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I commenti

 


Un paio di ore fa ero contenta perchè è ricomparso il nome del mio account Google.E' durato poco perchè tutto è tornato come prima.Signor blogspot cosa combini...

Istria slovena: alla scoperta della campagna (e non solo)

 Spesso si associa l’Istria slovena alla costa e ai suoi luoghi più famosi, come Piran/Pirano o Portorož/Portorose, ma in realtà si tratta di una regione ben più vasta e variegata, che comprende tantissimi luoghi da vedere e soprattutto esperienze da provare.

Abbiamo avuto modo di scoprire questi angoli nascosti durante un press tour organizzato dall’agenzia IstraTerra nell’ambito del progetto LAS Istria Reviving the Countryside (#ozivimopodezelje), cofinanziato dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale – l’Europa investe nelle zone rurali. Nel progetto sono coinvolti tre comuni: Koper/Capodistria, Izola/Isola e Ankaran/Ancarano.

Istria slovena: cosa vedere nel comune di Ancarano

Il nostro tour dell’Istria slovena è partito proprio da Ancarano (Ankaran in sloveno), dove siamo andati alla scoperta delle bellezze naturali di questo piccolissimo comune, iniziando da Debeli rtič – Punta grossa, che si trova sulla punta della Penisola di Ancarano. Si tratta di una delle rare aree marine della costa slovena rimaste incontaminate, proclamata parco naturale solo qualche anno fa, nel 2018, e classificata anche come zona protetta Natura 2000. Il parco si estende su 340 ettari, di cui 160 ettari di zona marina.

Debeli rtič – Punta grossa, uno dei luoghi più belli e selvaggi dell'Istria slovena.
Debeli rtič – Punta grossa, uno dei luoghi più belli e selvaggi dell’Istria slovena.

Qui si possono ammirare le tipiche falesie di flysch, una particolare formazione di strati di roccia sedimentaria, ai cui piedi si estende una scogliera sommersa. Un vero paradiso per gli amanti della geologia, ma non solo! Il mare turchese, la natura incontaminata e i panorami mozzafiato suscitano meraviglia in chiunque si soffermi ad ammirarli.

Questa zona è caratterizzata da una ricca varietà di fauna e flora marina, tra cui anche specie rare o minacciate, come pinna nobile, cavalluccio marino, tartaruga comune e marangone dal ciuffo. Alle spalle della scogliera si estendono 70 ettari di vigneti che circondano un piccolo boschetto di querce, resto di un bosco un tempo molto più vasto...https://www.slovely.eu/2022/07/26/istria-slovena-scoprire-la-campagna/


Borghi d'Europa nelle Valli del Natisone : Le Donne della Benecija

Festa degli ex emigranti


 Domenica 31 luglio, alle ore 13:00,a Lusevera (Bardo) nell'ambito dell'ex Festa degli emigranti,sarà presentato il libro con i racconti trascritti nel dialetto sloveno del Torre dallo studioso Milko Matičetov 🧑‍👨‍🎓 nel 1940. Siete tutti invitati.Il Museo è aperto dal giovedi alla domenica dalle 10:30 alle 17:30! Passate a trovarci a Lusevera | Bardo!



VOJMIR TEDOLDI GUERINO

Vojmir Tedoldi

Giornalista


Padenghe del Garda-Brescia
27.07.1919 – 24.04.1984

Aveva origini da parte di madre nel Comune di Taipana. Da lei imparò la lingua sloveno e la consapevolezza della propria identità slovena. Durante la seconda guerra mondiale fu sergente a Lubiana con l’esercito italiano. Lì conobbe la maestra slovena Jožica Miklavčič con la quale si sposò a Cornappo, al termine della guerra. Dopo l’8 settembre si unì ai partigiani jugoslavi.

Dopo la guerra fu incaricato per la distribuzione delle tessere annonarie, prima nel Comune di Taipana, poi a Pravisdomini. Allora cominciò a scrivere per il Primorski Dnevnik e fu tra i fondatori del periodico Matajur (notiziario degli Sloveni della Provincia di Udine, oggi Novi Matajur) di cui fu redattore insieme alla moglie per 23 anni.

Fu autodidatta e la moglie lo aiutò ella redazione degli articoli in sloveno. Il primo numero del Matajur uscì il 3 ottobre del 1950 e fu pubblicato fino a dicembre del 1973.

Nel 1949 fu eletto nel direttivo del Fronte Democrativo degli Sloveni della Slavia Friulana.

Tedoldi ebbe un’impresa import-export nel campo del materiale grafico e in quel periodo collaboro con il giornale Delo di Lubiana. Si occupò anche di stampa di opuscoli turistici per la Slovenia e la Iugoslavia.


Il Ponte del Diavolo

MOSCA

 

Bisillabo inchiostro


BARTOLO CATTAFI

MOSCA

La mosca ronza
sulla parola mosca
la stuzzica per farla
volare dalla carta
la mosca ignora
che quell’altra mosca
– bisillabo inchiostro sulla carta –
non è più sua compagna
ma nostra.

(da Poesie 1943-1979

.

“Quella del poeta è per me una pura e semplice condizione umana, la poesia appartiene alla nostra più intima biologia” disse in un’intervista il poeta siciliano Bartolo Cattafi: così in questo gioco di scatole cinesi la mosca che volando si posa sulla parola “mosca” è la realtà che ha perso la sua identità per diventare voce poetica.

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Mosca

IMMAGINE DA PINTEREST

LE PAROLE DELLA SETTIMANA

 CALDO 🥵




GOVERNO 

Elezioni 25 novembre

https://ceccodotti-2.blogspot.com/2022/07/dimissioni-draghi.html




INCENDI 👨🏻‍🚒 🔥 

Continua la lotta agli incendi ma, almeno sul fronte italiano, la situazione - dopo giorni di costante impegno di Vigili del fuoco, Corpo Forestale e volontari anticendio boschivo della Protezione civile, oltre che dei mezzi aerei, la situazione appare in netto miglioramento.

Sul Carso, dopo una notte di paura a causa della bora - che ha portato all'evacuazione precauzionale di 350 persone dalle località di San Michele del Carso e Gabria, nel Comune di Savogna d'Isonzo, l'incendio appare sotto controllo. Sta operando un elicottero per la bonifica delle fumarole residue.

Resta critica, invece, la situazione sul versante sloveno, dove è stato dirottato uno dei Canadair destinato al Fvg per contribuire allo spegnimento delle fiamme..https://www.ilfriuli.it/articolo/cronaca/lotta-agli-incendi-in-fvg-migliora-la-situazione/2/269547.

IL BLOG E I FOLLOWER


 Lo sapevate che un blog può anche allontanare le persone?

I miei follower sono per la maggiorparte italiani,ma anche georgiani,brasiliani,sloveni,russi , polacchi  e portoghesi.In questi tempi è difficile mantenere i contatti con tutti e cercare di non irritare alcuni.Poi tra le altre cose c'è il problema dei commenti,in alcuni blog io non riesco a commentare,in altri devo mettere nome e url del blog in altri ancora si commenta come una volta.Perchè,da cosa dipende?

La pace domestica ; L’elisir di lunga vita ; La borsa


 Racconti scelti

Questo volume edito da Sonzogno nel 1893 riunisce tre racconti scelti di Balzac. Sono tre testi abbastanza disomogenei tra loro, ma tutti estremamente interessanti. Entrarono tutti a far parte de La Comédie humaine (La commedia umana), la grande costruzione letteraria nella quale l’autore francese stabilì di organizzare pressoché tutta la sua opera.

Il primo racconto, La pace domestica, noto anche come La pace coniugale (La Paix du ménage) è del luglio 1829. Fa parte del gruppo Études de moeurs: Scènes de la vie privée. Per l’autore era un semplice schizzo, un consiglio alle mogli perché siano indulgenti verso gli errori dei propri mariti. È la prima di tutte le “Scene della vita privata”. La vicenda, in una straordinaria unità di tempo e di spazio che ne fa quasi automaticamente una pièce teatrale, ruota, all’interno di un fastoso ballo in età napoleonica, intorno ad una manciata di personaggi sullo sfondo di musiche, crinoline, profumi inebrianti e tutta la folla festosa degli invitati. Si tratta di un intrico amoroso che potrebbe compromettere, appunto, la pace domestica di una coppia. È inevitabile il richiamo alla mente al mirabile Le relazioni pericolose (Les Liaisons dangereuses), romanzo di Choderlos de Laclos del 1782 considerato uno dei capolavori della letteratura francese, ed anche alle insuperabili pagine sui ricevimenti chez Guermantes ne Alla ricerca del tempo perduto di Proust (1920-1921), peraltro grande appassionato di Balzac.

Il secondo racconto, L’elisir di lunga vita (L’Élixir de longue vie) fu composto nell’ottobre 1830 e è nel gruppo degli Études philosophiques. In questo testo si palesa la predilezione particolare di Balzac per l’Italia, particolarmente per Roma, Venezia e infine Ferrara, nella quale lo scrittore ambienta questo racconto. Si tratta di una versione decisamente originale del Don Giovanni. L’origine del mito di Don Giovanni si perde nella notte dei tempi, incarnando l’attrazione dell’uomo verso la donna e genericamente verso il peccato in contrasto con la salvazione anche attraverso la religione. Qui le novità sono nello svolgersidella vicenda in una diretta relazione tra padre e figlio e nel tradurre la rinascita dal peccato, in una rinascita alla vita per mezzo di un miracoloso elisir.

L’ultimo racconto, La borsa (La Bourse), del maggio 1832, fa parte, come La pace domestica, del gruppo Études de moeurs: Scènes de la vie privée. Nel corso delle varie pubblicazioni, venne a volte inserito nelle Études de moeurs: Scènes de la vie parisienne. L’ambientazione è decisamente cittadina, molto velatamente bohèmienne: il protagonista è un giovane pittore di umili origini ma già modestamente affermato e ha, come vicine di atelier, una madre e sua figlia, molto povere ma generose, che nascondono la loro indigenza con grande dignità. La ragazza è bellissima e inevitabilmente il pittore cade innamorato, ma prima di arrivare al probabile lieto fine, Balzac inserisce anche qui, come quasi in ogni sua opera, un elemento che scatena curiosità, incertezza, novità. Il tema della creazione artistica, del tormento della genesi dell’opera d’arte, qui di sfondo, è uno dei più presenti in tutta l’opera di Balzac.

Sinossi a cura di Claudia Pantanetti, Libera Biblioteca PG Terzi APS

NOTA: Il testo è presente in formato immagine su “The Internet Archive” (https://www.archive.org/). Realizzato in collaborazione con il Project Gutenberg (https://www.gutenberg.org/) tramite Distributed Proofreaders (https://www.pgdp.net/).

continua a leggere https://www.liberliber.it/online/autori/autori-b/honore-de-balzac/la-pace-domestica-lelisir-di-lunga-vita-la-borsa/

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