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Le parole della settimana 📅

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non piove da mesi,e ora si pensa di razionare l'acqua


COVID 💉

in Friuli forte aumento d casi di covid,sono iniziate le vaccinazioni della quarta dose.


CALDO 🥵

almeno fino a venerdì 22 luglio le temperature saranno ben oltre le medie stagionali, ...

Le favole nel museo di Stolvizza

 


Tra gli aspetti piu caratterizzanti della Val Resia, accanto alla tradizionale musica, alla danza e al mestiere dell’arrotino, possiamo collocare il ricco patrimonio orale, con particolare riferimento a favole e racconti.

Grazie ad uno specifico contributo della Regione Friuli Venezia Giulia, assegnato nel 2014 all’Associazione culturale Museo della Gente della Val Resia in base alla legge di tutela della minoranza linguistica slovena, è stato possibile istituire, nella nuova sede museale di Stolvizza/Solbica, una sezione dedicata a questo importante aspetto, che in questo contenitore trova, con la relativa mostra, una degna collocazione. Per la realizzazione di tutto il progetto, denominato Zverinice tu-w Reziji, il museo si è avvalso di un apposito comitato scientifico, composto dall’architetto Donatella Ruttar, curatrice dell’allestimento dello Slovensko multimedialno okno (SMO), il museo multimediale di San Pietro al Natisone/Špietar; dal prof. Roberto Dapit, ricercatore e studioso della narrativa di tradizione orale e docente di Lingua e letteratura slovena all’Università di Udine e dal dr. Andrej Furlan, etnologo e ricercatore presso la Slovenska akademija znanosti in umetnosti (Accademia slovena delle scienze e delle arti) di Lubiana.

La mostra intende presentare il patrimonio della tradizione orale locale. Con la sezione è stato creato un archivio che potrà essere continuamente implementato. In Val Resia, infatti, si è conservato fino ai giorni nostri un interessante patrimonio orale rappresentato prevalentemente da favole, fiabe, leggende, canti popolari e altre testimonianze. Vi sono fiabe di re, principi e principesse. Non mancano racconti sul Dujak, l’essere selvatico, la Dujačesa, la sua compagna e la Dujačesica, la loro piccola. Altri esseri leggendari sono Dardej e Lol kutleć.

I protagonisti maggiormente presenti nelle favole di animali sono la volpe/lisica ed il lupo/uk. Ma vi sono anche favole con protagonisti altri animali: la lepre/zec, il gallo/ pitilen, il cane/pas, il gatto/tuca, l’orso/ midved e altri ancora. A Stolvizza sono ancora oggi note la leggenda della Kodkodeka, che incendiò la sua casa e quindi tutto il paese, e quella del monte Castello/Ta-na Rado.

Tra i canti popolari vanno ricordati quelli mitologici, come Sveti sinti Lawdić e Linčica Turkinčica. Degna di nota e la presenza in valle di canti e storie con protagonista la Lepa Vida, qui in valle nota come Lipa Lina, Lipa Wida, che similmente a kralj Matjaž occupa una posizione centrale nella tradizione culturale slovena, anche letteraria.

Molto noti ancora oggi in valle sono i canti narrativi a tema religioso, quali Tičica Arličica e Sveti sint’Antunišeć. Altre storie raccontano dell’occulto, dell’aldilà, della vita dei Santi e delle vicende di Gesù e San Pietro. Tra le testimonianze orali spiccano le filastrocche, gli indovinelli, i modi di dire e i racconti di vita vissuta. (Sandro Quaglia e Luigia Negro)

dal Dom

Bujardnik | VAL RESIA | RICETTA | DOLCE

Ricetta del Bujardnik, dolce tipico della tradizione resiana (Val Resia) realizzato da Anna Micelli
uva sultanina
INGREDIENTI:
farina di polenta
farina 00
zucchero
uova
latte
panna da cucina
lievito per dolci
mele
noci
fichi secchi
finocchio selvatico (cumino)
Bujardnik
www.docufriul.com

VENERDI':EVENTI

 


A Tigo per assaggiare lo «strok»

A fine luglio la Val Resia invita gli amanti della gastronomia e non solo alla scoperta del rinomato aglio di Resia, lo strok.

Domenica 31, in località Tigo, nel Comune di Resia, sarà protagonista indiscusso nell’ambito della rinomata «Festa dell’Aglio di Resia» organizzata dall’Associazione FivEvents.

Lo «strok» è un prodotto agricolo della Valle, riconoscibile grazie alla sua tunica rossastra e al particolare aroma dolce. Coltivato con tecniche tradizionali, è messo a dimora a novembre e raccolto a luglio.

Questo prodotto di nicchia, che nel 2004 è diventato presidio Slow Food, ogni anno attira a Resia centinaia di persone. Anche se è in aumento, la produzione di aglio resiano rimane perlopiù su scala ridotta, a carattere familiare, e rappresenta un’integrazione al reddito delle famiglie locali.

Nell’ambito della «Festa dell’Aglio di Resia», il programma del 31 luglio sarà molto variegato. Con partenza dall’area festeggiamenti, alle 9.00 inizierà un’escursione guidata gratuita lungo i sentieri del fondo valle, a cura dell’Ecomuseo della Val Resia. Dalle 11.00, invece, sarà possibile degustare piatti a base di aglio, con menù completo su prenotazione obbligatoria.

Durante la giornata sarà possibile acquistare l’aglio e i suoi prodotti derivati, prodotti tipici regionali, prodotti dei presidi regionali Slow Food e prodotti dell’artigianato locale.

In Val Resia, inoltre, sarà possibile visitare il Centro Visite del Parco naturale delle Prealpi Giulie a Prato di Resia/Ravanca (9.00-13.00 e 14.0017.00), il Centro polifunzionale «La Tana in Val Resia» a Lischiazze/Liščace e il Museo ex-latteria turnaria a San Giorgio/Bila. A Stolvizza/Solbica, invece, saranno aperti il Museo dell’Arrotino (10.00-13.00 e 14.00-16.00) e il Museo etnografico della gente della Val Resia (10.00-13.00 e 14.00-16.00).

Per maggiori informazioni è possibile contattare l’ufficio Iat della Pro loco Val Resia, aperto al pubblico presso il Centro visite del Parco naturale delle Prealpi Giulie a Prato di Resia, dal venerdì al lunedì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.00, oppure telefonare al numero 043353534.

https://www.dom.it/pri-tigu-da-bi-pokusili-strok_a-tigo-per-assaggiare-lo-strok/



giovedì:luoghi

 Ciseriis di Tarcento e la diga di Crosis. Opera di Arturo Malignani. La diga serviva per l'energia elettrica al cascamificio di Bulfons












Superluna e luna piena delle fragole il 14 Giugno 2022 una notte romanti...

#superlunadellefragole #superluna #lunadellefragole La prima Superluna del 2022 è arrivata: il plenilunio chiamato Luna piena delle fragole, coincide infatti con il passaggio del satellite vicino al perigeo, quindi alla distanza minima dalla Terra, per questo le dimensioni della luna saranno più grandi rispetto al solito fino a un 14% più grande ed anche più luminoso, fino a un 30% in più. In Europa La luna piena di Giugno e’ stata definita Luna di miele poiche’ a Giugno si raccoglieva il miele e che andava a combaciare con la consueta “Luna di Miele” che altro non sarebbe che il primo mese di matrimonio Altro significato in Europa dato alla Superluna di Giugno è: Luna rosa perche’ in quel periodo fioriscono le rose e perche’ la luna di giugno a volte sembra rosa. Altre culture la luna piena la definiscono in maniera diversa: Quest’anno la luna piena di giugno cade su POSON POYA. In questo giorno il popolo dello Sri Lanka commemora l’introduzione del Buddhismo sull’isola.
Inoltre la luna piena di Giugno si verifica nel giorno della festa denominata Vat Purnina. In questo giorno le donne sposate digiunano legano dei fili intorno all’albero di banyan e pregano per il benessere dei loro mariti.

INOLTRE il nome della Luna piena di Giugno cambia in:
Cinese : Luna di Loto
Celtica: Luna dei cavalli
Wiccan: Luna delle diadi
Cherokee: Luna verde del mais
Emisfero meridionale Luna di quercia, Luna fredda, Luna della lunga notte.

Ecco il calendario lunare per l'anno 2022
• 14 giugno 2022 (Superluna)
• 13 luglio 2022 (Superluna)
• 12 agosto 2022
• 10 settembre 2022
• 9 ottobre 2022
• 8 novembre 2022
• 8 dicembre 2022

Iniziativa a Zavarh/Villanova delle grotte

Villanova/Zavarh la casa di Santino
Ieri, Villanova delle Grotte (Lusevera),nella bacheca degli avvisi ho visto il manifestino di una nuova iniziativa per la Val Torre:1 concorso balconi fioriti organizzato dalla Pro Loco di Lusevera.Per partecipare bisogna prenotarsi entro 1l 15 luglio.Non ho letto nulla a proposito nè sui media o social.

Questa siepe

 

FOTOGRAFIA © HEIDIMARIA/PIXABAY

PIERLUIGI CAPPELLO

QUESTA SIEPE

Fuori il sole è limpidissima Grecia
guardo un sereno di luglio
delle dieci di mattina
il verde lo trattiene tutto
dentro le foglioline di lauro
i giardini ben pettinati
gli azzurri, quanti dentro la parola
azzurro
a immaginare come, con il come
a marcare distanze
erano così, come questo
così diversi
i mari grandi degli idrovolanti
con uomini vestiti da marinai
l'azzurro alto del cielo e del mare
che tenevo negli occhi bambino
Croix du sud, Arc-en-ciel
Bristol Bombay, Short Calcutta
la cerimonia dell'alba
sull'argento delle carenature
perché a sud è sempre mattina
a sud è sempre sereno
e le figure negli occhi camminano
su calcagni scalzi
e stinchi sporchi ma alati
a pensarle così
a pensarmi così, farmi bambino
che dentro la testa tengo per me
come uno spicciolo nuovo
un fischio da dietro una siepe adesso che fumo
che nessun mare si alza dalla parola mare
e dietro le siepi passano macchine
che conto passare.

(da Azzurro elementare, Rizzoli, 2013)

OLGA

 


Olga

da  | Mar 22, 2022

Cinque poesie da “Il condominio S. I. M.” di Alessandro Canzian (Stampa 2009, 2020). 

 

Non conosco la ragazza
di nome Olga, ma la penso.
La pelle bianca come i capelli
di mio padre, il seno grande
– i tacchi ben calcati
la sera alla mia porta –, poi
ieri notte l’ho sentita urlare
appesa alle mani di qualcuno.

 

*

Olga veste sempre ben curata,
raffinata, fin nelle fessure.
Parla correntemente quattro
lingue, o cinque. È dalle
intercapedini del muro
che conosco la sua fede, quando
prega Dio con le ginocchia.

 

*

Di domenica mattina Olga
ascolta musica anni ottanta,
come quand’era una bambina.
Balla coi piedi scalzi, lo
smalto rosso e un’unghia rotta.
La vita ritirata come un ragno.

 

*

Olga il lunedì la penso
con un vestito ampio, colorato,
il martedì con un qualcosa
di più aderente, alla sua pelle,
alla cartilagine
della settimana in un foulard.
I capelli raccolti, le cadono.

 

*

Olga la mattina raccoglie
dal pavimento le vespe
che cadono spezzate. Apre
svogliata le tende.
A volte fa l’amore urlando
come chi non si ama.
O un lento abbaiare di cani.

 

Immagine: Christian Jankowski, A Life That Changes Your Week, 2005

https://alessandrocanzian.wordpress.com/2022/03/23/il-condominio-s-i-m-su-nuovi-argomenti/

Santi Ermacora e Fortunato patroni

 

Oggi 12 luglio si festeggia i santi patroni S.Ermacora e Fortunato patrono di Udine,Aquileia...
Nella foto: G.B. Tiepolo - I santi Ermacora e Fortunato.Cattedrale di S. Maria Assunta (Udine), cappella dei Santi Patroni.
Breve storia dei santi Ermacora e Fortunato, patroni dell'Arcidiocesi e della città di Udine. Ermacora fu il primo Vescovo di Aquileia, Fortunato fu suo diacono.

Secondo il Catalogo episcopale aquileiese, Ermacora e Fortunato furono, nel terzo secolo d.C., il primo Vescovo di Aquileia e il suo diacono. Nella loro «passio» si racconta che l’apostolo Pietro, mentre si trovava a Roma, incaricò il discepolo ed evangelista Marco di diffondere la buona novella nella città di Aquileia. Obbediente, Marco intraprese questo lungo viaggio e finalmente giunse in vista della metropoli alto adriatica. Presso la porta occidentale incontrò un giovane lebbroso, il quale, saputo che Marco era un medico cristiano capace di guarire tutte le malattie, lo scongiurò di sanarlo. L’evangelista allora lo toccò e all’istante il suo braccio e la sua mano guarirono. Il giovane, che si chiamava Ataulfo ed era di nobile stirpe, cose a casa e raccontò tutto al padre Ulfila: questi a sua volta si precipitò dallo straordinario taumaturgo e lo pregò di guarire completamente il suo figliolo. Marco esaudì la preghiera, vedendo che Ulfila era pronto ad accogliere la fede cristiana con cuore sincero; infatti il nobiluomo volle essere subito battezzato insieme alla sua famiglia ...continua qui

Srebrenica: le rimozioni della narrazione pubblica europea

 

Srebrenica, Potočari © foto Andrea Rizza Goldstein

Il nuovo governo sloveno ha promesso, entro fine anno, la rimozione delle famigerate barriere di filo spinato anti-migranti al confine con la Croazia. Non sarà un “liberi tutti”, ma solo la sostituzione di un rozzo meccanismo di controllo con altri più sofisticati

07/07/2022 -  Stefano Lusa

I primi rotoli di filo spinato vennero piazzati nel novembre del 2015 nei pressi di Rigonce, nella Stiria meridionale, un paesino salito alla ribalta della cronaca per essere diventato una delle principali vie d’accesso in Slovenia lungo la rotta balcanica, poi le barriere si diffusero lungo tutto il confine tra lo sbigottimento della popolazione locale, che si vide arrivare i genieri dell’esercito a piazzare le “barriere tecniche” anche letteralmente nel cortile di casa. La cosa non mancò di sollevare vibranti proteste in Croazia ed anche qualche simbolica manifestazione lungo la frontiera. L’ultima è andata in scena agli inizi di luglio nella Carniola Bianca dove organizzazioni non governative, il locale ente turismo e istituzioni culturali con una trentina di imbarcazioni hanno disceso un tratto del fiume Kolpa, per invitare il governo a non attendere oltre per rimuovere le barriere e a cambiare rotta in materia di controlli al confine.

Il centrosinistra aveva promesso in campagna elettorale che in caso di vittoria avrebbe tolto il filo spinato in tempi rapidissimi. All’indomani del trionfo alle urne, non senza un certo entusiasmo, c’era anche chi era pronto ad organizzare squadre di volontari per andare a levare le barriere. Dalla coalizione si sono premurati di chiedere ai cittadini non aver frette per evitare di incappare in sanzioni, precisando che ci avrebbero pensato loro...continua a leggere https://www.balcanicaucaso.org/aree/Bosnia-Erzegovina/Srebrenica-le-rimozioni-della-narrazione-pubblica-europea-219406

📰della settimana


SALDI 👗👕

CALDO 🌡️

MARMOLADA ⛰️

Il 2 luglio sono iniziati i saldi,a volte si possono fare dei veri affari.Io non acquisterò nulla perchè ho di tutto, anche troppo.

Continua il caldo,verso il fine settimana è in arrivo il caldo africano.Io il caldo non lo sopporto...

Hanno terminato di cercare i resti delle persone :in tutto sono 11.RIP.

il ritorno dele nuvole bianche di LORENZO BATTISTUTTA


 Questo romanzo è ambientato ai giorni nostri ma recupera un insegnamento antico: l’arte di dire la verità senza ferire e di ascoltare senza subire.

La storia si snoda in un antica casa, attraverso delle stanze immaginifiche che si aprono su mondi fantastici, che parlano di ogni aspetto dei rapporti umani. Qui, i protagonisti, in compagnia di una guida, scopriranno i comportamenti che impediscono di vivere pienamente e con soddisfazione la propria vita.
Stanza dopo stanza, Sara, Leonardo, Linda, Mattia, Giovanna impareranno a confrontarsi con i conflitti quotidiani e scopriranno che il segreto per essere felici è proprio praticare l’antica arte di “dire la verità senza ferire e ascoltare senza subire”. E come tutte le arti, anche questa si impara nel tempo, un po’ alla volta, pagina dopo pagina.Un libro che accompagna il lettore per mano alla scoperta del segreto di una vita soddisfacente e di relazioni che funzionano, mostrandoci la via per l’Abbondanza. Il romanzo mostra la strada per esprimere i propri talenti e raggiungere la pienezza


Lorenzo Battistutta è ricercatore in campo umanistico. Ha una lunga esperienza come formatore, educatore e relatore. È il fondatore di Aligen, Istituto Libere Abilità, di Udine, istituzione che organizza corsi sull’etica, l’enneagramma, la stima.
All’interno del libro ci sono una download card per scaricare il testo in pdf, l’audio in formato mp3 e il cd con la lettura integrale dell’attrice Sara Beinat.
https://www.ilfriuli.it/articolo/cultura/l-arte-di-dire-la-verita-senza-ferire-e-di-ascoltare-senza-subire-secondo-lorenzo-battistutta/6/240483

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