Il 25 ottobre 2020 dunque dovremo portare le lancette indietro di un’ora, dalle 3 alle 2 del mattino. Torna l’ora solare.
Sorgente: Ora solare: il 25 ottobre lancette indietro di un’ora. Sarà davvero l’ultimo cambio? – greenMe
Il 25 ottobre 2020 dunque dovremo portare le lancette indietro di un’ora, dalle 3 alle 2 del mattino. Torna l’ora solare.
Sorgente: Ora solare: il 25 ottobre lancette indietro di un’ora. Sarà davvero l’ultimo cambio? – greenMe
Processione della Vošnica a Villanova delle grotte qualche anno fa |
Il Ferragosto è una festività di origine antica, modernamente celebrata il 15 agosto in Italia, nella Repubblica di San Marino e nel Canton Ticino.
Il giorno di Ferragosto è tradizionalmente dedicato alle gite fuori porta con lauti pranzi al sacco e, data la calura stagionale, a rinfrescanti bagni in acque marine, fluviali o lacustri. Molto diffuso anche l'esodo verso le località montane o collinari, in cerca di refrigerio.
Il termine Ferragosto deriva dalla locuzione latina Feriae Augusti (riposo di Augusto) indicante una festività istituita dall'imperatore Augusto nel 18 a.C. che si aggiungeva alle già esistenti festività cadenti nello stesso mese, come i Vinalia rustica, i Nemoralia o i Consualia. Era un periodo di riposo e di festeggiamenti che traeva origine dalla tradizione dei Consualia, feste che celebravano la fine dei lavori agricoli, dedicate a Conso che, nella religione romana, era il dio della terra e della fertilità. L'antico Ferragosto, oltre agli evidenti fini di auto-promozione politica, aveva lo scopo di collegare le principali festività agostane per fornire un adeguato periodo di riposo, anche detto Augustali, necessario dopo le grandi fatiche profuse durante le settimane precedenti.
Nel corso dei festeggiamenti, in tutto l'impero si organizzavano corse di cavalli e gli animali da tiro, buoi, asini e muli, venivano dispensati dal lavoro e agghindati con fiori. Tali antiche tradizioni rivivono oggi, pressoché immutate nella forma e nella partecipazione, durante il "Palio dell'Assunta" che si svolge a Siena il 16 agosto. La stessa denominazione "Palio" deriva dal pallium, il drappo di stoffa pregiata che era il consueto premio per i vincitori delle corse di cavalli nell'Antica Roma.
Le corse agostane con gli asini sono state riproposte negli ultimi decenni in località rurali meno note, con sempre maggior concorso di pubblico in parallelo alla riscoperta della specie in impieghi alternativi a quello agricolo (onagro terapia, produzione di latte per infanti, ecc.). Noto il Palio degli Asini che dal 1981 si disputa ogni prima domenica d'agosto nella frazione Novagli di Montichiari, e vede contrapposte quattro contrade.
In occasione del Ferragosto, i lavoratori porgevano auguri ai padroni, ottenendo in cambio una mancia; l'usanza si radicò fortemente, tanto che in età rinascimentale fu resa obbligatoria nello Stato Pontificio.
La festa originariamente cadeva il 1º agosto. Lo spostamento si deve alla Chiesa cattolica, che volle far coincidere la ricorrenza laica con la festa religiosa dell'Assunzione di Maria.
La tradizione popolare della gita turistica di Ferragosto nasce durante il ventennio fascista. A partire dalla seconda metà degli anni venti, nel periodo ferragostano il regime organizzava, attraverso le associazioni dopolavoristiche delle varie corporazioni, centinaia di gite popolari, e in particolare dal ferragosto 1931 al settembre 1939 ciò fu favorito dall'istituzione dei Treni popolari speciali, inizialmente solo di 3ª classe, con prezzi fortemente scontati.
L'iniziativa offriva la possibilità anche alle classi sociali meno abbienti di visitare le città italiane o di raggiungere le località marine o montane. L'offerta era limitata ai giorni 13, 14 e 15 agosto e comprendeva le due formule della "Gita di un sol giorno", nel raggio fino a circa 100 km, e della "Gita dei tre giorni" con raggio fino a circa 200 km.Essi furono popolarmente ribattezzati "Treni di ferragosto", benché, secondo fonti autorevoli, un regime tariffario popolare fosse applicato per tutta la stagione estiva.
Durante queste gite popolari, la maggior parte delle famiglie italiane ebbe per la prima volta la possibilità di vedere il mare, la montagna e le città d'arte; nondimeno, dato che le gite non prevedevano il vitto, nacque anche la collegata tradizione del pranzo al sacco.
da wikipedia
IN FRIULI
Quest'anno a causa del virus le manifestazioni ferragostane saranno molto ridotte.A Lignano non si faranno i fuochi d'artificio.Le Frecce Tricolori non si esibiranno né a Lignano – dove si esibivano ininterrottamente dal 1990 – e nemmeno a Grado – dov'erano di casa da una decina d'anni .
In Alta Val Torre/Terska dolina ci sarà la Marcia "Camminiamo insieme" il 15 agosto a Villanova delle grotte/Zavarh Lusevera (UD)
A Villanova delle grotte-Zavarh la consueta messa cantata dell'Assunta-Vošnica .Gli altri anni c'era la processione,quest'anno non lo so se si farà,nelle valli del Natisone-Nediške doline la Rožinca con i caratteristici mazzetti di fiori.
La Šmarna miša è tradizionalmente la messa più importante della tradizione resiana che viene svolta il 15 di agosto nella chiesa di Santa Maria Assunta.Anche se questo è il giorno più importante tutti i residenti delle varie frazioni si riuniscono per dare vita a 4 giorni di festeggiamenti con lo scopo di far scoprire le più vecchie tradizioni della valle, inoltre durante tutta la manifestazione intervengono gruppi di vari paesi e varie culture.
Delusi i sindaci del territorio interessato, dato che i 2,4 milioni di euro accumulatisi dal 2017 a quest’anno avrebbero rappresentato una boccata di ossigeno in questo periodo di crisi e invece resteranno nelle casse regionali, nelle quali sono stati regolarmente trasferiti dallo Stato per altri lunghi mesi.
Che quei soldi non arrivino al territorio, al quale sono destinati in via esclusiva dall’art. 21 della legge 38/2001, è una «vergogna» per il sindaco di Savogna, Germano Cendou. «L’importo è consistente – prosegue – e c’è anche lo schema per lo stanziamento. Non riesco proprio a capire perché quei fondi non vengano assegnati. Ci viene detto che il problema è dovuto al passaggio dalle Uti alle Comunità di montagna, ma è possibile che non si riesca a trovare una soluzione?».
Del resto non si capisce perché quel mezzo milione di euro non venga trasferito annualmente ai suoi destinatari, come il resto dei fondi per la minoranza slovena. «I fondi sono fermi dal 2017, quando le Uti erano saldamente in sella e c’era un governo regionale di diverso colore politico. Non è, dunque, una questione di centrodestra o di centrosinistra», sottolinea Cendou.
Gli fa eco il sindaco di San Leonardo, Antonio Comugnaro, che sulla questione si è confrontato con i colleghi di Pulfero, Camillo Melissa, e di San Pietro al Natisone, Mariano Zufferli. «Non sappiamo quali problemi tecnici ci siano a monte della mancata erogazione. Ci teniamo a sottolineare che quelle risorse finanziarie sono stabilite dalla legge per il nostro territorio e in questo momento, come non mai, ne abbiamo bisogno», dichiara.
L’assessore regionale alle Autonomie locali con delega alle identità linguistiche, Pierpaolo Roberti, nella riunione della Commissione regionale consultiva per la minoranza slovena, che lo scorso 20 maggio aveva dato il via libera al riparto, aveva evidenziato che sicuramente alla Regione non fa piacere vedere i soldi fermi, «anche perché stiamo parlando di aree particolarmente depresse. E pensare di avere soldi a disposizione fermi nel cassetto, non fa piacere a nessuno. Sicuramente di queste risorse su quel territorio c’è bisogno immediatamente. Anche dal punto di vista comunicativo, cioè del messaggio che si vuol dare alla popolazione sul fatto che vengono messe in campo delle risorse importanti», aveva affermato.
Ora trapela che il riparto dei fondi potrebbe avvenire con l’ulteriore assestamento del bilancio regionale prefigurato in autunno. Nel qual caso i soldi sarebbero a disposizione del territorio non prima della primavera 2021. «Intanto – leggiamo dall’editoriale dello scorso numero del Dom – i giovani, che grazie ai fondi dell’articolo 21 della legge di tutela potrebbero avere un’occupazione almeno temporanea, restano sulla strada, mentre i progetti per lo sviluppo del turismo culturale, dell’agricoltura e della collaborazione transfrontaliera invecchiano e si impolverano sulle scrivanie dei funzionari regionali». (R. D.)
LA PROPOSTA DI RIPARTO
Nella proposta di distribuzione dei fondi relativa al quadriennio 2017-2020, approvata dalla Commissione consultiva lo scorso 20 maggio, sono contemplati cinque interventi.
1. Istituto bilingue. Il primo intervento prevede uno stanziamento di 50.000 euro per un’iniziativa progettuale promossa dal Comune di San Pietro al Natisone, con il sostegno di tutte le amministrazioni comunali del territorio, che riguarda la realizzazione di un sistema di ombreggiamento della sede dell’Istituto comprensivo bilingue al fine di migliorare le condizioni ambientali degli spazi e di migliorare l’efficienza energetica.
2. Sviluppo turistico. Il secondo intervento è destinato alla prosecuzione del progetto per lo sviluppo turistico del territorio tra Tarvisio e Prepotto. All’Uti del Natisone, in convenzione con le Uti del Torre e del Canal del Ferro-Val Canale e con partner l’Istituto per la cultura slovena, saranno destinati 500 mila euro. Gli obiettivi del nuovo progetto sono di riproporre l’esperienza positiva del bus transfrontaliero Benečija gor in dol; promuovere passeggiate ed escursioni su sentieri storici e percorsi tematici al fine di favorire la visita delle chiese votive e dell’architettura rurale dei paesi in quota (i sentieri dovranno essere dotati di cartellonistica bi/plurilingue); dedicare particolare impegno a diffondere la conoscenza del museo SMO, dei siti collegati, delle proprie attività, delle nuove acquisizioni e in genere del territorio interessato tramite un’adeguata campagna promozionale, al fine di richiamare un crescente numero di visitatori.
3. Aziende agricole. Il terzo intervento, da 800 mila euro, andrà a sostegno prioritario delle aziende agricole e forestali professionali ed eventualmente artigianali. Titolare dell’iniziativa saranno le Uti del Natisone, del Torre e del Canal del Ferro-Valcanale e avranno come beneficiari le imprese operanti sul territorio. Si prevede un bando aperto a tutte le imprese con previsioni di graduali punteggi per sostenere prioritariamente le aziende mediante un abbattimento parziale delle spese di gestione delle aziende stesse.
4. Produzioni autoctone. Con il quarto intervento saranno destinati 200 mila euro al progetto per la valorizzazione e l’incremento delle produzioni agricole autoctone e per la loro valorizzazione con particolare attenzione al sistema produttivo ad indirizzo biologico. Titolari dell’iniziativa saranno, anche in questo caso le Uti, che avranno per partner la Kmečka zveza, l’Ersa e l’Università di Udine.
5. Interventi comunali. Il quinto intervento, ancora con titolari le tre Uti, darà ai Comuni 800 mila euro per opere pubbliche e progetti funzionali al miglioramento delle condizioni operative delle aziende produttive locali, nonché per sostenere le attività produttive colpite dalla crisi generata dall’emergenza Covid-19. A titolo indicativo, saranno interventi su viabilità produttiva, elettrificazioni, acquedotti, ripristino e ristrutturazione di fabbricati da destinarsi ad attività produttive, acquisto macchinari per curare il territorio, progetti di mantenimento delle superfici produttive, etc.
Po vsej verjetnosti tudi letos Benečija, Rezija in Kanalska dolina ne bodo deležne finančne pomoči, ki jo državni zaščitni zakon namenja razvoju občin videnske pokrajine, v katerih je zgodovinsko prisotna slovenska manjšina. Vsoto pol milijona evrov država redno nakazuje deželi Furlaniji-Julijski krajini, pa denar po več let čepi v deželni blagajni. Zadnjič so sredstva razdelili leta 2016. Za tem se je nakopičilo 2,4 milijona evrov. Medtem pa mladi, ki bi preko sredstev iz 21. člena zaščitnega zakona dobili vsaj začasno zaposlitev, ostajajo na cesti, projekti za razvoj kulturnega turizma, kmetijstva in čezmejnega sodelovanja pa se starajo in prašijo na pisalnih mizah deželnih funkcionarjev.
https://www.dom.it/tisti-denar-je-nas_quelle-risorse-sono-nostre/