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6 giu 2020

Beneški fantje:Pojdem v Benečijo



Ansambel Beneški Fantje:Vado in Benečija

PIOVE poesia di Pierluigi Cappello


PIOVE

Piove, e se piovesse per sempre
sarebbe questa tua carezza lunga
che si ferma sul petto, le tempie;
eccoci, luccicante sorella,
nel cerchio del tempo buono, nell’ora indovinata
stiamo noi, due sguardi versati in un corpo,
uno stare senza dimora
che ci fa intangibili, sottili come un sentiero di matita
da me a te né dopo né dove, amore, nello scorrere
quando mi dici guardami bene, guarda:
l’albero è capovolto, la radice è nell’aria.
Pierluigi Cappello
da “Mandate a dire all’imperatore”, Crocetti Editore, 2010

Pierluigi Cappello (Gemona del Friuli8 agosto 1967 – Cassacco1º ottobre 2017) è stato un poeta italiano.Ha scritto numerose opere in lingua friulana, rientrando nell'omonima letteratura.È nato a Gemona del Friuli nel 1967, ma è originario di Chiusaforte, dove ha trascorso l'infanzia. Dopo aver compiuto gli studi superiori a Udine, ha frequentato la facoltà di Lettere presso l'Università di Trieste. Nel 1999 assieme a Ivan Crico, ha ideato e diretto per diverso tempo La barca di Babele, una collana di poesie edita dal Circolo Culturale di Meduno, che accoglie autori noti dell'area friulana, veneta e triestina. È poi vissuto a Cassacco dove scriveva e dove era impegnato in un'intensa attività artistica e di diffusione della cultura anche nelle scuole e all'università. Varie e significative sono le iniziative culturali sviluppate in Friuli che fanno capo a questo poeta, legate alla poesia, alla saggistica, al teatro. Numerosi i premi nazionali vinti con i suoi libri di versi e citati di seguito. Per Il me Donzel ha ricevuto i premi Città di San Vito 1999 e Lanciano-Mario Sansone 1999, quest'ultimo ex aequo con Bianca Dorato. Con Dittico, che comprende poesie inedite in friulano e in italiano, ha vinto il Premio Montale 2004.
Nel 2006 ha pubblicato quasi tutte le raccolte delle sue poesie in Assetto di volo, a cura di Anna De Simone, con introduzione di Giovanni Tesio, Crocetti Editore, Milano. Per questo libro ha vinto il Premio Nazionale Letterario Pisa;[2] il Premio Bagutta 2007 sezione Opera Prima, il Superpremio San Pellegrino 2007, il Premio Speciale della Giuria "Lagoverde 2010".
Un nuovo libro di poesie, Mandate a dire all'imperatore, con postfazione di Eraldo Affinati, è stato pubblicato da Crocetti Editore, Milano 2010.
Sue poesie sono apparse sulle seguenti riviste e antologie: «Caffè Michelangiolo», «clanDestino», «Diverse Lingue», «La Battana»,«Poesia», «Tratti»; «Il pensiero dominante», a cura di F. Loi e D. Rondoni, Garzanti, Milano 2000; «Fiorita periferia. Itinerari nella nuova poesia in friulano», a cura di G. Vit e G. Zoppelli, Campanotto Editore, Udine 2002; «Tanche giaiutis (Come averle). La poesia friulana da Pasolini ai nostri giorni», a cura e con un saggio introduttivo di A. Giacomini, Associazione Colonos, Lestizza (Ud) 2003; «La stella polare. Poeti italiani dei tempi “ultimi”», a cura di Davide Brullo, Città Nuova Editrice, Roma 2008. “Mandate a dire all'imperatore”, in “Poesia”, Anno XXII, marzo 2009, N. 236, pp. 17–22. Ha pubblicato, riunite in volume, anche prose liriche comparse precedentemente su riviste, libri, monografie di poeti, con il titolo «Il dio del mare», Lineadaria Editore, Biella 2008. Sulla sua poesia hanno scritto, tra gli altri, Giovanni Tesio, che è l'autore di gran parte delle introduzioni ai suoi libri, Anna De Simone, Amedeo Giacomini, Alessandro Fo, Franco Loi, Mario Turello e Gian Mario Villalta.

5 giu 2020

AVVISO corso gratuito di lingua slovena


video che ho trovato su youtube

Per chi è interessato nelle pagine trovate un corso gratuito di lingua slovena.OLga

GIORNATA MONDIALE DELL'AMBIENTE

🌲️🦋🌍🍃
Oggi cerchiamo di vedere il lato positivo delle cose!
Oggi non vogliamo puntare solo l'attenzione sui disastri ambientali ma piuttosto vogliamo considerare come l'essere umano sia anche in grado di fare cose meravigliose e importanti.

Come l'istituzione dei parchi naturali.
Nel nostro articolo per la #rubricabiodiversità di oggi partiamo da una riflessione di Giampiero Sammuri sulla storia della biodiversità italiana dopo l'istituzione dei primi parchi naturali in Svezia, per arrivare a realizzare un breve focus, fatto di numeri e di grafiche, sulla biodiversità faunistica del Friuli.

Buona lettura!
🌐👉https://www.studioforest.it/focus-biodiversita-fApprofondimento sulla biodiversità faunistica in Friuli Venezia Giulia 
in occasione della Giornata Mondiale dell'Ambiente 2020.

Un breve viaggio nella biodiversità faunistica del Friuli Venezia Giulia, raccontato per numeri e immagini, in occasione della Giornata Mondiale dell'Ambiente 2020.
Il focus parte da un'attenta analisi di come i Parchi Naturali abbiano contribuito a salvaguardare la biodiversità faunistica in tutta Italia negli ultimi 100 anni.


L’articolo che ha ispirato questa breve digressione è stato pubblicato il 24 maggio, in occasione della Giornata Europea dei Parchi.
Il mio focus invece esce oggi, il 5 giugno, all’interno della #rubricabiodiversità e in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente 2020.

"E' il momento per la Natura".

Questo il motto con cui oggi l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) inaugurerà la tavola rotonda per discutere del “drammatico declino della biodiversità del pianeta” (link di approfondimento qui).
Il tema è sicuramente scottante.
Ultimamente stiamo assistendo a disastri ambientali senza precedenti, e tutto questo non può che ledere la nostra fiducia in noi stessi in quanto specie animale Homo sapiens e, al contempo, peggiorare la salute del nostro pianeta.
Ma a discapito di questo, la visione appassionata di Giampiero Sammuri, Presidente di Federparchi e del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, autore dell’articolo del 24 maggio che qui vi proponiamo, getta una luce positiva sul lavoro che una consistente fetta di “esseri umani” si impegna a fare ogni giorno per la salvaguardia della nostra amata Gaia.

Il ruolo dei Parchi Naturali negli ultimi 111 anni

L’articolo racconta dell'evoluzione del mondo della fauna selvatica italiana negli ultimi 111 anni, da quando cioè vennero istituiti i primi Parchi Europei in Svezia.
L'istituzione dei primi Parchi in Italia, avvenuta poco dopo, è stato un pilastro fondamentale per la conservazione della natura autoctona.
Il punto di non ritorno, infatti, stava per essere sfiorato: da quando, alla fine dell'800, animali selvatici di ogni genere, connessi da equilibri ecologici saldi, abitavano tutti gli ambienti naturali comprese le nostre splendide montagne, al momento in cui tutte le specie di grandi carnivori, di uccelli predatori e di spazzini del cielo, ma anche di ungulati alpini, di mustelidi e.. (forse è meglio che mi fermo perché l'elenco è tristemente lungo...) si sono ritrovati quasi sull'orlo dell'estinzione, con pochissimi esemplari a difendere la sopravvivenza della specie, il passo è stato veramente breve.
Le parole di Sammuri raccontano questi fatti con precisione.

Il punto sul Friuli Venezia Giulia

Il focus che propongo in queste righe è un’analisi breve e concisa degli elementi caratterizzanti la naturalità della nostra regione Friuli Venezia Giulia. La sua varietà di ambienti, come ben sappiamo, ne fa "un piccolo compendio dell'Universo" e ogni habitat costituisce il luogo ideale in cui vivono interconnesse tra loro numerose specie animali, i cui numeri possono veramente far invidia all'intera biodiversità faunistica italiana!
Si va per numeri, si va per grafiche, per rendere il tutto facilmente comprensibile!

Associazione don Mario Cernet-Združenje Don Mario Cernet

Ta teden vam na Združenju Don Mario Cernet povemo o postavitvi maje v Žabnicah! A veste, kaj je maja?
Tudi ta opis je v domačem ziljskem slovenskem narečju, knjižnem jeziku in italijanščini izšel v okviru naše publikacije »Jezək - karanina naše kulture/Jezik - korenina naše kulture/La lingua - la radice della nostra cultura« (2018).
🤓👨‍👩‍👧‍👦👵🧓👀😊

Questa settimana l'Associazione/Združenje Don Mario Cernet vi parla dell'innalzamento della maja a Camporosso! Sapete cos'è la maja?
Anche questa descrizione è stata pubblicata nel locale dialetto sloveno zegliano, in sloveno letterario e in italiano sul nostro libretto «Jezək - karanina naše kulture/Jezik - korenina naše kulture/La lingua - la radice della nostra cultura» (2018).


🤓👨‍👩‍👧‍👦👵



🧓👀😊










Contea di Tribil Superiore: Alberone, Cosizza, Erbezzo. Torna la paura.

Contea di Tribil Superiore: Alberone, Cosizza, Erbezzo. Torna la paura.: Stamattina ci siamo risvegliati, dopo una notte di pioggia intensa, con i fiumi già sulla soglia di allarme, strade allagate e per ora nessu...

Maltempo in Benečija

Huda poplava je prizadela že zgodaj zjutraj Nediške doline / Le forti piogge di questa mattina hanno creato non poche difficoltà nelle Valli del Natisone, la strada da e per Scrutto è stata chiusa sotto Azzida, visto che già dalle prime ore del giorno l’Alberone aveva superato gli argini a Clenia e allagando la zona di casali Galanda. Piccole frane tra i territori di Stregna e S. Leonardo. L’ultima inondazione simile nelle nostre vallate risaliva al settembre 1990. Foto: Novi Matajur e Antonello Venturini
dal Novi Matajur






4 giu 2020

È il momento del turismo verde - Pravi čas za zeleni turizem

L’estate è ormai alle porte e in molti si chiedono che ne sarà della stagione turistica in Benecia, Resia e Valcanale. Secondo gli esperti di turismo, borghi alpini autentici, seconde case, attività sportive in solitaria, esperienze a contatto con la natura saranno quest’anno le tendenze, in quanto bisognerà passare anche le vacanze con le mascherine ed evitando assembramenti, condizione che pone come meta ideale la montagna. E non quella delle località turisticamente rinomate, bensì quella vera, quella più tranquilla e autentica, come la nostra. Lo testimoniano le notevoli presenze di escursionisti registrate nelle scorse settimane sul Matajur, sul Colovrat, sullo Joanaz, in Val Resia e in Valcanale.
«La prossima estate le regole relative al distanziamento sociale porteranno gli ospiti a preferire luoghi all’aperto, ma senza affollamento – riporta il documento previsionale dell’Osservatorio italiano di turismo montano –. Si tratterà soprattutto di un turismo di prossimità, infraregionale».
Abbiamo chiesto, allora, ad alcuni operatori del territorio cosa si aspettano per i prossimi mesi.
«Quest’anno sarà probabilmente un anno in cui pensare più che altro alla promozione, perché immagino che non tutte le persone, soprattutto gli stranieri, se la sentiranno di venire in vacanza – dice Andrea Trusgnach dell’Albergo diffuso delle Valli del Natisone –. Abbiamo avuto diverse cancellazioni da parte dei camminatori per i mesi di maggio e di giugno, legate soprattutto al discorso delle frontiere chiuse».
Ma, dopo un periodo di stop, già dalla settimana precedente al 18 maggio le strutture dell’Albergo diffuso hanno ripreso a ricevere chiamate da parte di turisti, soprattutto italiani e per lo più interessati a richiedere informazioni.
«Le prenotazioni che già avevamo per il periodo luglio-agosto non sono state cancellate. Con i camminatori di maggio e giugno, però, si è perso tanto quest’anno», sottolinea Trusgnach, che aggiunge come siano saltate le prenotazioni anche da parte dei gruppi: «Avremmo dovuto avere tanti gruppi quest’anno. Al momento, non credo nemmeno che li potremo ricevere. Stiamo preparando un protocollo di sicurezza per capire come limitare i contatti. Limiteremo molto probabilmente la capienza».
Per quanto riguarda il futuro, Trusgnach è ottimista: «La gente probabilmente cercherà posti come i nostri, invece di andare in luoghi più gettonati e affollati. Prediligerà le camminate all’aperto». I turisti prenotano anche per periodi più lunghi, fino ad anche un mese: «Chi vive in città cerca anche un po’ di isolamento».
L’iniziativa gastronomica Invito a pranzo di primavera sarebbe dovuta partire il 3 aprile e andare avanti fino al 7 giugno, ma quest’anno è saltata.
Tiziana Strazzolini, presidente dell’associazione Invito a pranzo, fa sapere che «qualcuno proporrà comunque il menù degustazione per un breve periodo». Pur essendo prematuro pensare all’Invito a pranzo dell’autunno, quasi sicuramente si rinuncerà a stampare gli opuscoli, optando piuttosto solamente per una pubblicazione on-line. «In autunno probabilmente ci sarà anche la voglia di uscire e di assaggiare i piatti. Le Valli del Natisone sono state abbastanza fortunate e risparmiate dal virus. Adesso c’è parecchia gente che viene e che gira. Per ora ci sono ancora pochi locali aperti», sottolinea la presidente, aggiungendo che «probabilmente dovremo dimenticarci i grandi gruppi. Stiamo insistendo sul fatto di rivolgersi maggiormente ai nostri produttori».
I locali che hanno già riaperto sono Alla cascataIl monte del RePestrofaVartaciaRifugio Pelizzo, da Na.Ti (nella fine settimana continuerà con l’asporto), La taverna fiorita (giovedì 28 maggio), trattoria da Walter e al Colovrat (venerdì 29 maggio) e Colli di SpessaLa casa delle rondini e Gastaldia d’Antro riapriranno il 6 giugno, mentre Il giro di boa a fine giugno. Delizia e curiosità di Castelmonte sarebbe dovuta essere la novità di quest’anno, al momento sta ultimando dei lavori e prossimamente aprirà. È comunque consigliabile chiamare il locale prima per prenotare.
Antonio De Toni della Pro loco Nediške doline spiega come il lavoro di promozione sia continuato, in particolare attraverso dei video realizzati da alcuni ristoratori, «in modo da tenere sempre alta e viva l’attenzione nei confronti delle Valli. Il prezzo più alto lo stanno pagando i ristoratori e quindi a loro va l’aiuto maggiore. Li abbiamo invitati tutti a fare un video e chi era disponibile ha accettato».
Lo stesso De Toni conferma che i vari video hanno avuto successo, ottenendo molte visualizzazioni, e molti riscontri con mail da parte di chi aveva sperimentato le varie ricette. «Adesso abbiamo proposto un trekking di quattro giorni alle chiesette votive, si può partecipare anche nelle singole giornate».
I partecipanti all’inizio saranno ovviamente per lo più del Friuli-Venezia Giulia. «Stiamo applicando i Dpcm, stiamo rispettando le indicazioni che stanno dando le associazioni delle guide. Abbiamo fissato la data entro la quale è necessario prenotarsi per organizzarsi al meglio, abbiamo inserito il numero chiuso, forniamo per chi non li ha i dispositivi di protezione individuale. Diamo poi tutte le indicazioni per quanto riguarda le misure di sicurezza. Il pranzo è al sacco, così ognuno si porta il proprio. Nelle chiesette si entrerà in mini gruppi, perché in chiesa si può entrare, ma si farà per lo più all’aperto», fa sapere De Toni, dicendo di aver già prenotazioni per visite guidate in agosto. «Con il via da parte della direzione dell’Isk siamo pronti anche a riaprire l’Ufficio turistico. I ragazzi del servizio civile sono pronti per iniziare avendo svolto on-line l’attività di formazione».
«Stiamo lavorando sulla promozione del territorio – dice l’assessore al turismo di Malborghetto-Valbruna, Alberto Busettini –, anche realizzando dei video dedicati alle varie frazioni del nostro comune e alle sue bellezze naturali. Stiamo realizzando anche una brochure di circa cento pagine in cui abbiamo incluso tutte le nostre strutture ricettive, ma proponiamo in generale la Valcanale con tutta la sua offerta turistica: sentieri e tutte le attività che si possono svolgere qui. Questo con uno sguardo – nonostante i confini chiusi – anche all’Austria e alla Slovenia».
Il territorio viene proposto come opportunità per poi visitare altri posti in altri Paesi, come Bled, Ljubljana, Villach, essendo tutto «a portata di mano». «Avremo iniziative già da questa estate: passeggiate guidate che verranno regalate agli ospiti», aggiunge Busettini. A chi sceglierà come destinazione la Valcanale, verrà offerta la possibilità di una serie di attività come pilates, passeggiate nel bosco per bambini, prenotando gratuitamente attraverso le strutture di ricezione. (Veronica Galli)
Strokovnjaki za turizem v času pandemije koronavirusa Covid-19 napovedujejo veliko zanimanje za aktivne počitnice v manj naseljenimi in z nedotaknjenim okoljem zaznamovanimi kraji, kjer je možno veliko časa preživeti na odprtem in brez težav spoštovati pravila o socialnem distanciranju. Te značilnosti nedvomno predstavljajo plus za Benečijo, Rezijo in Kanalsko dolino.
Vprašanje pa je, če bodo domači operaterji znali izkoristiti prednosti, ki jih v danem trenutku nudi gorata lega, redka naseljenost in bogato zelena krajina dolin.

Zdravljica -


Lo stambecco

Tutto ciò che è oro non brilla,
non tutti quelli che vagano sono persi;
Il vecchio che è forte non appassisce, le
radici profonde non sono raggiunte dal gelo.

Dalle ceneri si accenderà un fuoco,
una luce dalle ombre sorgerà;
Rinnovata sarà la lama spezzata, di
nuovo il senza corona sarà re.


- JRR Tolkien, La compagnia dell'anello


Lo stambecco delle Alpi (Capra ibex L. 1758) è un mammifero dell'ordine degli Artiodattili, della famiglia dei Bovidi e della sottofamiglia dei Caprini, diffuso lungo l'Arco alpino.Lo stambecco è attualmente diffuso in tutto l'arco alpino, dalle Alpi Marittime a ovest sino alle Alpi di Carinzia e di Slovenia a est, ad altitudini comprese tra 500 e 3.000 m[. Sebbene il suo areale si sia notevolmente ampliato nel corso del XX secolo, la sua distribuzione è tuttora abbastanza frammentaria.

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