NATALE
Una persona anziana mi ha raccontato come si festeggiava una volta il Natale e le altre feste a casa sua. La sua mamma era molto impegnata nella stalla, tanti figli e parenti ai quali pensare.Quello che ha impresso chiaramente sono tutte le messe alle quali doveva partecipare,anche a fare il chierichetto.Il giorno di Natale /Božič sul spolert c'era sempre il brodo di gallina ,la mamma apriva qualche vaso di verdure messe sotto aceto,preparava la "paača" un pane di mais cotto sotto alla cenere e i grandi bevevano un bicchiere di vino nero "american".Sua sorella, che era la maggiore, se il papà portava dal bosco un abete/brina o qualche pianta di ginepro lo addobbava con mele,caramelle,biscotti,mandarini,ma non durava integro fino a Natale.Non c'era usanza di fare regali ai bambini,al massimo noci-kulini ,nocciole-liešniki.
Dan bot po majši polnočni ,smo jedli tripe bokinove ali od ovce tou kropu za se ogrieti,ker tou cjerkui ni bluo horkuo.
Un tempo,dopo la messa di mezzanotte,si mangiava le trippe di manzo o di pecora in brodo per scaldarsi,perchè in chiesa faceva freddo.
Le trippe (mulice) di nonna Maria
Ingredienti:
500 gr di trippe,sajin(strutto)1 cipolla (čebula),1 strok di luk (spicchio di aglio),1 carota (koranj),sedano,formaggio vecchio grattugiato,brodo (krop),sale e pepe.
Preparazione:
lessare le trippe per 4 ore se di manzo,tagliarle a listarelle,preparare un soffritto con strutto, cipolla,sedano e carota tagliata a pezzettini e l'aglio.Soffriggere le trippe mescolandole accuratamente per circa 10 minuti,aggiungere il brodo e far bollire a fuoco lento fino a completa cottura di tutti gli ingredienti,alla fine aggiungere il formaggio grattugiato.
La paača di nonna Maria
La paača è un cibo povero della Terska dolina ormai dimenticato e si cucinava sotto la brace.Era dolce o salato e poteva avere anche un ripieno a seconda della stagione.
Per Natale lo si faceva dolce col ripieno di noci(kulini),nocciole (liešniki) e castagne (kostanji).
Ricetta
Fare un impasto con 400 gr di farina di mais e di frumento,miele o zucchero,burro o strutto,latte tiepido o panna (smetana) ,2 uova,sale e lievito.
Fare una sfoglia di 4sottile,mettere il ripieno di noci o nocciole o castagne lessate tritate,1 uovo,grappa e zucchero.Arrotolare come un salsicciotto e spennellarlo con l'uovo sbattuto.
Nonna Maria quando lo cucinava sotto alla brace lo avvolgeva nelle foglie di castagno.
Infornare a 190° e cuocere per 50 minuti.
E' ottima per colazione.
spolert costruito con i mattoni si trovava in ogni cucina http://ilfogolar.blogspot.it/2011/11/polenta-di-lidia.html |
Per Natale tiravano il collo a una vecchia gallina e facevano il brodo.La carne si mangiava raramente,solo per le feste religiose, per la sagra e per le partorienti.
Le verdure erano le solite invernali,patate,fagioli,rape,carote e verze.
I bambini mangiavano noci,nocciole,castagne secche e mele,chi aveva soldi comprava mandarini.
David Maria Turoldo, al secolo Giuseppe Turoldo (Coderno, 22 novembre 1916 – Milano, 6 febbraio 1992), è stato un religioso e poeta italiano, membro dell'Ordine dei servi di Maria. È stato, oltre che poeta, figura profetica in ambito ecclesiale e civile, resistente sostenitore delle istanze di rinnovamento culturale e religioso, di ispirazione conciliare. È ritenuto da alcuni uno dei più rappresentativi esponenti di un cambiamento del cattolicesimo nella seconda metà del '900, il che gli è valso il titolo di "coscienza inquieta della Chiesa", |
Il solstizio è un evento astronomico che si verifica due volte l’anno, in estate e in inverno. È dovuto all’inclinazione di 23,5° dell’asse di rotazione della Terra rispetto al piano della sua orbita intorno al Sole. Il moto che descrive fa sì che il cammino apparente del Sole nel cielo cambi durante l’anno: nell’emisfero boreale quando la nostra stella raggiunge il punto più alto in assoluto rispetto all’orizzonte si parla di solstizio d’estate (tra il 21 e il 22 giugno), mentre quando passa per quello più basso si parla di solstizio d’inverno (21-22 dicembre).
L’inclinazione dell’asse terrestre fa sì che il giorno del solstizio d’inverno il Polo Nord si trovi inclinato dalla parte più lontana dal Sole e non lo veda mai, perché rimane sotto la linea dell’orizzonte, mentre all’equatore a mezzogiorno la nostra Stella raggiunge il punto più alto del suo cammino: tutte le latitudini a sud dell’equatore avranno più di 12 ore di luce, mentre tutte quelle a nord di meno. Passato il solstizio, nell’emisfero settentrionale le ore di luce cominceranno ad aumentare.
Già le civiltà del passato si erano rese conto che il cammino del Sole nel cielo cambiava nel corso dell’anno in modo regolare, tanto da aver costruito monumenti come Stonehenge proprio per seguirlo e prevedere lo spostamento. Ancora oggi assistere al solstizio a Stonehenge è considerato uno spettacolo, con giochi di luce affascinanti che attirano molti visitatori (esistono percorsi turistici ad hoc). Un appuntamento che, salvo nuove indicazioni da parte delle autorità britanniche per il contenimento del coronavirus, non mancherà neanche quest’anno: l'English Heritage ha organizzato le celebrazioni per il 22 dicembre. E, certo, dal vivo sarebbe tutt’altra cosa, ma per chi vuole si può godere dello spettacolo anche in streaming.
Poffabro (Pofàvri in friulano standard e in friulano occidentale[1]) è una frazione del comune di Frisanco (PN). Sorge a 525 metri di altitudine in Val Colvera, nelle prealpi carniche.Il borgo è famoso per la sua architettura rurale, con le tipiche case in pietra dai ballatoi in legno, tanto da essere considerato uno dei Borghi più belli d'Italia.
Grazie all’aiuto di Maria Moschitz, sopra potete leggere le istruzioni per la loro preparazione nel dialetto sloveno zegliano parlato a Camporosso/Žabnice.
PREPARIAMO I VANILLEKIPFERL
Servono 160 g di burro, 50 g di zucchero a velo, 70 g di mandorle sminuzzate, 200 g di farina, 3 cucchiai di zucchero e un po’ di zucchero vanigliato.