto omogeneo. Aggiungiamo le mandorle e lavoriamo ulteriormente l’impasto.
  2. Formiamo una palla, che lasciamo riposare per mezzora al fresco.
  3. Dall’impasto riposato ricaviamo tante palline, che lavoriamo dando forma a piccoli cilindri.
  4. Curviamo i cilindri a forma di cornetto e li disponiamo su una teglia.
  5. Cuociamo i cornetti per 10 minuti in forno preriscaldato a 200ºC. Ancora caldi, li passiamo nello zucchero vanigliato./archivio Dom https://www.dom.it/specimo-vanilijeve-rogljicke_prepariamo-i-vanillekipferl/#

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