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IVAN TRINKO padre della Benecia

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12 apr 2021

POESIA DI U.SABA

 

La Grazia

UMBERTO SABA

QUASI UNA MORALITÀ

Più non mi temono i passeri. Vanno
vengono alla finestra indifferenti
al mio tranquillo muovermi nella stanza.
Trovano il miglio e la scagliuola: dono
spanto da un prodigo affine, accresciuto
dalla mia mano. Ed io li guardo muto
(per tema e non si pentano) e mi pare
(vero o illusione non importa) leggere
nei neri occhietti, se coi miei s’incontrano,
quasi una gratitudine.
Fanciullo,
od altro sii tu che mi ascolti, in pena
viva o in letizia (e più se in pena) apprendi
da chi ha molto sofferto, molto errato,
che ancora esiste la Grazia, e che il mondo
– TUTTO IL MONDO – ha bisogno d’amicizia.

(da Il canzoniere, Einaudi, 1961)

.

Il messaggio del poeta deve essere un messaggio più alto, di pace: Umberto Saba ritiene che il compito di chi scrive poesie sia consolatorio, essere sollievo alla pena del vivere. Quindi il lettore, “Tu che mi ascolti”, che sia triste o allegro, deve appropriarsi di questo insegnamento, coltivare la gratitudine e l’amicizia, come quei passeri che non più timorosi beccano il miglio lasciato sul davanzale dal poeta.

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FOTOGRAFIA DA PINTEREST

https://cantosirene.blogspot.com/search/label/poesia%20italiana

I 120 anni dalla nascita di Adriano Olivetti meriterebbero qualcosa di più concreto delle celebrazioni

 


– Il Fatto Quotidiano

Centovent’anni dalla nascita del più grande, del migliore tra gli imprenditori italiani non sarebbero una data da far passare solo tra celebrazioni e chiacchiere.

Meriterebbero qualcosa di più concreto, anche se fino a pochi anni fa il silenzio sulle vicende della Olivetti e del suo massimo artefice era assordante, forse perché il “cadavere” dell’azienda di Ivrea, distrutta improvvisamente dai suoi successori, era ancora caldo.

Ma ne è passata di acqua sotto i ponti di Mediobanca, Confindustria, Telecom, Parmalat, Fiat, Lehman Brothers, Mps.Oggi molti parlano di “economia sociale”, di “valore sociale delle imprese”, e la figura di Adriano Olivetti è più di moda, c’è stata perfino una serie televisiva Rai a lui dedicata, è un eroe consacrato.

Peccato, però, che solitamente gli eroi non amino i bei discorsi commemorativi, fuggano il fumo e preferiscano l’arrosto cui dedicarono e sacrificarono la loro intera vita, e vorrebbero vedere messo in pratica almeno un po’ di quello che di loro oggi tutti elogiano, non senza ipocrisia.

Di Adriano Olivetti, prematuramente scomparso nel 1960 e della sua Olivetti ci sarebbe da parlare all’infinito e non è proprio il caso. Per fortuna esistono ormai molti lavori, numerose testimonianze scritte e verbali che lo attestano inequivocabilmente: così chi volesse approfondire, non tema, potrà farlo compiutamente.

Tra i molti libri consiglio prima di tutto la lettura dei suoi scritti, che sono numerosi ed eloquenti, e poi certamente qualcuno dei molti lavori di Franco Ferrarotti, forse il più grande tra i sociologi italiani, un uomo che ebbe la fortuna di lavorare a stretto contatto con Adriano Olivetti.

Sorgente: I 120 anni dalla nascita di Adriano Olivetti meriterebbero qualcosa di più concreto delle celebrazioni – Il Fatto Quotidiano

11 apr 2021

Ceccodotti: Caso Von Der Leyen

Ceccodotti: Caso Von Der Leyen:   Una sedia per due ospiti, tutti e due importanti, quando invece avrebbero dovuto essere tre. Tra l'altro, entrando nella sala, si vede...



Valli del Torre, enogastronomia e ospitalità

A Prato di Resia sul Cammino celeste


 È stato da poco pubblicato il libro «Il venerando santuario della Madonna Assunta di Resia lungo il Cammino celeste – Cenni storici e preghiere in resiano/Ta ravanška rumarska cirkuw po bözji poti Iter Aquileiense – Štoria carkve anu racjuni po näs».  A curare il volumetto sono stati il Museo della gente della Val Resia e la Parrocchia di Santa Maria Assunta a Prato/Ravanca, col sostegno dell’Associazione/Združenje «don Eugenio Blanchini» di Cividale.

La nuova pubblicazione presenta la storia della chiesa di Prato di Resia, spiegando perché sia luogo di pellegrinaggio. Al suo interno possiamo leggere anche le località di provenienza dei pellegrini, nonché alcune testimonianze in merito alla chiesa e ai miracoli avvenuti per intercessione della Vergine raccolte tra gli anziani.

Nella parte finale il libro riporta, inoltre, testi di canti religiosi e preghiere in dialetto sloveno resiano.


ë bil norëd pa lïbri Ta ravanška rumarska cirkuw po bözji poti Iter Aquileiense – Štoria carkve anu racjuni po näs. Za isi wridnë dëlo skyrbël Muzeo od tih rozajanskih judi wkop ziz parokjo Svete Marïje tu-w nëbë wzeta ta-na Ravanci. Za naredit lïbri pomoala pa asočacjun pra Eugenio Blanchini ziz Čividala.

Tu-w lïbrino so jë napïsalo skorë wso štorjo te ravanske carkve ano pa da, zakoj to jë na rumarska cirköw. To jë löpo napïsano pa z kira kraja so praajali rumarji ano da, kako popotniki ni so dyrzali orë iso staro nawado. So nalaža napïsano pa da, ka so pravili noši ti stari od ise carkve, mošima mirakole Duvïce Marïje, ki so bili mo pa šćë kej lipaa.

Na konec lïbrina za në zabit pët ano prosët po nes so pa: Wuža duvïce Marïje tu-w nëbë wzeta (po laški Inno del Santuario) ano racjuni po näs. So bile ǵone te bojë leske: Ma dušïčica dajë glorjo GöspuduSaludana MarïjaSaludana KrajicaGlorjaKredöOća näšAnjul böžjiSlakta pažAt od fëdeAt od špirančeAt od karitadi anu Dolör od kontricjuni(s. q.)

https://www.dom.it/na-ravanci-po-nebeski-poti_a-prato-di-resia-sul-cammino-celeste/

Web sul blog: La sfida musicale: scegli la tua canzone preferita

Web sul blog: La sfida musicale: scegli la tua canzone preferita: V'invito a scegliere la vostra canzone preferita tra le cinque del sondaggio, inoltre voglio ricordare a tutti, che si può esprimere...

10 apr 2021

AFORISMA DI PLATONE

 L’uomo più felice è quello nel cui animo non c’è alcuna traccia di cattiveria.

(Platone)

La farmacovigilanza europea comincia anche per il vaccino Johnson & Johnson

 

L'Ema ha fatto partire una valutazione sul vaccino della divisione Janssen di Johson & Johnson dopo quattro casi di eventi trombotici segnalati negli Usa. Per ora non è chiaro se sia collegato alle trombosi o se queste si sarebbero manifestate comunque. La valutazione e la chiarezza sono necessarie, senza allarmismi Dopo il dibattito acceso e a più riprese sul vaccino AstraZeneca, condotto sia dalle istituzioni sia dai media (con una comunicazione che presenta anche alcune criticità), oggi si parla del vaccino in una sola dose sviluppato dalla divisione Janssen di Johnson & Johnson, autorizzato in Europa lo scorso 11 marzo 2021, ma ancora non in uso. L’Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha avviato una valutazione su eventuali eventi tromboembolici, ovvero formazioni di coaguli con ostruzione di un vaso, in seguito alla segnalazione di quattro casi di trombosi. Ma facciamo attenzione: per ora non c’è alcun legame fra le trombosi e il vaccino e non c’è alcuna indicazione che il farmaco sia legato a rari eventi di trombosi. La notizia, in una nota del 9 aprile 2021 dell’Agenzia, è semplicemente che il Comitato per la farmacovigilanza dell’Ema (Prac), ha iniziato una revisione delle segnalazioni di questo genere. Si tratta del processo della farmacovigilanza, necessario per valutare continuamente il bilancio tra rischi e benefici di un farmaco ed eventualmente inserire degli effetti indesiderati non previsti nel bugiardino, insieme alla  loro frequenza (da molto comuni a molto rari)...continua QUI https://www.wired.it/scienza/medicina/2021/04/09/vaccino-johnson-johnson-ema-revisione/

Cividale del Friuli

 

CIVIDALE DEL FRIULI

Provincia di Udine

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Antica e nobile cittadina sul Natisone, centro agricolo e commerciale, con varie industrie; interessante per i numerosi monumenti dell’alto medioevo quando fu sede di un ducato longobardo e capitale del Friuli.

Fondata da Cesare (Forum Iulii, da cui poi il nome della regione Friuli), sulla più antica via di comunicazione con le terre danubiane, acquistò importanza per i traffici e come luogo di villeggiatura dei ricchi aquileiesi. Occupata nel 569 dai Longobardi, sotto Gisulfo fu la capitale del loro primo ducato in Italia; nell’VIII secolo divenne un centro importante di vita ecclesiastica (dal 730 circa al XIII secolo sede del patriarcato di Aquileia); nel IX secolo ducato franco col nome di Civitas Austriae, residenza del marchese preposto alla parte orientale del regno italico. Nel 14.19 passò a Venezia.

Piazza del Duomo – Pittoresco centro storico e monumentale, antico foro della città romana. Vi sorgono, sui due lati maggiori, il fianco sinistro del Duomo e il palazzo del Museo Archeologico; di fronte al Duomo, il palazzo Comunale, dei secoli XIV-XVI, a portici ogivali e bifore; davanti, statua bronzea di Giulio Cesare. Presso l’abside del Duomo, il palazzo Pretorio, già dei Provveditori, eretto alla fine del secolo XVI su progetto del Palladio, con portico classicheggiantePalazzo Comunale

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Duomo – Iniziato nel 1457 in forme gotico-venete dall’istriano Bartolomeo delle Cisterne, fu ripreso nel ‘5500 in forme rinascimentali da Pietro Lombardo. Ha tre portali ogivali sull’alta fronte (quello centrale opera di Iacopo da Venezia, 1476), fiancheggiata da un campanile barocco ( XVII-XVIII).

Solenne INTERNO a tre slanciate navate su colonne. Nella navata destra, sotto l’organo, frammento di stendardo (Annunciazione; 1536), di Giovanni da Udine; nella cappella di S. Donato, in fondo, Ultima Cena, di Palma il Giovane, e Annunciazione, di Pomponio Amalteo; sull’altar maggiore, a marmi e sculture barocche, pala sbalzata in argento (inizi secolo XIII); nella cappella del SS. Sacramento, a sinistra di quella maggiore, Noli me tangere, del Pordenone (temporaneamente al Museo), Ultima Cena e Martirio di S. Stefano, di Palma il Giovane. Nella navata sinistra, sarcofago pensile del patriarca Nicolò Donato (inizi secolo XIII), di scuola lombardesca, sormontato da belle sculture.

Dalla navata destra si accede al1’ambiente adibito a MUSEO CRISTIANO, contenente il battistero ottagonale di Callisto (VIII sec.), l’ara del duca Ratchis (VIII sec.), una cattedra patriarcale, plutei scolpiti e affreschi staccati dal tempietto longobardo.

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Palazzo Pretorio  

https://it.wikipedia.org/wiki/Palazzo_Pretorio_(Cividale_del_Friuli)#/media/File:Cividale,_man,_esterno,_palazzo_palladio.JPG

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Museo Archeologico Nazionale – In piazza Duomo N. 5, nel seicentesco palazzo Nordis (è in progetto il trasferimento delle raccolte nel palazzo Pretorio). È importante soprattutto per i rilievi e i cimeli longobardi.  Al pianterreno, materiale lapidario e scultoreo, mosaici pavimentali romani e sarcofago del duca Gisulfo.
Al 1° piano, materiale preromano e romano: armi, strumenti, utensili, collane, da corredi tombali longobardi (V-VIII secolo); oreficerie (croci; fibule; pace del duca Orso, del secolo VIII-IX); codici (di Egberto, del secolo X, e di S. Elisabetta, del XIII); velo ricamato (sec. XIII).

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Il tempietto, od oratorio di S. Maria in Valle –  https://www.sabap.fvg.beniculturali.it/gli-stalli-lignei-del-tempietto-longobardo-di-cividale-del-friuli/

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Tempietto – Sorge a strapiombo sul Natisone, nel quartiere medioevale di Borgo Brossana, in via Michele della Torre (lo si raggiunge sottopassando prima un voltone romano e poi un altro romanico. Il tempietto, od oratorio di S. Maria in Valle, è uno dei più interessanti monumenti dell’alto Medioevo (VIII secolo).
Si compone di un sacello tripartito da colonne, con volte a botte, e di un’aula quadrata, alle cui pareti sono affreschi bizantineggianti VIII-XIV secolo , stalli lignei gotici del secolo XIV e stucchi figurati con ricco fregio del sec. VIII.
Di fronte al cancello di accesso al tempietto, c’è la quattrocentesca chiesetta dei Ss. Pietro e Biagio, decorata di affreschi sulla facciata (‘500) e nell’interno (‘300).

ALTRI MONUMENTI – S. Francesco, nell’omonima piazza, chiesa trecentesca con affreschi dei secoli XIV-XV, in parte di scuola giottesca; notare anche il settecentesco palazzo Pontotti-Brosadola. La piazza comunica con il Foro Giulio Cesare; a sinistra, al di là dell’Arsenale Veneto, antica porta muraria (secolo XV), sorge la chiesa di S. Pietro ai Volti, con una pregevole pala di Palma il Giovane.

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https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Cividale_del_Friuli_005.JPG

fonte https://pociopocio.altervista.org/2021/01/02/cividale-del-friuli-provincia-di-udine/

9 apr 2021

Felinoterapia: tutti i benefici derivati dalla comunicazione con i gatti

 


La felinoterapia è la comunicazione con i gatti, il trattamento con il loro aiuto, accarezzare un gatto aiuta le persone a ridurre lo stress e l’ansia, oltre a ridurre la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca.

La felinoterapia è un tipo di terapia assistita animale all’equinoterapia simile, ma in questo caso i compagni terapeutici sono i gatti. E la terapia si basa proprio su questo: sul godere della compagnia del felino . Accarezzarli aiuta le persone a ridurre lo stress, l’ansia e migliorare l’umore, oltre a migliorare la salute fisica di coloro che si prendono cura di loro.

La felinoterapia è utile in diverse situazioni, ad esempio, nel recupero di infortuni cardiovascolari, poiché facilita che le persone abbiano bassi livelli di pressione sanguigna; Oltre a, come abbiamo detto prima, ridurre i livelli di stress, ansia e depressione, fanno sì che i pazienti si tengano occupati e si sentano utili.Sono stati utilizzati anche in terapia con bambini , con problemi di udito o di linguaggio, autismo, nonché come compagnia per coloro che sono ricoverati in ospedale.

Le fusa aumentano la secrezione di endorfine , che rafforzano il nostro sistema immunitario . Studi condotti in Svezia e Finlandia hanno dimostrato che l’esposizione dei bambini a cani e gatti durante la loro infanzia rafforza la loro immunità e riduce la tendenza a sviluppare allergie agli animali domestici. Oltre a insegnare loro il rispetto, la cura e l’amore per le altre specie.

Per curare i pazienti ricoverati in ospedali psichiatrici e anche in casi non ospedalizzati, la terapia felina viene spesso utilizzata per aiutare le persone che soffrono di diversi tipi di nevrosi, depressione e schizofrenia .continua...https://draft.blogger.com/blog/post/edit/2963768517500394620/5571564803755802375

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