I disturbi della nutrizione e dell'alimentazione, precedentemente noti come disturbi del comportamento alimentare (da cui l'acronimo DCA), sono malattie psichiatriche a eziologia multifattoriale, in cui, a causa della strutturazione di pensieri patologici e ossessivi, spesso verso il proprio corpo, e verso il cibo, il comportamento alimentare risulta alterato e disfunzionale per la vita, fino a essere, se non curato, mortale. I disturbi della nutrizione e dell'alimentazione sono di competenza psichiatrica, neuropsichiatria infantile, psicologica e psicoterapeutica. Coinvolgono altre discipline mediche come: le scienze dietistiche o le scienze della nutrizione umana la dietologia, l'endocrinologia, la gastroenterologia e molte altre branche medico-internistiche, perché queste patologie portano a una serie di problematiche secondarie, come conseguenza degli scorretti schemi alimentari, che vanno a colpire numerosi organi e apparati. La cura dei DCA è da attuarsi in un'équipe multiprofessionale, formata dal medico psichiatra (se in reparti ospedalieri di NPIA da neuropsichiatra infantile), dal medico internista, dallo psicologo o psicoterapeuta, dal tecnico della riabilitazione psichiatrica e/o educatore professionale, dal dietista, dall'educatore, dall'infermiere, tutti con esperienza clinica e formativa nei DCA.
Esistono alcune forme di DCA, come nel DSM 5, sistema di classificazione della APA società scientifica di psichitaria americana, nel 2013.
Ossia Anoressia nervosa, Bulimia nervosa, Disturbo da alimentazione incontrollata, Disturbo evitante/restrittivo dell'assunzione di cibo, Pica, Disturbo da Ruminazione, Disturbo purging, Forme NAS Disturbi Alimentari non Altrimenti Specificati. Tutte con differenti gradi di gravità. Secondo un approccio trandiagnostico un DCA può passare da un disturbo all'altro soprattutto se trattato in modo non appropriato, in ritardo in modo frammentario, dividendo la persona in base ai sintomi. Bisogna ricordare che il confine tra una forma di DCA e l'altra non é sempre così netta.
La Ortoressia rientra nei disturbi tipo DOC ossia disturbo ossessivo di area di personalità ossessiva
Il 15 marzo è la giornata nazionale dedicata alla sensibilizzazione di queste patologie, istituita nel 2012 grazie a Stefano Tavilla, in onore della figlia, Giulia, mancata a causa di queste malattie.