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9 gen 2023

proverbio friulano

 




Il proverbio friulano della settimana

di Vita nei Vita Nei Campi
“Dio vuardi di un bon zenâr par podè jemplà il granâr” - Dio ci guardi da un gennaio temperato se si vuole riempire il granaio

Citazione di Hesse.


 La felicità è amore, nient’altro. Felice è chi sa amare. – Hermann Hesse

8 gen 2023

Divja Slovenija (napovednik) - dokumentarec

Ducumentario la selvaggia Slovenia 

A conoscere la scuola plurilingue


 All’Istituto omnicomprensivo di Tarvisio/Trbiž sono, di fatto, già iniziati i preparativi in vista del prossimo anno scolastico, quando nei plessi scolastici farà ingresso la sperimentazione plurilingue ministeriale.

In vista delle preiscrizioni per il l’anno 2023-2024, con scadenza a fine gennaio, la dirigente scolastica, Doris Siega, ha programmato diversi incontri con le famiglie degli alunni. «Per il prossimo anno scolastico, attraverso il modulo on line sarà possibile scegliere se avvalersi anche della sperimentazione plurilingue o meno». La dirigente guarda con fiducia al riscontro da parte delle famiglie. «In un’ottica di continuità col percorso intrapreso dall’Istituto insieme al territorio e considerando la finora totale adesione delle famiglie al progetto plurilingue, confidiamo in una larga adesione alla sperimentazione ministeriale». La sperimentazione sarà attuata nelle scuole di ogni ordine e grado dell’Istituto, dalle scuole d’infanzia, alle primarie, alle secondarie di primo e secondo grado, con liceo sportivo e istituto tecnico turistico.

Anche nei prossimi anni scolastici, nota Siega, per i nuovi iscritti sarà possibile scegliere se avvalersi o meno della sperimentazione. Le classi in cui non sarà effettuata continueranno invece, a scalare, a usufruire del progetto plurilingue come attuato negli anni scolastici scorsi, ovvero nelle scuole d’infanzia e primarie, grazie ai fondi provenienti da aree interne. Espletate le pratiche di assunzione degli esperti, per l’anno scolastico 2022-2023 partirà al più tardi trascorse le vacanze di Natale.

Ricordiamo che anche secondo le direttive ministeriali in vigore dall’anno scolastico 2023-2024 la sperimentazione plurilingue sarà attuata per italiano, sloveno, tedesco e friulano nei plessi di Tarvisio e Ugovizza, mentre per tedesco e friulano a Pontebba e Chiusaforte. (L. L.) Continua in sloveno

https://www.dom.it/starsi-bodo-spoznali-vecjezicno-solo_a-conoscere-la-scuola-plurilingue/


7 gen 2023

Il 2023? Sarà ancora un anno difficile


 “Il 2023? Sarà ancora un anno difficile, ma sicuramente migliore di quello appena trascorso”. E' questo il vaticinio del 'Vecchio Venerando' che, come da tradizione, questa sera ha interpretato il fumo del Pignarul Grant di Tarcento, il falà epifanico più grande della regione.

Dopo l'accensione della grande pira, il fumo è andato quasi dritto verso il cielo, indicando quindi un anno ancora incerto, ma meno negativo del 2022, quando il fumo – ha ricordato il Venerando - aveva virato decisamente verso sud.

"Bisogna sempre tenere saldo il cuore e aiutare i più deboli", ha aggiunto il vaticinatore.

Il programma dei festeggiamenti dedicati all'Epifania ha ritrovato il pubblico delle grandi occasioni, con la salita al colle di Coia accompagnata da una lunga fiaccolata a illuminare la collina prima dell'accensione del fuoco.

Migliaia di persone in coda: dopo due anni di restrizioni causate dal Covid, la marcia beneaugurale di Tarcento in direzione del colle del Pignarul Grant si è riproposta come evento di popolo, capace di coinvolgere l'intera comunità. "È davvero bello vedere tanta gente - ha commentato Piero Mauro Zanin, presidente del Consiglio regionale, che ha preso parte anche quest'anno all'evento - e ritrovare lo spirito di questa manifestazione, il più importante dei fuochi epifanici. È anche un modo per testimoniare che abbiamo attraversato insieme anni difficili e ne siamo usciti più uniti, consapevoli dei nostri valori friulani più autentici, ovvero la tenacia e la passione".

L'accensione del falò e la profezia del Vecchio Venerando, Giordano Marsiglio è anche un omaggio alla tradizione. E Zanin ha sottolineato "l'importanza di alimentare e sostenere questo tipo di eventi, che sono parte integrante della cultura friulana e svolgono una preziosa funzione di collante per la comunità".

"Va infatti sempre tenuta presente - ha detto ancora il presidente - l'insidia della globalizzazione culturale, che tende a omologare le differenze tra comunità linguistiche, tra regioni e nazioni. Io ricordo spesso che il Friuli Venezia Giulia fonda la propria autonomia proprio su queste differenze, su questa multiculturalità, sulla ricchezza della diversità. Ed è su queste basi che dobbiamo costruire il futuro delle nostre genti". Quanto al pronostico per l'anno appena iniziato, il presidente invita tutti "a valutare il proprio fumo interiore, attingendo alle migliori risorse morali, per vivere bene il 2023".

Accanto alla già ricordata passione che anima gli organizzatori dell'Epifania tarcentina - che ha alle spalle una storia più che centenaria, cominciata nel 1928 - c'è anche il requisito della competenza: "Queste iniziative sono credibili proprio perché coniugano entusiasmo e capacità organizzative: nulla qui è improvvisato. Ed è un modello al quale anche il mondo della politica dovrebbe guardare con attenzione".

Alla manifestazione culminata con l'accensione del Pignarul e gli spettacolari fuochi d'artificio hanno preso parte numerose autorità, tra le quali il consigliere regionale Edy Morandini e il sindaco di Tarcento, Mauro Steccati.https://www.ilfriuli.it/articolo/tendenze/-il-2023-sara-ancora-un-anno-difficile-/13/275964

6 gen 2023

EPIFANIA/BEFANA

 La feste del 6 gennaio, l’Epifania, tutte le feste si porta via. Questa data, che segna la fine delle festività natalizie, secondo la tradizione cattolica celebra l’arrivo solenne dei tre Re Magi davanti al neonato Gesù. Ma il 6 gennaio si festeggia anche la Befana, una donna molto anziana che viaggiando su una scopa visita i bambini, mettendo doni nelle loro calze lasciate sul camino (o vicino alla finestra) la sera prima.

Questa festa, praticamente sconosciuta fuori dall’Italia, ha origini molto antiche, che risalgono secondo alcuni storici ad antichi riti pagani del X secolo a.C. Negli ultimi anni è diventata un’occasione particolare per inviare auguri simpatici alle donne, paragonandole alla dolce e arzilla vecchietta.


dal web

Anno del miglio

 


Buon anno del miglio!

di Cristina Micheloni
Buon 2023 e buon anno del miglio! E’ proprio così, questo in cui stiamo muovendo i primi assonnati passi è l’anno internazionale del miglio o, meglio, dei migli. Dentro la stessa parola italiana infatti sono racchiuse 13 specie diverse, di cui 3 presenti anche in Regione, certo non comuni ma almeno presenti!
Essi sono il miglio comune, Panicum miliaceum, che tra tutti i migli è quello che cresce più a nord ed ad altitudini più elevate (si trova infatti anche in Germania e oltre). E’ arrivato qui dalla Manciuria 3000 anni fa. Ci interessa perchè è molto adattabile in termini di terreno e clima, resiste molto bene alla siccità, ha un ciclo breve, che va dai 60 ai 90 giorni, quindi si può seminare anche dopo una coltura autunno-vernina ed è un vero jolly che ci permette di vedere come va la stagione e decidere di conseguenza. Come tutti i migli resiste bene al caldo ed anche ai picchi di calore e richiede davvero poco in termini di elementi nutrizionali.
L’altro è il panico, Setaria italica, dalle caratteristiche analoghe al miglio comune, un po’ meno elastico in termini di terreni, poichè soffre di più i ristagni idrici. Ed infine il miglio perla, utilizzato soprattutto a scopo zootecnico, che è il cereale più resistente al caldo in assoluto (il polline sopravvive ed è vitale a 42°C).
Pensate alla scorsa estate, alle temperature raggiunte ed a quanta poca acqua c’era, poi ricordatevi quanto costano i fertilizzanti ed ecco che risulta evidente quanto la coltura sia “intelligente”. Volete un motivo in più? Aumentare la biodiversità nei campi e tenere coperto il terreno durante l’estate, con una buona produzione anche di massa vegetale.
Ok, la coltura è intelligente ma perchè dovremmo mangiarlo? Al di là che ridurre l’impatto ambientale della nostra dieta è già un buon motivo di scelta, il miglio regala soddisfazione anche al più egoistico “mi fa bene”. Infatti i grassi polinsaturi in esso contenuti fannno bene al sistema cardio-vascolare, le sue fibre aiutano a controllare i livelli di colesterolo nel sangue e sono precursori di molecole autitumorali, i minerali contenuti (ferro 4 volte in più del frumento! Ma anche calcio ecc.) lo rendono un vero toccasana, anche per ossa ed epiteli, grazie alla presenza di acido salicilico. Riduce rischio di diabete di tipo 2, abbassando il glucosio nel sangue ed aiuta a gestire sovrappeso e obesità. Dimenticavo: è naturalmente privo di glutine.
Insomma che volete di più da un cereale che nutre in modo salutare e chiede così poco? Allora nella lista dei buoni propositi per l’anno nuovo metteteci pure l’assaggiare il miglio, poi fatelo diventare un’abitudine almeno settimanale e controllate che sia prodotto in Regione e sia pure bio, così darete una mano agli agricoltori locali più previdenti e responsabili, che da qualche anno si sono cimentati nel mettere a punto un sistema colturale per i migli adattato alle nostre condizioni di suolo e climatiche. Se siete agricoltori ed allevatori, nella vostra lista per l’anno nuovo, aggiungete anche una prova di coltivazione.
Buon 2023!
Qualche info in più sui migli e sul perchè coltivarli e mangiarli: https://www.youtube.com/watch?v=bbRk049D2J8
da vita nei campi

Polovin Lusevera Bardo

Il PolovinPolovin o Kries cioè il falò epifanico è un rito antico  antecedente ai Celti. Dopo il solstizio d'inverno si accendevano i roghi per invocare la benevolenza del dio Beleno,divinità del fuoco , chiedere una stagione propizia ed allontanare gli influssi malefici.
In Friuli nelle serate del 5 e del 6 gennaio vediamo molti falò che in ogni zona prendono nomi diversi.
In cima alla catasta spesso  viene messo un fantoccio dalle sembianze di strega.
Famoso è il Pignarul di Tarcento dove la sera del 6 gennaio si accende nei pressi dei ruderi del castello medievale,il Pignarul Grant che dà il via a tutti i Pignarul del tarcentino.E' uno spettacolo bellissimo;centinaia di falò illuminano il Friuli.La direzione del fumo darà la previsione per l'anno.
Un vecchio proverbio friulano dice:"se il fum va a soreli a mont,cjape il sac e va pal mont,se il fum invezit al va te bande di soreli jevat,cjape el sac e va al marcjat".
"Se il fumo va a occidente,prendi il sacco e va per il mondo,se il fumo invece va ad oriente,prendi il sacco e va al mercato".Quindi la direzione del fumo indica se sarà un anno buono o cattivo.(web)

Dan emigranta 2023

 


Venerdì 6 gennaio, alle ore 15.00 nel teatro Ristori di Cividale del Friuli, si rinnova il tradizionale appuntamento culturale degli Sloveni della Provincia di Udine “Dan emigranta” giunto alla 59. edizione. Porteranno il saluto Igor Jelen, per le organizzazioni slovene della Provincia di Udine e la senatrice Tatjana Rojc. Il programma culturale sarà curato dal gruppo musicale “Potoki muzikantje”, dal gruppo vocale della scuola bilingue Pavel Petričič di San Pietro al Natisone con i canti del Festival della canzone delle Valli del Natisone. La compagnia “Beneško gledališče” porterà in scena lo spettacolo “Ist san Berto”. Nato nel 1964 quale incontro tra gli  emigranti che ritornavano a casa per le festività natalizie, nel corso degli anni è  divenuto la più importante manifestazione politica e culturale della comunità slovena della provincia di Udine.

dal Dom

Sonetto di Epifania

 

GIORGIO CAPRONI

SONETTO D'EPIFANIA

Sopra la piazza aperta a una leggera
aria di mare, che dolce tempesta
coi suoi lumi in tumulto fu la sera
d'Epifania! Nel fuoco della festa
rapita, ora ritorna a quella fiera
di voci dissennate, e si ridesta
nel cuore che ti cerca, la tua cera
allegra - la tua effigie persa in questa
tranquillità dell'alba, ove dispare
in nulla, mentre gridano ai mercati
altre donne più vere, un esitare
d'echi febbrili (i gesti un dì acclamati
al tuo veloce ridere) al passare
dei fumi che la brezza ha dissipati.

(da Cronistoria, Firenze, 1943)

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“La mia poesia mira sempre più ad essere un’allegoria della vita con tutto quanto ha di sgomentante la vita stessa” scriveva il poeta livornese Giorgio Caproni quando terminava la sua opera Cronistorie. A quel periodo appartengono un paio di sonetti tra qui questo dedicato alla giornata dell’Epifania. In esso, secondo Adele Dei, “si percepisce come un frattura l’assillo del tempo in movimento”, ingentilito dalla solita anonima figura di interlocutrice.

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Livorno

FOTOGRAFIA © PIXTURY

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