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IVAN TRINKO padre della Benecia
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19 mag 2023
Web sul blog: Ancora una tragedia annunciata
16 mag 2023
In Benecia
In Benecija c'è ancora un movimento politico che si oppone ai diritti degli sloveni
Il nazionalismo italiano, che si oppone alla minoranza slovena, è tornato molto vivo. Dopo la caduta della "cortina di ferro" e successivamente dopo l'ingresso della Slovenia nell'UE (e anche nell'area Schengen), la situazione degli sloveni che vivono in Italia è migliorata. Nel febbraio 2001 l'Italia ha adottato una legge di protezione per gli sloveni. Nella storia, a volte le cose cambiano velocemente, ed è ancora più difficile cambiare contemporaneamente l'opinione delle persone. Questo è sempre più evidente a Venezia.
In provincia di Udine - dove 8.500 abitanti sono divisi tra Valli del Natisone, del Torre e Val Resia - si sentono di nuovo vecchi slogan nazionalisti, per cui l'atmosfera politica è tornata difficile. Sebbene tutta la Venecia sia nell'area di attuazione della legge di protezione per gli sloveni in Italia, c'è anche un forte movimento politico che vorrebbe dimostrare che la minoranza slovena non esiste in questo territorio. Come sottolineano i nuovi nazionalisti, i dialetti veneto e resiano non sono lo sloveno ma lingue indipendenti. Ciò che affermano tutti gli slavi, italiani e sloveni, non vale per loro. La maggioranza dei politici veneti di centrodestra difende quindi la tesi che queste due lingue siano indipendenti. Chiedono che la legge di tutela non si applichi ai comuni di Venezia. "Non siamo sloveni, ma paleoslavi e quindi italiani", è il loro motto.
Da lontano, questa teoria sembra ridicola. E lo sarebbe, ma i sindaci di alcuni comuni veneti hanno dimostrato di essere d'accordo. Sebbene i comuni stessi non possano discostarsi dalla legge (trattandosi di una legge statale), questi sindaci in qualche modo ostacolano i diritti di quei veneziani che sono membri della minoranza slovena. Così, un anno fa a Rezia, l'associazione del sindaco ha organizzato una protesta contro il cittadino Gabriele Cherubini, quando ha presentato al comune richiesta di carta d'identità bilingue, come consentito dalla legge. Oltre un centinaio di persone con bandiere italiane alla fine misero in fuga il povero Gabriel Cherubino.
Peggio è quanto sta accadendo di recente a San Pietro(2.200 abitanti, il comune più grande della Slavia), dove l'amministrazione comunale si oppone a una scuola bilingue. La scuola primaria, fondata nel 1984, è diventata statale proprio per la legge di tutela.
Non è facile capire perché queste discriminazioni continuino a verificarsi. Sicuramente 150 anni di assimilazione italiana non si possono cancellare con una legge. Inoltre, a in Benecia dopo la seconda guerra mondiale, la politica era fortemente influenzata da organizzazioni segrete statali (principalmente Gladio), che lavoravano contro gli sloveni. Ovviamente anche adesso ci sono interessi politici a mantenere forte la tensione con il tema nazionalista.
Antonio Banchig
tratto da mladina.si
E' un articolo datato,ma sempre valido.
Pensieri
Parlando con una mia conoscente che ha la mia età e lamentandomi di mio marito per la poca capacità a gestirmi.Lei mi ha detto:ma lui è un uomo!Io non faccio differenza fra uomo e donna,ci sono uomini e donne infermieri,cuochi e cuoche ecc.Ormai c'è parità dei sessi,questa è una mentalità antica che non esiste più.Quello che fa una donna lo può fare benissimo un uomo!Forse io sarò troppo evoluta che dite?
15 mag 2023
POESIA
SEDUTA SUL DIVANO
ASCOLTO I RUMORI
PROVENIENTI DA FUORI:
TRILLI DI UCCELLINI
CUCULI,PETTIROSSI,MERLI,
FRINGUELLI E TORTORELLE.
E IO CONDANNATA A STARE IN CASA
MA NON SARA' PER MOLTO!
14 mag 2023
PROVERBIO FRIULANO
Il proverbio friulano della settimana
A MIA MADRE
KLIMT
A Mia Madre, Edmondo De Amicis
Non sempre il tempo la beltà cancella
o la sfioran le lacrime e gli affanni
mia madre ha sessant’anni e più la guardo
e più mi sembra bella.
Non ha un accento, un guardo, un riso
che non mi tocchi dolcemente il cuore.
Ah se fossi pittore, farei tutta la vita
il suo ritratto.
Vorrei ritrarla quando inchina il viso
perch’io le baci la sua treccia bianca
e quando inferma e stanca,
nasconde il suo dolor sotto un sorriso.
Ah se fosse un mio prego in cielo accolto
non chiederei al gran pittore d’Urbino
il pennello divino per coronar di gloria
il suo bel volto.
Vorrei poter cangiar vita con vita,
darle tutto il vigor degli anni miei
Vorrei veder me vecchio e lei…
dal sacrificio mio ringiovanita!
DAL WEB