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IVAN TRINKO padre della Benecia

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22 dic 2020

PANETTONE - PANDORO o altro...


 Al nord per Natale generalmente si mangia panettone o pandoro.In Friuli la gubana,dolce simile alla potica slovena.Voi cari amici cosa preferite?


 Il panettone, in lombardo panetùn o panetòn è un tipico dolce milanese, associato alle tradizioni gastronomiche del Natale .Le origini del panettone sfumano a tratti nella leggenda. Sono due le storie che godono di maggior credito:
Messer Ulivo degli Atellani, falconiere, abitava nella Contrada delle Grazie a Milano. Innamorato di Algisa, bellissima figlia di un fornaio, si fece assumere dal padre di lei come garzone e, per incrementare le vendite, provò a inventare un dolce: con la migliore farina del mulino impastò uova, burromiele e uva sultanina. Poi infornò. Fu un successo strabiliante, tutti vollero assaggiare il nuovo pane e qualche tempo dopo i due giovani innamorati si sposarono e vissero felici e contenti.Il cuoco al servizio di Ludovico il Moro fu incaricato di preparare un sontuoso pranzo di Natale a cui erano stati invitati molti nobili del circondario, ma il dolce, dimenticato per errore nel forno, quasi si carbonizzò. Vista la disperazione del cuoco, Toni, un piccolo sguattero, propose una soluzione: «Con quanto è rimasto in dispensa – un po' di farina, burro, uova, della scorza di cedro e qualche uvetta – stamane ho cucinato questo dolce. Se non avete altro, potete portarlo in tavola». Il cuoco acconsentì e, tremante, si mise dietro una tenda a spiare la reazione degli ospiti. Tutti furono entusiasti e al duca, che voleva conoscere il nome di quella prelibatezza, il cuoco rivelò il segreto: «L'è 'l pan del Toni». Da allora è il "pane di Toni", ossia il "panettone".In Italia il panettone si mangia solo a Natale,ma all'estero è apprezzato tuto l'anno.




Il pandoro è un tipico dolce veronese che viene consumato soprattutto durante le festività natalizie è uno dei dolci natalizi più tipici in Italia. Deriva dal nome in lingua veneta “pan de oro” e veniva servito sulle tavole dei ricchi veneziani insieme al nadalin.

La pasta è soffice e di colore dorato, per la presenza delle uova, e profuma di vaniglia. La forma è a tronco, con rilievi a forma di stella, di solito a otto punte. Fra gli ingredienti principali vi sono farinazucchero, uova, burroburro di cacao e lievito. La tecnica di preparazione è comunque complessa prevedendo molte fasi di lavorazione.


 


La potica-putizza è un dolce con noci o noccioline tipico della zona del Carso, tra Gorizia e Trieste. La potica è altresì molto diffusa in Slovenia, dove viene considerata una vera "regina dei piatti delle festività". Parola slava potica (pronuncia: potiza), la quale deriva dal verbo poviti che significa avvolgere, arrotolare, che è appunto la principale caratteristica del prodotto.

La putizza costituisce una delle innumerevoli varianti dei dolci arrotolati di origine austro-ungarica, unitamente alla gubana e al presnitz e altri tipi, dai quali si differenzia per la maggior ricchezza del ripieno, per la forma, la lavorazione a tre impasti e la lievitazione che conferisce maggiore sofficità.

per saperne di più https://www.slovenia.info/it/le-storie/la-putizza-la-regina-dei-piatti-delle-festivita-slovene


La potica è il mio dolce preferito avendo origini slovene.

testo e immagini da wikipedia

 

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21 dic 2020

Guida per gli spostamenti durante le feste

 

dal Messaggero Veneto

Meteo: FINE DICEMBRE e CAPODANNO Sorprendenti!

 


FREDDO E POI RISCHIO DI NEVE IN PIANURA.ULTIMO AGGIORNAMENTO

Saranno un finale di dicembre e un Capodanno sorprendenti sotto il profilo meteorologico, lo confermano gli ultimi aggiornamenti dei principali modelli internazionali.

Dapprima dovremo fare i conti con una massa d'aria molto fredda in arrivo dalla Russia, in grado di far crollare le temperature e in seguito con l'arrivo di una depressione polare che potrebbe verosimilmente provocare il ritorno della neve fino in pianura.
Tracciamo dunque una proiezione ufficiale sulla base dell'ultimo aggiornamento per la parte finale del 2020 e l'inizio del 2021.

Già dalla giornata di Santo Stefano una massa d'aria gelida presente sul comparto russo e parte della Penisola Scandinava potrebbe scivolare dapprima verso l'Europa orientale e poi in direzione dell'Italia, favorendo così un crollo delle temperature. Ecco quindi che sulle pianure del Nord potrebbe formarsi il cosiddetto "cuscino padano", ovvero uno strato di aria molto fredda prossima al suolo, con temperature ben sotto dello zero.

Successivamente, la nostra attenzione si concentra sul comparto Nord Atlantico dove potrebbe prendere vita una vasta depressione sospinta da correnti polari, pronta a investire dapprima le Isole Britanniche e poi anche la Francia. Questo flusso instabile concluderebbe la sua corsa nel bacino del Mediterraneo, tuffandosi direttamente dalla Porta del Rodano, con effetti sul nostro Paese a partire da lunedì 28...https://www.ilmeteo.it/notizie/meteo-fine-dicembre-e-capodanno-sorprendenti-freddo-e-poi-rischio-di-neve-in-pianura-ultimo-aggiornamento-133953

Proverbio friulano

 Il proverbio friulano della settimana

di Vita nei campi
“Unviêr di cjan al salve vin e pan” ovvero un inverno freddo (da cani) salva il raccolto di frumento (pan) e di uva (vin).


Citazione di Jung



 

Pensare è difficile. Per questo la maggior parte della gente giudica.

(Carl Gustav Jung)

Vignetta di Tartarotti

.https://tartarotti.wordpress.com/


IL MIELE

Di Scott Bauer, USDA ARS - This image was released by the Agricultural Research Service, the research agency of the United States Department of Agriculture, with the ID K7240-6 (next)., Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=33614

 Il miele è un alimento prodotto dalle api (Apis mellifera). Viene prodotto a partire dal nettare o dalla melata. Il nettare è bottinato sui fiori di moltissime piante. Il nettare è escreto dalle ghiandole nettarifere presenti all'interno del fiore ma anche in posizione esterna (extra-floreale), ad esempio sul picciolo delle foglie di alcune piante (ciliegio, lauroceraso). Il nettare e la melata vengono raccolti (bottinati), trasformati, disidratati e immagazzinati nel favo. Il miele è utilizzato come nutrimento dalle api nei periodi di assenza di importazione nettarifera, come nella stagione invernale o tra una grande fioritura e l'altra. 

Storia

La parola miele sembra derivare dall'ittita melit. Per millenni, ha rappresentato l'unico alimento zuccherino concentrato disponibile. Le prime tracce di arnie costruite dall'uomo risalgono al VI millennio a.C. circa.

Nell'antico Egitto il miele era apprezzato; risalgono a 4000 anni fa le prime notizie di apicoltori che si spostavano lungo il Nilo per seguire, con le proprie arnie, la fioritura delle piante. Gli Egizi usavano deporre accanto alle mummie grandi coppe o vasi ricolmi di miele per il loro viaggio nell'Aldilà. Dalla decifrazione dei geroglifici è risultato palese che ricette a base di miele erano impiegate non solo ad uso alimentare, ma anche medico, per la cura di disturbi digestivi e per la produzione di unguenti per piaghe e ferite.

Sumeri lo impiegavano in creme impastate con argilla, acqua e olio di cedro, mentre i Babilonesi ne facevano uso culinario: erano diffuse focaccine fatte con farina, sesamo, datteri e miele. Nel Codice di Hammurabi si ritrovano articoli che tutelano gli apicoltori dal furto di miele dalle arnie.

Greci lo consideravano "cibo degli dei", perché rappresentava una componente importantissima nei riti che prevedevano offerte votive. Omero descrive la raccolta del miele selvatico; Pitagora lo raccomandava come alimento per una vita lunga.

Romani ne importavano grandi quantitativi da CretaCipro, dalla Spagna e da Malta. Da quest'ultima pare anche derivarne il nome originale Meilat, appunto terra del miele. Veniva utilizzato come dolcificante, per la produzione di idromele, di birra, come conservante alimentare e per preparare salse agrodolci.

Nella alimentazione medievale il miele aveva un ruolo ancora centrale, seppure ridotto rispetto all'antichità, ed era usato principalmente come agente conservante oltre che dolcificante.

Il miele fu gradualmente soppiantato come agente dolcificante nei secoli successivi, soprattutto dopo l'introduzione dello zucchero raffinato industrialmente.

Solo recentemente, in virtù delle riconosciute proprietà terapeutiche, il miele sta ritornando in voga.

continua ...https://it.wikipedia.org/wiki/Miele

 Si producono moltissime varietà di miele,io preferisco il millefiori e quello di castagno.

Il miele di Cergneu fa parlare di sè

 


Buoni piazzamenti per l’azienda agricola Le Rubide al concorso mieli Città di Pantianicco 2020, giunto alla 30a edizione.

Il concorso è organizzato ogni anno dal Consorzio apicoltori della provincia di Udine, dalla Pro Loco di Pantianicco e dall’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, col patrocinio del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria. A causa della pandemia di Covid-19 l’edizione di quest’anno si è svolta un po’ in sordina, ma comunque con una discreta partecipazione da parte degli apicoltori e riscontrando un’elevata qualità tra i mieli presentati.Dall’azienda agricola Le Rubide, la titolare Luisa Capitan è contenta: «Il concorso si svolge su base volontaria, tramite il Consorzio apicoltori della provincia di Udine. Vengono inviati alcuni campioni di miele, che vengono degustati da una giuria qualificata. Abbiamo partecipato con tre campioni». Quello di castagno è stato classificato nel range ottimo (83,7 punti), come anche quello di acero (83,0), che rientrava nella categoria mieli rari. Sempre in quest’ultima categoria, quello di acero-ciliegio è stato classificato come eccellente (90,0). «Per noi si tratta di un buon risultato», aggiunge Luisa, che nelle attività di Le Rubide è aiutata dal marito, Francesco Turco. Al momento producono miele e ortaggi. L’azienda agricola è, tra l’altro, associata alla Kmečka zveza, ha per titolare Luisa Capitan, che è aiutata dal marito Francesco Turco. Al momento produce miele e ortaggi.

Piazzamento eccellente (91,8) anche per il miele millefiori di Mauro Ervas di Puoie/Puoje di San Pietro al Natisone/Špietar. Ottimo (86,8) il suo miele di ciliegio. (Luciano Lister)

https://www.dom.it/med-iz-dolenjene-se-je-izkazal_il-miele-di-cergneu-fa-parlare-di-se/

A Resia il calore del Natale resta

 


Anche in Val Resia, come in buona parte della montagna friulana, l’avvicinarsi dell’inverno e delle festività natalizie è stato caratterizzato da abbondanti nevicate, come non se ne vedevano da ormai molti anni.

Una spessa coltre bianca ha reso il paesaggio particolarmente suggestivo, soprattutto per gli amanti del trekking sulla neve o degli sport invernali. Un vero peccato che una tale bellezza, quest’anno, sia condizionata da una pandemia che non molla e che suggerisce a tutti comportamenti responsabili, per non aggravare una situazione ancora molto seria. Purtroppo questa situazione, dopo un periodo estivo che ha visto la presenza di centinaia e centinaia di escursionisti sul territorio per trascorrere brevi periodi all’aria aperta e visitare i musei del territorio, condizionerà fortemente tutte le iniziative che hanno caratterizzato, negli anni scorsi, il Natale in Val Resia.

Di solito il periodo natalizio, infatti, rappresenta per Stolvizza/Solbica e tutto il comprensorio resiano periodo di grande interesse, con tutta una serie di appuntamenti che ormai da 19 anni animano le festività in tutta la valle. Tuttavia la necessità di non generare assembramenti nel corso dei vari appuntamenti ha dolorosamente convinto l’Associazione ViviStolvizza a sospendere la discesa della grande Stella dalla montagna e la successiva rappresentazione del Presepe vivente previste per il 24 e 26 dicembre e per il 6 gennaio.

L’Associazione ha, inoltre, rinviato alla prossima primavera la cerimonia di assegnazione del premio Stella d’argento della Val Resia 2020, già in programma per sabato, 19 dicembre, e anche il concerto di Natale, che nel pomeriggio di domenica, 20 dicembre, avrebbe portato in Val Resia un concerto di musica classica del Complesso d’archi del Friuli e del Veneto, diretto dal maestro Guido Freschi. Restano confermati gli altri momenti dedicati al Santo Natale, come il Presepe a grandezza d’uomo allestito sulla collinetta che sovrasta il paese sotto la grande Stella accesa, i tanti Presepi costruiti per le vie e le grandi stelle luminose in ogni casa. Tutte queste iniziative faranno comunque respirare alla comunità il caldo clima natalizio presente in ogni angolo del paese. (Sandro Quaglia)

https://www.dom.it/v-reziji-toplina-bozica-vztraja_a-resia-il-calore-del-natale-resta/

20 dic 2020

Dopo 800 anni, torna la "Stella di Betlemme"


 


Articolo da Grande Napoli

Un Natale diverso, questo del 2020, anche per un evento astronomico totalmente degno di nota.

La “Stella di Betlemme“, infatti, apparirà ai nostri occhi questo Natale.

Un evento super raro che non si verificava da 800 anni, e che avrà luogo nel corso del mese di Dicembre.

Potremo vederla durante l’intero mese corrente, ma in special modo in occasione del solstizio d’inverno che cade il 21. Momento in cui si verificherà l’allineamento tra Saturno e Giove, i due più grandi pianeti del sistema solare che si stanno da tempo avvicinando l’uno all’altro.

E proprio questo avvicinamento apparente tra i due pianeti determinerà il fenomeno.

Una macchia di notevole luminosità nel cielo che in virtù della sua somiglianza ad una cometa viene definita dagli astronomi “Stella di Betlemme”.

Continua la lettura su Grande Napoli

Fonte: Grande Napoli

Autore: 


Licenza: Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 3.0 Italia.


Articolo tratto interamente da GrandeNapoli.it

articolo pubblicato da https://websulblog.blogspot.com/2020/12/dopo-800-anni-torna-la-stella-di.html

Grazie Vincenzo!


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