L’originalità del Friuli non è mai stata negata attraverso i secoli (…) Questo è un luogo di incontro di tre civiltà, latina, slovena e germanica, e di tre razze in armonia. Vi si parla una lingua, non un dialetto italico; né italiano né veneto, ma la variante più cospicua della lingua ladina. Tale lingua ci ha dato una letteratura sua, colta e popolare.
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22 giu 2020
Aconito Napello
Aconito napello, aconitum napellus è una pianta erbacea officinale della famiglia delle Ranunculaceae con la sommità del fiore somigliante vagamente ad un elmo antico. È una delle piante più tossiche della flora italiana ed è diffusa nelle zone montagnose delle Alpi. Ha importanti proprietà e benefici ,è perenne ed è presente nelle Alpi, molto comune in Europa, in Asia e nell'America del Nord. L'Aconitum napelius L. può avere risultati contro la gotta, il raffreddore, la laringite, la bronchite ecc.
dal web
aconitum napellus |
21 giu 2020
Filastrocca sui nomi delle dita
In dialetto sloveno zegliano
In sloveno ufficiale
In italiano
dalla pagina fb del
Združenje/Associazione "Don Mario Cernet"
Valbruna-Val Canale
PROPOSTA DI GITA
Non sapete dove andare in gita?
SAPEVATE che a Valbruna/Ovčja vas è sepolto Jurij Prešeren, fratello del più celebre poeta sloveno France?
Negli ultimi anni della sua vita prestò servizio nel paese come parroco. Allora la lingua d'uso tra la maggioranza dei valbrunesi era il locale dialetto sloveno zegliano; la comunità necessitava, quindi, di un parroco che parlasse anche lo sloveno.
Jurij Prešeren spirò nella canonica del paese (n. 53, vulgo Farouž) il 7 ottobre 1868, alle due del mattino.
Proprio nella canonica oggigiorno ha sede lo Združenje/Associazione "Don Mario Cernet".
Per altre informazioni su Jurij Prešeren e sul lato sloveno della Valcanale potete contattarci su Facebook o all'indirizzo e-mail zdruzenje.cernet@gmail.com
SAPEVATE che a Valbruna/Ovčja vas è sepolto Jurij Prešeren, fratello del più celebre poeta sloveno France?
Negli ultimi anni della sua vita prestò servizio nel paese come parroco. Allora la lingua d'uso tra la maggioranza dei valbrunesi era il locale dialetto sloveno zegliano; la comunità necessitava, quindi, di un parroco che parlasse anche lo sloveno.
Jurij Prešeren spirò nella canonica del paese (n. 53, vulgo Farouž) il 7 ottobre 1868, alle due del mattino.
Proprio nella canonica oggigiorno ha sede lo Združenje/Associazione "Don Mario Cernet".
Per altre informazioni su Jurij Prešeren e sul lato sloveno della Valcanale potete contattarci su Facebook o all'indirizzo e-mail zdruzenje.cernet@gmail.com
Ta teden imamo za vas namig za izlet.
A STE VEDELI, da je v Ovčji vasi pokopan Jurij Prešeren, brat največjega slovenskega pesnika Franceta?
Kot vaški fajmošter je prav v Ovčji vasi služboval zadnja leta svojega življenja. Takrat je za večino Ovčanov občevalni jezik bilo domače ziljsko slovensko narečje, zato so potrebovali duhovnika, ki naj bi govoril tudi slovensko.
Jurij Prešeren je umrl v vaškem župnišču (št. 53, vulgo Farouž) 7. oktobra 1868 ob dveh zjutraj.
Prav v župnišču ima dandanes sedež Združenje Don Mario Cernet.
Za kakršnokoli informacijo o Juriju Prešernu in slovenski plati Kanalske doline smo dosegljivi na Facebooku ali na e-naslovu zdruzenje.cernet@gmail.com
A STE VEDELI, da je v Ovčji vasi pokopan Jurij Prešeren, brat največjega slovenskega pesnika Franceta?
Kot vaški fajmošter je prav v Ovčji vasi služboval zadnja leta svojega življenja. Takrat je za večino Ovčanov občevalni jezik bilo domače ziljsko slovensko narečje, zato so potrebovali duhovnika, ki naj bi govoril tudi slovensko.
Jurij Prešeren je umrl v vaškem župnišču (št. 53, vulgo Farouž) 7. oktobra 1868 ob dveh zjutraj.
Prav v župnišču ima dandanes sedež Združenje Don Mario Cernet.
Za kakršnokoli informacijo o Juriju Prešernu in slovenski plati Kanalske doline smo dosegljivi na Facebooku ali na e-naslovu zdruzenje.cernet@gmail.com
da fb
20 giu 2020
Le coroncine di San Giovanni
Si avvicina la magica notte di San Giovanni con le sue usanze antichissime, tra cui quella delle #coroncine intrecciate con erbe e fiori. 🌿🎋
Anche quest'anno a #Štanjel, uno dei borghi più belli del Carso sloveno, si rinnova la magia!
Domenica 21 giugno, dalle 10 alle 16 si svolgerà un laboratorio dove potrete imparare a intrecciare le tradizionali coroncine di San Giovanni. Le coroncine più belle verranno premiate! 🏆
Qual è il significato delle erbe utilizzate, che "poteri" hanno e cosa c'è di bello da vedere a Štanjel? Ve lo raccontiamo nel nostro articolo 👇
Una cartolina da...BORDANO
https://www.facebook.com/bordanofarfalle/videos/278832563308658/
Bordano (Bordan in friulano) è un comune italiano di 721 abitanti in Friuli-Venezia Giulia. È conosciuto come il paese delle farfalle per la notevole presenza nella tarda primavera di diverse specie di tale insetti, e per la presenza della " casa delle farfalle ", unica nel suo genere. Nel paese riveste ancora una discreta importanza la lavorazione, su base artigianale, del legno.https://it.wikipedia.org/wiki/Bordano
Care Amiche e Cari Amici del Contastorie, mentre sto preparando la prossima tappa del nostro viaggio - dedicata ai fuochi, alle erbe ed alle acque della notte di san Giovanni (e quindi ai suoi misteri, tutti "friulani"), Vi invito a scoprire un TESORO che abbiamo praticamente fuori dalla porta di casa: LA CASA DELLE FARFALLE DI BORDANO, che riapre domani... Venite a visitarla perché fa bene in primis alle famiglie, in secundis a chi lavora duramente tutta la settimana, in tertiis a tutti!!!
Garantito dal Contastorie e, se non è così, ci tornate o ci venite con me...Bordano (Bordan in friulano) è un comune italiano di 721 abitanti in Friuli-Venezia Giulia. È conosciuto come il paese delle farfalle per la notevole presenza nella tarda primavera di diverse specie di tale insetti, e per la presenza della " casa delle farfalle ", unica nel suo genere. Nel paese riveste ancora una discreta importanza la lavorazione, su base artigianale, del legno.https://it.wikipedia.org/wiki/Bordano
18 giu 2020
Villanova delle grotte/Zavarh (Lusevera)
Zavarh/Villanova fa parte del Comune di Bardo/Lusevera,dista 2,68 km da Bardo,si trova a 688m.s.l.m.Ha 5 borghi:
Funtič,
Dolina (dallo sloveno dolina:valle)
Zajama (dallo sloveno za jama :dietro la grotta)
Benče
Ruša (dallo sloveno ruševina-rudere anticamente c'erano dei ruderi)
Zavarh antico nome del paese:dietro la cima(dallo sloveno) ,poi italianizzato in Villanova dei monti e successivamente in V. delle grotte.
Villanova perchè c'era stato un incendio e il paese è stato ricostruito nel luogo attuale,prima si chiamava Villanova dei monti.
Abitanti circa 70-80
approfondisci qui https://www.cittadellegrotte.it/archivio35_servizi_0_185.html
17 giu 2020
Riaperti ,ma per cosa?
valico di Stupizza-Robič |
Alla fine i confini sono stati riaperti, in fondo, considerando quanto accaduto nelle ultime settimane nei vari incontri delle diplomazie, anche in tempi accettabili.
Sulla linea immaginaria tra Gorizia e Nova Gorica i due sindaci si sono incontrati, lunedì mattina, e hanno tagliato un nastro simbolico per festeggiare la riapertura, un gesto che ha ricordato, anche se da lontano, le sbarre segate su molti valichi confinari, le barriere finalmente cadute tra Italia e Slovenia. Un bel gesto, che ci sarebbe piaciuto fosse stato proposto, pur se in forma minore, anche sui valichi della
Benečia.
In ogni caso questo sofferto momento, durato circa tre mesi, rimarrà nella storia di queste zone esattamente come la definitiva cancellazione dei confini nel 2007. Ed è un bene che rimanga. Perché deve servire a ricordarci, sempre, come non possiamo permetterci di considerare un confine caduto come qualcosa di scontato e di duraturo. Abbiamo capito che non dipende solo da noi, quell’apertura. Teniamone conto.
Credo sia giusto poi porsi, o meglio riporsi, una serie di domande su cosa rappresenta, soprattutto per chi vive nelle zone di frontiera, questo confine ora riaperto. Qui torna di nuovo in primo piano il ruolo della politica locale, a mio modo di vedere ancora troppo timida nel cercare punti in comune, dialogo e sostegno nella zona dell’Alto Isonzo e nei suoi rappresentanti.
Continua a mancare una visione di insieme, che non venga stimolata solo dalla promessa di apporti economici (il caso cluster insegna) ma da una reale volontà di costruire una vera cerniera tra due territori con caratteristiche molto simili. Un po’ quello che succede a livello culturale e, diciamocelo, anche nei rapporti sempre più stretti tra le persone. Per questo sì, festeggiamo questa riapertura, ma non accontentiamoci delle pompe di benzina slovene di nuovo a disposizione. (m.o.)
TARCENTO la perla del Friuli
Tarcento-chiesa di San Pietro |
Territorio
Tarcento si trova a 230 m s.l.m., 20 km a nord di Udine. La cittadina si colloca in un'area paesaggistica dai caratteri vari e contrastanti: a nord le Prealpi Giulie, imponenti bastionate calcaree che serrano l'orizzonte; a sud l'alta pianura friulana; ad est i colli orientali; a ovest l'anfiteatro morenico del Tagliamento, il sistema collinare originatosi dopo l'ultima glaciazione.
Clima
Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Gemona del Friuli. |
Tarcento appartiene alla zona climatica E. Ha un clima sub-continentale con inverni freddi, estati moderatamente calde e forte piovosità.
Storia
Lo stesso argomento in dettaglio: Storia del Friuli. |
I primi documenti che riportano il nome di Tarcento risalgono al XII secolo, ma la città vanta origini molto più antiche: gli studiosi parlano infatti di popolazioni paleolitiche alle quali si sono succeduti insediamenti preistorici, quindi celtici, e poi naturalmente la colonizzazione dei Romani. Per trovare la prima citazione del nome dobbiamo attendere il 1126, quando Tarcento era feudo dei Machland, provenienti da Perg (Austria). La famiglia fece erigere due manieri, entrambi sul colle di Coia: il superiore, quello di S. Lorenzo, e l'inferiore, di cui rimane un torrione che domina il paese. Nel 1219 i Machland furono sostituiti dai di Caporiacco. Nel 1281 il Patriarca di Aquileia Raimondo della Torre assegnò il feudo al nobile Artico di Castel Porpetto. Tarcento rimase così sotto la giurisdizione dei Castel di Porpetto fino all'avvento di Napoleone (1797). Nel 1866 la cittadina fu annessa al Regno d'Italia, diventando capoluogo mandamentale. Durante la Belle Epoque fu una meta di villeggiatura. Ancora oggi si possono ammirare numerose ville in stile Liberty.
Il terremoto
Lo stesso argomento in dettaglio: Terremoto del Friuli del 1976. |
Nel 1976 fu devastato dai terremoti del 6 maggio e del 15 settembre, che provocarono enormi crolli e danni. Molti crolli furono favoriti dall'età avanzata degli edifici, che erano stati risparmiati dalle devastazioni delle guerre mondiali. Dopo il terremoto venne riedificato completamente con criteri antisismici.
Lingue e dialetti
A Tarcento, accanto alla lingua italiana, la popolazione utilizza il friulano centro-orientale, una variante della lingua friulana. Nel territorio comunale vige la Legge regionale 18 dicembre 2007, n. 29 "Norme per la tutela, valorizzazione e promozione della lingua friulana"[6].https://it.wikipedia.org/wiki/Tarcento
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