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Investimenti in cultura: Stregna prima in Regione, a Lusevera zero euro, ultima in classifica

 



556,08 euro. È quanto ha investito il Comune di Stregna per le attività culturali per ciascuno dei suoi 341 residenti. Il dato, riportato da un’indagine del portale internet Openpolis e riferito al 2021, colloca il piccolo comune valligiano al primo posto nella spesa pro capite per la ‘tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali’ fra tutti i Comuni del Friuli Venezia Giulia. Compresi capoluoghi delle ex Province e centri più conosciuti e con ben altre capacità di spesa. Chiaramente, va precisato, il dato è influenzato dal numero assoluto di abitanti: un singolo evento culturale determina una spesa pro capite molto più alta là dove ci sono meno residenti. Non è strano quindi che ai primi posti della classifica si trovino Comuni di dimensioni ridotte.

Stregna, però, ha superato anche i Comuni che hanno, grossomodo, le stesse dimensioni. In maniera piuttosto netta: al secondo posto, ad esempio, troviamo Forni di Sopra (955 residenti) che ha speso per ogni cittadino 305,6 euro, più di 250 euro in meno. Inoltre, più di altri territori, soffre la marginalizzazione (si veda la classificazione di Comune in fascia E, periferico, per la strategia dell’area interna), l’invecchiamento della popolazione (ha l’ottavo indice di vecchiaia più alto fra i Comuni del Friuli Venezia Giulia) e il reddito medio pro capite fra i più bassi della Regione, al quintultimo posto secondo il report dell’Ires riferito proprio al 2021.
Il primato di Stregna si spiega, certo, anche con il finanziamento ottenuto per il progetto Ikarus, che ha portato diversi spettacoli di musica e teatro, fra l’estate e l’autunno del 2021, su tutto il territorio delle Valli del Natisone e del Torre.

Postregna: primo posto frutto di investimenti che il Comune fa da diversi anni
Secondo il sindaco Luca Postregna però, il primo posto in classifica “è dovuto anche agli investimenti fatti dall’amministrazione che destina annualmente una quota relativamente importante del bilancio in progetti legati a turismo e cultura. Progetti che nel tempo sono serviti a costruire le rete che ha portato alla realizzazione di Ikarus, certo, ma più in generale a fidelizzare attorno al Comune partner qualificati”.
Postregna tiene infatti a precisare che da un lato la capacità di ottenere finanziamenti è dovuta all’impegno costante di tempo e risorse nella costruzione di progetti validi. Dall’altro, che nella maggior parte dei casi i bandi prevedono una quota di co-finanziamento da parte dell’ente che mediamente si aggira attorno fra il 20 e il 30 per cento del budget complessivo.

Ai primi posti anche Resia e Cividale del Friuli
Scorrendo la graduatoria, dopo Stregna, Forni di Sopra e Visco, troviamo, appena fuori dal podio, un altro Comune della fascia confinaria, quello di Resia che per i suoi mille residenti ha una spesa pro capite in cultura di 230,86 euro. Subito dopo c’è Malborghetto – Valbruna, altro Comune in cui è tutelata la comunità linguistica slovena, che, sempre nel 2021, ha investito nella valorizzazione di beni e attività culturali 226,26 euro per ciascuno dei suoi 919 cittadini.
All’ottavo posto, primo fra i Comuni che superano i 10mila abitanti, c’è Cividale del Friuli (11.176 residenti), location di Mittelfest, che ha registrato una spesa pro capite di 185,75 euro, ossia in termini assoluti, più di due milioni di euro.
Primo fra i capoluoghi delle ex Province è il Comune di Udine – 22esimo in graduatoria – che ha speso per 99.518 cittadini 105,64 euro pro capite.

Lusevera con zero euro a bilancio fanalino di coda
Molto distanti invece altri Comuni della fascia confinaria. Lusevera nel 2021 ha destinato zero euro per la cultura e si trova all’ultimo posto della graduatoria di Openpolis assieme ad altri sette Comuni del Friuli Venezia Giulia (Frisanco, Fiumicello, Vajont, Villa Vicentina, Monrupino – Repentabor, Treppo Carnico e Ligosullo). Poco più in su, al terzultimo posto, il Comune di San Leonardo con una spesa pro capite nel settore di 0,95 euro. Un investimento solo poco inferiore a quello dei Comuni di Taipana (4,21 euro per cittadino), Prepotto (4,18) e Savogna (4,04). Nella parte destra della classifica troviamo anche Grimacco (8,95 euro pro capite), Faedis (11,5), Torreano (12,72), Pulfero (13,8) e Nimis (13,36). Nella prima metà invece ci sono Drenchia (37,65 euro), Attimis (50,24) e San Pietro al Natisone (60,12).https://novimatajur.it/cultura/investimenti-in-cultura-stregna-prima-in-regione-a-lusevera-zero-euro-ultima-in-classifica.html

Ritorna l'ora legale

 


L'ora legale 2023 entra in vigore nella notte tra il 25 e il 26 marzo alle ore 2:00. Le lancette degli orologi si sposteranno un'ora avanti. L'ora legale rimarrà fino all'ultima domenica di ottobre quando, come di consueto, ci sarà il ritorno a quella solare.A differenza dell’ora solare, legata ai ritmi della natura, l’ora legale viene scelta dai singoli Stati, anche con l’obiettivo di risparmiare energia elettrica. Viene quindi introdotta con una legge: in Italia sono due i passaggi fondamentali che la riguardano. Fece la sua comparsa nel 1916, quando il nostro Paese era impegnato nella prima guerra mondiale, proprio per esigenze di risparmio. Successivamente venne normata con un decreto legge nel 1965, il numero 530. Da qui il nome ora legale.

Poesia di Alda Merini

 

ALDA MERINI

SONO NATA IL VENTUNO A PRIMAVERA

Sono nata il ventuno a primavera
     ma non sapevo che nascere folle,
     aprire le zolle
     potesse scatenar tempesta.
Così Proserpina lieve
     vede piovere sulle erbe,
sui grossi frumenti gentili
e piange sempre la sera.
Forse è la sua preghiera.

(da Vuoto d’amore, 1991)

Scopri i luoghi visitabili alle Giornate FAI di Primavera 2023

siccità

 


Siamo in una situazione di deficit idrico che abbiamo cominciato ad accumulare dall'inverno 20/21 .

E' improbabile che se ne esca in pochi mesi.Occorrerebbe una pioggia costante,ma non troppo intensa,altrimenti non si infiltra.Dobbiamo recuperare 500 mm nelle regioni nord-occidentali:servirebbero 50 giorni di pioggia.

Massimiliano Patui climatologo e ricercatore Cnr


SAN DANIELE DEL FRIULI

 

Duomo di San Daniele

San Daniele del Friuli (San Denêl in friulano) è un comune italiano di 7 882 abitanti del Friuli-Venezia Giulia. La città è nota in tutto il mondo per la produzione dell'omonimo prosciutto crudo DOP.

Il comune di San Daniele, arroccato sulla sommità di un colle a 252 m s.l.m., è al centro del Friuli e domina la pianura circostante. Il territorio gode di un'aria particolare che dona ai prosciutti (prodotti localmente), un sapore unico e inconfondibile conosciuto in tutto il mondo. A poca distanza dal colle, le limpide acque del Tagliamento sono la naturale dimora della trota (qui chiamata "la regina di San Daniele") che viene allevata e lavorata in modo artigianale. La città può vantare la vicinanza al Mare Adriatico a sud e alla Carnia a nord. San Daniele era in contatto con San Daniele in Carinzia (Sankt Daniel im Gailtal) collegato con la storia del Patriarcato di Aquileia e con San Daniele del Carso (monte San Daniele) in Slovenia (Stanjel na Krasuper comune storia originaria. Città raccolta ed accogliente con diversi tesori artistici, fa parte delle Città Slow.

Uno dei centri della Riforma protestante nel Friuli nel XVII secolo, San Daniele del Friuli fu patria dell'erudito e scrittore Giusto Fontanini (1666-1736).

Il terremoto del 1976 arrecò al paese meno danni rispetto agli altri comuni coinvolti, ma si verificarono distruzioni parziali o totali degli edifici del centro storico, meno toccato dagli spezzonamenti, e danni alle opere d'arte, con feriti e vittime, molte delle quali causate dal crollo di una palazzina a pochi passi dal municipio.

Simboli

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 21 luglio 1962.

«Di rosso, alla croce di Sant'Andrea d'argento. Ornamenti esteriori da Città.»

Il gonfalone è un drappo di colore cremisi.

buongiorno

 


BUONGIORNO!

🤗
Garofano rosa...
Ieri quel vento alto
scapigliava le nuvole rade;
e ci fu, verso sera, un grande
garofano rosa, rimasto solo,
in mezzo al cielo.mentre più in basso

si profilava uno spicchio di luna

Oggi, invece, il cielo è tutto pulito,
nudo, tutto bianco-oro di sole.
Bellissima luce, felicità sospesa
a mezz’aria su la terra in ombra.
Già cresciuta, con la sera, è la luna.

(Diego Valeri)

Proverbio friulano


 Il proverbio friulano delle settimana

di Vita nei Vita Nei Campi
“San Josef biel, buine anade” ovvero se il giorno di san Giuseppe (il 19 marzo) c’è bel tempo l’annata sarà buona.

Tutte le reazioni

Come risparmiare acqua

Giornata mondiale dell'acqua

Il 71% della superficie terrestre è coperta da oceani

 La giornata mondiale dell'acqua (in inglese: World Water Day) è una ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1992, prevista all'interno delle direttive dell'agenda 21, risultato della conferenza di Rio.Si celebra ogni 22 marzo. Le Nazioni Unite invitano le nazioni membri a dedicare questo giorno a espletare le raccomandazioni raggiunte con l'Assemblea generale e alla promozione di attività concrete all'interno dei loro Paesi. Con la coordinazione del dipartimento degli affari sociali ed economici delle Nazioni Unite, il giorno internazionale dell'acqua 2005 determinò l'inizio di un secondo decennio internazionale delle Nazioni Unite dedicato all'azione per l'acqua.

In aggiunta agli stati membri, una serie di organizzazioni non governative hanno utilizzato il giorno internazionale per l'acqua come un momento per attirare l'attenzione del pubblico sulla critica questione dell'acqua nella nostra era, con un occhio di riguardo all'accesso all'acqua dolce e alla sostenibilità degli habitat acquatici. Ogni tre anni dal 1997, per esempio, il "Consiglio mondiale sull'acqua" ha coinvolto migliaia di persone nel World Water Forum durante la settimana in cui cadeva il giorno internazionale dell'acqua. Le agenzie promotrici e le organizzazioni non governative hanno messo in luce il fatto che un miliardo di persone non hanno accesso all'acqua pulita, e che la struttura patriarcale, dominante in certi Paesi, determina la priorità nella fruizione dell'acqua disponibile.

https://it.wikipedia.org/wiki/Giornata_mondiale_dell%27acqua

La primavera di Botticelli


 La Primavera è un dipinto a tempera grassa su tavola (203 x 314 cm) di Sandro Botticelli, databile per il 1480 circa. Realizzata per la villa medicea di Castello, l'opera d'arte è conservata nella Galleria degli Uffizi a Firenze.

Si tratta del capolavoro dell'artista, nonché di una delle opere più famose del Rinascimento italiano. Vanto della Galleria, si accostava anticamente con l'altrettanto celebre Nascita di Venere, con cui condivide la provenienza storica, il formato e alcuni riferimenti filosofici. Lo straordinario fascino che tuttora esercita sul pubblico è legato anche all'aura di mistero che circonda l'opera, il cui significato più profondo non è ancora stato completamente svelato.Il bel dipinto venne eseguito per Lorenzo di Piefrancesco de' Medici (1463-1503), cugino di secondo grado di Lorenzo il Magnifico di circa quindici anni più giovane, non sempre in ottimi rapporti con il cugino maggiore, incaricato di fatto di governare Firenze[1]. Gli inventari di famiglia del 14981503 e 1516 hanno anche chiarito la sua collocazione originaria, nel Palazzo di via Larga, dove rimase prima di essere trasferita nella Villa di Castello, dove Vasari riferisce di averla vista nel 1550, accanto alla Nascita di Venere[2]. Il titolo con cui è universalmente conosciuto il dipinto deriva proprio dall'annotazione di Vasari ("Venere che le Grazie fioriscono, dinotando Primavera"), dalla quale derivano anche le linee cardine su cui si sono mossi tutti i tentativi di interpretazione.

Nel 1815 si trovava già nel Guardaroba mediceo e nel 1853 venne trasferita alla Galleria dell'Accademia per lo studio dei giovani artisti che frequentavano la scuola; con il riordino delle collezioni fiorentine venne trasferita agli Uffizi nel 1919[3].

Se nella critica non vi è alcun dubbio circa l'autografia di Botticelli, piuttosto discordi sono le ipotesi sulla datazione. Gli estremi sono quelli della collaborazione presso i Medici, dal 1477 al 1490, con la sospensione del viaggio a Roma, per affrescare tre episodi biblici nella Cappella Sistina, degli anni 1480-1482. Lightbrown ipotizzò una datazione immediatamente successiva al rientro dalla Città eterna, nel 1482, coincidendo con le nozze del committente Lorenzo il Popolano con Semiramide Appiani[3]: l'allegoria di Venere, rappresentata al centro del dipinto, sarebbe anche legata a un oroscopo di Lorenzo, come risulta da una lettera di Marsilio Ficino a lui indirizzata, in cui il filosofo lo esortava a ispirare il proprio agire alla configurazione astrale che ne dominava il tema natale, cioè proprio Venere e Mercurio[2].

Questa ipotesi è oggi la più accettata dalla critica, sostituendo ormai quella al 1478, prima della partenza per Roma...continua https://it.wikipedia.org/wiki/Primavera_(Botticelli)


Maternità surrogata

  siete favorevoli o no?

 Hanno fatto molto discutere le dichiarazioni della ministra alla Famiglia e alle pari opportunità Eugenia Roccella sulla maternità surrogata: La maternità surrogata in Italia è proibita e bisogna chiamarla col suo nome: utero in affitto”, ha dichiarato durante la trasmissione Mezz'ora in più, in onda sui Rai 3. Anche il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli si è espresso con parole molto forti dure sulla questione delle famiglie omogenitoriali nel corso del programma InOnda su La7, in cui ha dichiarato: “Se due persone dello stesso sesso chiedono il riconoscimento, e cioè l'iscrizione all'anagrafe, di un bambino che spacciano per loro figlio, significa che questa maternità surrogata l'hanno fatta fuori dai confini nazionali". Federico Mollicone, presidente della commissione Cultura della Camera e deputato di Fratelli d'Italia ha addirittura paragonato la pratica alla pedofilia

Questo avviene dopo lo stop alla registrazione automatica all'anagrafe dei figli di famiglie omogenitoriali nel comune di Milano come indicato in una circolare giunta dal ministero dell'Interno alla Prefettura. Non potranno più essere riconosciuti i figli di due uomini nati con la maternità surrogata, e i bambini con due madri nati in Italia in seguito alla procreazione assistita eseguita all'estero. Qualche giorno fa, il Senato si è espresso in modo contrario alla proposta dell'introduzione di un certificato europeo di filiazione che garantisce uguali diritti ai figli adottati o di coppie omogenitoriali in tutti i paesi membri dell'Unione europea.

Cos'è la maternità surrogata e qual è la situazione in Italia

La maternità surrogata, anche chiamata gestazione per altri, si verifica quando una donna - in alcuni casi coinvolta anche nel concepimento con inseminazione artificiale, in altri solo nella gestazione con inseminazione in vitro - porta avanti una gravidanza per conto di un'altra coppia, gli aspiranti genitori del nascituro. In Italia non è possibile ricorrere a questa pratica, che è vietata dall'articolo 12 comma 6 della legge 40 del 2004, che prevede una pena da 3 mesi a 2 anni di reclusione e una multa da 600mila  a 1 milione di euro. Con la nuova proposta di legge, Fratelli d'Italia ha chiesto che la maternità surrogata venga considerata un reato anche se effettuata all'estero. La proposta, firmata da Isabella Rauti, sottosegretaria alla difesa e senatrice, e Lucio Malan, capogruppo di Fratelli d'Italia al Senato, avrebbe lo scopo di fermare il “turismo procreativo” che secondo i principali promotori interesserebbe le coppie italiane che si rivolgono alle strutture e associazioni nei paesi esteri per poter accedere a questa pratica. ...

continua https://www.wired.it/article/maternita-surrogata-italia-mollicone-roccella-rampelli-dove-e-legale/

Web sul blog: 20 marzo 1994 – A Mogadiscio, in Somalia vengono u...

Web sul blog: 20 marzo 1994 – A Mogadiscio, in Somalia vengono u...: Articolo da  Wikipedia, l'enciclopedia libera Ilaria Alpi giunse per la prima volta in Somalia nel dicembre 1992 per seguire, come invi...

Fantasia per un inizio di primavera

 


SANDRO PENNA

FANTASIA PER UN INIZIO DI PRIMAVERA

I tuoi occhi infernali
non mi guardano più.
Sento nascere ali
in me. Già guardo in su.

Solcano verdi prati
leggeri treni neri
e scordano, beati,
le stazioni di ieri.
Ove - ferme le ore
su attoniti quadranti -
ritorna un vago amore
alle cose vaganti.

Partire è ancora lieve
se ti lasci alle spalle
- dimentico - la neve
che scende al fondo valle.

(da Poesie, Garzanti, 1973)

da https://cantosirene.blogspot.com/

IL BLOG DI UBER: COSA MI HAI PORTATO ?

IL BLOG DI UBER: COSA MI HAI PORTATO ?:   Nella molto attesa visita di domani a Mosca  Xi Jinping non mancherà di ribadire la grande amicizia con Putin ma, pure se Russia e Cina (c...

Come evitare che le borracce si trasformino in un ricettacolo di batteri

 Chi è più sensibile al problema dell’inquinamento ambientale ne avrà sicuramente in casa più di una. Parliamo di bottiglie e borracce in vetro, acciaio o plastica - l’importante è che siano riutilizzabili. Utili? Certo, anche solo per ridurre la quantità di plastica da smaltire. Ma, specialmente per quei contenitori che vengono a diretto contatto con la bocca, bisogna lavarli tutti i giorni. Pena, creare ricettacoli di batteri, che alle buone possono creare cattivi odori e alle brutte qualche infezione.

Batteri, batteri ovunque

Periodicamente (e spesso su commissione di aziende) vengono pubblicati studi in cui si analizzano i batteri che si annidano nei contenitori riutilizzabili, mettendo l’accento sul fatto che su ogni centimetro quadrato se ne trovino molte migliaia di più che nel lavandino della cucina, nella ciotola del cane o addirittura sull’asse del gabinetto. Informazioni che possono certamente impressionare, ma che si ridimensionano se pensiamo che anche nella nostra bocca vivono milioni (una stima dice 6) di microbi di circa 700 specie diverse.

È normale che dei batteri ci siano, dunque, specialmente sulle e nelle borracce, che entrano a diretto contatto con la bocca. Tuttavia, questi contenitori sono creati apposta per tenere i liquidi in luoghi chiusi, magari bui - condizioni che possono favorire la crescita eccessiva di batteri che possono dare luogo a fastidi (come il cattivo odore) o addirittura problemi di salute (i bacilli, per esempio, possono causare disturbi gastrointestinali, mentre i batteri gram-negativi possono dare infezioni farmaco-resistenti). La quantità di batteri che si possono formare all’interno di una bottiglia riutilizzabile o di una borraccia dipende anche dal materiale di produzione, dall’uso che se ne fa, dalla tipologia (con tappo a vite o a pressione, etc) e anche dall'abitudine a pulire il contenitore.

Cosa fare

Per controllare la proliferazione batterica c’è una sola soluzione: ricordarsi di lavare quotidianamente i contenitori da cui beviamo e lasciarli asciugare bene prima di rimettere il tappo.

Come? Per la pulizia di tutti i giorni vanno benissimo acqua e sapone per i piatti. Bastano poche gocce di detergente diluite con acqua, poi qualche agitata vigorosa e successivi risciacqui. Una volta in settimana si può procedere con una pulizia più profonda utilizzando dei prodotti igienizzanti o disinfettanti o mettendo il contenitore in lavastoviglie, se il materiale del contenitore lo consente (meglio controllare le indicazioni sulla confezione o chiedere consiglio al rivenditore, prima). Ricordarsi, comunque, di non richiudere il contenitore quando è ancora bagnato o umido, altrimenti si rischia di ricreare le condizioni ideali alla crescita batterica.

https://www.wired.it/article/borracce-batteri-rischi-come-lavarle/

«Lettura in musica dal libro di Ilaria Tuti-Fiore di roccia»

 

Muzikalno-literarni večer/Serata letterario-musicale «Lettura in musica dal libro di Ilaria Tuti-Fiore di roccia»

19 Marzo 2023 - 18:00

>>ŠPIETAR
>>v nediejo, 19. marča, ob 18.
bo v muzeju SMO muzikalno-literarni večer »Lettura in musica dal libro di Ilaria Tuti-Fiore di roccia«, ki sta ga organizirala pro loko Nediške doline in Inštitut za slovensko kulturo. Nastopili bojo Serena Fogolini, Andrea Miola in Giulia Pizzolongo. Guoriu bo tudi zgodovinar in predsednik Inštituta za slovensko kulturo, Giorgio Banchig, o beneških nosilkah. Za vič informacij poklicajte na 339 840 3196 al’ na 349 324 1168 al’ pisajte na segreteria@nediskedoline.it.

>>ŠPIETAR
>>domenica, 19 marzo, alle 18
si terrà al museo SMO la serata letterario-musicale «Lettura in musica dal libro di Ilaria Tuti-Fiore di roccia» organizzata dalla pro loco Nediške doline e dall’Istituto per la cultura slovena. Si esibiranno Serena Fogolini, Andrea Miola e Giulia Pizzolongo. Sulle portatrici della Benecia, interverrà anche lo storico e presidente dell’Istituto per la cultura slovena, Giorgio Banchig. Per ulteriori informazioni contattare il 339 840 3196 o il 349 324 1168 o scrivere a segreteria@nediskedoline.it.


buona festa del papà


 Buon Giorno e buona Festa del Papà... Auguri a tutti i papà del mondo!