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IVAN TRINKO padre della Benecia

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6 giu 2023

Russia Ucraina

 https://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/ucraina-guerra-russia-giorno-468-diretta_65707785-202302k.shtml

Raccontare i paesi e gli antichi sentieri

 

Predstaviti teritorij po starih poteh
Raccontare i paesi e gli antichi sentieri

Faedis/Fojda

Sono passate poche settimane dal suo insediamento, ma l’aspettativa tra la popolazione di Faedis è molto alta. Del resto si tratta del primo cambio di rotta deciso dopo anni di continuità amministrativa, qualcuno sostiene dopo oltre quarant’anni. E il nuovo sindaco Luca Balloch, che ha 48 anni e risiede a Canal di Grivò, è già operativo insieme alla sua giunta. Coi consiglieri eletti nelle listeLuca Balloch sindaco – Cambiamo insieme e Lista Balloch sindaco – Fedriga presidente, ha già effettuato una prima ricognizione dei fronti aperti. «Anzitutto saranno ultimati i progetti non ancora completati, come alcune opere a Canebola. Sono in programma interventi anche su altre strade di frazioni collinari, perché le opere non sono state eseguite sebbene le risorse siano disponibili».

Essendo venute meno alcune figure, spiega Balloch, all’Ufficio tecnico del municipio si erano arenate diverse pratiche. Altri lavori, invece, sono stati abbandonati del tutto. Ora l’Ufficio è di nuovo attivo e a breve dovrebbe rimettersi tutto in moto. Anche se sono state avanzate alcune richieste di deroga, infatti, non utilizzare i fondi può anche portare a delle sanzioni.

Balloch è cosciente e anche orgoglioso della varietà del territorio di Faedis. «L’attenzione per le comunità di montagna e le parti del territorio più difficili da raggiungere è alta. Stiamo lavorando sulla sentieristica, con l’intento di tracciare di nuovo i sentieri “antichi” univano le varie frazioni del comune. Ci siamo accorti che, nel tempo, molti tra questi hanno deviato il percorso, perdendo un po’ le proprie caratteristiche originali. Stiamo lavorando con esperti della materia e vecchie carte».

Luca Balloch

Nemmeno con la nuova amministrazione verrà meno il sostegno alle iniziative proposte dal territorio e alle associazioni, come la manifestazione legata a ovini e caprini a Costalunga/Vile o Mari e monti a Faedis.

Anche la recente manifestazione sportiva Maunik Trail, tra l’altro, ha tratto un bilancio oltre le aspettative, tanto che è stato necessario bloccare le iscrizioni.

L’afflusso di camminatori, sportivi e turisti sul territorio rappresenta per Balloch una linea di sviluppo importante. «In alcune occasioni, al momento è anche necessario gestirne il flusso. Anche i maratoneti, ad esempio, trovano qui un contesto facilmente raggiungibile che ha tutti i sapori della montagna». Sempre rispetto alla sentieristica, sottolinea il sindaco, fondamentale resta l’impegno delle associazioni della zona, che mantengono e pubblicizzano i vari percorsi. «In parallelo c’è anche un’azione del Comune, ad esempio con un progetto che vuole valorizzare le nove chiesette della montagna. Sarà strutturato con schermi touch screen che illustreranno storia e percorsi, nonché con cartellonistica».

Un altro punto importante, nel mandato di Balloch, sarà quello di rendere la cittadinanza del comune consapevole di tutte le bellezze presenti sul territorio. «Noi abbiamo un patrimonio che il cittadino non conosce e vogliamo in tutti i modi portare il cittadino a conoscere il paese. Io stesso sto scoprendo piccoli angoli di Faedis che non conoscevo. Come possiamo valorizzarlo e pubblicizzarlo se non lo conosciamo?».

Per la nuova compagine amministrativa, comunque, al momento è ancora periodo di festeggiamenti.

«Sabato, 13 maggio, insieme alla nuova amministrazione ho incontrato associazioni e cittadini nell’ambito di una festa in piazza a Faedis. Mantendendo fede a una mia promessa fatta in campagna elettorale, tra l’altro, alle 18.00 è stata eletta la first lady 2023, che sarà compagna ufficiale del sindaco nelle varie cerimonie». (Luciano Lister) dal Dom

4 giu 2023

poesia di Carducci

 Poesia di Giosuè Carducci


Giugno 

E' il mese dei prati erbosi e delle rose; 
il mese dei giorni lunghi e delle notti chiare.
 Le rose fioriscono nei giardini, si arrampicano
 sui muri delle case. Nei campi, tra il grano,
 fioriscono gli azzurri fiordalisi e i papaveri
 fiammanti e la sera mille e mille lucciole 
scintillano fra le spighe.
Il campo di grano ondeggia al passare 
del vento: sembra un mare d'oro.
Il contadino guarda le messi e sorride. Ancora
pochi giorni e raccoglierà il frutto delle sue fatiche.

dal web

1 giu 2023

IN BENECIA

 

Benečija potrebuje razvojni center
Benecia, serve un’agenzia di sviluppo

La politica economica regionale «deve tornare a partire dai territori. Solo così si può dare una svolta concreta e significativa a situazioni di squilibrio territoriale come quella dei 5 comuni delle Valli del Natisone ormai da molti anni in fondo alla classifica del reddito pro capite in Friuli-Venezia Giulia». L’economista Fulvio Mattioni, profondo conoscitore del tessuto produttivo friulano, non ha dubbi sulla strada da perseguire per invertire la rotta dello spopolamento: forte ancoramento dei progetti alle risorse umane, naturali e produttive dei luoghi e massima partecipazione e coinvolgimento dei cittadini nell’elaborazione delle priorità ma anche nella gestione dei progetti.

Dott. Mattioni, la politica economica sembra impotente di fronte al perdurare dei problemi della montagna friulana. Ancor di più nella Slavia, il cui spopolamento severissimo ha radici anche nella guerra fredda e nel congelamento di questi territori mentre il resto della regione viveva delle fasi di sviluppo. Qual è la causa? Scarsità di risorse, di competenze o implicitamente si vuol dire che in alta montagna ci possono vivere solo gli orsi?

«Il tema dell’abbandono dei territori montani in regione è impressionante. Il dramma di questi ultimi 20 anni in Regione è che sono state abbandonate le politiche territoriali. La realtà è molto diversa se vista da Trieste o da Drenchia. Occorre rivedere l’assetto istituzionale della Regione affinché le risorse umane, che ora sono dislocate soprattutto a Trieste, possano invece supportare i territori nelle loro sfide. Servono meno impiegati amministrativi e più professionalità che possano supportare la competitività delle diverse aree omogenee e renderle attrattive. La riforma che ha introdotto le Comunità è fallita, perché il nuovo organo è stato recepito in pratica solo da chi è stato obbligato ad adottarlo: le ex comunità montane e la Comunità collinare. Mancano sul territorio delle agenzie di sviluppo che andrebbero create decentrando la Regione. Ce ne vorrebbero almeno una decina in Friuli-V. G.».

Fulvio Mattioni

Un caso emblematico è quello del turismo. Alcuni dei comuni meno ricchi delle Valli del Natisone hanno sul proprio territorio pregevoli memorie della prima guerra mondiale che, oltreconfine in Slovenia, sono state valorizzate creando un notevole indotto turistico. Da noi invece è ancora tutto da sistemare.

«Il turismo è uno dei settori in cui si è maggiormente visto un accentramento e una conseguente perdita di valore dei territori. Difatti negli ultimi 20 anni è cresciuta moltissimo turisticamente solo Trieste, il cui comune ha una struttura che conta migliaia di dipendenti. La montagna, nel complesso, si è fortemente indebolita perché non dotata delle strutture di progettazione necessarie».

Per attuare la Strategie delle aree interne i comuni delle Valli del Torre e del Natisone dovranno darsi una apposita governance. Che consigli darebbe loro?

«È fondamentale che i progetti partano da un reale processo partecipativo della popolazione. Questo è importante dappertutto, perché aumenta notevolmente le probabilità di successo, ma lo è ancor di più nelle zone che soffrono di scarsità di risorse umane perché il convergere delle energie su talune priorità è essenziale. Mi pare molto azzeccata anche l’idea di creare una cooperativa di comunità per gestire i servizi che verranno promossi con i fondi per le aree interne. Può essere un forte stimolo all’imprenditorialità e aumentare il protagonismo specie dei giovani».

Spesso i mass media rilanciano iniziative di territori periferici e spopolati che cercano di attrarre con vari incentivi giovani famiglie alla ricerca di luoghi in cui vivere in modo più armonico con l’ambiente: sussidi in denaro, case prezzo agevolato ecc… Le sembra una strada percorribile, soprattutto per le nuove professionalità che lavorano molto col web?

«Senz’altro può essere una via da percorrere, ma a queste persone bisogna offrire opportunità reali e specifiche. Non ci si può limitare a generiche promesse. Lo stesso se si intende attrarre imprenditori da altri territori. Può essere una strada per crescere, ma per il successo non basta una accorta politica di marketing territoriale, ma occorre fornire delle opportunità concrete di business e di investimento. È per questo che occorre un’agenzia di sviluppo». (Roberto Pensa) dal Dom


CRONACA NERA STOP


 Non vi sembra che la nostra TV ,giornali ecc.

diano troppo spazio ai fatti di cronaca nera che succedono?

Questo fenomeno secondo me incita molti all'imitazione.Io non ne posso più e cambio sempre canale.

vignetta

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vauro

io sto con emergency

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