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IVAN TRINKO padre della Benecia

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9 mag 2020

Web sul blog: Usa: allarme per i Covid-19 Party

Web sul blog: Usa: allarme per i Covid-19 Party: Articolo da  Wikinotizie, le notizie a contenuto aperto Venerdì 8 maggio 2020 Negli Stati Uniti è nata una nuova, stravagante moda. Si tra...

Oggi, 9 maggio, è la festa dell'Europa.

🇪🇺 Oggi, 9 maggio, è la festa dell'Europa.

Purtroppo l'emergenza-covid19 ci ha ricatapultati indietro di 20 anni, quando a Gorizia la piazza Transalpina era tagliata in due, come lo è di nuovo oggi. E quando dal lato sloveno non si chiamava ancora Trg Evrope, piazza Europa.

In questo compleanno un po' triste per la nostra amata Europa desideriamo stringerci assieme, purtroppo solo virtualmente, tra italiani, sloveni e tutti i popoli europei nella speranza di tornare presto uniti, insieme a festeggiare la ritrovata libertà di muoverci liberamente, libertà che ci manca tantissimo! 🇪🇺 🇮🇹 🇸🇮

Il museo di Caporetto ha aperto le porte - Kobariški muzej odprl vrata

museo di Caporetto
Di Dani 7C3 - Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=716905
 

Dopo 50 giorni di chiusura forzata per il Covid-19 dal 1 maggio il Museo di Caporetto ha riaperto.

L'orario sarà quello normale dalle 9.alle 18.
Per accedervi bisogna avere la mascherina,per i gruppi superiori alle 15 persone si deve prendere l'appuntamento.

Nel museo più visitato in Slovenija che rappresenta il fronte dell'Isonzo nella 1° guerra mondiale per il momento si aspettano molti visitatori sloveni.
Il museo è un'istituzione privata.A differenza dei musei statali o delle comunità museali abbiamo deciso di aprire a scopo promozionale.ha dichiarato Martin Šolar.


Il Museo di Tolmin è stato riaperto il 5 maggio e il giorno dopo a Vrsno la casa natale del famoso poeta sloveno Simon Gregorčič .
traduzione pesonale
casa natale di Gregorcic

https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Gregorcic-hisa1.jpg#/media/Datei:Gregorcic-hisa1.jpg


Kobariški muzej po 50 dneh prisilnega zaprtja zaradi epidemije koronavirusa s 1. majem spet sprejema goste.

Muzej bo odprt kakor v normalnih časih vsak dan med 9. in 18. uro, vseeno pa bo zaradi nalezljive bolezni obisk vendarle drugačen. Vstop v muzej bo do nadaljnjega možen zgolj z zaščitno masko. Za ogled skupin nad 15 obiskovalcev je potrebna vnaprejšnja napoved.

Muzej bo odprt kakor v normalnih časih vsak dan med 9. in 18. uro, vseeno pa bo zaradi nalezljive bolezni obisk vendarle drugačen.

 Vstop v muzej bo do nadaljnjega možen zgolj z zaščitno masko. 

Za ogled skupin nad 15 obiskovalcev je potrebna vnaprejšnja napoved.


V najbolj obiskanem slovenskem muzeju, ki predstavlja poglavje soške fronte v prvi svetovni vojni, seveda zaenkrat računajo na domače goste. Kobariški muzej sicer ni javni zavod, temveč zasebna institucija. »Za razliko od državnih muzejev oziroma skupnosti muzejev smo se mi odločili za hitro odprtje tudi promocijsko. Prvi maj je le prvi maj. Glede pogojev se bomo prilagajali. Letos bo težko, ampak smo optimisti,« je povedal direktor muzeja Martin Šolar.

Medtem so iz Tolminskega muzeja sporočili, da bodo vrata odprli v torek 5. maja, Rojstni hiši Simona Gregorčiča na Vrsnem pa dan pozneje.

https://novimatajur.it/attualita/kobariski-muzej-odprl-vrata.html


8 mag 2020

BENEČIJA dove si trova

Nella Regione Friuli Venezia Giulia lungo il confine con la Slovenia, da Tarvisio a Muggia, è storicamente insediata la comunità linguistica slovena, riconosciuta e tutelata da due leggi nazionali (482/1999, 38/2001) ed una regionale (26/2007).

I Comuni della provincia di Udine in cui è presente la minoranza slovena sono: Tarvisio, Malborghetto-Valbruna, Resia, Lusevera, Taipana, Nimis, Attimis, Faedis, Torreano, Pulfero, San Pietro al Natisone, Savogna, San Leonardo, Grimacco, Drenchia, Stregna, Prepotto e Cividale.

In questi comuni la popolazione ha conservato e usa ancora oggi le diverse forme dialettali slovene. Sia pure con una diffusione molto differenziata nelle diverse vallate ed una maggiore incidenza nelle Valli del Natisone ed in Val Canale è presente anche la lingua slovena standard. Il dialetto sloveno è chiamato dai parlanti “po našan” in Val Canale, “po näs” a Resia, “po našin” nella Valle del Torre e del Cornappo, „po sloviensko“ e „po našem“ nelle Valli del Natisone.

Per le Valli del Natisone, del Cornappo e del Torre, si usa anche il termine “Benečija” con un evidente riferimento al periodo dell’appartenenza Repubblica di Venezia.

Molti toponomi di chiara origine slovena nella valle  Raccolana, di Dogna e Canal del Ferro testimoniano la presenza di antichi insediamenti slavi anche in quelle vallate.

https://www.mismotu.it/

dialetti della Benečija













7 mag 2020

Il torrente Torre/Ter

Il 
Torre (la Tor in friulano[1]Ter in sloveno) è un torrente del Friuli orientale, principale affluente di destra del fiume Isonzo.
Drena, insieme all’affluente Natisone, una notevole porzione del bacino dell’Isonzo. Le sue acque, di ottima qualità, alimentano l’acquedotto di Udine, che ha le opere di captazione a Zompitta.
Nasce in una delle zone più piovose d’Europa, ai piedi del monte Sorochiplas (1.084 m).[2] nella catena prealpina dei Musi, ad una altitudine di 529 metri s.l.m.[3]. Inizialmente scorre in una profonda forra[3] che esso ha scavato, e che intaglia la prima catena montuosa delle Prealpi Giulie, ben visibile dalla pianura friulana orientale. All’uscita della zona collinare, dopo Tarcento e presso Nimis, e dopo aver ricevuto le acque del Cornappo, le sue acque vengono, in parte, captate da antiche rogge e da più moderne opere, per usi civili (acquedotti) e per l’irrigazione dell’arida campagna dell’alta pianura.[4]
da https://it.wikipedia.org/wiki/Torre_(fiume)
Presso Reana del Rojale (rojale in friulano significa roggia) e Savorgnano del Torre, dopo la “presa” delle rogge di Udine e Cividina, le acque tendono a disperdersi nel sottosuolo molto permeabile e per un lungo tratto il letto è normalmente asciutto, salvo dopo le piogge a monte. In questa parte mediana il letto ghiaioso è molto ampio (la larghezza raggiunge anche i 500 metri). Dopo Pradamano e la confluenza con la Malina, nei pressi di Trivignano Udinese riaffiora e riceve le acque del Natisone. Da qui scorre per un brevissimo tratto in provincia di Gorizia, ricevendo da sinistra il torrente Iudrio per poi rientrare in provincia di Udine dove, dopo 70 km.[2], sfocia da destra nell’Isonzo.
Da Zompitta fin oltre Udine sulla riva occidentale fu innalzato un argine per proteggere i paesi e la città da disastrose alluvioni come successe in passato. Su tale argine corre una “strada bianca” ora vietata al traffico autoveicolare. Proprio durante una delle impetuose piene del fiume, nel novembre 1938, successe un disastro ferroviario quando crollarono due arcate del ponte della ferrovia Udine-Cividale a San Gottardo e morirono decine di persone[5].
Il corso del fiume fu da sempre utilizzato come cava di pietrame, ghiaia e sabbia, sia per costruzione di edifici sia per la fabbricazione della calce. In particolare dopo la seconda guerra mondiale ci fu una enorme escavazione del fiume nel tratto udinese, a causa della domanda di inerti per l’espansione edilizia della città. Ciò causò una notevole abbassamento del letto e la conseguente messa in pericolo del ponte stradale di Salt che collega Udine con PovolettoFaedis e Attimis. Fu infatti necessario costruire una briglia per stabilizzare l’altezza del letto del fiume e inoltre si dovette costruire un nuovo ponte a monte del precedente. All’interno della zona arginata, a San Gottardo di Udine, fu realizzata una grande cava di inerti, successivamente usata come discarica di rifiuti. La zona è all’interno del Parco del Torre.
Esiste un curioso detto friulano riferito al fiume: “Nol cjate un clap te Tor!” (“non trova un sasso nel Torre!”) per indicare una persona incapace di fare le cose più semplici.
fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Torre_(fiume)

6 mag 2020

A distanza impariamo così

Il sistema scolastico territoriale ha dovuto adeguarsi in fretta alla nuova situazione portata dalle norme di contenimento del coronavirus. Gli approcci hanno dovuto spostarsi giocoforza dalla didattica frontale a quella a distanza, con tutte le sfide che il procedimento comporta. Come altrove sul territorio italiano, in alcuni plessi scolastici ci si è trovati maggiormente attrezzati di fronte al cambiamento, in altri sono state trovate in fretta le migliori risposte possibili. Sicuramente criticità comuni emergono rispetto alle possibilità di accesso delle singole famiglie ai dispositivi elettronici e, specie in alcune zone, alla scarsità della copertura del segnale internet.

Dall’Istituto comprensivo di Cividale, per il plesso filiale di Prepotto, la dirigente scolastica, Monica Napoli, spiega: «Le maestre gestiscono la didattica a distanza sia tramite il registro elettronico Nuvola, che permette loro di caricare materiale e ai genitori di restituire quello degli alunni per correzioni e feedback, sia tramite audiolezioni e video da siti didattici. Per la quinta, alcune lezioni si svolgono in diretta on line, in presenza dei genitori, con un contatto diretto. Via Skype o Whatsapp, a piccoli gruppi hanno contatti diretti anche i bambini più piccoli, che hanno necessità di sentire la voce della maestra».

In un consiglio d’interclasse a distanza, recentemente è emerso come le reazioni alle nuove modalità siano positive e i genitori soddisfatti. Essendo nella realtà del plesso scolastico di Prepotto meno agilmente inseribili negli schemi della didattica a distanza, al momento le attività in friulano e sloveno sono sospese.

Dall’Istituto omnicomprensivo di Tarvisio, la dirigente Doris Siega spiega come praticamente tutti gli alunni di ogni ordine e grado del sistema scolastico valcanalese e di parte del Canal del Ferro stiano svolgendo didattica a distanza. «Alle scuole d’infanzia si sta cercando di creare attività e video, specie per restare in contatto coi bambini. Ovviamente, parlando d’infanzia, la didattica è un po’ ridotta. Le scuole primarie hanno adottato vari strumenti, a seconda delle possibilità tecnologiche di raggiungimento delle famiglie. Specie nelle classi prime e seconde si forniscono schede, materiali, video e audio lezioni attraverso chat, soprattutto Whatsapp. Terza, quarta e quinta si utilizzano piattaforme per la didattica. Già da anni in tutto l’Istituto lavoriamo con Classroom di Google Suite; con cui forniamo vari materiali audio, video, lezioni registrate e in diretta ».

Alle scuole medie l’utilizzo è ancora più importante e tutte le attività sono effettuate attraverso la piattaforma. Alle scuole superiori si era già molto abituatiagli approcci a distanza, già in uso, ad esempio, con gli studenti dell’indirizzo sportivo. «Al momento le reazioni sono molto positive», nota la dirigente Siega. In questa nuova situazione, che si è venuta a creare, in qualche modo prosegue anche il progetto plurilingue, con le lingue del territorio, sloveno, tedesco e friulano, che diventano anche lingue d’insegnamento.

Anche nel plesso scolastico di Taipana l’anno scolastico prosegue per via telematica. «Si cerca di rispettare il tempo d’ascolto dei bimbi, con quaranta minuti a lezione. I bambini continuano ad esercitarsi con l’apprendimento della lingua slovena e con il violino, mantenendo vivo il progetto della musica», fa sapere l’insegnante Sara Rainone.

Dall’Istituto comprensivo con insegnamento bilingue sloveno-italiano di San Pietro al Natisone, il dirigente, Davide Clodig, spiega che già il registro elettronico permetteva l’invio di documenti.

«Dopo una settimana d’avviamento, abbiamo scelto di avvalerci della piattaforma Edmodo, introdotta subito nella scuola media e poi nella scuola primaria. Lo scambio di lezioni e interazioni tra alunni e docenti è, così, divenuto più semplice. Va detto che nessuno si sarebbe aspettato di trovarsi in una situazione del genere, per cui del tempo è andato nello spiegare, a famiglie, personale docente e non, come si lavori con queste nuove modalità da un punto di vista tecnico e tecnologico».

Dal punto di vista didattico è stato necessario capire come preparare le lezioni, i compiti e analizzare i feedback. Per le lezioni sono in uso diverse modalità, da Powerpoint alle videolezioni su Youtube, importante è anche lo scambio di esperienze tra i stessi docenti.

Gli incontri in videoconferenza con gli insegnanti avvengono a cadenza regolare, con un’analisi continua delle criticità. Da una parte c’è la professionalità del personale docente, dall’altra anche come trasferirla nella didattica a distanza.

Clodig conclude notando che si stanno cercando le migliori modalità per giungere al migliore risultato, cercando di risolvere i problemi che si presentano di volta in volta e di mettere in piedi un sistema che possa operare anche nel caso la didattica a distanza resti l’unica modalità operativa per un periodo prolungato.

Dall’Istituto comprensivo con lingua d’insegnamento italiana di San Pietro al Natisone, dove la didattica a distanza è stata comunque attivata, i dati, seppure richiesti, non ci sono stati forniti.

continua in sloveno https://www.dom.it/tako-izvajamo-pouk-na-daljavo_a-distanza-impariamo-cosi/

A Taipana anche a casa col violino - V Tipani doma z violino

Nel plesso di Taipana, come in tutta Italia, l’attività dell’anno scolastico 2020/2021 prosegue a distanza, cercando pure di continuare nei progetti con le scuole «gemellate» della vicina Breginj in Slovenia e Guilmi in Abruzzo.

La maestra Sara Rainone spiega come l’intero Istituto comprensivo di Tarcento sia registrato a «G Suite for Education» una suite di app Google gratuite, realizzate appositamente per le scuole e conformi alle norme sulla privacy, docenti e alunni hanno un indirizzo di posta elettronica personalizzato. Tutti i docenti e gli alunni possono, quindi, utilizzare le app.

«All’interno di questo strumento abbiamo costruito in maniera collaborativa un sito web coinvolgente per la nostra classe, ottimizzato anche per la visualizzazione su tablet e smartphone. Usiamo diverse applicazioni presenti, tra cui Gmail e Drive per lo scambio di materiale e informazioni scritte, Moduli per proporre questionari, Smart Learning Suite per realizzare giochi educativi, Calendar per calendarizzare gli incontri online tramite Google Hangouts Meet, un software per le videochiamate di gruppo. Inoltre utilizziamo un canale Youtube privato per caricare videolezioni. Ad esempio ogni venerdì leggo un libro e carico la registrazione su cui confrontarci oralmente e in forma scritta. Per le attività in diretta usiamo la lavagna interattiva Jamboard, pur preferendo dialogo e ascolto».

Il sito è costituito da diverse sezioni, nella homepage è segnalata la programmazione degli aggiornamenti settimanali, relativi alle diverse materie.

Rainone spiega che si punta a mantenere un contatto, con incontri in piccolo e grande gruppo: «Continuiamo con la scrittura collettiva di testi, la ricerca tramite interviste, attività di coding e tinkering, ossia si insegna a “pensare con le mani”, per avvicinare i bambini allo studio delle materie STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Matematica) in modo pratico».

«Si cerca di rispettare il tempo d’ascolto dei bimbi, con quaranta minuti a lezione. I bambini continuano a esercitarsi con l’apprendimento della lingua slovena e con il violino, mantenendo vivo il progetto della musica, anche grazie ai video caricati dalla docente competente. Per arte e sloveno prosegue il progetto dell’intervista ai nonni su giochi e mestieri di una volta, in collaborazione tra le scuole di Taipana, Breginj e Guilmi. Stiamo cercando di portare avanti le collaborazioni che abbiamo in piedi, con l’idea di riprenderle dal vivo il prossimo anno», conclude la maestra Rainone. (L. L.)

Tudi v tipajskem šolskem poslopju, ki deluje v okviru Večstopenjskega zavoda Čenta, si prizadevajo, da bi na čim bolj uspešen način izvajali pouk na daljavo. V ta namen si pomagajo z raznimi mobilnimi aplikacijami, ki jih ponuja G Suite for Education. Zelo pomembno je držati stike med posamezniki, tako v šoli nadaljujejo s skupnimi dejavnostmi, kot sta skupno sestavljanje besedil in raziskovanje preko pogovorov. Učna ura traja običajno 40 minut.

Otroci se naprej naučijo slovenščine, prav tako igrajo še na violino. V okviru sodelovanja med šolami v Tipani, Breginju in Guilmiju otroci med drugim intervjuvajo stare starše o starih igrah in poklicih. Dejavnost je povezana s predmetoma umetnost in slovenščina.

Učiteljica Sara Rainone nam je povedala, da bi radi vsa sodelovanja peljali naprej. Naslednje leto naj bi z njimi lahko nadaljevali v živo.https://www.dom.it/

Pomeriggio musicale


Quando ero ragazza mi piaceva questo cantante

Nel
 1947 suo padre si trasferisce in Belgio per lavorare nelle miniere della Vallonia, portando il piccolo Salvatore; la famiglia si stabilisce a Jemappes nei dintorni di Mons[1].

Nei primi anni sessanta Adamo partecipa a un concorso radiofonico di Radio Lussemburgo vincendo la finale a Parigi e inizia a esibirsi presentando le sue prime canzoni, scritte in francese, caratterizzate da una vena melodica interessante, frutto dell'incontro tra la tradizione italiana e quella cantautorale d'oltralpe.

Il primo successo arriva nel 1963 con Sans toi ma mie (Sei qui con me). Si trasferisce poi a Parigi dove incide l'album di debutto: "63/64" con "Tombe la neige" e "Vous permettez, Monsieur?" che nel 1964 arriva prima in Francia per quattro settimane, nei Paesi Bassi e in Belgio per undici settimane trasformandolo in una celebrità mondiale. Nel 1965 La Nuit arriva prima per undici settimane in Francia e terza in Belgio mentre Mes Mains Sur Tes Hanches prima per undici settimane in Francia e seconda in Belgio.

Nel 1966 Une Mèche de Cheveux arriva prima in Francia per cinque settimane e quarta in Belgio, Ton Nom prima in Francia per quattordici settimane e settima in Belgio e Le Coeur en Bandoulière prima in Francia per due settimane. Nel 1967 Inch'Allah arriva prima in Francia per cinque settimane e quarta in Belgio e Une Larme aux Nuages prima per sette settimane in Francia e quarta in Belgio.

Inizia a pubblicare i suoi dischi anche in Italia, raccogliendo anche qui il successo con Cade la neve - Vous permettez Monsieur - Perduto amor - Non voglio nascondermi - La notte - Amo - Una ciocca di capelli - Se mai - Non mi tenere il broncio - Lei (che nel 1966 arriva al primo posto in classifica) - Il nostro romanzo - Insieme - Inch'Allah - Affida una lacrima al vento - La tua storia è una favola - Tu somigli all'amore - Accanto a te l'estate - Felicità - È la mia vita, ecc...

Incide anche la canzone Dolce Paola dedicata a Paola Ruffo di Calabria, futura regina del Belgio, di cui si dice che il cantautore fosse innamorato arrivando nel 1964 in prima posizione nelle Fiandre in Belgio e in quinta nei Paesi Bassi. Nel 1968 con Affida una lacrima al vento (Accroche une larme aux nuages), vince il Festivalbar ed occupa il 1º posto della hit parade. Nello stesso momento la sua canzone Tu somigli all'amore (L'amour te ressemble) diventa la sigla della trasmissione televisiva "Disco verde". Nel dicembre 1968 il singolo Pauvre Verlaine arriva primo in Francia.

Nel 1969 il singolo Petit bonheur arriva primo in Francia per due settimane e nono in Svizzera. Nello stesso anno sposa Nicole che lo renderà padre di due figli: Anthony nato nel 1969 e Benjamin nato nel 1980. È anche padre di Amelie, nata nel 1979 da una relazione con l'attrice tedesca Annette Dahl.

Tra la fine degli anni sessanta e i primi anni settanta scrive alcuni testi interpretati dalla sorella Delizia Adamo.

Nel 1976 partecipa come ospite al Festival di Sanremo. Egli all'estero rimane noto nei paesi francofoni, ispanici, in Russia e in Giappone.

Nel 1984 subisce un intervento di by-pass al cuore che lo costringe a ridurre l'attività lavorativa.

Dal 1993 Adamo è ambasciatore dell'UNICEF per il Belgio[2]. Nel 2001 viene insignito del titolo nobiliare di "Cavaliere" dal re Alberto II del Belgio e l'anno successivo viene nominato "Officiale dell'ordine della Corona".

Nel 2010 riceve il "Grand Prix internationale de poésie francophone" per l'insieme della sua opera e nel 2014 il premio Victoires de la musique alla carriera.

Fino ad oggi Adamo ha venduto oltre 100 milioni di dischi nel mondo. Secondo le statistiche è ai primi posti delle vendite nel Belgio, e tra i migliori 100 a livello mondiale. In questo elenco oltre a lui ci sono solo altri 4 artisti francofoni: Tino RossiCharles AznavourDalida e Johnny Halliday.[senza fonte] Nonostante abbia vissuto praticamente sempre in Belgio non ha mai rinunciato alla nazionalità italiana, sia per un senso di dovere verso il padre sia per l'impossibilità legale di avere la doppia nazionalità in Belgio. Nel 2010 la legge viene modificata e lui può iniziare la pratica per ottenere la doppia nazionalità. Tuttora vive a Uccle, nei pressi di Bruxelles.

Nel 2018 gli viene conferito il Premio Tenco, per aver diffuso la cultura e la musica italiana oltreconfine[3]. Durante l’edizione dal titolo “Migrans-Uomini, idee, musica”, il cantautore siciliano naturalizzato belga, ha fatto di nuovo la sua comparsa sul palcoscenico del Teatro Ariston di Sanremo, a distanza di circa dieci anni dall’ultimo concerto live in Italia[4].

Nel 2019 esce un nuovo album prodotto da Dino Vitola, che celebra i nomi di importanti artisti del panorama italiano, al quale sta seguendo dal mese di Gennaio una tournée internazionale che terminerà proprio in Italia.

https://it.wikipedia.org/wiki/Salvatore_Adamo

SEI MAGGIO 1976

Erano le ore 21:05 del 6 maggio 1976 quando una violentissima scossa di terremoto colpì il Nord del Friuli. Il terremoto fu di magnitudo 6.5 con ipocentro a circa 6 Km di profondità ed epicentro nei pressi del Monte San Simeone vicino ai centri abitati di Gemona del Friuli, Osoppo, Venzone,Artegna che furono rasi al suolo in quei terribili 55 secondi. Le vittime furono quasi 1.000 e i primi a dare le notizie furono i radioamatori. I Soccorsi furono immediati e si iniziò immediatamente a scavare fra le macerie. Purtroppo, solo quattro mesi dopo, la terra tremò ancora con tre violente scosse di M 5.8, 5.9 e 6.1 quando il 15 settembre crollò quel poco che era rimasto in piedi. La ricostruzione fu molto rapida e conclusa in circa 7 anni ovunque. Venzone e le sue mura furono ricostruite pietra su pietra grazie ad un servizio fotografico realizzato mesi prima che permise la numerazione di ogni singolo pezzo. Sono trascorsi 40 anni ma, nella la gente friulana, il ricordo è rimasto indelebile nella mente e nel cuore.

TITA GORI pittore friulano

Tita Gori , il cui vero nome Gori Giambattista, nato in Nimis provincia di Udine in Italia ed è morto Nimis , è un pittore italiano di ispirazione religiosa cristiana.
biografia
chiesa di Monteprato (Italia)
Tita Gori è l'unico figlio di una coppia di agricoltori (Francesco e Agostina), che sosterrà il suo progetto. Ha mostrato un primo assaggio e un talento confermato per l'arte e la pittura. Monsignor Agostino Candolini era il suo tutore e gli ha dato un assaggio delle letture bibliche, poesia medievale, passione lirica e cavalleresco e letteraria.Autodidatta, andò a studiare all'età di venti anni a Venezia per tre mesi con la famosa Accademia di Belle Arti , poi tornò a stabilirsi nella sua città natale di Nimis, nel piccolo borgo di San Gervasio.A Nimis sposò Caterina Gervasi, che ha undici figli, cinque maschi e sei femmine. Egli perderà molto presto due di suo figlio. Tre dei suoi figli, Pietro, Adriana e Antonella spesso utilizzati come modelli nelle sue opere. Suo figlio Pietro sarà a sua volta un pittore. Una delle sue figlie, Lucia Gori, sposata nel 1921 Tessitori Tiziano (1895-1973), uomo politico e ministro italiano.Tita Gori continuerà la sua carriera di pittore parallelamente alla gestione della locanda a conduzione familiare situato a Nimis nella zona rurale di San Gervasio. I suoi clienti spesso servono come modelli.Tita Gori dipingerà soprattutto nella parte orientale del Friuli , dove ha guadagnato una certa popolarità. Nel 1894 sarà dipingere gli affreschi e le decorazioni della Chiesa cattolica Monteprato. Questo capolavoro sarà seguito dal raggiungimento monumentale della "Sacra Famiglia", condotta per la chiesa cattolica della Madonna delle Pianelle Nimis nel 1889.
Luca , affresco della chiesa di Monteprato (Italia)



Tita Gori era un uomo appassionato di letteratura e storia. 
E 'facilmente espresso in diverse lingue: italiano, sloveno, oltre alla sua lingua madre 
friulana (friulano è un gruppo lingua romanza romancio ). Ha anche pubblicato un poema cavalleresco nella rivista di Domenico del Bianco "Pagine Friuli".Nel 1897, Tita Gori eseguirà alcune delle sue opere più significative: il restauro e affresco della vecchia chiesa originaria longobarda di San Gervasio e Protasio a Nimis. Il lavoro è stato condotto sotto la supervisione di Conte Giuseppe Uberto Valentinis di Tricesimo , il precursore del valore artistico di sviluppo della costruzione. Tita Gori lavorare a questo lavoro fino al 1912, quando dipinse i quattro evangelisti del coro, ei dottori della chiesa nelle cappelle laterali.Nel 1911 ha decorato la chiesa di Santo Stefano Nimis (scomparso durante il terremoto del 1976) e la cappella del seminario vescovile di archi- Udine (1911-1912). Nel 1913, ha diretto gli affreschi della chiesa di Savorgnano e le decorazioni della cappella di Udine ospedale psichiatrico. Nel 1927, ha lavorato presso Cergneu e Ciconicco di Fagagna.Ha lavorato anche a Monteaperta (1927) la realizzazione degli affreschi del coro (ora mancante dopo il terremoto del 1976), poi Farla di Maiano e Ravosa. Nel 1930 ha decorato la chiesa di Collerumiz e l'abside della cappella Qualso Nuovo. Nel 1932 dipinse l'affresco della scuola di Bovec in SloveTita Gori (1870  1941) è stato un pittore italiano.Famosi i suoi affreschi andati distrutti assieme alle chiese in Udine




grandi opere 

Alcuni tavoli sono visibili nei musei di Udine (Civica Galleria d'Arte Moderna).
Il suo lavoro è particolarmente conservato:
  • Sacra Famiglia della Madonna delle Pianelle Nimis
  • affreschi della chiesa di San Gervasio e Protasio a Nimis
  • le tavole della chiesa parrocchiale di Cergneu
  • Tabella di San Giovanni Bosco altare della chiesa del Piazzale Cella Udine
Altre opere raffigurano soggetti religiosi.

affresco nella chiesa di San Gervasio e Protasio
Nimis


1897 S.Gervasio e Protasio
Nimis

Ester S.Gervasio e Protasio
Nimis


1897 S.Gervasio e Protasio
Nimis

Chiesa di Monteprato 1894
                                    fonte: https://www.wikiwand.com/it/Tita_Gori

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