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IVAN TRINKO padre della Benecia

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7 ott 2021

PROBLEMI BLOGGER


Da ieri non riesco a modificare i gadget del blog,ho scritto al forum,mi hanno dato una soluzione,ma non ha funzionato.Qualcun'altro ha questo problema?Grazie!

: esegui una ricerca per il codice di errore bX-f7s1hn nel forum di assistenza di Blogger.


Per il momento pare risolto.,grazie!

SALUTI DALLA BENEČIJA



VILLANOVA DELLE GROTTE-ZAVARH





MATAJUR

 

C IVIDALE-ČEDAD

6 ott 2021

Piove


 E' da 3 giorni che piove,ora esageriamo!

Summit UE-Balcani occidentali in Slovenia: poche speranze di rilanciare l'allargamento


 A pochi giorni dal summit tra Unione europea e Balcani occidentali, previsto il 6 ottobre a Brdo pri Kranju sotto la presidenza di turno slovena, la prospettiva di integrazione della regione sembra sempre più flebile, nonostante le promesse. Francesco Martino (OBCT) per il GR di Radio Capodistria [2 ottobre 2021

“Il destino dei Balcani occidentali è nell'Unione europea”: è questo il mantra che ha accompagnato la politica di Bruxelles verso la regione almeno a partire dal summit di Salonicco del 2003, quando venne solennemente promessa la graduale integrazione di tutti i paesi dell'area.

Da allora, però, molte cose sono cambiate, e dopo un graduale approfondimento della “fatica da allargamento”, quella promessa non sembra più poggiare su basi troppo solide.

Anche il prossimo summit UE-Balcani occidentali previsto il prossimo 6 ottobre a Brdo pri Kranju sotto la presidenza di turno slovena, conferma profonde divisioni a livello comunitario e una vena di pessimismo per il futuro.

Secondo le indiscrezioni rese pubbliche dall'agenzia Reuters, una dichiarazione che intende ribadire il destino europeo della regione si è scontrata con la strenua resistenza di alcuni paesi dell'Europa centro-settentrionale, che vedono sempre meno di buon occhio nuovi allargamenti, dopo le esperienze problematiche di integrazione di paesi come Romania e Bulgaria.

A rafforzare dubbi e resistenze sono arrivate anche nuove tensioni nella regione, come il rinnovato scontro tra Serbia e Kosovo, sfociato nei giorni scorsi in un'escalation rientrata solo dopo la mediazione di Bruxelles e Washington, ma anche il veto posto negli ultimi mesi dalla Bulgaria all'apertura dei negoziati con la Macedonia del nord per complesse questioni storiche, linguistiche e culturali.

Se l'obiettivo del summit di Brdo pri Kranju è rilanciare davvero prospettive reali di integrazione per i Balcani, la strada sembra quindi tutta in salita: almeno nel breve periodo, è davvero difficile pronosticare passi avanti significativi.

Vai al sito di Radio Capodistria 

https://www.balcanicaucaso.org/Media/Multimedia/Summit-UE-Balcani-occidentali-in-Slovenia-poche-speranze-di-rilanciare-l-allargamento

5 ott 2021

proverbio


Buon vino fa buon sangue. 

VENDEMMIA



 

L’uva e la donna


RENZO LAURANO

VENDEMMIA

Un succulento grappolo mi porge
      - di sé? -
      Lia con un atto
  coltivato da mima. Chiaroscure
              seduttrici:
        l'uva e la donna.

(da Gli Angeli di Melozzo da Forlì, La Prora, 1939)

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La seduzione fa parte della storia del mondo, dalla mela di Eva in giù: è un rituale ancestrale, come diceva Gesualdo Bufalino, il vero gioco. In questa rete cade anche il poeta sanremese Renzo Laurano, abbindolato dalla bellezza di Lia e dalla dolcezza del giorno autunnale, complice un grappolo d’uva.

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DIPINTO DI TATIANA DORONINA

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LA FRASE DEL GIORNO
Chi è capace di sentire, sa che si può provare piacere ancor prima di sfiorare l’altra persona. Le parole, gli sguardi racchiudono il segreto della danza.
PAULO COELHO, Undici minuti




Renzo Laurano, pseudonimo di Luigi Asquasciati, (Sanremo, 2 febbraio 1905 – 16 maggio 1986), poeta italiano. Fondatore del Club Tenco e presidente della commissione di selezione delle canzoni per il Festival di Sanremo, organizzò numerosi premi letterari. La sua poesia ha giochi estetici ed eleganti toni parnassiani.

Festa degli insegnanti


 La festa degli insegnanti è una festività laica celebrata in molti Stati del mondo tesa ad incentivare l'apprezzamento nei confronti degli insegnanti e può includere manifestazioni in onore dei loro contributi in una particolare comunità. La data in cui si celebra questa giornata è variabile; la giornata mondiale degli insegnanti, che ricorre in tutto il mondo, si celebra il 5 ottobre di ogni anno a partire dal 1994.L'idea della festa degli insegnanti è nata nel XX secolo e nella maggior parte dei casi è un modo per lodare l'educazione di queste figure o i particolari meriti in una materia di istruzione.

A tal proposito, per esempio, l'Argentina commemora la festa l'11 settembre, giorno della morte di Domingo Faustino Sarmiento, politico particolarmente apprezzato per il suo lavoro nello sviluppo dell'istruzione pubblica.

In molti Paesi, tra cui Azerbaigian, Italia, Bulgaria, Camerun, Germania, Lituania, Paesi Bassi, Russia, Romania, Serbia e Regno Unito, la festa si celebra il 5 ottobre, in concomitanza con la giornata mondiale dell'insegnante. Undici nazioni, tutte appartenenti al mondo arabo (Marocco, Algeria, Tunisia, Libia, Egitto, Giordania, Arabia Saudita, Yemen, Bahrain, Emirati Arabi Uniti e Oman) festeggiano la ricorrenza il 28 febbraio. In India si celebra il 5 settembre, giorno di nascita di Sarvepalli Radhakrishnan. In Australia ricorre l'ultimo giovedì di ottobre; in Cina il 10 settembre; a Taiwan il 28 settembre, per commemorare la nascita di Confucio; in Colombia, Corea del Sud e Messico il 15 maggio; in Spagna il 29 gennaio; in Polonia il 14 ottobre; Repubblica Ceca e Slovacchia celebrano il 28 marzo (giorno della nascita di Jan Ámos Komenský); in Brasile il 15 ottobre; il 7 marzo in Albania, essendo la prima scuola nata il 7 marzo 1887.https://it.wikipedia.org/wiki/Festa_degli_insegnanti

4 ott 2021

Proverbio friulano

 Il proverbio friulano della settimana

di Vita nei Campi

“Passaç di picioces, ploe doman” ovvero quando c’è passaggio di beccacce all’indomani piove.




3 ott 2021

Naufragio di Lampedusa del 3 ottobre 2013


 La tragedia di Lampedusa è stata il naufragio di un'imbarcazione libica usata per il trasporto di migranti avvenuto il 3 ottobre 2013 a poche miglia dal porto di Lampedusa. Il naufragio ha provocato 368 morti accertati e circa 20 dispersi presunti, numeri che la pongono come una delle più gravi catastrofi marittime nel Mediterraneo dall'inizio del XXI secolo. I superstiti salvati sono 155, di cui 41 minori (uno solo accompagnato dalla famiglia).

La dinamica

L'Isola dei Conigli, al largo della quale è avvenuto il naufragio

L'imbarcazione era un peschereccio lungo circa 66 piedi (20 metri), salpato dal porto libico di Misurata il 1º ottobre 2013, con a bordo migranti di origine eritrea ed etiope.

La barca era giunta a circa mezzo miglio dalle coste lampedusane quando i motori si bloccarono, poco lontano dall'Isola dei Conigli, per attirare l'attenzione delle navi che passavano l'assistente del capitano ha agitato uno straccio infuocato producendo molto fumo. Esso ha spaventato parte dei passeggeri, i quali si sono spostati da un lato dell'imbarcazione stracolma che si è rovesciata . La barca ha girato su sé stessa tre volte prima di colare a picco.

Alle 7:00 circa locali alcune imbarcazioni civili e pescherecci locali hanno notato i naufraghi e dato l'allarme caricando la maggior parte dei superstiti a bordo; numerosi dubbi, in seguito a testimonianze, vi sono in merito ai tempi di arrivo dei soccorsi da parte della Guardia costiera che apparentemente ha impiegato quasi un'ora per raggiungere il luogo del naufragio

Numero delle vittime

A seguito delle prime operazioni di recupero, 194 cadaveri sono stati tratti estratti dalle acque e il numero delle vittime, a quel momento era stimato tra i 325 e 363 individui. Altri 108 corpi sono stati recuperati entro il 9 ottobre, quando è stato possibile accedere alla parte interna dello scafo dell'imbarcazione poggiata sul fondo a circa 47 metri sotto la superficie dell'acqua. Quando il numero dei corpi recuperati era di 302, 210 di essi appartenevano a uomini, 83 a donne e 9 a bambini. L'11 ottobre, è stato riferito che tutti i corpi erano stati recuperati dal vascello e che il numero dei morti aveva raggiunto i 339. Circa 50 corpi a quel momento erano ritenuti essere ancora dispersi, e le ricerche di ulteriori corpi nella zona sono continuate usando aerei e dispositivi robotici. Altri 20 corpi sono stati trovati e recuperati il 12 ottobre, portando il totale delle vittime accertate a 366. Secondo le dichiarazioni di alcuni sopravvissuti, il barcone avrebbe avuto a bordo 518 persone; il numero risulterebbe dai conteggi dei pulmini che li portavano sul natante a Misurata. Tuttavia, la somma dei 155 superstiti e dei 366 corpi recuperati (360 eritrei, 6 etiopi), dà un totale di 521, a cui potrebbero essere sommati un'ulteriore possibile ventina di dispersi. Secondo la testimonianza del superstite eritreo Mussiie Ghebberhiert, le persone imbarcate erano invece 545, in massima parte eritrei...

https://it.wikipedia.org/wiki/Naufragio_di_Lampedusa_del_3_ottobre_2013



BUON COMPLEANNO MATAJUR/VSE NAJBOLŠE MATAJUR

71 ANNI


 ORGANO DEGLI SLOVENI DELLA BENEČIA-GLASILO

BENEŠKIH  SLOVENCEV
ČEDAD/CIVIDALE, 3. Ottobre 1950.
Anno/Leto 1-numero 1/štev.1

Primo giornale degli Sloveni bella Benečia
3 ottobre 1950 primo numero

Il Novi Matajur è il settimanale degli sloveni della provincia di Udine. Dal primo numero uscito nel 1950 il 3 ottobre (MATAJUR) diretto per 23 anni da Tedoldi Vojmir (mio padre) svolge un importante ruolo informativo, culturale e di collegamento. Il giornale è bilingue, gli articoli sono in sloveno standard o nei dialetti locali e in italiano.Ora è diretto da Michele Obit. Il 3 ottobre 1950 a San Pietro al Natisone uscì il primo numero del periodico Matajur,portavoce della Benečija.L’idea di istituire questo giornale venne a Vojmir Tedoldi, a sua moglie Jožica Miklavčič (mia madre),a Mario Cont e a Izidor Predan (Dorič).Il nome Matajur lo prese da un giornale partigiano del 1944.
Inizialmente la redazione ebbe sede a San Pietro al Natisone,ma poi a causa dei movimenti antisloveni di allora, fu trasferita a Udine dove vi rimase fino alla fine del 1973.
Inizialmente si stampava a Gorizia nella tipografia Lukežič e poi a Udine da Marioni. Fino ad allora il direttore responsabile del Matajur fu Vojmir Tedoldi,giornalista di Cornappo,che con la moglie Jožica si è impegnato per la diffusione della lingua slovena in Benečija attraverso il Matajur.
All’inizio usciva su due,a volte quattro pagine ,poi si arricchì di più fogli ed iniziò a pubblicare un’appendice linguistica in italiano che presentava, in modo semplice,le regole della grammatica slovena (le declinazioni).
Successivamente diventò quindicinale con più pagine ed immagini a colori.
Il Matajur era scritto nei vari dialetti della Benečia, in sloveno ed italiano.
Essere direttore di un giornale sloveno in provincia di Udine per gli anni 50′-60’non era era facile.
Ricordo con piacere le belle illustrazioni del prof. Emilio Kavčič ,originario della Benečija,insegnante all’istituto d’arte di Udine.
Gli abbonati del Matajur erano Benečani delle varie valli ed emigranti sloveni dell’ Europa e del mondo.
Attraverso la lettura del giornale generazioni di benečani hanno imparato a leggere e a scrivere nelle varianti di dialetto e si sono avvicinati alla lingua slovena letteraria.
Dal 1 gennaio 1974 il periodico prese il nome di Novi Matajur,la redazione da Udine si trasferì a Cividale,dove ha sede tuttora.Il direttore responsabile era Izidor Predan fino all’ 84, con il primo gennaio 1985 il giornale è diventato settimanale, la direzione è stata affidata a Jole Namor.
Il Matajur e il suo successore Novi Matajur, pubblicando contributi in italiano, sloveno e in diverse varianti dialettali, svolge un’attività informativa, culturale e di raccordo sia sul territorio che tra gli sloveni emigrati all’estero.(O.T.)

 

003 (1) (1)disegno del prof.Emilio Kavcic


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