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28 giu 2022

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 Ora dopo tanti cambiamenti sono soddisfatta del mio blog.Avete consigli da darmi?Grazie

BUONA SERATA.

Ramonika, Valli del Natisone in mostra

 

Dal 30 giugno al 28 agosto gli scatti di Valentina Iaccarino e Pietro Peressutti alla Beneška Galerija di San Pietro al Natisone



Dal 30 giugno al 28 agosto, la Beneška Galerija del museo Smo Slovensko Multimedialno Okno – Finestra multimediale slovena ospita il progetto dei fotografi Valentina Iaccarino e Pietro Peressutti dal titolo Ramonika, a cura di Giulia Iacolutti.

Lo spazio espositivo ha invitato gli artisti a dare voce a questo progetto fotografico in linea con la valorizzazione e promozione di progetti artistici che diano spazio al territorio. Un incentivo per riunire e avvicinare consapevolmente la comunità ai racconti del posto, in una prospettiva e percezione nuova.

Il percorso espositivo è composto da 20 opere fotografiche originali che raccontano le Valli del Natisone, terra di frontiera tra Italia e Slovenia. Ramonika, che definisce il termine fisarmonica in dialetto beneciano, funge da preludio al lavoro visivo di Iaccarino-Peressutti. Un progetto iniziato nel 2019, dopo circa dieci anni di assidua frequentazione del territorio. Inaugurazione aperta al pubblico giovedì 30 giugno dalle 18.

Con un ritmo cadenzato, come l’alternarsi dei movimenti di una fisarmonica e in relazione al tema di confine, dal titolo orbitano una serie di metafore che circoscrivono le fotografie realizzate.

Le immagini collimano con il vissuto degli autori. Ogni scatto è il risultato di un legame delicato e poetico, un’indagine svolta con attesa e spirito di scoperta, grazie alla sintonia con il loro modo di intendere queste realtà.

Una scelta espressiva a quattro mani, in cui gli autori realizzano con rinnovata gratitudine lo specchio di una comunità custodita all’interno di un suggestivo segmento di terra. Nella fotografia di Iaccarino-Peressutti, in cui la fisarmonica è un continuo affiorare, prevale un senso di intima appartenenza e sintonia reciproca tra le persone. Elementi, questi, che giustificano ancora oggi la radicata esistenza della comunità delle Valli del Natisone.

È la vita che scorre, attorno ad un’atmosfera inalterata, un abbraccio visivo che restituisce al pubblico ritratti profondi, luoghi senza tempo, tradizioni ben salvaguardate, momenti di amicizia, in un autentico e singolo respiro del presente. La visione intima e il rimando nostalgico delle fotografie, descrivono l’esistenza vivissima di un oggi che vuole essere raccontato e condiviso.

Come degli archeologi del tempo, Iaccarino e Peressutti, propongono un lavoro fotografico dall’intento emotivo che, attraverso nuovi occhi, restituisce memoria e identità collettiva.

Farà parte dell’esposizione anche il menabò del lavoro editoriale – curato da Giulia Iacolutti e in attesa di pubblicazione – vincitore della sezione Letture Portfolio 2022 indetto da Fotografia Europea, festival culturale internazionale dedicato alla fotografia contemporanea promosso da Fondazione Palazzo Magnani e Comune di Reggio Emilia.

Durante tutto il corso della mostra, a sostegno economico del futuro libro fotografico, sarà possibile acquistare le opere esposte.

Valentina Iaccarino. Nata a Napoli, attualmente vive e lavora in Friuli Venezia Giulia. È graphic designer di formazione, con diploma di Maestro d’Arte conseguito nel 2001. Dopo dieci anni di esperienza lavorativa in ambito grafico, ha deciso di indirizzare il suo percorso creativo verso la fotografia, diventando professionista nel 2014. La sua ricerca visiva si concentra sulle persone, le realtà e i territori solitamente poco conosciuti agli occhi dei più. L’idea di trovare nell’ordinario storie e personaggi che abbiano qualcosa da raccontare, stimola la sua voglia di approfondire e documentarsi.

Nutre un grande interesse per la fotografia analogica, portando avanti studi e sperimentazioni, procedendo dallo scatto alla stampa in camera oscura. In ambito lavorativo è specializzata in fotografia pubblicitaria, ritrattistica e reportage, collaborando con art director e agenzie di comunicazione. Si occupa, inoltre, di formazione per istituti pubblici, privati e associazioni.

Pietro Peressutti. È fotografo freelance con base in Friuli Venezia Giulia. Di formazione classica, si è laureato in filosofia nel 2008 alla facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Trieste. Da sempre interessato alla figura umana, ha trovato nella fotografia analogica il mezzo espressivo che più si adatta alle sue caratteristiche, in quanto gli permette di avvicinarsi al soggetto con un approccio lento e poco invasivo, a cui segue, nel momento successivo alla ripresa, un’attenta elaborazione del materiale prodotto.

La sua sperimentazione è iniziata nel 2004, quando ha cominciato a costruirsi una camera oscura; inizialmente dedicata allo sviluppo e stampa del bianco e nero e poi, dopo diversi studi, estendendo la pratica a colore e diapositiva. Negli anni ha acquisito conoscenze per cimentarsi con i vari formati di ripresa (dai microfilm della Minox al grande formato dei banchi ottici) e le loro peculiarità. In ambito lavorativo è specializzato in fotografia di interni, still life in studio e reportage. Si occupa inoltre di formazione per privati e associazioni.

L’Isk Istituto per la cultura slovena ospita negli spazi espositivi dello Smo Slovensko multimedialno okno – Finestra multimediale slovena e della Beneška Galerija lavori artistici che raccontano e valorizzano il paesaggio culturale e naturalistico della fascia confinaria tra Italia e Slovenia, la storia che la anima e le persone che la abitano. Diversi sguardi e sensibilità si incontrano e compongono in questo spazio che ha le sue radici nella comunità slovena che storicamente è presente su questo territorio e nelle sue tradizioni, che qui si apre al dialogo, attraverso nuove forme di comunicazione e narrazione in grado di oltrepassare confini fisici e mentali.

INFORMAZIONI. Ramonika. Progetto fotografico di Valentina Iaccarino e Pietro Peressutti (30 giugno - 28 agosto), ISK Istituto per la cultura slovena - via Alpe Adria, 67 - 33049 San Pietro al Natisone. Orari: tutti i giorni 10 - 13 / 14.30 - 17.30. Sito web

Nella foto, Simone nel cortile della sua casa. Vive da solo, da quando entrambi i genitori sono deceduti. Courtesy © Valentina Iaccarino e Pietro Peressutti

https://www.ilfriuli.it/articolo/cultura/ramonika-valli-del-natisone-in-mostra/6/268231

 


La poesia del martedì

 

Le ragazze al crepuscolo


CESARE PAVESE

DONNE APPASSIONATE

Le ragazze al crepuscolo scendono in acqua,
quando il mare svanisce, disteso. Nel bosco
ogni foglia trasale, mentre emergono caute
sulla sabbia e si siedono a riva. La schiuma
fa i suoi giochi inquieti, lungo l’acqua remota.
Le ragazze han paura delle alghe sepolte
sotto le onde, che afferrano le gambe e le spalle:
quant’è nudo, del corpo. Rimontano rapide a riva
e si chiamano a nome, guardandosi intorno.
Anche le ombre sul fondo del mare, nel buio,
sono enormi e si vedono muovere incerte,
come attratte dai corpi che passano. Il bosco
è un rifugio tranquillo, nel sole calante,
più che il greto, ma piace alle scure ragazze
star sedute all’aperto, nel lenzuolo raccolto.
Stanno tutte accosciate, serrando il lenzuolo
alle gambe, e contemplano il mare disteso
come un prato al crepuscolo. Oserebbe qualcuna
ora stendersi nuda in un prato? Dal mare
balzerebbero le alghe, che sfiorano i piedi,
a ghermire e ravvolgere il corpo tremante.
Ci son occhi nel mare, che traspaiono a volte.
Quell’ignota straniera, che nuotava di notte
sola e nuda, nel buio quando muta la luna,
è scomparsa una notte e non torna mai più.
Era grande e doveva esser bianca abbagliante
perché gli occhi, dal fondo del mare, giungessero a lei.

(da Donne appassionate, Interlinea, 2022 – a cura di Giovanni Tesio)

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«Il tema delle donne in Pavese è più che mai vivo. La spesso convocata misoginia di Pavese non è altro che la maschera di una solitudine bisognosa di essere colmata, di una ricerca spasmodica di completezza, di una unità mancante, di una amorosa compensazione», scrive Giovanni Tesio presentando l’antologia di poesie di Cesare Pavese che ha curato per Interlinea,  Donne appassionate, poesie d'amore e morte. La poesia scelta per il titolo, tratta da Lavorare stanca, è questa: si tratta delle ragazze di Brancaleone, il paese calabrese dove Pavese si trova al confino. La donna è sempre simbolo di estraneità e alterità nel poeta torinese: ad esempio scriveva, all’amica Bianca Garufi: “Crudele lo sono ancora certamente, se crudeltà si può chiamare il normale contegno di chi rispetta le donne al punto di non volerne sapere di loro”.

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CAROL BENNETT, "TIME OUT"
fonte https://cantosirene.blogspot.com/2022/06/le-ragazze-al-crepuscolo.html

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26 giu 2022

Picnic

 Con questo caldo vi consiglio un picnic nei rati di Tribil inferiore



foto di Luca Postregna

https://it.wikipedia.org/wiki/Pagina_principale

Covid e Omicron 5, verso il ritorno delle Ffp2 al lavoro: cosa sappiamo della bozza del nuovo protocollo


 Sindacati, imprese e governo sui protocolli di sicurezza torneranno a vedersi la prossima settimana, ma i tecnici del Lavoro e soprattutto quelli della Salute stanno già mettendo a punto una bozza di documento che verrà poi sottoposta all’attenzione delle parti in tempi brevi

UDINE. Le mascherine nei luoghi di lavoro del settore privato resteranno ancora a coprire naso e bocca per chi è a stretto contatto con il pubblico e quando si è a stretto contatto con i colleghi. Che poi tanto stretto non sarà se si deciderà alla fine di portare da uno a due metri la distanza minima di sicurezza, vista la contagiosità delle versioni 4 e 5 di Omicron.

Messaggero Veneto


25 giu 2022

La Slovenia festeggia 31 anni di esistenza


Oggi la Slovenia festeggia i 31 anni di indipendenza che è stata proclamata il 25 giugno 1991. Dal 2004 è membro dell’Unione europea e nel 2007 è entrata a far parte dell’eurozona.


La patria è la nostra    cara madre! Siamo gli uni verso gli altri come figli e aiutiamo con tutte le nostre forze alla felicità della Patria e di ogni abitante. (Anton Martin Slomsek)

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